Poraccio

Ariecco la pecora che vuole capire il lupo.
Sono orgoglioso quando mi riprendo me stesso.
Sono felice quando giro intorno alle regole fatte per gli altri, altro che non libero.
Sono forte quando le scelte in libertà sono precluse perché ci sono altri interessi in ballo, e porto comunque a casa il risultato, altro che debole.
Mi sento intelligente quando ottengo quello che voglio salvando capraecavoli e tenendo al riparo tutto dalle conseguenza, altro che vigliacco. Anzi molto spesso mi sbatto più io per tenere unite le famiglie di chi mi scopo di quanto dovrebbero fare quelli che quelle stesse famiglie hanno giurato davanti al prete di tenerle insieme.
Mi sento meglio di chi mi sta vicino che dorme sotto la coperta calda che io gli fornisco, perché senza coperta starebbe peggio, mentre io starei meglio senza dover pensare anche a loro. Altro che meschino.
Sul piacere della condivisione del tradimento Sei proprio un coglione senza neanche sbattersi ad argomentare. Non c'è nessun piacere nella condivisione del tradimento. Semmai il piacere sta nel togliere dalla faccia di quei coglioni che come te vedono tutto bianco o tutto nero l'assunto ideologico in base al quale il Tradito è una specie di Santo mentre il traditore è l'uomo nero. La vita, le storie e tradimenti sono fatte di persone. Caso per caso. Guarda
@Lara3 che dovrebbe ringraziare il marito che le ha messo le corna facendo saltare il tappo così ha conosciuto uno emotivamente Senziente mentre altrimenti si sarebbe tenuta quel catorcio anaffettivo con cui si è sposata solo per amor di coerenza.
Ma sparati, ritardato!