Siamo umani. Stupido è chi lo stupido fa. Degradante è ciò che è vissuto come degradante.
Ripeto che non è una questione maschile.
Può essere di alcuni (molti? Tanti? Quasi tutti? Boh?) uomini e di alcune (...) donne.
Ci sono persone che mettono degrado e umiliazione in quello che fanno e gli piace e altri no.
È recente una discussione in cui sostenevo questa cosa, ma sono stata interpretata al contrario.
Se uno esordisce al lavoro “voglio il pompino con l’ingoio” è con la scelta delle parole e del contesto che esprime una idea di desiderio di umiliazione. Non è la pratica, è il modo di pensarla.
Se uno dice “sono riuscito a ottenere che lei facesse....(metteteci quello che vi pare, pure la missionaria con la camicia da notte in lino) sta esprimendo una idea di sesso come prova di forza, come conquista e predazione in cui quello che riesce a ottenere lo fa contro il gradimento della (contro) partner.
Se invece vi è una visione in cui tutto rientra nelle possibilità per il desiderio, il piacere, il bene che ci si vuole non si andrà al lavoro dicendo, neanche goliardicamente, cose del genere.
A me pare chiaro che se l’idea è la prima le pratiche saranno fondamentali.
Mentre se l’idea è la seconda cosa è successo nel letto, contro il muro o in auto non sarà niente di diverso da quello che si può fare normalmente, semplicemente sarà avvenuto con un’altra persona creando un profondo dolore, non disprezzo.
E se ti viene la tentazione di dire ancora “...e tu?” ti rispondo di nuovo che il mio disprezzo nasceva principalmente dalla constatazione di stupidità, di pochezza per aver tradito una cosa bella e importante, per aver messo in pericolo la famiglia per qualcosa di poco importante.
Questa, ovviamente, era la mia valutazione.