POLIAMORE

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Bruja

Utente di lunga data
Possibilità

Perchè avvenga quello che è prospettato bisognerebbe che nelle persone fosse uguale il grado di partecipazione e di "collegialità" nei rapporti sentimentali e passionali e sessuali. Questo è possibile come che domani non si levi il sole!
Ci sono situazione e condizioni umane che rispondono solo ed unicamente al sentire personale e una simile adattabilità è da considerarsi teorica e basta.
L'evoluzione dei tipi di rapporti e la capacità di sfruttare le mille e più occasione che la tecnologia moderna permette (cell, pc, etc...) non va confusa con la sensibilità personale ad un concetto che per storicità nei consorzi umani è solo dualismo, forse temporaneo, ma a due.... certe forme allargate di rapportii che tanto piacerebbero a certi filosofi sarebbero un dramma per i figli in campo relazionale. Noi ragioniamo sempre come rapporti, contratti, coppia, ma in queste nuove regolamentazioni qualcuno dovrà anche prendere in considerazione la prole e, per quella, il concetto evoluzione non può essere avere un po' di gente che gli gira intorno con la definizione generica di genitori ma con un diverso concetto di famiglia. Ci hanno provato nelle comuni.... e si è visto come sono finite...
Mi pare che si sia preso in esame la supposizione di una tendenza evolutiva, e ci si faccia aria delle implicazioni sociali e strutturali che comporterebbero. Ecco perchè credo che tra il dire queste cose e l'applicarle non debbanoi passare 20, 30 o 50 anni ma debba cambiare la mentalitò di persone che, in fondo, la sola cosa che cercano, è di provare qualche emozione extra....
Bruja
 

Verena67

Utente di lunga data
Perchè avvenga quello che è prospettato bisognerebbe che nelle persone fosse uguale il grado di partecipazione e di "collegialità" nei rapporti sentimentali e passionali e sessuali. Questo è possibile come che domani non si levi il sole!
Ci sono situazione e condizioni umane che rispondono solo ed unicamente al sentire personale e una simile adattabilità è da considerarsi teorica e basta.
L'evoluzione dei tipi di rapporti e la capacità di sfruttare le mille e più occasione che la tecnologia moderna permette (cell, pc, etc...) non va confusa con la sensibilità personale ad un concetto che per storicità nei consorzi umani è solo dualismo, forse temporaneo, ma a due.... certe forme allargate di rapportii che tanto piacerebbero a certi filosofi sarebbero un dramma per i figli in campo relazionale. Noi ragioniamo sempre come rapporti, contratti, coppia, ma in queste nuove regolamentazioni qualcuno dovrà anche prendere in considerazione la prole e, per quella, il concetto evoluzione non può essere avere un po' di gente che gli gira intorno con la definizione generica di genitori ma con un diverso concetto di famiglia. Ci hanno provato nelle comuni.... e si è visto come sono finite...
Mi pare che si sia preso in esame la supposizione di una tendenza evolutiva, e ci si faccia aria delle implicazioni sociali e strutturali che comporterebbero. Ecco perchè credo che tra il dire queste cose e l'applicarle non debbanoi passare 20, 30 o 50 anni ma debba cambiare la mentalitò di persone che, in fondo, la sola cosa che cercano, è di provare qualche emozione extra....
Bruja
Condivido.

Che l'amante sarà sempre solo l'amante. Limitato per natura sua a quel po' di tempo e spazio che il ruolo di amante gli concede.

Bacio!
 

Nobody

Utente di lunga data
L'ipotesi prevedeva più rapporti "autentici" contemporanei (tra l'altro difficilmente gestibili ...visto che manca il tempo per gestirne uno solo decentemente!) non di un modo diverso di intendere la coppia, l'amore, l'impegno che può portare a più rapporti duraturi successivi, che comunque sembra non considerare le esigenze della prole e immaginare una superficialità che consenta queste "successioni" indolori...
Per consolazione si può ricordare che nessuna delle previsioni futuristiche si è realizzata...
Tipo esaurimento delle risorse, inquinamento devastante, incremento della violenza, effetto serra...

Hanno sbagliato la velocità di incremento della popolazione, per fortuna. E certe sciocchezze sulla colonizzazione dei pianeti.
 
O

Old chensamurai

Guest
Café Philo/ "Le società occidentali si muovono verso la dimensione del 'poliamore'". Il politologo Massimiliano Panarari racconta ad Affari la società di domani secondo Attali
Martedí 29.05.2007 12:40


Mentre in Italia si parla di poliamore, in America spopola “Big Love” Amare più persone contemporaneamente è possibile. Anzi, è naturale. Fa parte della natura umana. Così come desiderare relazioni sessuali con persone diverse o cercare esperienze nuove e stimolanti. Solo la morale comune e le leggi si oppongono a queste esigenze dell'uomo e della donna contemporanei, generando una situazione di ipocrisia e ambiguità. E' la teoria del grande filosofo e sociologo parigino Jaques Attali che per primo ha teorizzato il 'Poliamore'. Tutto è nato da un articolo comparso sull'Express (magazine francese), in cui Attali teorizza il crollo della famiglia tradizionale a favore di una pluralità dei rapporti sentimentali e sessuali. Le élites intellettuali francesi lo hanno fatto proprio e ne stanno facendo un 'manifesto della società del futuro'. Un pensiero nuovo, che, facendosi forte di cambiamenti già esistenti, sovverte ogni tradizione. "Le società occidentali si muovono verso la dimensione del 'poliamore'. E' un'analisi che nasce nelle élites parigine destinata a diventare un trend generale. E' la teoria su cui Attalì sta studiando e scrivendo. E arriva anche in Italia, nella rigida Italia. Gli intellettuali ne sono molto colpiti".
Massimiliano Panarari, politologo e studioso di Attali, spiega ad Affari in cosa consiste esattamente la 'teoria del poliamore'.
"La famiglia naturale monogamica occidentale è destinata alla scomparsa a causa dell'evoluzione dei costumi, ma senza battaglie ideologiche o laiche, solo per una normale trasformazione della società. E' un processo che muove da due fattori: una mobilità sociale molto elevata, visibile tuttora (cosa che spinge anche Attali a definire la società di oggi 'liquida') e il riconoscimento, maturato lentamente dagli anni 60 a oggi, che uno degli obiettivi sociali più importanti è la felicità. Si è affermato il diritto al desiderio di felicità".
Intendendo per felicità?
"Proprio qui sta il cambiamento. Fino ad ora la felicità coincideva con la realizzazione di una vita accanto ad una sola persona, ora si comincia a concepire l'idea che la vita possa essere un susseguirsi di rapporti d'amore autentici. Non si parla della poligamia di certo mondo arabo dove le donne fanno le componenti degli harem a un uomo, ma di rapporti che possono essere anche contemporanei senza perdere la loro autenticità".
Quasi una rivoluzione di cui s'intravvedono i presupposti...
"Ci sono delle avanguardie. Come in ogni movimento culturale. Non possiamo non tenere conto del fatto che in parte già esistono e sono molto diffuse in forma adulterina e ipocrita. La cosa che manca è la formalizzazione sociale di un nuovo modo di concepire i rapporti e la società ovvero una pluralità degli stili di vita che già esiste".
Il passo che manca?
"E' un diritto che si deve affermare".
C'è una fascia sociale maggiormente predisposta ad accettare questo tipo di cambiamento?
"Non è un caso che la nuova mentalità si affermerà prima nel ceto borghese parigino, per poi diffondersi anche là dove la Chiesa ha uno speciale impatto sulle classi inferiori. La cosa fondamentale è che il cambiamento venga inteso come un elemento in più a favore dei diritti. Poi il singolo è libero di decidere".
La teoria è nata in Francia? L'Italia?
"Qui la situazione è più critica. La Chiesa esercita più potere che in Francia, paese tendenzialmente laico. E il grado di ipocrisia che descrivevo prima in Italia per molte ragioni è portato all'esasperazione. C'è difficoltà nel tutelare le coppie di fatto tra uomo e donna che non sono sposate, figuriamoci... Un bel ritratto della nuova tendenza è la realtà dipinta da Ozpetek nei suoi film: una società mista, plurale e diversificata, ma omogenea e pacificata".
Il sesso che ruolo ha?
"Ha una componente fodamentale. Per un processo iniziato sull'onda degli anni Sessanta, ma poi rallentato. Si parte dall'idea che il sesso sia la base di un rapporto sentimentale, da vivere in libertà. Poi è molto forte l'idea della varietà e della sperimentazione. E' un bisogno fisico e mentale. Non riconoscerlo è totale ipocrisia. Da qui l'esigenza che l'uomo contemporaneo ha di avere un maggior numero di partner sessuali".
E la religione che fine farà?
"Diventerà una risposta per la spiritualità del singolo. Una serie di precetti residuali ad uso dell'individuo, dice Attali".
I figli? Sparsi con quanti padri?... No scherzi a parte: l'esigenza di avere figli?
"Rimane, sia per le donne che per gli uomini. E' la matrice dell'affermazione di femminilità e virilità".
Insomma complessivamente questa 'società del futuro'?
In Francia c'è un libro di Attali che sta polverizzando i record sulla società europea tra 50 anni. In Italia è in traduzione. Si prevede il disastro ecologico, culturale, che lui identifica con la morte della borghesia illuminata. Una luce: una società meno coercitiva sui piani morali. Ulrich Beck, Anthony Giddens sono due teorici della globalizzazione che si occupano dello stesso tema e stanno teorizzando il 'processo di contrattualizzazione dei rapporti sentimentali': la fine dell'amore eterno poichè tutto è come un contratto a tempo e non c'è più unilateralità...".
Virginia Perini


Non riesco a commentare in questo momento.
Sono confusa.Ma mi sembra un modo per perderci ulteriormente.
... hi, hi, hi... conosco molto bene le emerite STRONZATE che scrive Attali... già in passato, il filosofo marxista, aveva tentato di dare una
lettura "social-liberale" dell'opera di Marx... insomma, a me non piace... per il resto, mi pare che Attali, in questa intervista, esprima più che altro il suo desiderio di rivolgimento della sovrastruttura culturale e politica della società... preferisco di gran lunga l'umanesimo di Gramsci e l'insegnamento dei "Quaderni" (specialmente là dove discute della filosofia di Benedetto Croce)... preferisco la teoria dell'"egemonia" Gramsciana (non quella di Lenin), per tentare di delineare il futuro etico della nostra società...

... per il resto, mi sembra evidente che l'istituto del matrimonio sia in crisi profonda... nei significati... al di là del rito, intendo... tuttavia, esso verrà sostituito da altri istituti perché le organizzazioni umane non possono tollerare la libertà...

... sul piano filogenetico, è altrettanto chiaro che finché esisteranno gli attuali istituti economici e gli attuali rapporti economici intrafamigliari ed extrafamigliari, la promiscuità sessuale non sarà tollerata... la monogamia, infatti, è nata con la proprietà privata e con la certezza della "prole", nell'ottica ereditaria... patrimoniale e genetica... hi, hi, hi...
 
O

Old chensamurai

Guest
L'ipotesi prevedeva più rapporti "autentici" contemporanei (tra l'altro difficilmente gestibili ...visto che manca il tempo per gestirne uno solo decentemente!) non di un modo diverso di intendere la coppia, l'amore, l'impegno che può portare a più rapporti duraturi successivi, che comunque sembra non considerare le esigenze della prole e immaginare una superficialità che consenta queste "successioni" indolori...
Per consolazione si può ricordare che nessuna delle previsioni futuristiche si è realizzata...
... dipende a quali previsioni futuristiche ti riferisci... se ti riferisci a quelle di "Novella 2000" sicura-mente non si sono avverate... se, invece, leggi Barry Commoner, allora la questione cambia... e di molto... hi, hi, hi... ma fammi il piacere!...
 
O

Old Angel

Guest
Tutti però si dimenticano una cosa......la naturale possesività dell'essere umano...che non è cosa da poco
 
O

Old chensamurai

Guest
Tutti però si dimenticano una cosa......la naturale possesività dell'essere umano...che non è cosa da poco
... che non è affatto "naturale"... esattamente come la proprietà privata... nata storicamente e non "naturalmente"...
 
O

Old Angel

Guest
... che non è affatto "naturale"... esattamente come la proprietà privata... nata storicamente e non "naturalmente"...
Bah che non sia naturale è tutto da vedere, in quel senso gli unici evoluti sono gli eschimesi, ma forse più che altro perchè vedono la donna come un oggetto.
 

Bruja

Utente di lunga data
piccolo OT ma neppure tanto

he sia per QUEI motivi che Gramsci ha fatto la fine che ha fatto, sì grazie alle patrie galere, ma sappiamo anche con in concorso occulto di chi.....

Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
Bah che non sia naturale è tutto da vedere, in quel senso gli unici evoluti sono gli eschimesi, ma forse più che altro perchè vedono la donna come un oggetto.
... la proprietà privata è recentissima... e sconosciuta nella maggior parte delle culture umane... la certezza della prole (paternità), è nata con l'istituto della proprietà privata e con il diritto positivo... nel matriarcato originario, vigeva il diritto naturale e la proprietà privata era sconosciuta...
 
O

Old chensamurai

Guest
he sia per QUEI motivi che Gramsci ha fatto la fine che ha fatto, sì grazie alle patrie galere, ma sappiamo anche con in concorso occulto di chi.....

Bruja
... Gramsci è stato uno dei più grandi intellettuali della storia della cultura mondiale... è stato un umanista quando tutti guardavano all'antiumanesimo dell'idealismo tedesco o alla filosofia di Heidegger... ha criticato il trascendentalismo Kantiano... ha rivalutato la grande intuizione ITALIANA di Giambattista Vico... l'UMANESIMO... cazzo, siamo stati talmente GRANDI che mi sembra impossibile che l'Italia sia finita in queste condizioni... hi, hi, hi...
 

Nobody

Utente di lunga data
he sia per QUEI motivi che Gramsci ha fatto la fine che ha fatto, sì grazie alle patrie galere, ma sappiamo anche con in concorso occulto di chi.....

Bruja
Alludi forse a quel pacifico georgiano coi baffoni?
 
O

Old Angel

Guest
Forse la mia considerazione non è stata colta come volevo, il fatto è che il traditore...che predica la coppia aperta, il poliamore il libertinaggio, quanto è disposto a subire altre tanto.
 
O

Old chensamurai

Guest
Forse la mia considerazione non è stata colta come volevo, il fatto è che il traditore...che predica la coppia aperta, il poliamore il libertinaggio, quanto è disposto a subire altre tanto.
... Angel, non semplificare... non farlo... vedi, io posso costruire me stesso in un certo modo... per esempio, posso costruirmi come persona che può tradire, che può ingannare, che può essere scortese... questo, non significa che le stesse prerogative le debba necessariamente riconoscere agli altri i quali, possono essere da me costruiti in maniera diversa... su poli diversi dei miei costrutti... è un fatto molto umano... accade spessissimo... e lo facciamo tutti...

... tieni conto poi che l'uomo è essere SOCIALE... c'è pochissima NATURA in quel che fa, in quel che dice, in quel che costruisce... capisci?... l'uomo E' SOCIALE... i valori sono SOCIALI... non NATURALI... in NATURA, per l'uomo, non ci sono valori... se non quello di provare a rimaner vivi... tutto il resto è costruito socialmente...
 

MK

Utente di lunga data
Si può essere d'accordo o meno, ma liquidare il tutto come una giustificazione del tradimento è davvero riduttivo.
Che i rapporti interpersonali siano in rapido mutamento è un fatto. Staremo a vedere...sono convinto da tempo, comunque, che il matrimonio così come lo conosciamo avrà vita breve.
Perfettamente d'accordo. Anche per me è così. Buongiorno a tutti.
 
O

Old amoreepsiche

Guest
... hi, hi, hi... conosco molto bene le emerite STRONZATE che scrive Attali... già in passato, il filosofo marxista, aveva tentato di dare una
lettura "social-liberale" dell'opera di Marx... insomma, a me non piace... per il resto, mi pare che Attali, in questa intervista, esprima più che altro il suo desiderio di rivolgimento della sovrastruttura culturale e politica della società... preferisco di gran lunga l'umanesimo di Gramsci e l'insegnamento dei "Quaderni" (specialmente là dove discute della filosofia di Benedetto Croce)... preferisco la teoria dell'"egemonia" Gramsciana (non quella di Lenin), per tentare di delineare il futuro etico della nostra società...

... per il resto, mi sembra evidente che l'istituto del matrimonio sia in crisi profonda... nei significati... al di là del rito, intendo... tuttavia, esso verrà sostituito da altri istituti perché le organizzazioni umane non possono tollerare la libertà...

... sul piano filogenetico, è altrettanto chiaro che finché esisteranno gli attuali istituti economici e gli attuali rapporti economici intrafamigliari ed extrafamigliari, la promiscuità sessuale non sarà tollerata... la monogamia, infatti, è nata con la proprietà privata e con la certezza della "prole", nell'ottica ereditaria... patrimoniale e genetica... hi, hi, hi...
matrimonio = venir meno della libertà? non ho capito: ti riferisci alla promesa fatta nel corso del rito?
 
O

Old amoreepsiche

Guest
... Angel, non semplificare... non farlo... vedi, io posso costruire me stesso in un certo modo... per esempio, posso costruirmi come persona che può tradire, che può ingannare, che può essere scortese... questo, non significa che le stesse prerogative le debba necessariamente riconoscere agli altri i quali, possono essere da me costruiti in maniera diversa... su poli diversi dei miei costrutti... è un fatto molto umano... accade spessissimo... e lo facciamo tutti...

... tieni conto poi che l'uomo è essere SOCIALE... c'è pochissima NATURA in quel che fa, in quel che dice, in quel che costruisce... capisci?... l'uomo E' SOCIALE... i valori sono SOCIALI... non NATURALI... in NATURA, per l'uomo, non ci sono valori... se non quello di provare a rimaner vivi... tutto il resto è costruito socialmente...
che succede quando il modo in cui tu hai costruito gli altri, su poli diversi dai tuoi costrutti, non corrisponde a quello in cui gli altri hanno costruito se stessi...esattamente come hai fatto tu, concedendoti determinate prerogative?
 

Nobody

Utente di lunga data
Perfettamente d'accordo. Anche per me è così. Buongiorno a tutti.
Ciao MK...chissà da cosa sarà sostituito...io credo che anche i contratti rinnovabili non avranno vita lunga.
Comunque, il legame con l'evoluzione di struttura della società è evidente, a mio avviso.
 
Stato
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