Il recupero del rapporto è passato dallo sforzo di entrambi di cercare di riportare nel rapporto quello che in quel momento avevamo individuato come mancante (per mille motivi, tra i quali l'arrivo dei due pupi, che hanno portato tanta gioia ma anche parecchi impegni e di conseguenza una minore attenzione alle esigenze reciproche di noi due). Qualcosa è migliorato da subito, altre cose ci hanno messo più tempo. Per anni ad ogni litigio l'episodio fedifrago mi veniva rinfacciato, già da diversi anni non succede più, anzi ne parliamo raramente e, se accade, non c'è più acrimonia, anche se si capisce che la sofferenza non è stata dimenticata (le famose cicatrici).
La cosa più lunga è stata la ricostruzione della fiducia. Ai primi tempi ero praticamente un sorvegliato speciale ed era un problema anche una serata fuori a bere una birra con gli amici.
Qui mi ha aiutato la mia esperienza "dall'altra parte della barricata". Ci ero passato, sapevo più o meno come si sentiva mia moglie, e cercavo di non prendermela e di arrivare ad un compromesso, oppure, se mi accorgevo che il suo disagio per una qualche uscita (che so, cena con i colleghi) era molto forte, rinunciavo cercando di non farle pesare la mia rinuncia. C'è voluto qualche anno ma alla fine siamo tornati alla normalità da questo punto di vista.
Diciamo che l'essenziale è stato cercare di venirsi incontro. Se mia moglie avesse adottato un atteggiamento tipo: "Sei tu che hai tradito, sei tu che devi dimostrare" o se io avessi preteso che la decisione di perdonare prevedesse la cancellazione immediata della "fedina penale" e la immediata "fiducia incondizionata", saremmo probabilmente andati al "muro contro muro" e non credo che saremmo riusciti a salvare il rapporto.
P.S.: in merito al romanzo - Si, forse nella parte finale diventa un po' troppo prolisso, ma, nel complesso, direi che questo non incide così tanto sulla qualità dell'opera. Io l'ho amato molto, oltre che per il valore letterario, anche per il fatto che condivido con il protagonista l'anno di nascita, il fatto di essere cresciuto con un solo genitore presente (nel caso del romanzo il padre, nel mio la madre), e la passione, da ragazzo, per i fumetti della Marvel, e questo romanzo l'ho sentito molto vicino, in alcune cose, al mio vissuto, anche se è ambientato a New York e non nella provincia emiliana...