Si
Si,ma io sono una merdaccia creativa!Solo quando a casa ne hanno a bizzeffe però.
Si,ma io sono una merdaccia creativa!Solo quando a casa ne hanno a bizzeffe però.
Si,ma io sono una merdaccia creativa!
E ci facciamo nemici i cattivi...!E come scriverti che non hai ragione? Le risate che mi fai fare e ci facciamo ne sono l'esempio.
E ci facciamo nemici i cattivi...!
:mrgreen:ci stavamo pensando tutte e due:mrgreen:Ciao Sbriciolata
ok. rispondo io.
Quella domanda me la sono posta, durante la discussione del fatto die Erika ...
la punizione ecc. lasciando da parte la costituzione e cose varie.
Le mie domande si collocano prima - di ciò che dici tu.
Cioè, una breve riflessione su se stessi e sull’essere umano in generale.
Poi, in base alle conclusioni tratte, di chiedersi, se usiamo, applichiamo
veramente gli stessi metri anche con gli altri.
Cioè a me non interessa, il ballottaggio tra bene e male o meglio o peggio.
Non centra nulla. Ho solo chiesto, ma noi siamo conseguenti, in linea con ciò
che crediamo (riferito sempre all’uomo)?
Certo, sempre in dipendenza dall’ambiente in cui ci troviamo … cioè ci regoliamo …
ma pur sempre rimanendo in linea con noi stessi. Quando tu noti, che è inutile proseguire
in una lotta, perché ci sono troppi ostacoli ecc. … aspetti, che il tempo maturi e cerchi di
capire il perché. Certo, qui subentrano l’ottimismo e il pessimismo (appunto).
L’autocritica poi è una funzione biologica, si fa automaticamente,
alcuni si sopravvalutano altri si sottovalutano. Questo però, come prima cosa, non m’interessa.
Ma quest’autocritica avrà dei punti di riferimento? Se no, su che cacchio si basa?
Solo ed esclusivamente … su ciò che ci conviene e piace? … Appunto, troppo semplice.
È in merito a ciò, l’unica che è stata in linea con sé, è stata FARFALLA!
Non condivido il suo punto di vista ma chaupeau! Ha usato lo stesso metro
sia per se (e suo figlio) che per Erika. Rispetto.
O ci è arrivata dopo una riflessione o spontaneamente, non m’interessa.
Ma questo è il massimo della conseguenza (per ora su carta, naturalmente …).
Ed è stata l’unica che mi ha incuriosito e mi ha fatto riflettere. E glielo ho detto.
Oppure la contadina vicino casa mia. fantastica, positiva in casa e verso fuori sfiducia.
Lo dice, senza tante menate ... è chiara! Che vuoi di più!
Le altre menate, sinceramente, poco m'interessano.
Sono un po' autistica ... troppa vicinanza non mi piace.
A me interessa la chiarezza che una persona ha con se e con gli altri.
Qualsiasi pensiero, ragioni ecc. egli abbia.
Ma ho notato, che subentra anche la cultura. Qui c'è il principio di concordanza.
E viene vissuta. In Italia ... diciamo meno ... però l'Italia è più creativa ......
(ad ognuno le proprie deformazioni professionali …
ho studiato qualcosa che si basa su chiari meccanismi …
con la componente delle probabilità).
sienne
adesso vado a dormire ... hanno finalmente finito ... crollo ...
sono due notti che non dormo
E no,la normalità qui è finita da un pò caro mio!Perchè c'è gente in malafede pronta a mistificre ogni cosa che uno scrive,anche se ormai sono una piccola minoranza!io continuerò a scrivere come ho sempre fatto!Bhe se si ha umorismo non ci facciamo nemici nessuno, almeno spero.
Ma oscù ci sarà sempre e comunque una lite che subentra, è impossibile non averla.
Come posso scrivere io qualche cazzata per qualcuno, questo può scrivere qualche cazzata che a me non va bene, è normale no?
quando una discussione m'interessa di solito un po' di tentativi per farmi capire li faccio, succede anche che mi metta in discussione con sincerità (il più delle volte non accade , inutile che lo dica)Ieri non ho avuto tempo.
Cercherò di spiegarmi meglio ma non so se ne sarò capace.
Quello che volevo dire ieri è questo: quando interagiamo con qualcuno che ha un comportamento che per noi è sbagliato o con il quale non siamo d'accordo, partiamo solitamente dal pensiero di avere la ragione dalla nostra parte.
E questo è normale, quando si ha un'opinione o un'etica.
Poi ci si confronta: o si riesce a comprendere l'altro, e di conseguenza a riconoscere noi stessi in lui, e facendo questo gli riconosciamo una parte positiva per la quale vale la pena anche di rivedere alcune nostre idee, oppure ci chiudiamo in una posizione di rifiuto e di condanna.
Nel primo caso, come dicevi tu, siamo ottimisti perchè abbiamo un pensiero positivo sul rapporto con questa persona per il futuro, nel secondo invece, siamo pessimisti perchè non crediamo in un possibile miglioramento di quel rapporto.
Emettiamo un giudizio definitivo perchè pensiamo di aver capito tutto di quella persona, non vale la pena dargli altre possibilità di confronto.
E a volte, effettivamente, non ne vale la pena, e continuare nei tentativi sarebbe solo fare del male a noi stessi, o fatica inutile nel migliore dei casi.
Ma il più delle volte, secondo me, è molto più facile emettere un giudizio ed esprimere un rifiuto che metterci in discussione umilmente, provando a vedere le cose dal punto di vista dell'altro, ammettendo di poter essere noi per primi in errore.
Quand'è che ci arrendiamo davanti alla fatica di comprendere l'altro? Quando pensiamo di aver davvero provato di tutto... o quando abbiamo paura di mettere in discussione noi stessi?
abbattetemi 2
(scusate se sono tornata in topic:mrgreen![]()
E no,la normalità qui è finita da un pò caro mio!Perchè c'è gente in malafede pronta a mistificre ogni cosa che uno scrive,anche se ormai sono una piccola minoranza!io continuerò a scrivere come ho sempre fatto!
Beato tu.....!:rotfl:Ma ci mancherebbe altro oscù! anche io continuerò a scrivere per come ho sempre fatto. Però il discorso con Highlander mi ha arricchito molto.
Simi hanno scritto che volevo offendere l'operato delle forze dell'ordine,sopratutto nel"attento al cellerino che te mette a pecorino"quindi mi tocca scusarmi e dissociarmi da quello che ho scritto ieri!CHIEDO SCUSA!
A.c.a.b!Hai visto quello!non era un vero porno?! Pensavo di averlo visto. Avrà avuto un altro titolo.
Il più delle volte le cose coincidono. Insomma dipende dalla resistenza del proprio naso.:mrgreen:Ieri non ho avuto tempo.
Cercherò di spiegarmi meglio ma non so se ne sarò capace.
Quello che volevo dire ieri è questo: quando interagiamo con qualcuno che ha un comportamento che per noi è sbagliato o con il quale non siamo d'accordo, partiamo solitamente dal pensiero di avere la ragione dalla nostra parte.
E questo è normale, quando si ha un'opinione o un'etica.
Poi ci si confronta: o si riesce a comprendere l'altro, e di conseguenza a riconoscere noi stessi in lui, e facendo questo gli riconosciamo una parte positiva per la quale vale la pena anche di rivedere alcune nostre idee, oppure ci chiudiamo in una posizione di rifiuto e di condanna.
Nel primo caso, come dicevi tu, siamo ottimisti perchè abbiamo un pensiero positivo sul rapporto con questa persona per il futuro, nel secondo invece, siamo pessimisti perchè non crediamo in un possibile miglioramento di quel rapporto.
Emettiamo un giudizio definitivo perchè pensiamo di aver capito tutto di quella persona, non vale la pena dargli altre possibilità di confronto.
E a volte, effettivamente, non ne vale la pena, e continuare nei tentativi sarebbe solo fare del male a noi stessi, o fatica inutile nel migliore dei casi.
Ma il più delle volte, secondo me, è molto più facile emettere un giudizio ed esprimere un rifiuto che metterci in discussione umilmente, provando a vedere le cose dal punto di vista dell'altro, ammettendo di poter essere noi per primi in errore.
Quand'è che ci arrendiamo davanti alla fatica di comprendere l'altro? Quando pensiamo di aver davvero provato di tutto... o quando abbiamo paura di mettere in discussione noi stessi?
abbattetemi 2
(scusate se sono tornata in topic:mrgreen![]()
Non l'ho visto.A.c.a.b!Hai visto quello!
A me ricorda tanto una persona importante della mia vita....!Jb mi conosci?
Finito di fare che? son due notti che non dormì?Ciao Sbriciolata
ok. rispondo io.
Quella domanda me la sono posta, durante la discussione del fatto die Erika ...
la punizione ecc. lasciando da parte la costituzione e cose varie.
Le mie domande si collocano prima - di ciò che dici tu.
Cioè, una breve riflessione su se stessi e sull’essere umano in generale.
Poi, in base alle conclusioni tratte, di chiedersi, se usiamo, applichiamo
veramente gli stessi metri anche con gli altri.
Cioè a me non interessa, il ballottaggio tra bene e male o meglio o peggio.
Non centra nulla. Ho solo chiesto, ma noi siamo conseguenti, in linea con ciò
che crediamo (riferito sempre all’uomo)?
Certo, sempre in dipendenza dall’ambiente in cui ci troviamo … cioè ci regoliamo …
ma pur sempre rimanendo in linea con noi stessi. Quando tu noti, che è inutile proseguire
in una lotta, perché ci sono troppi ostacoli ecc. … aspetti, che il tempo maturi e cerchi di
capire il perché. Certo, qui subentrano l’ottimismo e il pessimismo (appunto).
L’autocritica poi è una funzione biologica, si fa automaticamente,
alcuni si sopravvalutano altri si sottovalutano. Questo però, come prima cosa, non m’interessa.
Ma quest’autocritica avrà dei punti di riferimento? Se no, su che cacchio si basa?
Solo ed esclusivamente … su ciò che ci conviene e piace? … Appunto, troppo semplice.
È in merito a ciò, l’unica che è stata in linea con sé, è stata FARFALLA!
Non condivido il suo punto di vista ma chaupeau! Ha usato lo stesso metro
sia per se (e suo figlio) che per Erika. Rispetto.
O ci è arrivata dopo una riflessione o spontaneamente, non m’interessa.
Ma questo è il massimo della conseguenza (per ora su carta, naturalmente …).
Ed è stata l’unica che mi ha incuriosito e mi ha fatto riflettere. E glielo ho detto.
Oppure la contadina vicino casa mia. fantastica, positiva in casa e verso fuori sfiducia.
Lo dice, senza tante menate ... è chiara! Che vuoi di più!
Le altre menate, sinceramente, poco m'interessano.
Sono un po' autistica ... troppa vicinanza non mi piace.
A me interessa la chiarezza che una persona ha con se e con gli altri.
Qualsiasi pensiero, ragioni ecc. egli abbia.
Ma ho notato, che subentra anche la cultura. Qui c'è il principio di concordanza.
E viene vissuta. In Italia ... diciamo meno ... però l'Italia è più creativa ......
(ad ognuno le proprie deformazioni professionali …
ho studiato qualcosa che si basa su chiari meccanismi …
con la componente delle probabilità).
sienne
adesso vado a dormire ... hanno finalmente finito ... crollo ...
sono due notti che non dormo
La seconda che hai scritto ... Semplice paura :mrgreen: mettere in discussione noi stessi non è mai sempliceIeri non ho avuto tempo.
Cercherò di spiegarmi meglio ma non so se ne sarò capace.
Quello che volevo dire ieri è questo: quando interagiamo con qualcuno che ha un comportamento che per noi è sbagliato o con il quale non siamo d'accordo, partiamo solitamente dal pensiero di avere la ragione dalla nostra parte.
E questo è normale, quando si ha un'opinione o un'etica.
Poi ci si confronta: o si riesce a comprendere l'altro, e di conseguenza a riconoscere noi stessi in lui, e facendo questo gli riconosciamo una parte positiva per la quale vale la pena anche di rivedere alcune nostre idee, oppure ci chiudiamo in una posizione di rifiuto e di condanna.
Nel primo caso, come dicevi tu, siamo ottimisti perchè abbiamo un pensiero positivo sul rapporto con questa persona per il futuro, nel secondo invece, siamo pessimisti perchè non crediamo in un possibile miglioramento di quel rapporto.
Emettiamo un giudizio definitivo perchè pensiamo di aver capito tutto di quella persona, non vale la pena dargli altre possibilità di confronto.
E a volte, effettivamente, non ne vale la pena, e continuare nei tentativi sarebbe solo fare del male a noi stessi, o fatica inutile nel migliore dei casi.
Ma il più delle volte, secondo me, è molto più facile emettere un giudizio ed esprimere un rifiuto che metterci in discussione umilmente, provando a vedere le cose dal punto di vista dell'altro, ammettendo di poter essere noi per primi in errore.
Quand'è che ci arrendiamo davanti alla fatica di comprendere l'altro? Quando pensiamo di aver davvero provato di tutto... o quando abbiamo paura di mettere in discussione noi stessi?
abbattetemi 2
(scusate se sono tornata in topic:mrgreen![]()
Finito di fare che? son due notti che non dormì?![]()