Frif
Utente di lunga data
Gentili utenti,
Mi chiamo g. e son qui per raccontarvi la mia storia, nella speranza che qualcuno di voi - certamente più edotto di me - possa darmi una mano a capirne il senso e, eventualmente, ad abbozzarne un proseguo.
Tutto cominciò nel Luglio dello scorso anno. Durante una serata danzereccia ebbi l'occasione di incontrare una dolce ragazza dai capelli rossi, che chiamerò r. per comodità - questo uso dei segnal, alla dolce stil novo, è più che caratteristico! -.
Una persona senza dubbio interessante, fisicamente attraente, affascinante, spigliata ed intelligente. Cominciammo a frequentarci senza impegno, per conoscerci meglio e nutrire quello che sembrava un feeling di natura emotiva più che spontaneo. Non conoscendo la sua situazione sentimentale decisi di andarci piano, sondando il terreno con attenzione e rispetto, senza forzare le cose (anche se, chiarisco, i miei propositi erano chiari sin dall'inizio).
Dopo circa due mesi di frequentazione leggera, di natura prettamente amicale, anche se condita dalle mie sottili avances, venni a sapere che era fidanzata e che il ragazzo si trovava in un altro continente per lavoro e che vi sarebbe rimasto a tempo indeterminato. Era, insomma, impegnata in una relazione a distanza da poco meno di un anno - su un arco di legame sentimentale di quattro anni e mezzo -. Mi raccontò di lui, dei loro progetti e del fatto che stessero per prendere casa insieme, dopo il suo ritorno.
Malgrado r. mi piacesse moltissimo decisi di mollare il colpo per evitare ogni sorta di complicazioni, e lasciar che il rapporto si consolidasse in niente di più che una complice amicizia. Continuammo perciò a frequentarci con costanza, giocando un po' sopra alle nostre sensibilità estremamente affini, ma senza mai cedere in provocazioni eccessive. Inutile dire che a Novembre dell'anno scorso ci scambiammo il primo bacio.
Da quel momento cominciò la nostra turbolenta relazione, difficile da gestire e psicologicamente logorante; tuttavia condita da una fortissima passione e da una densità sentimentale inedita.
Durante i primi tre mesi tentammo di lasciarci due volte, ambedue andate male, col mancato proposito di metter fine a quello che pensavamo entrambi non potesse che finir male.
A Dicembre, dopo il terzo tentativo di distacco, chiaramente fallito, lei abbandono tutte le proprie autocensure decidendo di continuare con naturalezza e archiviando i sensi di colpa.
Gennaio, Febbraio e Marzo furono tre mesi eccezionali, nei quale avemmo l'occasione di aprir noi stessi e di condividere la dolcezza dei momenti, sia dal punto di vista emotivo che sessuale. Immancabilmente mi accorsi di essermi innamorato di lei.
A questo punto decisi di tirare in là ancora per un po', consapevole che avrei presto dovuto sfociare in un immancabile "aut-aut". Cosa che feci a fine Marzo (vi renderete conto che è cosa recentissima): o me o lui.
Lei decise perciò di prendersi qualche tempo per se stessa, ai fini di pettinarsi i pensieri e giungere ad una decisione.
Scelse lui.
E ora sono qui, come un cretino, basito dalla sua decisione e confuso sul da farsi.
Credete sia finita davvero? Credete che la loro relazione, dopo cinque mesi di intenso tradimento, possa davvero continuare?
Grazie in anticipo per la vostra cordialità e le vostre risposte.
Chiarisco che la narrazione a voi presentata non è che un sunto del sunto. La densità dei particolari è stata omessa per non appesantire la lettura, ma molte cose di grande importanza non sono state dette. Se avete domande più specifiche non esitate a farle, sarò ben lieto di rispondere.
Mi chiamo g. e son qui per raccontarvi la mia storia, nella speranza che qualcuno di voi - certamente più edotto di me - possa darmi una mano a capirne il senso e, eventualmente, ad abbozzarne un proseguo.
Tutto cominciò nel Luglio dello scorso anno. Durante una serata danzereccia ebbi l'occasione di incontrare una dolce ragazza dai capelli rossi, che chiamerò r. per comodità - questo uso dei segnal, alla dolce stil novo, è più che caratteristico! -.
Una persona senza dubbio interessante, fisicamente attraente, affascinante, spigliata ed intelligente. Cominciammo a frequentarci senza impegno, per conoscerci meglio e nutrire quello che sembrava un feeling di natura emotiva più che spontaneo. Non conoscendo la sua situazione sentimentale decisi di andarci piano, sondando il terreno con attenzione e rispetto, senza forzare le cose (anche se, chiarisco, i miei propositi erano chiari sin dall'inizio).
Dopo circa due mesi di frequentazione leggera, di natura prettamente amicale, anche se condita dalle mie sottili avances, venni a sapere che era fidanzata e che il ragazzo si trovava in un altro continente per lavoro e che vi sarebbe rimasto a tempo indeterminato. Era, insomma, impegnata in una relazione a distanza da poco meno di un anno - su un arco di legame sentimentale di quattro anni e mezzo -. Mi raccontò di lui, dei loro progetti e del fatto che stessero per prendere casa insieme, dopo il suo ritorno.
Malgrado r. mi piacesse moltissimo decisi di mollare il colpo per evitare ogni sorta di complicazioni, e lasciar che il rapporto si consolidasse in niente di più che una complice amicizia. Continuammo perciò a frequentarci con costanza, giocando un po' sopra alle nostre sensibilità estremamente affini, ma senza mai cedere in provocazioni eccessive. Inutile dire che a Novembre dell'anno scorso ci scambiammo il primo bacio.
Da quel momento cominciò la nostra turbolenta relazione, difficile da gestire e psicologicamente logorante; tuttavia condita da una fortissima passione e da una densità sentimentale inedita.
Durante i primi tre mesi tentammo di lasciarci due volte, ambedue andate male, col mancato proposito di metter fine a quello che pensavamo entrambi non potesse che finir male.
A Dicembre, dopo il terzo tentativo di distacco, chiaramente fallito, lei abbandono tutte le proprie autocensure decidendo di continuare con naturalezza e archiviando i sensi di colpa.
Gennaio, Febbraio e Marzo furono tre mesi eccezionali, nei quale avemmo l'occasione di aprir noi stessi e di condividere la dolcezza dei momenti, sia dal punto di vista emotivo che sessuale. Immancabilmente mi accorsi di essermi innamorato di lei.
A questo punto decisi di tirare in là ancora per un po', consapevole che avrei presto dovuto sfociare in un immancabile "aut-aut". Cosa che feci a fine Marzo (vi renderete conto che è cosa recentissima): o me o lui.
Lei decise perciò di prendersi qualche tempo per se stessa, ai fini di pettinarsi i pensieri e giungere ad una decisione.
Scelse lui.
E ora sono qui, come un cretino, basito dalla sua decisione e confuso sul da farsi.
Credete sia finita davvero? Credete che la loro relazione, dopo cinque mesi di intenso tradimento, possa davvero continuare?
Grazie in anticipo per la vostra cordialità e le vostre risposte.
Chiarisco che la narrazione a voi presentata non è che un sunto del sunto. La densità dei particolari è stata omessa per non appesantire la lettura, ma molte cose di grande importanza non sono state dette. Se avete domande più specifiche non esitate a farle, sarò ben lieto di rispondere.