condividoPerché l'ho vissuta anch'io, e mi sono trovata contemporaneamente, o quasi, amanti e lavoro.
So cosa significa essere dentro un ruolo che non è il tuo: bisogna ammettere di aver sbagliato e rimboccarsi le maniche.
E' quello che direi a tua moglie: trovati un lavoro e poi fatti tutti gli amanti che vuoi, se ti servono.
Ma non dare la colpa a tuo marito di situazioni che hai creato tu per almeno l'80%
Secondo me puoi anche trasmetterle tutti i sentimenti negativi che ti senti dentro: contestualizzandoli, però.
Se hai del rancore verso di lei dovresti dirle: ecco, questo è il rancore che ho verso di te.
Come fa lei con te, immagino.
Sostituendo amanti con fidanzati diventa uguale alla frase che ho detto io alla mamma di mia figlia/inquilinaPerché l'ho vissuta anch'io, e mi sono trovata contemporaneamente, o quasi, amanti e lavoro.
So cosa significa essere dentro un ruolo che non è il tuo: bisogna ammettere di aver sbagliato e rimboccarsi le maniche.
E' quello che direi a tua moglie: trovati un lavoro e poi fatti tutti gli amanti che vuoi, se ti servono.
Ma non dare la colpa a tuo marito di situazioni che hai creato tu per almeno l'80%
Secondo me puoi anche trasmetterle tutti i sentimenti negativi che ti senti dentro: contestualizzandoli, però.
Se hai del rancore verso di lei dovresti dirle: ecco, questo è il rancore che ho verso di te.
Come fa lei con te, immagino.
E' così, ma lui - se non ricordo male - ha provato la strada della terapia di coppia e lei non l'ha seguito. Riusciranno a parlare senza intermediari?Avete bisogno di qualcuno che vi aiuti a parlare. Ah concordo con Nausicaa e Chiara
:up:E' così, ma lui - se non ricordo male - ha provato la strada della terapia di coppia e lei non l'ha seguito. Riusciranno a parlare senza intermediari?
Secondo me sì, ma serve tempo...
Grazie per aver citato "Amici Miei", e il mitico Adolfo Celi/Sassaroli che rifila tutta la catena a Melandri/Moschin. :mrgreen:
OT brevissimo:Monicelli era mio concittadino per "scelta". Me lo ricordo una sera a Viareggio, l'ultimo suo anno di vita: tenne un comizio improvvisato contro la chiusura di un cinema d'essai. Che forza a novant'anni e oltre! Sono contento che abbia fatto sorridere un po' Eagle, in questa fase credo che gli faccia proprio bene.
Per il resto: due fedifraghi con cinque figli in totale sarebbero una bella sceneggiatura per il vecchio Maestro, se fosse ancora tra noi. La mia impressione è che siano sostanzialmente innamorati dei loro venti anni, del tuffo all'indietro che questa situazione consente loro di fare. Si sono ritrovati insieme da qualche parte nel passato. Il problema è vedere se saranno in grado di pilotare la macchina del tempo. Al momento mi sembra che non sappiano neppure come si fa a sedersi ai comandi... Poi posso sbagliare, eh!
Che poi era un punto del mio precedente messaggio che ho solo toccato. Infatti:Con tutto ciò, se tu la ami, dovresti esserle più vicino che mai proprio in questo momento.
Per questo ho commentato il tuo discorso di ieri sera: è stato un amaro sfogo, legittimo, ma non da marito che vuole dare una mano a lei.
Dove, nella prima parte, concordo con te. Ma non posso non considerare la posizione di Eagle. Dovrebbe effettivamente fare uno sforzo assurdo per andarle incontro. Tutto si può fare, ma proprio perchè stiamo considerando la storia dalla sua parte non possiamo non concedergli una forma comportamentale, peraltro più che civile, che gli da il diritto di muoversi entro i limiti dell'amor proprio. Dopotutto neanche lei pare sforzarsi più di tanto. Soprattutto propende dichiaratamente per il suo amante. Comprenderla fino in fondo ed aspettarla è possibile, ma i sentimenti di Eagle non sono solo di comprensione o compassione. Grazie a lei ora avverte, uno in contrasto con l'altro, tutti i sentimenti di questo mondo. Gli si richiede uno sforzo di una certa portata affinche assecondi la moglie senza alcuna garanzia che lei si ravveda.Penso vorrebbe che tu la comprendessi fino in fondo, assurdo. E' chiaro che lei non comprende per nulla la tua situazione, per cui ecco che ti invita a lasciarla perdere e a non intrometterti.
Hai ragione. Noi rispondiamo a eagle ed è lui che dimostra di voler altro da quello che sta facendo. Potrebbe legittimamente non voler aver più nulla a che fare con lei ma esprime in ogni post rimpianto, rammarico, dolore per veder finire un matrimonio che vorrebbe nonostante tutto. Pensa a lei e vorrebbe abbracciarla non vederla sparire dalla sua vita. E' in base a questo che rispondiamo.Che poi era un punto del mio precedente messaggio che ho solo toccato. Infatti:
Dove, nella prima parte, concordo con te. Ma non posso non considerare la posizione di Eagle. Dovrebbe effettivamente fare uno sforzo assurdo per andarle incontro. Tutto si può fare, ma proprio perchè stiamo considerando la storia dalla sua parte non possiamo non concedergli una forma comportamentale, peraltro più che civile, che gli da il diritto di muoversi entro i limiti dell'amor proprio. Dopotutto neanche lei pare sforzarsi più di tanto. Soprattutto propende dichiaratamente per il suo amante. Comprenderla fino in fondo ed aspettarla è possibile, ma i sentimenti di Eagle non sono solo di comprensione o compassione. Grazie a lei ora avverte, uno in contrasto con l'altro, tutti i sentimenti di questo mondo. Gli si richiede uno sforzo di una certa portata affinche assecondi la moglie senza alcuna garanzia che lei si ravveda.
In blu intendevo la rottura della comunicazione tra Eagle e la moglie avvenuta proprio per la velata necessità di comprensione di quest'ultima e l'incapacità più che lecita di lui di prestargliela come lei vorrebbe.
Cioè, cosa dovrebbe fare Eagle? Lo spettatore, il consigliere o l'attendente?
Non è assurdo? Anche lei non comprende lui. Lo sta giustiziando e con lui i figli. A 19 anni (se non sbaglio) non ci si sposa, o si fanno vincolanti progetti a lungo termine, punto. Se la crisi personale è dovuta al decadimento dell'amore sopravvenuto troppo presto, almeno, che abbia il pudore di non incolparlo. Anche se mi pare abbia parlato di una generica crisi di coppia che non mi pare attribuisca colpe dirette al solo Eagle.
In ogni caso se i problemi c'erano non è con la gestione dell'amante che devono essere spiattellati ad Eagle. Lui merita anche un tantinello di considerazione in più. Probabilmente, se in questo momento stessimo ad ascoltare la campana della moglie, ora staremmo a consigliarle di usare più tatto e comprensione col marito.
Una situazione abbastanza assurda per come la giri, giri. Un disordine, però, che dati i fatti sarei portato ad attribuire più a lei che a lui.
Sono d'accordo con te, anzi vorrei plaudire a questa discussione che vede così ragionevolmente a confronto persone con esperienze opposte (traditi e traditori, tanto per semplificare) che comprendono le motivazioni dell'altro fronte.Che poi era un punto del mio precedente messaggio che ho solo toccato. Infatti:
Dove, nella prima parte, concordo con te. Ma non posso non considerare la posizione di Eagle. Dovrebbe effettivamente fare uno sforzo assurdo per andarle incontro. Tutto si può fare, ma proprio perchè stiamo considerando la storia dalla sua parte non possiamo non concedergli una forma comportamentale, peraltro più che civile, che gli da il diritto di muoversi entro i limiti dell'amor proprio. Dopotutto neanche lei pare sforzarsi più di tanto. Soprattutto propende dichiaratamente per il suo amante. Comprenderla fino in fondo ed aspettarla è possibile, ma i sentimenti di Eagle non sono solo di comprensione o compassione. Grazie a lei ora avverte, uno in contrasto con l'altro, tutti i sentimenti di questo mondo. Gli si richiede uno sforzo di una certa portata affinche assecondi la moglie senza alcuna garanzia che lei si ravveda.
In blu intendevo la rottura della comunicazione tra Eagle e la moglie avvenuta proprio per la velata necessità di comprensione di quest'ultima e l'incapacità più che lecita di lui di prestargliela come lei vorrebbe.
Cioè, cosa dovrebbe fare Eagle? Lo spettatore, il consigliere o l'attendente?
Non è assurdo? Anche lei non comprende lui. Lo sta giustiziando e con lui i figli. A 19 anni (se non sbaglio) non ci si sposa, o si fanno vincolanti progetti a lungo termine, punto. Se la crisi personale è dovuta al decadimento dell'amore sopravvenuto troppo presto, almeno, che abbia il pudore di non incolparlo. Anche se mi pare abbia parlato di una generica crisi di coppia che non mi pare attribuisca colpe dirette al solo Eagle.
In ogni caso se i problemi c'erano non è con la gestione dell'amante che devono essere spiattellati ad Eagle. Lui merita anche un tantinello di considerazione in più. Probabilmente, se in questo momento stessimo ad ascoltare la campana della moglie, ora staremmo a consigliarle di usare più tatto e comprensione col marito.
Una situazione abbastanza assurda per come la giri, giri. Un disordine, però, che dati i fatti sarei portato ad attribuire più a lei che a lui.
Forse hai ragione.non c'entra molto.
lasciare un figlio con la febbre è sempre spiacevole.
ricordo quando lo dovevo fare per lavoro ero davvero inquieta perché avrei voluto essere con lei...anche se ci fosse stato il primario del gaslini.
E' vero, dobbiamo parlare ma ancora non e' tempo. Ogni mia domanda sarebbe morbosa e percepita come un ennesimo tentativo di intromettermi nella “sua storia“. Allo stesso tempo ogni sua parola mi ferirebbe oltre modo e scatenerebbe il mio orgoglio e la mia rabbia.Più' avanti vedremo.E' così, ma lui - se non ricordo male - ha provato la strada della terapia di coppia e lei non l'ha seguito. Riusciranno a parlare senza intermediari? Secondo me sì, ma serve tempo...Grazie per aver citato "Amici Miei", e il mitico Adolfo Celi/Sassaroli che rifila tutta la catena a Melandri/Moschin. :mrgreen:OT brevissimo:Monicelli era mio concittadino per "scelta". Me lo ricordo una sera a Viareggio, l'ultimo suo anno di vita: tenne un comizio improvvisato contro la chiusura di un cinema d'essai. Che forza a novant'anni e oltre! Sono contento che abbia fatto sorridere un po' Eagle, in questa fase credo che gli faccia proprio bene. Per il resto: due fedifraghi con cinque figli in totale sarebbero una bella sceneggiatura per il vecchio Maestro, se fosse ancora tra noi. La mia impressione è che siano sostanzialmente innamorati dei loro venti anni, del tuffo all'indietro che questa situazione consente loro di fare. Si sono ritrovati insieme da qualche parte nel passato. Il problema è vedere se saranno in grado di pilotare la macchina del tempo. Al momento mi sembra che non sappiano neppure come si fa a sedersi ai comandi... Poi posso sbagliare, eh!
Penso che tu abbia spiegato molto meglio di me ciò che intendevo direSono d'accordo. Flessibilità. Incontreranno molte difficoltà nella vita. Ora stiamo parlando di separazione, ma avere un approccio flessibile con la vita e le prove che ci obbliga a superare è il modo migliore di affrontarla. Rispondere a schemi viziati e personali che ci ci costringono a perseverare su quelle che riteniamo le uniche, se non l'unica, possibilità è stressante e non può che portarci infelicità.
I bambini dai genitori apprendono dal modo con cui essi affrontano la vita. Non dalle soluzioni teoriche e verbali che lasciano il tempo che trovano perchè non suffragate dai fatti.
La famiglia deve restare unita, ma se questo mina la serenita del bambino è il caso di considerare soluzioni più vantaggiose.
Voglio parlarvi di una cosa personale che mi e' successa stasera. Vi ho gia' raccontato che sto riscoprendo la fede e sto rileggendo la Bibbia in cui trovo molto conforto e forza. Ho scritto alcune riflessioni/preghiere sul senso dell'amore, della famiglia e del perdono, che sentivo molto e le ho inserite nella Bibbia, non vi nascondo nella speranza che le leggesse.Stasera, tornato a casa, ho trovato un suo biglietto che diceva: “Lo so che stai soffrendo tanto per me. Ho aperto per caso la Bibbia, ho letto quello che hai scritto e ho pianto tanto. Mi dispiace, sto male anche io e se potessi fare qualcosa lo farei. Spero che veramente i nostri cuori riescano a raggiungere la pace“. Io un'idea sul significato di queste parole me la sono fatta ma preferisco non antiparvela per non influenzare i vostri pensieri. Pur non conoscendo mia moglie e dovendovi necessariamente basare sulle sole mie parole, mi farebbe piacere conoscere le vostre idee.Avete bisogno di qualcuno che vi aiuti a parlare. Ah concordo con Nausicaa e Chiara
Io penso che tua moglie stia affrontando un momento di grande crisi personale, in cui viene messo in discussione tutto il suo mondo, con relativa perdita di punti di riferimento e sensi di colpa (non pensare che non ne abbia, non è certamente così). Penso anche che, dal momento che tutte le carte sono in tavola, questa può essere una vera occasione per lei come donna e per voi come coppia di fare i conti con la realtà. Penso che la vostra strada sarà lunga, difficile, a volte confusa e che probabilmente ciò che un giorno vi sembrerà vero e giusto, il giorno dopo non lo sarà più. Mettila così: comunque vada a finire, state facendo i conti con la verità, cosa non da poco.Voglio parlarvi di una cosa personale che mi e' successa stasera. Vi ho gia' raccontato che sto riscoprendo la fede e sto rileggendo la Bibbia in cui trovo molto conforto e forza. Ho scritto alcune riflessioni/preghiere sul senso dell'amore, della famiglia e del perdono, che sentivo molto e le ho inserite nella Bibbia, non vi nascondo nella speranza che le leggesse.Stasera, tornato a casa, ho trovato un suo biglietto che diceva: “Lo so che stai soffrendo tanto per me. Ho aperto per caso la Bibbia, ho letto quello che hai scritto e ho pianto tanto. Mi dispiace, sto male anche io e se potessi fare qualcosa lo farei. Spero che veramente i nostri cuori riescano a raggiungere la pace“. Io un'idea sul significato di queste parole me la sono fatta ma preferisco non antiparvela per non influenzare i vostri pensieri. Pur non conoscendo mia moglie e dovendovi necessariamente basare sulle sole mie parole, mi farebbe piacere conoscere le vostre idee.
La mia impressione è che sia determinata nel proseguire con la separazione, a prescindere dall'amante. Anche se domani troncasse con lui, proseguirebbe comunque sulla via della separazione. Non che sia facile per lei, ma non vede altra possibilità. È come farsi ricoverare in ospedale, nessuno lo vuole, ma quando lo si deve fare lo si deve fare. L'amante le ha permesso di rinviare la decisione, ma ora è arrivato il momento. Quindi temo non ci sia più molto da fare, asseconda la sua decisione e cercate di raggiungere degli accordi che soddisfino entrambi.Voglio parlarvi di una cosa personale che mi e' successa stasera. Vi ho gia' raccontato che sto riscoprendo la fede e sto rileggendo la Bibbia in cui trovo molto conforto e forza. Ho scritto alcune riflessioni/preghiere sul senso dell'amore, della famiglia e del perdono, che sentivo molto e le ho inserite nella Bibbia, non vi nascondo nella speranza che le leggesse.Stasera, tornato a casa, ho trovato un suo biglietto che diceva: “Lo so che stai soffrendo tanto per me. Ho aperto per caso la Bibbia, ho letto quello che hai scritto e ho pianto tanto. Mi dispiace, sto male anche io e se potessi fare qualcosa lo farei. Spero che veramente i nostri cuori riescano a raggiungere la pace“. Io un'idea sul significato di queste parole me la sono fatta ma preferisco non antiparvela per non influenzare i vostri pensieri. Pur non conoscendo mia moglie e dovendovi necessariamente basare sulle sole mie parole, mi farebbe piacere conoscere le vostre idee.
Io credo anche che insegnare la comprensione per gli altri rende capaci anche di comprendere se stessi e le situazioni che poi si ha la ventura di vivere. In effetti non è mai stata detta una parola cattiva contro altri in qualsiasi situazione si trovassero, escluso nei confronti di chi aveva abbandonato i figli. Forse questa apparente rigidità per quell'aspetto ha dato la sicurezza di un punto fermo. P.S. Meno male che non son la sola.Penso che tu abbia spiegato molto meglio di me ciò che intendevo direOvvio che la flessibilità non deve essere una parola vuota, da usare quando ci fa comodo. E' proprio uno stile mentale dei genitori che viene acquisito dai bambini fin dai primi mesi di vita. Per questo io non fatico a credere e a immaginare che per certi bimbi la separazione sia un trauma difficile da superare, se il genitore in primis non ammette che nella vita ci siano situazioni in cui, con tutto il dispiacere del mondo, si deve prendere una decisione difficile. Io ho notato nei miei figli una grande apertura mentale e, dopo una mia iniziale titubanza, mi hanno sorpreso non solo per la loro capacità di recupero dopo i primi mesi di separazione, ma anche per la grande naturalezza nell'accettare e apprezzare i nuovi compagni che vedono accanto a me e a mio marito. Tanto che si sono sinceramente dispiaciuti quando hanno saputo che il loro papà aveva rotto con la sua fidanzata (che in effetti era molto in gamba e piaceva molto ai miei figli). Tutto questo per dire che, in effetti, molto dipende dall'elasticità mentale del genitore, dalla sua capacità di rendere naturali e volgere al positivo anche i momenti difficili. Ovvio che chi ha schemi mentali poco flessibili non si sentirà a proprio agio nell'accompagnare il figlio in una separazione. Come si può affiancare un bimbo nell'accettazione di una situazione che per primi non si ammette? PS: @Brunetta: neanche io posso andare a capo e per me che generalmente non ho il dono della sintesi e scrivo dei pipponi allucinanti è una vera seccatura. Poter distanziare mi rende leggermente più leggibile
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Stamattina ho avuto gia' la conferma delle tue parole. Appena presentatasi a casa, mi ha aggredito affermando che lei non ce la fa a fare questa vita, che le pesa uscire la sera e rientrare la mattina presto quando e' il suo turno di stare fuori, che pensa che questa non sia la soluzione migliore per i bambini (o per lei?). In sostanza, non lo ha detto espressamente ma era chiaro il senso del suo discorso, mi sta invitando di nuovo ad andarmene di casa. Alle mie rimostranze (era stata lei, insieme alla sorella, a propormi questa soluzione temporanea), al fatto che le abbia detto che e' inutile scrivere quei biglietti se la mattina dopo si comporta in questo modo, che deve decidere una volta per tutte cosa fare della sua vita, ha risposto semplicemente: “Tu non hai capito, la mia vita e' con i miei figli ed e' in questa casa“. Poi mi ha fatto l'elenco degli impegni a scuola dei bambini a cui non potra' partecipare... Ecco, questo e' il suo comportamento vigliacco dopo una notte passata fuori. Lo scudo dei bambini e' sempre pronto per essere rispolverato, a me sembra in tutta franchezza che questi giorni stiano meglio ed e' ovvio che chiedano di me quando non ci sono e il contrario quando non c'e' lei, ci hanno sempre visti tutti insieme... Questa soluzione temporanea era stata condivisa e giudicata da entrambi faticosa ma la meno indolore per i bambini, per procedere gradualmente alla separazione.Sara' un caso, ma tutte le volte che va dalla sorella (ieri ha dormito a casa sua, non della madre che non condivide le sue scelte) torna agguerrita ad elencarmi i suoi diritti. La stessa sorella che il giorno della scoperta del tradimento mi disse che dovevo farmene una ragione facendomi capire che era finita, la stessa sorella che giorni fa si presento' all'una di notte a casa mia per convincermi di dormire fuori a giorni alterni, la stessa sorella che l'accompagna dall'avvocato e parla per lei senza che mia moglie apra bocca... Mi pare evidente che non sia consigliata bene ma questo non la giustifica perche' e' una persona adulta e deve prendersi le sue responsabilita'. Chi ha sensi di colpa, come dice di avere, cerca di avere un minimo di sensibilita'.Adesso e' appena uscita, abbiamo “parlato“ un po' e mi ha ridetto che per lei non e' facile ma questa e' la situazione. Poi le ho detto cosa pensa di fare con lui dopo la separazione. Mi ha risposto che non intende fare niente, che per i bambini non cambiera' nulla e dopo qualche insistenza (l'altro avrebbe un sacco di problemi, bla bla bla), si e' lasciata sfuggire che e' stata contattata dalla moglie dell'amante. Ho preso la palla al balzo per dirle che allora lui le aveva raccontato un sacco di stupidaggini, che non era vero che erano gia' separati in casa... Come al solito si e' richiusa in se stessa, ha solo detto che in questo dialogo la moglie di lui le ricordava che avevano tre figli piccoli...Che faccio, contatto anche io la moglie di lui oppure procedo dritto per la mia strada e mi gioco le mie carte (credo buone) con il mio avvocato, oppure entrambe le cose in parallelo?Io penso che tua moglie stia affrontando un momento di grande crisi personale, in cui viene messo in discussione tutto il suo mondo, con relativa perdita di punti di riferimento e sensi di colpa (non pensare che non ne abbia, non è certamente così). Penso anche che, dal momento che tutte le carte sono in tavola, questa può essere una vera occasione per lei come donna e per voi come coppia di fare i conti con la realtà. Penso che la vostra strada sarà lunga, difficile, a volte confusa e che probabilmente ciò che un giorno vi sembrerà vero e giusto, il giorno dopo non lo sarà più. Mettila così: comunque vada a finire, state facendo i conti con la verità, cosa non da poco.
Ecco, con questa informazione sei stato messo al corrente di un fatto. L'"altro" è un vero coglione: per farsi l'amante si è cacciato in un bel casino. Bugie a lei, alla moglie, tre figli piangenti trasformabili in scudi umani. Situazione ingestibile. Non vorrei essere al suo posto...si e' lasciata sfuggire che e' stata contattata dalla moglie dell'amante. Ho preso la palla al balzo per dirle che allora lui le aveva raccontato un sacco di stupidaggini, che non era vero che erano gia' separati in casa... Come al solito si e' richiusa in se stessa, ha solo detto che in questo dialogo la moglie di lui le ricordava che avevano tre figli piccoli...Che faccio, contatto anche io la moglie di lui oppure procedo dritto per la mia strada e mi gioco le mie carte (credo buone) con il mio avvocato, oppure entrambe le cose in parallelo?
Non contatterei la moglie, lascia che se la veda lei magari le serve ad aprire gli occhi.Stamattina ho avuto gia' la conferma delle tue parole. Appena presentatasi a casa, mi ha aggredito affermando che lei non ce la fa a fare questa vita, che le pesa uscire la sera e rientrare la mattina presto quando e' il suo turno di stare fuori, che pensa che questa non sia la soluzione migliore per i bambini (o per lei?). In sostanza, non lo ha detto espressamente ma era chiaro il senso del suo discorso, mi sta invitando di nuovo ad andarmene di casa. Alle mie rimostranze (era stata lei, insieme alla sorella, a propormi questa soluzione temporanea), al fatto che le abbia detto che e' inutile scrivere quei biglietti se la mattina dopo si comporta in questo modo, che deve decidere una volta per tutte cosa fare della sua vita, ha risposto semplicemente: “Tu non hai capito, la mia vita e' con i miei figli ed e' in questa casa“. Poi mi ha fatto l'elenco degli impegni a scuola dei bambini a cui non potra' partecipare... Ecco, questo e' il suo comportamento vigliacco dopo una notte passata fuori. Lo scudo dei bambini e' sempre pronto per essere rispolverato, a me sembra in tutta franchezza che questi giorni stiano meglio ed e' ovvio che chiedano di me quando non ci sono e il contrario quando non c'e' lei, ci hanno sempre visti tutti insieme... Questa soluzione temporanea era stata condivisa e giudicata da entrambi faticosa ma la meno indolore per i bambini, per procedere gradualmente alla separazione.Sara' un caso, ma tutte le volte che va dalla sorella (ieri ha dormito a casa sua, non della madre che non condivide le sue scelte) torna agguerrita ad elencarmi i suoi diritti. La stessa sorella che il giorno della scoperta del tradimento mi disse che dovevo farmene una ragione facendomi capire che era finita, la stessa sorella che giorni fa si presento' all'una di notte a casa mia per convincermi di dormire fuori a giorni alterni, la stessa sorella che l'accompagna dall'avvocato e parla per lei senza che mia moglie apra bocca... Mi pare evidente che non sia consigliata bene ma questo non la giustifica perche' e' una persona adulta e deve prendersi le sue responsabilita'. Chi ha sensi di colpa, come dice di avere, cerca di avere un minimo di sensibilita'.Adesso e' appena uscita, abbiamo “parlato“ un po' e mi ha ridetto che per lei non e' facile ma questa e' la situazione. Poi le ho detto cosa pensa di fare con lui dopo la separazione. Mi ha risposto che non intende fare niente, che per i bambini non cambiera' nulla e dopo qualche insistenza (l'altro avrebbe un sacco di problemi, bla bla bla), si e' lasciata sfuggire che e' stata contattata dalla moglie dell'amante. Ho preso la palla al balzo per dirle che allora lui le aveva raccontato un sacco di stupidaggini, che non era vero che erano gia' separati in casa... Come al solito si e' richiusa in se stessa, ha solo detto che in questo dialogo la moglie di lui le ricordava che avevano tre figli piccoli...Che faccio, contatto anche io la moglie di lui oppure procedo dritto per la mia strada e mi gioco le mie carte (credo buone) con il mio avvocato, oppure entrambe le cose in parallelo?