Ma che c'entra lui?
La cotenna sul cuore dipende da quello che sei disposta a dare tu, di te.
Se cammini col freno tirato campi male.
La paura secondo me è quella di ricascarci.
Ma non hai sbagliato a dare te stessa.
Hai sbagliato il soggetto a cui dare te stessa.
Senza dono di sé non c'è interazione, figurati relazione.
Però io non ho detto che conosco uno DA ANNI, è libero, single, affettuoso, premuroso, passionale, disponibile & di tutto e di più, ma io non me la sento di dargli tutta me stessa, o di mandare avanti la relazione, farla evolvere, e giù di lì. Non esiste nessuna persona così che tratto da schifo (perché a leggerti sembrerebbe questo: che avessi una relazione per così dire "ufficiale" e non me la sentissi di portarla avanti in un modo che sia un tantino più concreto rispetto a un gioco).
Il paragone che fai tu (la mia paura di ricascarci) non regge, per il semplice fatto che conosco uno da tipo tre mesi, è impegnato, siamo in una relazione non ufficiale, NON lo tratto certo da schifo (vedi un pò tu: è spessissimo a casa mia, passiamo diverso tempo insieme, ceniamo insieme, non abbiamo mai dormito insieme, questo sì per una remora mia, ma non escludo che presto lo faremo

, il sesso per me non è "ginnastica", per intenderci, il dialogo è più che piacevole, lui da me si sente in vacanza, eccetera). Che per una relazione di questo tipo è già tantissimo
Poi se mi domandi se io ne sia innamorata, la risposta è no.
Ma non assimilerei (tu lo fai dicendo che ho paura di "ricascarci") la relazione con il mio ex a questa, nemmeno per uno sviluppo, per così dire, potenziale.
E' il tipo di relazione che è proprio diverso: come faccio ad assimilare una relazione partita da un fidanzamento e andata comunque a convogliare in una progettualità, a fronte di una relazione in cui il massimo della progettualità che riesco ad immaginare è cosa faremo la volta dopo? (90 casi su 100 peraltro ti sapreo già dare la risposta

)?
Non sono proprio cose paragonabili.
Comunque torno anche sul discorso dell'innamoramento: a me è capitato abbastanza recentemente di sperimentarlo (o per lo meno, di provare qualcosa di molto simile), non con lui, ma con una persona con cui non è successo niente (te figurati!). Lui sposato. Ebbene, se provavo ad immaginarlo anche per un secondo con la moglie, mi saliva una gelosia MARCIA (ebbene sì, lo ammetto

). Questo mi aveva proprio fatto perdere la trebisonda (forse peraltro tra poco dovrei andare in una specie di trasferta con lui, giornata intera, non succederà niente come al solito, ma dovesse succedere..... sì insomma, tenete le dita incrociate per me

, perché a lui certamente non rinuncerei, né avrei motivo per farlo!

). Però, tutto sommato, il fatto di non essere gelosa della sua vita (poiché anche non innamorata) mi sta più che bene. E il tipo di relazione impedisce di costruire, mattoncino su mattoncino, una relazione che preveda troppa ingerenza, nella vita l'uno dell'altra. Che ti devo dire? Non è che in giro (anche qui) senta di amanti che darebbero un organo per chi si scopano, a usare un eufemismo. Il nostro, tutto sommato, è un rapporto tra noi "onesto", in cui non c'è chissà quale amore, ma c'è comunque considerazione dell'altro

, passione, interesse, dialogo, alcuni argomenti decisamente molto in comune, intesa. Il tutto.... fa brutto dire quanto basta, forse meglio funzionale A QUESTO TIPO DI RELAZIONE.
Se tutto questo lo definisci con "cotenna sul cuore".... me cojoni!

Però ti faccio presente che non mi innamoro di una persona "a comando", ma non per questo evito di dare me stessa. Se poi il tuo paragonare questa situazione a quella con il mio ex diventa un doversi dare al 100%, ti dirò: ma anche no! Non è questa la relazione in cui farlo certamente. Questo è "gioco", e se vogliamo anche un pò "circo" (spesso qui lo si è definito giostra

). Domani smonta il tendone e al limite lo si ricomincia da un'altra parte. Ma non è un domani eventuale. E' un domani garantito

Quando sono con lui mi godo il momento. Di sicuro non gli faccio ste pippe, ma di sicuro anche lui non mi definirebbe mai come una che di lui se ne frega. Ha soltanto capito che, come la relazione è in un certo modo per lui, di sicuro io non "gioco" a fare l'impegnata, e il che mi sembra anche (e per fortuna che è così!) parecchio sano
Aggiungo un'ultima cosa, perché lui, la carta del "te ne freghi", a dire il vero, un pochino l'ha tentata

A parte qualche "rigurgito" in tal senso (che ogni tanto riemerge) aveva la "pretesa" che io fossi a sua disposizione, nel senso che lo anteponessi ad altri impegni nel w.e., anche laddove lui poteva passare per pochissimo tempo, e io avrei dovuto rinunciare a un pomeriggio in compagnia di altri (o altre). Su questo sono stata inflessibile. E ho dovuto anche un pò "incavolarmi", ma credo che l'abbia capita. Questo ad esempio però non esclude (anche se ero arrivata a un punto di pensare di dirgli, per tagliare la testa al toro, che il w.e. fosse sempre e comunque off-limits per entrambi) che quando non ho particolari programmi, se sta bene a entrambi, ci si veda una volta in più nel fine settimana. Ma non faccio certo i salti mortali, nel senso che se mi fa piacere fare altro, di sicuro non mi sale lo scrupolo
