Mi piacerebbe capire cosa provano le amanti ...

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Guarda che "leggere" il profilo dell'amante invece è illuminante su molte cose.
Delinea anche il livello del nostro partner .In quella scelta agisce senza farsi vedere da te ,e cosa sceglie fa riflettere.
Ma figurati, tanto il quadro é comunque falsato. Quello che emotivamente è passato in testa a tuo marito che ha l'amante lo sanno solo loro. E tu ci costruisci. Poi per carità, i fatti contano più dei pensieri? Parlando di sentimenti non lo so.
 

arula

Utente di lunga data

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La verità è che penso che mio marito non si sia mosso perché qualcosa non andava ma solo perché gli andava... credo non abbia mai pensato alla fedeltà ... in sintesi, probabilmente sono cornuta da sempre ma me ne sono accorta solo ora....
Quindi tu pensi che semplicemente lui ti abbia mentito su se stesso fin dall'inizio?

Per inizio intendo il momento in cui avete deciso che vi sareste sposati.

Come mai ti giudichi così male?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
....si a prima vista www.perdonne.com mi sembra solo una gabbia autoreferenziale ....
Uh...non avevo nemmeno guardato il sito, per la verità (e sono piuttosto allergica fra l'altro alle cose "per donne", mi fa venire in mente i panda in riserva :p:D)

Io pensavo a Marilyn...mi ha sempre fatto un effetto stranissimo.

Da giovane la giudicavo, e non capivo neanche bene il perchè, se devo essere sincera.

Credo, adesso, che fondamentalmente non mi piacesse il modello di "amministratrice delle sue fragilità" che passava attraverso quel che permetteva di vedere e quel che è stata la sua vita.

L'ho sempre ritenuta una donna triste. Che mi faceva alternativamente tristezza e tenerezza...a seconda.

Era una randagia...fin dalla nascita...una senza madre...ed è difficile imparare ad essere madri di se stesse, se non hai una madre.

Mai visto un randagio quando si inizia a dargli il cibo in modo costante?
Passa sempre un periodo in cui si avventa sul cibo da randagio, riempiendosi il più possibile. Ringhiando e facendo contemporaneamente le fusa...un casino...è entropia allo stato puro un randagio che mangia.
Ci vuole sempre un sacco di tempo (e a volte il tempo non basta) perchè si convinca che quella ciotola avrà il cibo senza la necessità di strapparlo e ingozzarsi ogni volta che poi non si sa mai....

Lei mi ha sempre dato quell'idea lì...
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Quindi tu pensi che semplicemente lui ti abbia mentito su se stesso fin dall'inizio?

Per inizio intendo il momento in cui avete deciso che vi sareste sposati.

Come mai ti giudichi così male?
Perché prima di sposarmi ho scoperto che faceva lo scemo con un ‘altra...tipo corteggiamento via sms... volevo lasciarlo ma poi mi ha convinto che è stato un momento di debolezza superficiale...vedi che sono recidiva? Avrei dovuto capire già da li...
Il problema è che a vederlo sembra la persona più buona è fantastica del mondo... tutti a dirmi:”che fortunata!” Tanto che ci ho creduto amch’io...

Per inciso: io non mi giudico male, giudico male lui...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Perché prima di sposarmi ho scoperto che faceva lo scemo con un ‘altra...tipo corteggiamento via sms... volevo lasciarlo ma poi mi ha convinto che è stato un momento di debolezza superficiale...vedi che sono recidiva? Avrei dovuto capire già da li...
Il problema è che a vederlo sembra la persona più buona è fantastica del mondo... tutti a dirmi:”che fortunata!” Tanto che ci ho creduto amch’io...

Per inciso: io non mi giudico male, giudico male lui...
Leggi i grassetti....chi stai giudicando? :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Pensi sia un giudizio? Secondo me è più che altro una constatazione..😀
Non penso...leggo. :)

ti giudichi (se preferisci, valuti) una recidiva. Ossia una che nonostante avesse visto, è stata tanto credulona da cascarci.

E per certi versi ti rimproveri di non avere capito, chiedendoti implicitamente una comprensione che non dipende da te ma dall'altro ("avrei dovuto capire")...che è poi, se apri il rimprovero e ci guardi dentro, un mettere in discussione la fiducia nelle tue valutazioni riguardo l'altro. Oltre alla pretesa, nascosta, di saper leggere il futuro.
Anzichè spostare il focus sul fatto che è l'altro a non aver condiviso con te.

Non si può comprendere l'altro. Se l'altro non si espone e non si mostra.
E' semplicemente impossibile.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Non penso...leggo. :)

ti giudichi (se preferisci, valuti) una recidiva. Ossia una che nonostante avesse visto, è stata tanto credulona da cascarci.

E per certi versi ti rimproveri di non avere capito, chiedendoti implicitamente una comprensione che non dipende da te ma dall'altro ("avrei dovuto capire")...che è poi, se apri il rimprovero e ci guardi dentro, un mettere in discussione la fiducia nelle tue valutazioni riguardo l'altro. Oltre alla pretesa, nascosta, di saper leggere il futuro.
Anzichè spostare il focus sul fatto che è l'altro a non aver condiviso con te.

Non si può comprendere l'altro. Se l'altro non si espone e non si mostra.
E' semplicemente impossibile.
Mmhh.. forse hai ragione.
Allora esagero e ti dico esattamente cosa sento, che rappresenta in fondo in fondo l’essenza del mio malessere:
Penso che mio marito si sia davvero innamorato e di una più bella più giovane e probabilmente più simpatica di me .. come biasimarlo? E ha rinunciato all’amante non per me ma per la famiglia... questa è la verità . Ha capito che per continuare deve dire che mi ama tanto...ma nel profondo sento che non è così.
Seriale? Si.. poco serio? Si. Ci ha fatti soffrire tutti? Si... ma questo non cambia la sostanza...
La mia autostima sotto terra? Si... come potrebbe essere diversamente?
 

Dina74

Utente di lunga data
Ti concentri sul tradimento in sè.

Io se fossi in te, mi concentrerei invece su quando alla domanda "perchè no?" lui ha iniziato a rispondere "perchè sì".

E' brutta detta così...ma il punto è che ad un certo punto qualcosa è scattato in lui e gli ha fatto rispondere perchè sì.

Tu c'entri in modo collaterale. In quello scatto.
C'entri fino allo scatto, più o meno fra l'altro, ma nel "perchè sì" non hai presenza.

La dico male...tu non esisti in quel "perchè sì". (e se ci pensi bene, quel non esistere è una delle cose che graffia più profondo).

E' una cosa solo sua.

E non è ego. Non soltanto.

Aggiustarsela con la storia dell'ego è una trappola che fra l'altro si rivolta pure contro di te.

Certo che lui è stato egoista. Certo che ha scelto se stesso e per se stesso.
Ma non è semplicemente ego.

Io se fossi in te, invece di cercare di capire chi è lei, cosa ha lei di più o meno di te (spesso e volentieri l'amante è profondamente diverso dal compagno/a...e non è casuale).

Io se fossi in te cercherei di farmi raccontare il prima. Cosa gli è successo e quando è iniziato a succedergli che le conseguenze sul noi sono diventate di un peso tale da poter essere messe sulla bilancia con una storia extra.

Perchè è qui il punto. Non il tradimento.
Il tradimento è una risposta ad altro.

Se ti ostini a girare intorno al tradimento, più che farti male da sola, non fai.

Un tradimento è anche una occasione per tirar fuori cose che fino a quel momento erano seppellite.
Chi lo supera lo supera proprio in questi termini.

Il tradimento è l'ultima spinta che fa saltare il vaso di pandora.
Ma se il coperchio salta, il vaso era già troppo pieno prima.

Non si arriva ad un tradimento per sbaglio o sotto ipnosi o in stato di incoscienza. O perchè qualcuno "ha traviato".
Non è una debolezza, tradire.

E ogni tradimento, ogni volta è frutto di una preparazione. Di una attesa. Di una costruzione.
Non è un evento casuale. E tanto meno fortuito.

E nasce prima dell'atto.

Di sicuro l'intento non è fare male a te.

L'intento è fare bene a se stessi.
Ed è questo che sarebbe interessante capire. A mio parere.

Da traditrice, se venissi tradita dal mio attuale compagno, prima di qualunque decisione, questo vorrei capire.
Vorrei che mi spiegasse dove è saltato il benessere con me. E perchè non me ne ha parlato nel momento in cui ha iniziato a percepirlo.

Certo, questo significa avere a che fare con una persona in ascolto di se stessa.
Tutto questo è fattibile se lui è disposto ad aprirsi. Potrebbe essere una persona che tiene molto al suo "fortino" e non vorrebbe mai condividerlo....

Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mmhh.. forse hai ragione.
Allora esagero e ti dico esattamente cosa sento, che rappresenta in fondo in fondo l’essenza del mio malessere:
Penso che mio marito si sia davvero innamorato e di una più bella più giovane e probabilmente più simpatica di me .. come biasimarlo? E ha rinunciato all’amante non per me ma per la famiglia... questa è la verità . Ha capito che per continuare deve dire che mi ama tanto...ma nel profondo sento che non è così.
Seriale? Si.. poco serio? Si. Ci ha fatti soffrire tutti? Si... ma questo non cambia la sostanza...
La mia autostima sotto terra? Si... come potrebbe essere diversamente?
...e sono di nuovo valutazioni di te che discendono da scelte che non solo non sono tue.
Ma neppure sono condizionabili da te.

Parti da qui.
Lascia perdere l'altra.
L'altra, in queste tue condizioni, alternativamente non potrà che essere o una merda o una strafiga. Ma è un distrattore...

Fra l'altro, fuori dai sogni degli unicorni rosa, pure lei, quando si siede sul water e fa la cacca, scoreggia :D
E non profuma il bagno di rose, a espletazione finita :p
E per merda che possa essere, ha comunque caratteristiche che rendono amabile pure lei.

Il punto è che tu e tuo marito avevate una alleanza.
Lui l'ha rotta. E pure malamente.

Che spiegazioni ha dato di questo?

E più che altro, è in grado di motivare le sue azioni?

Quali sono i motivi che hanno determinato la sua scelta?

Non il tradimento. Quello viene dopo.

Quali sono stati i motivi che a forza di essere accumulati l'hanno portato a farsi viaggi alla ricerca di sa lui cosa (di cosa?) senza dirti nulla. E senza neppure riuscire però a tenertelo nascosto.

Se un alleato rompe l'alleanza, e poi chiede di ricostituirla, cosa offre per farlo?

Questo sarebbe quello che chiederei io.
Anche per nutrire la mia autostima.

Che se è l'altra ad essere motivo, ok, sei un coglione.
Ma a quel punto non è lui a scegliere la famiglia. La scelgo io. E che ne abbia cura con tutti i crismi.

E nel frattempo inizio pure a capire se io lo voglio o no un coglione che si fa portare a spasso dal cazzo.
E prova pure a raccontarmi la storiella dell'ammmore.

SE invece è in grado di motivare, spiegare, cercare insieme allora potrei di nuovo iniziare a valutarlo.

Ma lo valuterei. E non nasconderei il farlo.
Anzi, lo dichiarerei proprio.

Da adesso in avanti sei in prova. E in valutazione.

E mica sul fatto che trombi in giro. Facile così.

Sei in valutazione su CHI SEI.

E se non sei degno di me. Fuori dalle palle, appena possibile, tenendo conto della situazione materiale.

Certo è che...cosa significa PER TE che lui sia degno di te?
(che prima di tutto il resto, è questa la domanda che secondo me fa la differenza. Anche per la tua autostima).

La tua autostima la massacri se ti metti nella posizione di colei che deve competere per.

Nessuno compete per niente e nessuno.
Ognuno decide dove stare e paga il suo prezzo per farlo.

Questo secondo me, almeno.

Quale è il tuo prezzo?
Ti starai mica svendendo, vero? :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Tutto questo è fattibile se lui è disposto ad aprirsi. Potrebbe essere una persona che tiene molto al suo "fortino" e non vorrebbe mai condividerlo....

Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk
Certo. E' una sua scelta.

Ogni scelta è libera. Ma comporta l'assumersi la responsabilità di quella scelta e quel che ne discende.

Dipende poi chi c'è dall'altra parte.

Io la valuterei una persona che mi chiede di ricostituire una alleanza che non ha protetto ma che non mette niente sul piatto. Apertamente.

Io ho un prezzo. E pretendo sia pagato.
Se non paghi, beh...non ne vali la pena.

Che non necessariamente significa che ti lascio.
Se mi servi materialmente, e la famiglia è un qualcosa che ha necessità materiali, TI CONCEDO di stare.

Ma l'alleanza a quel punto è ridimensionata. Nelle sue esternazioni e nelle sue funzioni.
 

Dina74

Utente di lunga data
Certo. E' una sua scelta.

Ogni scelta è libera. Ma comporta l'assumersi la responsabilità di quella scelta e quel che ne discende.

Dipende poi chi c'è dall'altra parte.

Io la valuterei una persona che mi chiede di ricostituire una alleanza che non ha protetto ma che non mette niente sul piatto. Apertamente.

Io ho un prezzo. E pretendo sia pagato.
Se non paghi, beh...non ne vali la pena.

Che non necessariamente significa che ti lascio.
Se mi servi materialmente, e la famiglia è un qualcosa che ha necessità materiali, TI CONCEDO di stare.

Ma l'alleanza a quel punto è ridimensionata. Nelle sue esternazioni e nelle sue funzioni.
Esatto...

Inviato dal mio SM-G900F utilizzando Tapatalk
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E se spari troppo alto?
Pago. :)

Ma non è che sparo a caso. O sulla spinta delle immagini di potenza di me. E neanche sulla spinta delle paure.
Men che meno dei desideri (di me).

Quel che chiedo, è dimostrabile nel suo valore nei fatti.
Se nei fatti il mio valore non corrisponde, sono la prima a mettermi in discussione.

E mica per imbarazzo o vergogna...l'altro passa in secondo piano. Se ho sbagliato il mio prezzo, è il rapporto con me stessa che ha necessità di Cura.

Il mio prezzo non è mica dedicato agli altri. E' dedicato a me e al mio percorso con me.

Ed in ogni caso, mica che se l'altro non può pagare, è necessariamente detto che sono io ad aver sparato alto...:)
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E se spari troppo alto?
Ti racconto una cosa :)

Alla fine della relazione col mio ex, quando ancora provavo a spiegargli chi ero, cosa desideravo, cosa mi mancava, mentre ancora provavo a cercare insieme, lui mi aveva detto che mi era scoppiata una bomba in testa. Che cercavo la luna. E che non avrei mai trovato quello che desideravo.

Perchè quello che desideravo non esisteva. Era una chimera.

E ti assicuro che per un periodo ci ho pure creduto. Che avesse ragione lui intendo.

Ma giù, a livello di utero...continuava a stridere.
Non mi dava tregua. Era una cosa profondissima, che sembrava salisse e arrivasse da veramente lontano.

Quando ho deciso di rassegnarmi al fatto che quello che chiedevo era il prezzo onesto per me, quello stridere si è quietato.
Non sto a raccontare come il mio corpo ha reagito, perchè la storia sarebbe davvero troppo lunga.

(adesso so che non era rassegnazione, ma accettazione di me).

Ma ricordo chiaramente quello scatto. Quella che adesso chiamo fedeltà a me stessa. Che mi fa tenere la testa alta anche quando mi riconosco debole, fragile, tremante, spaventata, sbagliata pure, di fronte all'immensità della vita.

Era stato come se scendesse la pace. Come vederci meglio.
E non avevo bisogno di pensare a cosa fare e come farlo.

Bastava farlo.

ecco...erano anni che non sentivo quella cosa in me. E quando l'ho sentita ero tristissima, nostalgica, rotta, dolorante, delusa, spezzettata, sporca...sconfitta anche per certi versi.
Eppure..ero Io.

E mi veniva da piangere e contemporaneamente da ridere. Ero semplicemente Viva. E ero Io.

Quella sensazione è il mio prezzo. E dubito di sparare alto. Quando la pretendo in e da me. E per me.
Perchè senza quella sensazione ero diventata una zombie. Che camminava in mezzo alle ombre. Ero grigia.

Non c'è nulla e nessuno che valga quella sensazione. Di respirare libera.
 
Ultima modifica:
Top