L'esclusività ... ci rende liberi?

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oscuro

Utente di lunga data
SI

dopo tanti anni non hai capito una mazza dei lettori di Tradi, come lo chiami tu. Vogliamo, mi pare di parlare a nome di tutti i maschi del forum, sentire disquisire su altro.

non specifico. :rolleyes:
L'unico uomo di cui si potrebbe disquisire sono io,voi siete solo maschietti dal pisello imbelle e moscetto,vi pavoneggiate,ma nella vostra ruota non ci sono colori!:cool:
 

MK

Utente di lunga data
Ciao Brunetta,

ehhh ... perciò, chi forma la famiglia, è la donna e i figli.

certo, ho loro ... ma quando sono rimasta in cinta, mi sono
assunta una responsabilità ... che al primo posto, ci stanno io e lei ...
lui, affinché vuole e prova amore per noi ... ne farà parte.



sienne
:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao Sole,

miiii ... mi sono preso un bel impegno ... ci provo ... :)


Vero amore
È unidirezionale … non chiede nulla in cambio.


  • non conosce né tempo, né spazio
  • sentimento assoluto (comprende, tutto l’arcobaleno dei sentimenti, e fa emergere il bene …)
  • Consapevolezza dell’interezza
  • Perdono (il vero amore … perdona sempre)
  • Lascia libero e lascia andare
  • Accoglie sempre …

Amore
È unidirezionale … non chiede nulla in cambio.

Verso oggetti, attività, interessi (natura ecc.) -> passione nella ricerca,
giocare, sperimentare, creare, curare, apprezzare, godere ecc.

Amore verso “l’uomo” -> Noi siamo in grado di vedere ciò che sta attorno a noi …
di cogliere l’immensità della varietà umana … di emigrare con l’anima e i sensi
in quella solitudine, che ti porta a vedere e sentire, di chi ha bisogno dell’affetto,
attenzione, amore. Il mondo ne è pieno … già solo nel nostro palazzetto.
Amare l’umanità significa riconoscere la sua genialità, ma e soprattutto il suo aspetto tenebroso …

Amore nella coppia / amare il proprio compagno. Qui il tutto è bidirezionale.
Per viverci assieme l’amore soltanto non basta.
Anzi, qui l’amore diviene solo parte di un insieme di cose. Ci vuole:

  • Amore (bidirezionale … scambio)
  • Passione
  • Amicizia
  • Fiducia
  • Sicurezza (che è un prodotto della fiducia … secondo me)
  • Razionalità (i conti, si fanno con le circostanze …)

Ora, ognuno si mescola questi ingredienti come meglio crede.
C’è la coppia con più passione, l’altra che si basa più sulla sicurezza,
l’altra ancora ha molto amore (attenzione, per me, qui … subentra il perdono!) …

Perciò, nei confronti del mio compagno, non parlo d’amore, ma di volerli molto bene.
Di tutti gli ingredienti … prendo ciò, di cui lui ed io abbiamo bisogno,
per stare bene assieme … per crescere … per fare tutto, insomma.
Ma se una cosa viene a mancare … l’equilibrio non c’è più …
e l’amore non sempre basta per perdonare. Perché c’è anche la razionalità … ecc. ecc.

Se si parla di amore vero … la mia concezione scatta sopra.
È unidirezionale e perdona.

OK … ognuno capisce il mondo a modo proprio … cercherò di capire.
È schematico ... certo, ma ho provato a "snodare" cosa intendo ...

sienne
Stupendo. E' l'indice per un libro.

Esiste sopra l'amore l'istinto di sopravvivenza: quando in una relazione si "muore" non c'è perdono che tenga.
 

Ultimo

Escluso
La mia lingua, ops le mie dita sono amareggiate, picchi? Perchè spesso mi delizio di frasi scritte in una maniera impeccabile, e sorrido nel leggerle. Ma m'incazzo come una iena quando dietro queste vedo altro, sciatteria specialmente.
 

sienne

lucida-confusa
Stupendo. E' l'indice per un libro.

Esiste sopra l'amore l'istinto di sopravvivenza: quando in una relazione si "muore" non c'è perdono che tenga.

Ciao Brunetta,

infatti ...

ho cercato, di semplificare molto ...
lo schema che ho in zucca ... è grandicello,
e cambia in piccole parti, con ogni esperienza ...

ma, credo, che tu hai capito ...
che il mio affetto, non è schematico ... :smile:

sienne
 

sienne

lucida-confusa
La mia lingua, ops le mie dita sono amareggiate, picchi? Perchè spesso mi delizio di frasi scritte in una maniera impeccabile, e sorrido nel leggerle. Ma m'incazzo come una iena quando dietro queste vedo altro, sciatteria specialmente.

Ciao Ultimo

in base a quale metro di misura?
e a chi o cosa ti riferisce?

osservazioni del genere, a cosa servono?
cosa vuoi dire?

perché ... perché ... perché ... ???!!!

perché non parlare chiaro, con indirizzo chiaro.

non ci ho capito nulla ... nada ... solo parole italiane ...

sienne
 

Ultimo

Escluso
Ciao Ultimo

in base a quale metro di misura?
e a chi o cosa ti riferisce?

osservazioni del genere, a cosa servono?
cosa vuoi dire?

perché ... perché ... perché ... ???!!!

perché non parlare chiaro, con indirizzo chiaro.

non ci ho capito nulla ... nada ... solo parole italiane ...

sienne

Ssshhhh zitta...! non mi rivolgevo a lei signora. Ma il messaggio probabilmente arriverà a chi di dovere, stia tranquilla lei signora sienne, altrimenti le strappo le mutande..! e non scriva che non le ha..!
 

sienne

lucida-confusa
Ssshhhh zitta...! non mi rivolgevo a lei signora. Ma il messaggio probabilmente arriverà a chi di dovere, stia tranquilla lei signora sienne, altrimenti le strappo le mutande..! e non scriva che non le ha..!

Ciao Ultimo,

... non potevo essere io ... per l'affermazione,
di frasi espresse impeccabilmente ... ma curiosa sono ...

strappare le mutande? ... zona d'esclusività ...
lei, nobile signore, non sta sulla mia lista ...

sienne
 

Ultimo

Escluso
Ciao Ultimo,

... non potevo essere io ... per l'affermazione,
di frasi espresse impeccabilmente ... ma curiosa sono ...

strappare le mutande? ... zona d'esclusività ...
lei, nobile signore, non sta sulla mia lista ...

sienne

Questo lo dice lei, io se voglio strapparle, le strappo..! tu avvicinati. vieni qua, vieni vieni..


La parola lista però mi turba.... alla faccia mia! ha una lista! anvedi a sienne..! :rotfl:
 

sienne

lucida-confusa
Questo lo dice lei, io se voglio strapparle, le strappo..! tu avvicinati. vieni qua, vieni vieni..


La parola lista però mi turba.... alla faccia mia! ha una lista! anvedi a sienne..! :rotfl:
Egregio Signor Ultimo,

Io vengo. Non mi turba la sua intenzione.
Mano piccola e veloce ho ... afferra molto bene ...

PS: per ora sulla lista, ci sono io ...
con qualcosa bisogna pure iniziare, o no? :up:

sienne
 

JON

Utente di lunga data
Jon, dire che sei "interessante"... è compromettersi?
sai quanto mi piace cazzeggiare filosofando?...un mondo.

l'esclusività nel figli, come nei genitori non può essere messa in discussione neanche da un tradimento, da un ripudio.
l'esclusività in questi casi è confermata dalla stessa genetica e anche trovandosi in completo disaccordo sulla vita in generale, c'è sempre qualcosa che ti dirà che quello ...è tuo figlio...e quella tua madre.
Se avviciniamo in effetti il concetto di esclusività al possesso e al dominio, al potere che potresti avere sull'altro sono pienamente d'accordo con te.
sterile, anche chi pensa di avere avuto e ricevere pura esclusività, nella vita.

sentirsi esclusivi è diverso.
potrebbe essere che in un mondo di simili, tu per me "sei diverso", e questo potrebbe bastare.
ma sei esclusivo non solo per te ma anche per l'altro.
perchè l'altro ripone in te cose e frasi e ricordi ed emozioni che in un altro non riporebbe.
L'altro allora alimenta la tua esclusività ma al contempo nutre la sua.
l'esclusività ti differenzia, anche se sei il più simile dei simili.
l'esclusività allora diventa una forza da cui entrambi si nutrono.
e nel tradimento anche l'altro perde la sua esclusività,
la sua farlocca unicità.
l'esclusività allora è necessaria perchè ti rende immaginariamente libero e non schiavo.
libero perchè ti ho scelto, tra mille esclusività.

si è vero, sei sempre tu, e io sono sempre io...
quello che ora ci manca è la nostra esclusività.
cioè la nostra libertà.
ora siamo simili tra i simili.
Non avevo considerato l'esclusività sotto il profilo della familiarità genetica. Ovvero il rapporto genitore/figlio, dove l'esclusività parrebbe essere garantita e scontata. Eppure non credo sia solo una questione genetica, sicuramente la cosa influisce a livello anche psicologico. Non fosse altro che per la libertà e la relativà facilità con cui gli interessati (genitori e figli) accettano e avallano le rispettive scelte e bisogni. Non a caso in questo tipo di rapporto l'assoggettamento, come potrebbe esserlo anche il bisogno di esclusività, ha degli effetti negativi e rappresenta il peggior motivo di rottura. Sono stato un buon figlio, ma nel mio piccolo ho tradito i miei genitori attraverso forme di ribellione che altro non erano che scelte operate sulla base dei miei bisogni (anche sbagliati purtroppo) in contrapposizione con quelle che erano le loro aspettative. Ciononostante il bene tra noi non è mai mancato, ossia, nonostante tutto, abbiamo sempre voluto il bene gli uni degli altri e le crisi passavano in secondo piano. Il mio graduale distacco veniva accettato nonostante questo comportasse degli inevitabili e forti dissapori.

Ora, questo non c'entra nulla con il significato del tuo post, però per me rappresenta quello che si dice un rapporto sano e ideale. Dove la libertà, oltre che concessa, è soprattutto un diritto. In un ambito simile, rendersi esclusivi non può che essere una scelta libera e felice. Ma, come hai detto, bisognerebe mettere in conto che quella esclusività può essere, anzi è, relativamente al nostro immagimnario, anche fittizia.

Io l'ho fatto, mi sono reso esclusivo senza che questa scelta prevedesse, per forza, un tornaconto di pari merito. A pensarci bene mi sentivo, per i versi di cui sopra, più un genitore nel rapporto. Perchè l'esempio di famiglia ricevuto mi pareva garanzia di funzionamento e comunque rappresentava per me un riferimento. Tanto che oggi se dovessi iniziare un nuovo rapporto darei uno sguardo più che approfondito alla famiglia d'origine della persona con cui andrei a legarmi. Per cui ritengo che nei rapporti uomo/donna l'esclusività sia utile, ma non vorrei ritenerla indispensabile se la sua mancanza debba costituire, da sola, motivo di distruzione. E' chiaro che, a meno che non si parli di coppia aperta, un contesto di intimità è assolutamente necessario. Ma se questo contesto viene "contaminato", sono sempre portato a pensare che nulla è perduto. Si può tornare al rispetto reciproco nonostante il cambiamento, basta modificare il proprio immaginario ed adeguare le proprie credenze. Insomma se tradimento c'è stato non è detto che questo sia per sempre. Per questo ti dicevo che più che aspettarmi fedeltà assoluta, preferirei riporre le mie aspettative e le mie speranze in una persona valida e adeguata ai miei desideri, che non sono solo determinati dall'esclusività. Perchè dovrei chiudermi in un simile concetto? Perchè dovrei rendermi psicologicamente schiavo di un qualcosa per cui posso essere determinante (al massimo, perche tutti siamo fallibili) soltanto a metà? In questo senso mi basta di sapere che faccio la mia parte e che la faccio bene, è già tanto.

Sono quindi d'accordo sul bisogno di eslusività e la sua ineluttabilità, ma deve essere una scelta libera per se stessi come per l'altro. Già in questo senso l'esclusività non costituisce da sola il motivo determinante della sussistenza di una coppia, ma lascia spazio anche ad altre possibilità che, francamente e a seconda dei casi, sono determinate da parametri più importanti della esclusività psicologica. Perchè, credo, è solo uno stato mentale.

PS: Interessante? Come cavia? Pure tu mi pari interessante, perchè non mi dai qualche consiglio per il carapace, ma solo natural sia chiaro.:mrgreen:
 

Ultimo

Escluso
Egregio Signor Ultimo,

Io vengo. Non mi turba la sua intenzione.
Mano piccola e veloce ho ... afferra molto bene ...

PS: per ora sulla lista, ci sono io ...
con qualcosa bisogna pure iniziare, o no? :up:

sienne

Esimia sienne, non avevo dubbi che lei venisse, se vuole posso anche venire io, non ho paura delle mani piccole, anzi...mmmm

Sulla lista nulla da eccepire.... anzi.. essendo spagnola parte avvantaggiata. e NON CI SONO DOPPI SENSI SU "SPAGNOLA"
 

Rabarbaro

Escluso
Bah, se il tradimento fosse negazione di esclusività, sarebbe un bene collettivo ed indiviso, come la pace e la salute, al quale - nelle migliori socialdemocrazie - è riservato il titolo di diritto e diventerebbe diffuso e democratico, tutti e ciacuno avrebbe diritto alla propria necessaria e non differibile quota di tale bene e, al pari delle controversie internazionali da dirimere e dei gravi malanni fisici, assurgerebbe a problema collettivo e da affrontare collettivamente con istituzioni preposte e tasse di scopo.
Purtroppo, però, il tradimento è un'inclusione di affermazioni, quelle sottaciute la maggior parte del tempo e quelle inconciliabili - omissioni e menzogne -, una suddivisione analogica fra desideri e volontà, come una guerra civile silenziosa e le gravi malattie, per le quali assume il ruolo che aveva la Stasi nella DDR e dell'anemia emolitica per l'organismo fisico, restando, in definitiva, una primigenia condizione di barbara libertà.
 

Innominata

Utente che predica bene
Bah, se il tradimento fosse negazione di esclusività, sarebbe un bene collettivo ed indiviso, come la pace e la salute, al quale - nelle migliori socialdemocrazie - è riservato il titolo di diritto e diventerebbe diffuso e democratico, tutti e ciacuno avrebbe diritto alla propria necessaria e non differibile quota di tale bene e, al pari delle controversie internazionali da dirimere e dei gravi malanni fisici, assurgerebbe a problema collettivo e da affrontare collettivamente con istituzioni preposte e tasse di scopo.
Purtroppo, però, il tradimento è un'inclusione di affermazioni, quelle sottaciute la maggior parte del tempo e quelle inconciliabili - omissioni e menzogne -, una suddivisione analogica fra desideri e volontà, come una guerra civile silenziosa e le gravi malattie, per le quali assume il ruolo che aveva la Stasi nella DDR e dell'anemia emolitica per l'organismo fisico, restando, in definitiva, una primigenia condizione di barbara libertà.
Alla fin fine nel momento del tradimento tu compi l'azione di una violenta sottrazione di libertà all'altro, che non decide né può in quel momento decidere di sé, perché altre decisioni riguardanti lo spazio condiviso sono clandestine. Nel momento in cui il tradimento viene vissuto, come spesso accade, come un sottrarsi, si maltratta la natura stessa della libertà della coppia, che è sì un'interdipendenza nel senso di un inter-esse, ma una "dipendenza" vitale. Diceva un tizio che per respirare liberamente i due polmoni devono essere interconnessi tra loro, come pure con il sistema circolatorio e un'unica complessa e interconnessa fisiologia. Me l'ha fatto venire in mente il tuo riferimento all'ammutinamento dei globuli rossi. Non esiste per chi ha scelto la coppia indipendenza assoluta (un essere finito che non dipenda da nulla, sarebbe un essere separato da tutto, eliminato in questo caso dall'esistenza di quella coppia). Ma dovrebbe essere una dipendenza viva . Forse nel fatto di polmoni assolutamente "indipendenti"? Nient'affatto: i polmoni respirano tanto più liberamente quanto più solidamente, più intimamente sono legati agli altri organi del corpo. Se questo legame si allenta e si "autonomizza", la respirazione diventa sempre meno libera e, al limite, si arresta. La libertà di decidere e di sapere cosa si è in quel momento non può essere disattesa dall'altro, che se invece lo fa, tradisce. E' una ruberìa, non libertà.
 

JON

Utente di lunga data
Bah, se il tradimento fosse negazione di esclusività, sarebbe un bene collettivo ed indiviso, come la pace e la salute, al quale - nelle migliori socialdemocrazie - è riservato il titolo di diritto e diventerebbe diffuso e democratico, tutti e ciacuno avrebbe diritto alla propria necessaria e non differibile quota di tale bene e, al pari delle controversie internazionali da dirimere e dei gravi malanni fisici, assurgerebbe a problema collettivo e da affrontare collettivamente con istituzioni preposte e tasse di scopo.
Purtroppo, però, il tradimento è un'inclusione di affermazioni, quelle sottaciute la maggior parte del tempo e quelle inconciliabili - omissioni e menzogne -, una suddivisione analogica fra desideri e volontà, come una guerra civile silenziosa e le gravi malattie, per le quali assume il ruolo che aveva la Stasi nella DDR e dell'anemia emolitica per l'organismo fisico, restando, in definitiva, una primigenia condizione di barbara libertà.
Mi chiedevo che fine avessi fatto.
 

JON

Utente di lunga data
Alla fin fine nel momento del tradimento tu compi l'azione di una violenta sottrazione di libertà all'altro, che non decide né può in quel momento decidere di sé, perché altre decisioni riguardanti lo spazio condiviso sono clandestine. Nel momento in cui il tradimento viene vissuto, come spesso accade, come un sottrarsi, si maltratta la natura stessa della libertà della coppia, che è sì un'interdipendenza nel senso di un inter-esse, ma una "dipendenza" vitale. Diceva un tizio che per respirare liberamente i due polmoni devono essere interconnessi tra loro, come pure con il sistema circolatorio e un'unica complessa e interconnessa fisiologia. Me l'ha fatto venire in mente il tuo riferimento all'ammutinamento dei globuli rossi. Non esiste per chi ha scelto la coppia indipendenza assoluta (un essere finito che non dipenda da nulla, sarebbe un essere separato da tutto, eliminato in questo caso dall'esistenza di quella coppia). Ma dovrebbe essere una dipendenza viva . Forse nel fatto di polmoni assolutamente "indipendenti"? Nient'affatto: i polmoni respirano tanto più liberamente quanto più solidamente, più intimamente sono legati agli altri organi del corpo. Se questo legame si allenta e si "autonomizza", la respirazione diventa sempre meno libera e, al limite, si arresta. La libertà di decidere e di sapere cosa si è in quel momento non può essere disattesa dall'altro, che se invece lo fa, tradisce. E' una ruberìa, non libertà.
Gli organi di un corpo che funziona perfettamente per la sincronia di tutti questi. Tra questi, io credo, l'esclusività rappresenta uno solo. Non va dimenticato, perchè c'è chi attribuisce alla esclusività un valore assoluto e, da solo, più che sufficiente a determinare la fine delle cose.

Cioè, la mancanza di esclusività non è solo insita nel tradimento, solo fisico magari. Pare che noi temiamo solo quello, il tradimento. Ma la fedeltà e la fiducia non possono essere lese anche in altri modi?
 

Ultimo

Escluso
Bah, se il tradimento fosse negazione di esclusività, sarebbe un bene collettivo ed indiviso, come la pace e la salute, al quale - nelle migliori socialdemocrazie - è riservato il titolo di diritto e diventerebbe diffuso e democratico, tutti e ciacuno avrebbe diritto alla propria necessaria e non differibile quota di tale bene e, al pari delle controversie internazionali da dirimere e dei gravi malanni fisici, assurgerebbe a problema collettivo e da affrontare collettivamente con istituzioni preposte e tasse di scopo.
Purtroppo, però, il tradimento è un'inclusione di affermazioni, quelle sottaciute la maggior parte del tempo e quelle inconciliabili - omissioni e menzogne -, una suddivisione analogica fra desideri e volontà, come una guerra civile silenziosa e le gravi malattie, per le quali assume il ruolo che aveva la Stasi nella DDR e dell'anemia emolitica per l'organismo fisico, restando, in definitiva, una primigenia condizione di barbara libertà.

Sai che pensavo? Minchia se il tradimento, l'esclusività e tutto l'insalata del piatto.... divenisse pubblica e divenisse quasi quasi un argomento naturale e da esplicitare se non tutti i giorni ma quasi quasi a diventare "normale" mi sa che inventerebbero le tasse. Ma forse lo hai già scritto.

Nel contesto il business diventerebbe iniziale e chi di dovere si attrezzerebbe per il futuro prossimo. tra zecche e pidocchi a farla da padroni.

Le virgole e i punti me li sono scordati col cervello escusemuà.
 

Innominata

Utente che predica bene
Gli organi di un corpo che funziona perfettamente per la sincronia di tutti questi. Tra questi, io credo, l'esclusività rappresenta uno solo. Non va dimenticato, perchè c'è chi attribuisce alla esclusività un valore assoluto e, da solo, più che sufficiente a determinare la fine delle cose.

Cioè, la mancanza di esclusività non è solo insita nel tradimento, solo fisico magari. Pare che noi temiamo solo quello, il tradimento. Ma la fedeltà e la fiducia non possono essere lese anche in altri modi?
Io di quello, esattamente, parlavo. Qualsiasi cosa allocata nello spazio condiviso che viene disconfermata, privata delle sue qualifiche, interrotta, senza che l'altro lo sappia, e la consegna a terzi di queste cose, sottrae pezzi di quell'identità condivisa, che non è più quella, e non lo è più in maniera "violenta". Lo spettro che meglio funge alla drammatizzazione di questa perdita è quello della consegna a terzi di questo spazio in cui anch'io c'entro, ed era il nostro lavoro affettivo ed esistenziale insieme. Nella coppia io esisto anche in quanto coppia, in una dipendenza vitale (pertanto libera), funzione di solidarietà vitale. Che ne è della mia parte? Ho la stessa faccia, per te, per me, per noi, che non riesco più a vederla? Forse nel ternine esclusività vedo il significato di "specificità esclusiva". E anche specialità per determinati aspetti che vengono a un certo punto spostati da me a un terzo mentre ancora io opero ignaro nei precedenti aspetti.
 

JON

Utente di lunga data
Io di quello, esattamente, parlavo. Qualsiasi cosa allocata nello spazio condiviso che viene disconfermata, privata delle sue qualifiche, interrotta, senza che l'altro lo sappia, e la consegna a terzi di queste cose, sottrae pezzi di quell'identità condivisa, che non è più quella, e non lo è più in maniera "violenta". Lo spettro che meglio funge alla drammatizzazione di questa perdita è quello della consegna a terzi di questo spazio in cui anch'io c'entro, ed era il nostro lavoro affettivo ed esistenziale insieme. Nella coppia io esisto anche in quanto coppia, in una dipendenza vitale (pertanto libera), funzione di solidarietà vitale. Che ne è della mia parte? Ho la stessa faccia, per te, per me, per noi, che non riesco più a vederla? Forse nel ternine esclusività vedo il significato di "specificità esclusiva". E anche specialità per determinati aspetti che vengono a un certo punto spostati da me a un terzo mentre ancora io opero ignaro nei precedenti aspetti.
Va bene, qualcosa si compromette irrimedialbilmente. A seconda dei casi e delle storie vi è una ferità da valutare se sanabile o meno.

Oltre questo vi è la propria identità che viene messa in crisi. Il tradimento, nemmeno a dirlo, è una delle esperienze più spiacevoli che possano capitare. Un po' come l'incidente stradale a cui sono scampato giorni fa, un'esperienza che mi ha aperto scenari che in altri momenti non valutavo appieno. Esperienza utile, sicuramente.

Mi chiedo, è normale che io subordini la mia identità al punto che i suoi connotati dipendano dalla coppia? Io lo so cosa significhi vivere quella sorta di simbiosi. Non è mica una condizione ideale, sai?

Se mi rendo esclusivo non è perchè ritengo che la persona al mio fianco sia l'unica speciale, almeno questa non è più la mia credenza, ma lo faccio per motivi personali tra cui vi sono anche amore in senso ampio e rispetto, ma che non sono i soli. Un 'altra credenza, ma so che solo andando avanti, se ve n'è la possibilità e la volontà, può esserci cambiamento e miglioramento.

Perchè non è detto che il tradimento precluda definitivamente quell'esclusività. Paradossalmente invece può essere un potente motivo che riporta all'esclusività. Sebbene fondamentalmente sia un esperienza negativa. Ma questo dipende tutto dalle persone e dal loro stato mentale.

Alla fine la nostra identità sta più in quello che riusciamo a costruire che nei mezzi che usiamo per raggiungerlo.
 

Innominata

Utente che predica bene
Va bene, qualcosa si compromette irrimedialbilmente. A seconda dei casi e delle storie vi è una ferità da valutare se sanabile o meno.

Oltre questo vi è la propria identità che viene messa in crisi. Il tradimento, nemmeno a dirlo, è una delle esperienze più spiacevoli che possano capitare. Un po' come l'incidente stradale a cui sono scampato giorni fa, un'esperienza che mi ha aperto scenari che in altri momenti non valutavo appieno. Esperienza utile, sicuramente.

Mi chiedo, è normale che io subordini la mia identità al punto che i suoi connotati dipendano dalla coppia? Io lo so cosa significhi vivere quella sorta di simbiosi. Non è mica una condizione ideale, sai?

Se mi rendo esclusivo non è perchè ritengo che la persona al mio fianco sia l'unica speciale, almeno questa non è più la mia credenza, ma lo faccio per motivi personali tra cui vi sono anche amore in senso ampio e rispetto, ma che non sono i soli. Un 'altra credenza, ma so che solo andando avanti, se ve n'è la possibilità e la volontà, può esserci cambiamento e miglioramento.

Perchè non è detto che il tradimento precluda definitivamente quell'esclusività. Paradossalmente invece può essere un potente motivo che riporta all'esclusività. Sebbene fondamentalmente sia un esperienza negativa. Ma questo dipende tutto dalle persone e dal loro stato mentale.

Alla fine la nostra identità sta più in quello che riusciamo a costruire che nei mezzi che usiamo per raggiungerlo.
Infatti ho parlato di pezzi di quell'identità, quei pezzi che si costruiscono o meglio si delineano con. Come un sorriso, che è il disporsi dei lineamenti in risposta a. Per il resto, sono d'accordo
 
Stato
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