Restare insieme per i figli: sicuri che sia solo un alibi?

danny

Utente di lunga data
Vero. Però in questa discussione stiamo un po' tutti ragionando su principi. Tanto varrebbe ragionare partendo dal proprio benessere. Che tradotto: tradisci perché è un plus, o perché non stai bene a casa? I figli sono alibi (per collegarmi al titolo del 3d) laddove non si riconosce che si sta insieme perché fa piacere a noi, vedere sempre i figli. Da lì si parte per vedere come stanno loro, secondo me. In tutto questo non raccontiamoci palle. Se si evade vuol dire sempre che qualcosa e' percepito come una "prigione". Altrimenti a guardare il benessere altrui non si evade. E' l'unica risposta possibile. Salve eccezioni.
Secondo me ovviamente. :)
Tradire non è un'evasione.
È ritrovare sé stessi, i propri desideri e necessità.
Ognuno ha un carattere diverso.
C'è chi è in grado di amare e desiderare un solo partner per una vita, chi ha costante bisogno di innamorarsi, chi dopo un po' ha voglia di fare sesso con altre persone etc.
Poiché le vite di tutti sono proiettate nell'elaborazione di un progetto di coppia e successivamente familiare, i caratteri diversi determineranno epiloghi differenti di ogni storia.
Se uno convinto di poter essere fedele per tutta la vita costruisce una famiglia con una donna amabilmente volubile nei rapporti, né avrà come conseguenza che prima o poi, ritenendosi inconciliabile un confronto costruttive tra le differenti aspettative, verrà tradito.
Tutto ciò però non definisce l'interesse per i figli, che è indipendente dal benessere auspicato di coppia.
Insomma, si può tradire perché se ne sente il bisogno pur amando i figli. È vero che potenzialmente l'atto mette a rischio la coppia, ma è anche comprensibile che un traditore non faccia altro che seguire semplicemente la sua natura e le sue convinzioni, che noi, nella nostra visione unilaterale, non avevamo colto. Le scelte della fase successiva sono indiduali: o accetti il partner per quello che è o te ne cerchi un altro più simile a te. Certo, se hai un progetto familiare e proprietà in comune dovrai comunque sempre accettare compromessi inevitabili.
Tra questi la separazione o il proseguire con una coppia nella quale sarai costretto ad accettare più compromessi di quelli previsti.
Non è corretto quindi dire che lo fai per i figli, ma per una scala di priorità che è tutta tua.
Nella mia al primo posto c'è mia figlia e la famiglia, unita.
 
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Skorpio

Utente di lunga data
Dipende se lo fa per uscire o meno da certi "territori" convenzionali. La convenzione (patto) è tutto ciò che di esplicito (e anche di implicito talvolta) c'è .... non soltanto più in una relazione. Se tu sei sposato ed esci con l'amico perché hai piacere di vedere l'amico - e tua moglie lo sa - non esci da alcuna prigione, perché in quell'uscire non c'è una prigione, c'è un andare da un amico.
Penso anche io che dipenda da come lo si fa

Credo che tutti noi sappiamo per certo di persone che fanno cose innocentissine e convenzionali, ma... La spinta è alla evasione

Il mio vicino di casa in campagna sai come evade? Facendo l'orto

Evita discussioni, un clima opprimente, una serie di responsabilità
Lui ha da fare l'orto, e si allontana per qualche ora

Questo per dire soltanto che non necessariamente chi fa l'orto o le corna "evade" o non evade da qualcosa, in base al cosa fa
 

patroclo

Utente di lunga data
Vero. Però in questa discussione stiamo un po' tutti ragionando su principi. Tanto varrebbe ragionare partendo dal proprio benessere. Che tradotto: tradisci perché è un plus, o perché non stai bene a casa? I figli sono alibi (per collegarmi al titolo del 3d) laddove non si riconosce che si sta insieme perché fa piacere a noi, vedere sempre i figli. Da lì si parte per vedere come stanno loro, secondo me. In tutto questo non raccontiamoci palle. Se si evade vuol dire sempre che qualcosa e' percepito come una "prigione". Altrimenti a guardare il benessere altrui non si evade. E' l'unica risposta possibile. Salve eccezioni.
Secondo me ovviamente. :)
Non passiamo da un estremo all'altro. E' necessario avere principi di base da condividere, è la base delle società, ma credo che ribadirli ogni volta sia superfluo e in qualche modo pregiudiziale, mi sembra tanto la litania cattolica del "pentiti!"
 

Foglia

utente viva e vegeta
Tradire non è un'evasione.
È ritrovare sé stessi, i propri desideri e necessità.

Ognuno ha un carattere diverso.
C'è chi è in grado di amare e desiderare un solo partner per una vita, chi ha costante bisogno di innamorarsi, chi dopo un po' ha voglia di fare sesso con altre persone etc.
Poiché le vite di tutti sono proiettate nell'elaborazione di un progetto di coppia e successivamente familiare, i caratteri diversi determineranno epiloghi differenti di ogni storia.
Se uno convinto di poter essere fedele per tutta la vita costruisce una famiglia con una donna amabilmente volubile nei rapporti, né avrà come conseguenza che prima o poi, ritenendosi inconciliabile un confronto costruttive tra le differenti aspettative, verrà tradito.
Tutto ciò però non definisce l'interesse per i figli, che è indipendente dal benessere auspicato di coppia.
Insomma, si può tradire perché se ne sente il bisogno pur amando i figli. È vero che potenzialmente l'atto mette a rischio la coppia, ma è anche comprensibile che un traditore non faccia altro che seguire semplicemente la sua natura e le sue convinzioni, che noi, nella nostra visione unilaterale, non avevamo colto.
Primo grassetto: ma per carità, danny. Cioé: se è così radicale, lasci che fai prima.
Secondo grassetto: nessuno ha messo in dubbio l'amore per i fligli.

Uno sa bene (a guardare dentro sé) perché tradisce. Può essere la giostra come può essere la maschera d'ossigeno. In ogni caso è una fuga (a meno che il coniuge non lo sappia e sia nella convenzione).

Sull'altro tuo intervento: la "presenza" che captano i figli non è soltanto rispondere a un appello. E' presenza a loro, che significa presenza a se stessi anzitutto. Me ne rendo conto anch'io che in questo periodo ho la "testa tra le nuvole", e a volte sto distratta pure con il figlio (è vero che non è l'unico al mondo, ma è altrettanto vero che allo stato non sono in estasi per amore). E mi sto pure incazzando con me stessa, più che altro mi sto dicendo di pensare alle cose importanti, e concrete, e svilupparlo in quelle, ciò che è l'amore. Che tradotto: se l'omo c'è bene, se non c'è non voglio essere la donna alla finestra stile Anni 50.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Non passiamo da un estremo all'altro. E' necessario avere principi di base da condividere, è la base delle società, ma credo che ribadirli ogni volta sia superfluo e in qualche modo pregiudiziale, mi sembra tanto la litania cattolica del "pentiti!"
Assolutamente no: per parte mia era un fatto. Se parti da un'ottica di guardare all'altro, il bene dell'altro è - salvo eccezioni - non tradirlo.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Penso anche io che dipenda da come lo si fa

Credo che tutti noi sappiamo per certo di persone che fanno cose innocentissine e convenzionali, ma... La spinta è alla evasione

Il mio vicino di casa in campagna sai come evade? Facendo l'orto

Evita discussioni, un clima opprimente, una serie di responsabilità
Lui ha da fare l'orto, e si allontana per qualche ora

Questo per dire soltanto che non necessariamente chi fa l'orto o le corna "evade" o non evade da qualcosa, in base al cosa fa
Vero :)

A me è capitato in passato di "scappare" dall'amica.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Vero :)

A me è capitato in passato di "scappare" dall'amica.
Capita di scappare un po' da tutto 😊

E tu pensa a chi con il lavoro in ufficio "scappava" inconsciamente da casa (e ce ne sono tanti) come è rimasto fregato con lo Smart working 😅

Non è un caso che tanti siano usciti a pezzi da questa apparente "comodità"
 

danny

Utente di lunga data
Primo grassetto: ma per carità, danny. Cioé: se è così radicale, lasci che fai prima.
Secondo grassetto: nessuno ha messo in dubbio l'amore per i fligli.

Uno sa bene (a guardare dentro sé) perché tradisce. Può essere la giostra come può essere la maschera d'ossigeno. In ogni caso è una fuga (a meno che il coniuge non lo sappia e sia nella convenzione).

Sull'altro tuo intervento: la "presenza" che captano i figli non è soltanto rispondere a un appello. E' presenza a loro, che significa presenza a se stessi anzitutto. Me ne rendo conto anch'io che in questo periodo ho la "testa tra le nuvole", e a volte sto distratta pure con il figlio (è vero che non è l'unico al mondo, ma è altrettanto vero che allo stato non sono in estasi per amore). E mi sto pure incazzando con me stessa, più che altro mi sto dicendo di pensare alle cose importanti, e concrete, e svilupparlo in quelle, ciò che è l'amore. Che tradotto: se l'omo c'è bene, se non c'è non voglio essere la donna alla finestra stile Anni 50.
L'alternativa di lasciare per non tradire è un refrain decisamente inascoltabile.
La collega di mia moglie tradisce suo marito da quando si erano fidanzati, da decine di anni, ma ha una famiglia, due figli, e sta bene così.
Lei è così.
E non è la sola.
In questi 7 anni che ho abbandonato la mia visione unilaterale, ho capito che il mio pensiero è uno solo tra i tanti.
Si tradisce per restare, non per lasciare.
E questo lo devi mettere anche tu in conto se inizierai a relazionarti con uomini sposati.
O le loro relazioni sono a pezzi e stanno solo aspettando la spallata per crollare (capita), oppure sarai quella che le terrà in piedi (molto più frequente).
Quindi sai già che uomini stai facendo entrare nella tua vita.
Non stai cercando leggerezza e lo si capisce anche da quello che scrivi dopo.
Tu sai che io vorrei che il tuo approccio fosse leggero, ma, come mi hai risposto finora, non lo sarà mai.
Trovati un uomo single, Foglia.
Te lo dico sinceramente. Non reggerai questi uomini. Non sono adatto a te, a quello che vuoi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Capita di scappare un po' da tutto 😊

E tu pensa a chi con il lavoro in ufficio "scappava" inconsciamente da casa (e ce ne sono tanti) come è rimasto fregato con lo Smart working 😅

Non è un caso che tanti siano usciti a pezzi da questa apparente "comodità"
Anche se - a stare a 24h in casa con sempre le stesse persone - può anche essere fisiologico arrivare a non sopportarle, senza per questo voler normalmente "fuggire".
 

Foglia

utente viva e vegeta
L'alternativa di lasciare per non tradire è un refrain decisamente inascoltabile.
La collega di mia moglie tradisce suo marito da quando si erano fidanzati, da decine di anni, ma ha una famiglia, due figli, e sta bene così.
Lei è così.
E non è la sola.
In questi 7 anni che ho abbandonato la mia visione unilaterale, ho capito che il mio pensiero è uno solo tra i tanti.
Si tradisce per restare, non per lasciare.
E questo lo devi mettere anche tu in conto se inizierai a relazionarti con uomini sposati.
O le loro relazioni sono a pezzi e stanno solo aspettando la spallata per crollare (capita), oppure sarai quella che le terrà in piedi (molto più frequente).
Quindi sai già che uomini stai facendo entrare nella tua vita.
Non stai cercando leggerezza e lo si capisce anche da quello che scrivi dopo.
Tu sai che io vorrei che il tuo approccio fosse leggero, ma, come mi hai risposto finora, non lo sarà mai.
Trovati un uomo single, Foglia.
Te lo dico sinceramente. Non reggerai questi uomini. Non sono adatto a te, a quello che vuoi.
Mi deve anzitutto piacere, danny.
E per me è già difficile questo, direi che nei casi "positivi" (NO covid :D) sarebbe già parecchio avere una dimostrazione concreta di un interessamento. Poi per il resto ora mi concedo di vivermela.
Il problema è che sono selettiva. Mi vien da dire troppo, ma in questo non credo di potermi cambiare.
 

danny

Utente di lunga data
Mi deve anzitutto piacere, danny.
E per me è già difficile questo, direi che nei casi "positivi" (NO covid :D) sarebbe già parecchio avere una dimostrazione concreta di un interessamento. Poi per il resto ora mi concedo di vivermela.
Il problema è che sono selettiva. Mi vien da dire troppo, ma in questo non credo di potermi cambiare.
Sono selettivo anch'io e so benissimo che a 40 o 50 anni i single sono una rarità.
Il problema non è scegliere uno piuttosto che l'altro, ma essere consapevoli di come si dovrà essere 'leggeri' in questo tipo di relazioni per non farsi male.
Poi, sinceramente questa leggerezza viene anche con l'esperienza.
Ci si fa male, all'inizio. Questo sicuramente.
Le volte successive sempre meno. Di solito.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Anche se - a stare a 24h in casa con sempre le stesse persone - può anche essere fisiologico arrivare a non sopportarle, senza per questo voler normalmente "fuggire".
Si questo è vero, ma pensavo soprattutto a chi a vedersi da un giorno all'altro tolta "la evasione" (fosse stata la briscola il venerdì o altro) è andato in piena crisi
 

Foglia

utente viva e vegeta
Si questo è vero, ma pensavo soprattutto a chi a vedersi da un giorno all'altro tolta "la evasione" (fosse stata la briscola il venerdì o altro) è andato in piena crisi
Credo che il lockdown abbia messo a dura prova persino i rapporti che funzionano, posso immaginare cosa ne sia stato di quelli che magari zoppicano un pò. Si, a volte può anche essere una "fuga" un pò inconsapevole, anche se a ben guardare dentro sé i motivi per cui ci piace andare a giocare a briscola dovrebbero essere chiari.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Non è vero.
A 12 anni la presenza dei genitori è ancora più importante, per facilitare il distacco da loro.
Se a quell'età si trovano a dover inseguire genitori assenti, avranno problemi a stare con i coetanei.
Viceversa se sanno che i genitori sono presenti, potranno usare la loro modesta forza di adolescenti per crescere e diventare adulti e indipendenti.
In questo periodo ne sto vedendo di ogni, ma allo stesso tempo sono contento di mia figlia.
In questo tuo commento non ci vedo alcun nesso ad avere un amante o meno, nel senso che specie il neretto può essere percepito da un figlio anche con genitori non separati, e può sentirli presenti se sono separati.
Non è che una coppia che sta insieme "per i figli" sia l'assoluto del bene, e la separazione l'assoluto del male. Il problema è se un figlio diventa un pretesto per farsi guerra, e purtroppo di casi così ce ne sono tanti. Se la separazione gli porta a vedere due persone infelici, di cui magari una che si sente abbandonata, tanto da dovergli fare da genitore, e a volte anche da marito o da moglie, dover essere tutto. Ma lo stesso può avvenire anche in una coppia che rimane insieme, dove il figlio si deve portare il peso dello stare bene dei genitori. La separazione leva il filtro.

Quello che tu sei come padre verso tua figlia è Danny, non Danny perchè non si è separato, e dove al posto di Danny potremmo mettere qualsiasi altro nome.

Parlare di figli per dire non mi separo e mi faccio l'amante è proprio senza senso. L'amante uno/a non lo sceglie come sceglierebbe una persona con cui costruire un normale rapporto di coppia, percui alla fine un cerchio non entrerà mai in una forma quadra. Di questo passo un giorno o l'altro potremmo parlare pure del postino :rolleyes:
 

Max78

Utente di lunga data
Forse perche di solito a dirlo è un uomo che magari poco prima i figli non se li filava di striscio?
D’accordo con te che non è che se lasci tutto sei migliore di chi rimane . Il tema è che per il partner che magari ti ama, avere la percezione che l’altro rimanga Solo per dovere genitoriale Non è il massimo. Comunque basta aspettare almeno i 12 anni dei figli che cominciano a fregarsene del fatto che mamma e papa’ stiano insieme.. e mettercela comunque tutta per seguirli al meglio.
Ci sono amanti che non lasciano con la scusa dei figli nemmeno quando stanno per diventare nonni; quindi il sospetto che sia una balla, in questo caso è un filo lecito
Ciao buffa...
Guarda che posso affermare che i miei figli li ho cresciuti al pari di mia moglie, ho fatto da padre e madre durante le sue assenze lavorative dai due anni di età fino ad oggi, e continuo a farlo con amore, potrei dire anche più di mia moglie, ma non lo faccio perché comunque rispetto il suo lavoro e lo comprendo.
Lo so che non è il massimo, e mi dispiace, so che lei mi ama ancora e forse anche più di prima, ma ha un suo modo di vedere le cose che a me non stanno bene. Lei non è più come lo sempre idealizzata, diciamo che dopo tanti anni le persone cambiano, ed io non accetto il suo cambiamento.
Avevo intenzione di separarmi e riflettevo su questo, perché sono iniziati i primi litigi sul lavoro, prima che iniziassero anche in casa.
Ma ieri sera mi sono bloccato di nuovo a riflettere se è giusto separarmi.
Aspettare? Si è questo quello che vorrei fare, loro hanno già questa età, credo che dovrei aspettare ancora, sono piccoli per ora, molte cose non riuscirebbero a capire.
 

Brunetta

Utente di lunga data
...in un mondo ideale la fame nel mondo è stata sconfitta, non ci sono più guerre e tutti si vogliono un gran bene

nel mondo "vero" le cose sono un filino diverse
Davvero?
Però semplicemente le persone fanno cose sbagliate, accumulare cose sbagliate non le fa diventare giuste.
Se il matrimonio non funziona ci si può lasciare prima di tradire, se si tradisce, dire che però si sta insieme il bene dei figli è un espediente per non sentirsi in colpa.
Questo non esclude che ci si possa riuscire e che sia vantaggioso economicamente.
Ma non facciamoci passare per eroi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tradire non è un'evasione.
È ritrovare sé stessi, i propri desideri e necessità.
Ognuno ha un carattere diverso.
C'è chi è in grado di amare e desiderare un solo partner per una vita, chi ha costante bisogno di innamorarsi, chi dopo un po' ha voglia di fare sesso con altre persone etc.
Poiché le vite di tutti sono proiettate nell'elaborazione di un progetto di coppia e successivamente familiare, i caratteri diversi determineranno epiloghi differenti di ogni storia.
Se uno convinto di poter essere fedele per tutta la vita costruisce una famiglia con una donna amabilmente volubile nei rapporti, né avrà come conseguenza che prima o poi, ritenendosi inconciliabile un confronto costruttive tra le differenti aspettative, verrà tradito.
Tutto ciò però non definisce l'interesse per i figli, che è indipendente dal benessere auspicato di coppia.
Insomma, si può tradire perché se ne sente il bisogno pur amando i figli. È vero che potenzialmente l'atto mette a rischio la coppia, ma è anche comprensibile che un traditore non faccia altro che seguire semplicemente la sua natura e le sue convinzioni, che noi, nella nostra visione unilaterale, non avevamo colto. Le scelte della fase successiva sono indiduali: o accetti il partner per quello che è o te ne cerchi un altro più simile a te. Certo, se hai un progetto familiare e proprietà in comune dovrai comunque sempre accettare compromessi inevitabili.
Tra questi la separazione o il proseguire con una coppia nella quale sarai costretto ad accettare più compromessi di quelli previsti.
Non è corretto quindi dire che lo fai per i figli, ma per una scala di priorità che è tutta tua.
Nella mia al primo posto c'è mia figlia e la famiglia, unita.
C’è anche chi ha un sé misero.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In questo tuo commento non ci vedo alcun nesso ad avere un amante o meno, nel senso che specie il neretto può essere percepito da un figlio anche con genitori non separati, e può sentirli presenti se sono separati.
Non è che una coppia che sta insieme "per i figli" sia l'assoluto del bene, e la separazione l'assoluto del male. Il problema è se un figlio diventa un pretesto per farsi guerra, e purtroppo di casi così ce ne sono tanti. Se la separazione gli porta a vedere due persone infelici, di cui magari una che si sente abbandonata, tanto da dovergli fare da genitore, e a volte anche da marito o da moglie, dover essere tutto. Ma lo stesso può avvenire anche in una coppia che rimane insieme, dove il figlio si deve portare il peso dello stare bene dei genitori. La separazione leva il filtro.

Quello che tu sei come padre verso tua figlia è Danny, non Danny perchè non si è separato, e dove al posto di Danny potremmo mettere qualsiasi altro nome.

Parlare di figli per dire non mi separo e mi faccio l'amante è proprio senza senso. L'amante uno/a non lo sceglie come sceglierebbe una persona con cui costruire un normale rapporto di coppia, percui alla fine un cerchio non entrerà mai in una forma quadra. Di questo passo un giorno o l'altro potremmo parlare pure del postino :rolleyes:
L’hai detto meglio di me
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao buffa...
Guarda che posso affermare che i miei figli li ho cresciuti al pari di mia moglie, ho fatto da padre e madre durante le sue assenze lavorative dai due anni di età fino ad oggi, e continuo a farlo con amore, potrei dire anche più di mia moglie, ma non lo faccio perché comunque rispetto il suo lavoro e lo comprendo.
Lo so che non è il massimo, e mi dispiace, so che lei mi ama ancora e forse anche più di prima, ma ha un suo modo di vedere le cose che a me non stanno bene. Lei non è più come lo sempre idealizzata, diciamo che dopo tanti anni le persone cambiano, ed io non accetto il suo cambiamento.
Avevo intenzione di separarmi e riflettevo su questo, perché sono iniziati i primi litigi sul lavoro, prima che iniziassero anche in casa.
Ma ieri sera mi sono bloccato di nuovo a riflettere se è giusto separarmi.
Aspettare? Si è questo quello che vorrei fare, loro hanno già questa età, credo che dovrei aspettare ancora, sono piccoli per ora, molte cose non riuscirebbero a capire.
Hai notato distanza dal cambiamento di tua moglie dopo il tradimento?
E tu che cambiamento hai avuto?
 

Max78

Utente di lunga data
Quando un bambino è piccolo ha un naturale egoismo dettato dal fatto di avere bisogno di cure, e vedere due genitori litigare può portarlo a temere di essere abbandonato da un genitore, o chiedersi cosa ne sarà di lui (in modo inconscio, è istinto di sopravvivenza). Vedere la coppia unita gli trasmette tranquillità ma già che si ponga l'eventuale domanda, che abbia bisogno di vedere uniti i genitori, è un segno che qualche pericolo l'ha avvertito.
Tutto quello che hai scritto lo trovo "debole", approssimativo, quasi giustificativo (chi è migliore, chi è peggiore), ti sei fermato a "non cancellerà il bisogno che hanno di averci" e sei saltato diretto a parlare di tradimento. I figli, i figli... si ma poca voglia di indagare, di guardare dentro queste piccole persone.
Ecco perchè appare come una scusa. Perchè ne parli ma non ci entri dentro, ci sorvoli sopra. Imho.
Non so se ho capito bene, puoi spiegare meglio? Non vorrei scrivere cavolate,
Io sto riflettendo sul separarmi, sono mesi che lo faccio, ma ieri sera mi sono ritrovato sul punto di partenza. Non ho capito l'ultima parte, ci sorvolo, non ci entro dentro
Scusami Marjanna.
 
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