Ma il tema qui è proprio la giustizia.Parlo da tradita e quindi so di cosa parlo.
Posso capire la rabbia e l'irrazionalità iniziale. Capisco pure che nel delirio ognuno di noi cerchi di trovare sollievo cercando strategie e vendette. Lo capisco e in qualche modo non mi stupisce.
Mi stupisce che ci sono tanti che a "freddo" avvalorino queste iniziative.
Che non è una iniziativa moralmente sensata dovrebbe essere chiaro per tanti motivi, in primo perchè c'è una figlia e perchè questa figlia va tutelata da dover subire per tutta la vita che la propria madre è la "troia" che si è fatta il vicino.
E io da padre che ama la propria figlia non posso permettere che abbia questo trauma. La madre non ha amato abbastanza la figlia da ripararla da questo schifo... questo non giustifica che io mi comporti con tale leggerezza e cattiveria.
Il secondo motivo è per quella donna, troia, schifosa che non ha avuto nessun rispetto per il marito ma sempre un altra persona umana con sentimenti e emozioni - per quanto in basso sia arrivata - perchè se decidiamo che va punita dovete anche dirmi fino a quanto. Chi lo decide?! Quand'è che la punizione è sufficente?!
Far vedere il video alla moglie di lui è sufficente? E' sufficente farlo girare per il condominio? Le foto sull'ascensore? E se lo mettessi su youporn? Una foto al datore di lavoro con scritto "troia? Dove si ferma la punizione?! chi lo decide?
Io non guidico chi in preda alla rabbia urla che si vendicherà, ma giudico chi non in preda alla rabbia pensi che sia una soluzione possibile "sputtanare" una donna per vendetta, per punirla.
Poi trovo che sia ingiusto che il traditore si trovi a dover affrontare una giudiziale in cui si trova sotto scacco da parte di una donna subdola e insesibile e che deve fare di tutto per difendersi ma solo per ottenere giustizia non vendetta.
Certo che se la mettiamo sugli effetti collaterali di azioni esagerate, compiute per rabbia o vendetta, allora il quadro cambia, perché rabbia e vendetta possono sfociare anche nel crimine.
Solo che non ho capito come si sia finiti a parlare di questo, e addirittura della sindrome di Otello, quando qui c'è uno che dopo che la moglie lo tradisce in uno dei peggiori modi, è destinato a lasciare la casa, i figli e una vita costruita intorno a tutto questo quando dopo aver subito comunque un tradimento poi si vede ulteriormente penalizzato da leggi che, giustamente mirate alla tutela dei bambini, devono regolarsi su scelte basate sul male minore.
È normale che la rabbia trasalga se hai un filmato del genere che addirittura potrebbero ritorcerti contro. Non sarebbe giusto però che con questo filmato ci si faccia giustizia danneggiando terze persone. Naturalmente se uno non è in grado di controllarsi fa più danni del tradimento stesso, e in generale potrebbe essere capace di tutto, ma questo è un discorso a se che meriterebbe altre considerazioni. Quindi concordo sul fatto che vada usata cautela e buon senso, ma non mi sentirei di biasimare quest'uomo qualora decidesse semplicemente di mostrare il video alla moglie dell'altro in via del tutto privata.