Mi unisco al coro

Lostris

Utente Ludica
Buongiorno a tutti, vi leggo da tempo, dal momento in cui ho avuto il primo sospetto di un tradimento da parte del mio compagno. Sono passati mesi e avevo archiviato quel sospetto, mi ripetevo che non era possibile potesse capitare a me, a noi. Vorrei precisare che le cose tra noi non andavano bene, non c'era più un vero dialogo se non quello ordinario, si parlava di tutto ma non più di noi, niente sesso e ci siamo sicuramente persi per strada dopo la nascita dei figli e oltre vent'anni di relazione. Poi è arrivato il momento della scoperta, quella che non puoi far finta di nulla. Un messaggio, esplicito, al cellulare. Lo affronto subito e mi racconta di questa storia, una collega ora non più da qualche mese, molto più giovane anche lei impegnata e da tempo. Dice che c'è stato solo qualche bacio e una serie infinita però di messaggi, anche molto sentimentali che fanno di tutto ciò, a mio parere, una relazione di quasi un anno. Io ho vissuto in queste settimane tutte le fasi dell'elaborazione del lutto, dall'incredulità, alla rabbia, all'introspezione sulle mie mancanze e alla seria valutazione del nostro non-rapporto. Lui dice che con la mia scoperta si è svegliato, che si era creato un momento di evasione da tutto ma che era consapevole che non sarebbe durato e che era una cosa folle dettata dal periodo. Per me ora non è rilevante credergli o meno, perdonare o meno, dimenticare o meno, a tutto deve esserci tempo e io me lo voglio prendere questo tempo. Non sono in grado di prendere una decisione definitiva ora. Era facile quando questa cose capitavano agli altri e con estremo raziocinio decretare che io al posto loro gli avrei tirato un calcio (dove immaginate). Quando ci sei dentro non è così semplice e non per questioni economiche, credetemi. Ho pensato per bene a come impostare la mia vita da quel punto di vista e mi sono sempre attivata affinchè potessi provvedere in prima persona a me stessa e alla mia prole, ed è così, non abbiamo alcun legame economico e quindi questo fattore non gioca alcun peso.
Quello che entra in ballo invece è la valutazione complessiva della situazione, sto cercando di capire se questa situazione spregevole e dolorosa può rappresentare per noi la base per un nuovo inizio con altri presupposti naturalmente perchè la storia passata è defintivamente defunta.
E poi c'è la questione "lei". Lei non è stata scoperta dal suo compagno per cui, in teoria, il giocattolino per compensare le sue frustrazioni le è stato asportato senza una sua decisione in merito. E allora mi domando, ma una che sino a qualche settimana fa si professava innamorata e gli scriveva come fosse l'uomo della sua vita, avrà veramente archiviato la storia o prima o poi si rifarà viva? Naturalmente con lui ho parlato di questo, molto serenamente anche, facendogli capire apertamente che io non gli chiedo di chiudere con nessuno, se l'interesse c'era ed è presente è naturale che deve percorrere quella strada e io non rappresenterò certo un ostacolo, come detto sono sufficientemente matura per non fare la guerra a nessuno, ne per i figli, ne per la casa.
Lui giura che vuole solo me, che era una bolla che si era creato per vivere dei momenti di spensieratezza ma che da quando lo sono venuta a sapere in lui si è spento tutto. Aggiunge che se si farà viva me lo dirà ma che ciò non cambierà nulla perchè è un capitolo chiuso.
Per il momento abbiamo registrato un avvicinamento fisico e siamo entrambi disponibili al dialogo. Ora non stiamo insieme, non siamo una coppia, sul punto sono stata chiara. Mi serve tempo per valutare se dalla situazione ne posso trarre beneficio e se non sarà così passerò oltre. Alle persone attorno a noi non abbiamo detto nulla perchè non riuscirei a valutare serenamente la situazione e altrettanto serenamente prendere delle decisioni con i riflettori puntati addosso.
Credo di volervi "usare" per sfogarmi, visto che non ne parlo con nessuno eccetto lui, posso dirlo a voi e accetterò qualsivoglia critica tanto qui siamo tutti traditi e traditori giusto?
Quanto tempo fa è accaduto il disvelamento?

Lei certo che si rifarà viva, tornano sempre. Il punto però è quello che farà lui, ma soprattutto quello che vuoi tu.

Per me la sospensione che stai attuando è una buona cosa, ma se deciderai di riprenderlo in considerazione come compagno di vita dovrete lavorare molto sul vostro rapporto, e lui anche sulle ragioni che lo hanno spinto altrove.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Buongiorno a tutti, vi leggo da tempo, dal momento in cui ho avuto il primo sospetto di un tradimento da parte del mio compagno. Sono passati mesi e avevo archiviato quel sospetto, mi ripetevo che non era possibile potesse capitare a me, a noi. Vorrei precisare che le cose tra noi non andavano bene, non c'era più un vero dialogo se non quello ordinario, si parlava di tutto ma non più di noi, niente sesso e ci siamo sicuramente persi per strada dopo la nascita dei figli e oltre vent'anni di relazione. Poi è arrivato il momento della scoperta, quella che non puoi far finta di nulla. Un messaggio, esplicito, al cellulare. Lo affronto subito e mi racconta di questa storia, una collega ora non più da qualche mese, molto più giovane anche lei impegnata e da tempo. Dice che c'è stato solo qualche bacio e una serie infinita però di messaggi, anche molto sentimentali che fanno di tutto ciò, a mio parere, una relazione di quasi un anno. Io ho vissuto in queste settimane tutte le fasi dell'elaborazione del lutto, dall'incredulità, alla rabbia, all'introspezione sulle mie mancanze e alla seria valutazione del nostro non-rapporto. Lui dice che con la mia scoperta si è svegliato, che si era creato un momento di evasione da tutto ma che era consapevole che non sarebbe durato e che era una cosa folle dettata dal periodo. Per me ora non è rilevante credergli o meno, perdonare o meno, dimenticare o meno, a tutto deve esserci tempo e io me lo voglio prendere questo tempo. Non sono in grado di prendere una decisione definitiva ora. Era facile quando questa cose capitavano agli altri e con estremo raziocinio decretare che io al posto loro gli avrei tirato un calcio (dove immaginate). Quando ci sei dentro non è così semplice e non per questioni economiche, credetemi. Ho pensato per bene a come impostare la mia vita da quel punto di vista e mi sono sempre attivata affinchè potessi provvedere in prima persona a me stessa e alla mia prole, ed è così, non abbiamo alcun legame economico e quindi questo fattore non gioca alcun peso.
Quello che entra in ballo invece è la valutazione complessiva della situazione, sto cercando di capire se questa situazione spregevole e dolorosa può rappresentare per noi la base per un nuovo inizio con altri presupposti naturalmente perchè la storia passata è defintivamente defunta.
E poi c'è la questione "lei". Lei non è stata scoperta dal suo compagno per cui, in teoria, il giocattolino per compensare le sue frustrazioni le è stato asportato senza una sua decisione in merito. E allora mi domando, ma una che sino a qualche settimana fa si professava innamorata e gli scriveva come fosse l'uomo della sua vita, avrà veramente archiviato la storia o prima o poi si rifarà viva? Naturalmente con lui ho parlato di questo, molto serenamente anche, facendogli capire apertamente che io non gli chiedo di chiudere con nessuno, se l'interesse c'era ed è presente è naturale che deve percorrere quella strada e io non rappresenterò certo un ostacolo, come detto sono sufficientemente matura per non fare la guerra a nessuno, ne per i figli, ne per la casa.
Lui giura che vuole solo me, che era una bolla che si era creato per vivere dei momenti di spensieratezza ma che da quando lo sono venuta a sapere in lui si è spento tutto. Aggiunge che se si farà viva me lo dirà ma che ciò non cambierà nulla perchè è un capitolo chiuso.
Per il momento abbiamo registrato un avvicinamento fisico e siamo entrambi disponibili al dialogo. Ora non stiamo insieme, non siamo una coppia, sul punto sono stata chiara. Mi serve tempo per valutare se dalla situazione ne posso trarre beneficio e se non sarà così passerò oltre. Alle persone attorno a noi non abbiamo detto nulla perchè non riuscirei a valutare serenamente la situazione e altrettanto serenamente prendere delle decisioni con i riflettori puntati addosso.
Credo di volervi "usare" per sfogarmi, visto che non ne parlo con nessuno eccetto lui, posso dirlo a voi e accetterò qualsivoglia critica tanto qui siamo tutti traditi e traditori giusto?
Benvenuta...si fa per dire, mi dispiace per questo periodo.

O forse no, forse non è il caso di dispiacersi e questa è una opportunità per valutare tu cosa vuoi da una relazione e se la relazione in cui sei, di cui denunci mancanze non da poco, è ancora quello che vuoi tu.

Sei una che tende ad intellettualizzare, sbaglio?

Io sono una specialista dell'intellettualizzazione.;):D

L'intellettualizzazione non serve a niente con le emozioni. O meglio...serve a non sentirle.
Ma non sentirle non permette di scegliere lucidamente in accordo con se stessi.

Il grassetto è molto curioso.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il matrimonio dei mie non è stato idilliaco e mia mamma ne ha sofferto molto anche per la dipendenza economica (lei ha sempre lavorato ma non si è mai amministrata facendo fare a mio padre tutto e da li il problema scoperto il tradimento).
Io ho un carattere forte, l'indipendenza economica l'ho sempre voluta e l'ho sempre considerata tra di noi un plus e non un minus, ritenevo che non avendo legami economici la nostra decisione di sceglierci ogni giorno era autentica e non dettata dall'opportunismo. Poi vabbè, nascono i figli e chiaramente i legami poi sono altri. Ma credimi che il mio essere indipendente, al momento della scoperta del tradimento, mi ha alleggerito e non poco
Ma secondo te lui come prendeva questo tuo atteggiamento? Anche per lui è sempre stato un plus e non un minus, tale che la decisione di scegliervi ogni giorno non fosse dettata da opportunismo ecc ecc? Io per esempio l'avrei vissuta con un senso di "precarietà" dettata da riserve su di me, visto che è una condizione iniziale del rapporto e non sopravvenuta... sottolineo a titolo esemplificativo, non esaustivo...
 

rotolina

Utente di lunga data
Benvenuta...si fa per dire, mi dispiace per questo periodo.

O forse no, forse non è il caso di dispiacersi e questa è una opportunità per valutare tu cosa vuoi da una relazione e se la relazione in cui sei, di cui denunci mancanze non da poco, è ancora quello che vuoi tu.

Sei una che tende ad intellettualizzare, sbaglio?

Io sono una specialista dell'intellettualizzazione.;):D

L'intellettualizzazione non serve a niente con le emozioni. O meglio...serve a non sentirle.
Ma non sentirle non permette di scegliere lucidamente in accordo con se stessi.

Il grassetto è molto curioso.
Il grassetto è quello che ora penso, il rapporto è venuto meno quindi non mi sento in una relazione nel senso che alla parola relazione o coppia ho sempre dato.
Sono un'intellettuale, probabilmente ma non credo di intellettualizzare la situazione. Vivo di emozioni e lo riconosco dai sintomi che mi portò dietro da giorni. Ma non mi viene di esasperare le mie emozioni perché sono evidenti, per chi vuole vedere
 

rotolina

Utente di lunga data
Ma secondo te lui come prendeva questo tuo atteggiamento? Anche per lui è sempre stato un plus e non un minus, tale che la decisione di scegliervi ogni giorno non fosse dettata da opportunismo ecc ecc? Io per esempio l'avrei vissuta con un senso di "precarietà" dettata da riserve su di me, visto che è una condizione iniziale del rapporto e non sopravvenuta... sottolineo a titolo esemplificativo, non esaustivo...
Guarda, ne abbiamo parlato spesso all'inizio. Lui proviene da una famiglia tradizionale quindi si sarebbe trovato bene anche a condividere economicamente ma credimi che gli ha giovato per l'autostima raggiungere degli obiettivi in autonomia contando sulle sue sostanze. Su questo ci troviamo d'accordo. Ancora oggi ci riteniamo fortunati ad avere ciò che abbiamo anche se ognuno il suo. Non c è competizione o invidia in questo ma una sicurezza che l'altro comunque può intervenire economicamente se vi è l'esigenza
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Guarda, ne abbiamo parlato spesso all'inizio. Lui proviene da una famiglia tradizionale quindi si sarebbe trovato bene anche a condividere economicamente ma credimi che gli ha giovato per l'autostima raggiungere degli obiettivi in autonomia contando sulle sue sostanze. Su questo ci troviamo d'accordo. Ancora oggi ci riteniamo fortunati ad avere ciò che abbiamo anche se ognuno il suo. Non c è competizione o invidia in questo ma una sicurezza che l'altro comunque può intervenire economicamente se vi è l'esigenza
Di sposarvi vi è mai passato per la testa?
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sembra che hai già deciso tutto.
Dico sembra.
Ma lui che vuol fare ora?
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il grassetto è quello che ora penso, il rapporto è venuto meno quindi non mi sento in una relazione nel senso che alla parola relazione o coppia ho sempre dato.
Sono un'intellettuale, probabilmente ma non credo di intellettualizzare la situazione. Vivo di emozioni e lo riconosco dai sintomi che mi portò dietro da giorni. Ma non mi viene di esasperare le mie emozioni perché sono evidenti, per chi vuole vedere
Non ho il minimo dubbio che sia quello che pensi, anzi, ne sono piuttosto certa :)

Lo trovo curioso per il semplice motivo che non funzioniamo come interruttori on-off.
Il tempo è una variabile piuttosto interessante nei processi di elaborazione.

Quale è il senso che dai a relazione o coppia?

Quali sarebbero i sintomi che ti porti dietro?

Perchè parli di esasperare le emozioni?
 

patroclo

Utente di lunga data
Hai ragione. Io posso solo dirti che ci siamo persi per strada come coppia ma ciò malgrado io non l'ho mai tradito. Se non avessi scoperto quello che ho scoperto molto probabilmente questa situazione tra di noi sarebbe comunque scoppiata e da li si sarebbero dovute prendere delle decisioni. Quando dico che nell'elaborazione del lutto ho valutato anche le mie colpe è proprio a questo che mi riferisco; non le colpe del suo tradimento ma le colpe del non rapporto che molto arrendevolmente ci eravamo abituati a vivere
Io credo che in queste situazioni parlare di tradimento sia quasi "improprio", non c'è intimità, non c'è confidenza ,tradisci formalmente qualcosa che nella sostanza non c'è più.

Non ti sto colpevolizzando, come siete arrivati a quel punto lo sapete voi... poi il segno l'ha superato lui.

Dice bene Ipazia, è un'occasione per ripensare a tutto ...ovviamente farlo prima sarebbe stato meglio, ma in questo caso i proverbi si sprecano
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Si e no. Mai con convinzione.
Comunque, direi che l'idea che ci si possa scegliere ogni giorno liberi da altri "vincoli' non abbia funzionato granché, senza per questo togliere un grammo di responsabilità di lui che ha scelto la strada."facile", come ha giustamente osservato @patroclo
 

rotolina

Utente di lunga data
Sembra che hai già deciso tutto.
Dico sembra.
Ma lui che vuol fare ora?
Io in verità non ho deciso nulla. Vivo un po alla giornata. Non ho un programma da seguire.
Lui dice di volere solo me la nostra famiglia, vuole che gli do un'altra possibilità, che torniamo quelli di una volta
 

Eagle72

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti, vi leggo da tempo, dal momento in cui ho avuto il primo sospetto di un tradimento da parte del mio compagno. Sono passati mesi e avevo archiviato quel sospetto, mi ripetevo che non era possibile potesse capitare a me, a noi. Vorrei precisare che le cose tra noi non andavano bene, non c'era più un vero dialogo se non quello ordinario, si parlava di tutto ma non più di noi, niente sesso e ci siamo sicuramente persi per strada dopo la nascita dei figli e oltre vent'anni di relazione. Poi è arrivato il momento della scoperta, quella che non puoi far finta di nulla. Un messaggio, esplicito, al cellulare. Lo affronto subito e mi racconta di questa storia, una collega ora non più da qualche mese, molto più giovane anche lei impegnata e da tempo. Dice che c'è stato solo qualche bacio e una serie infinita però di messaggi, anche molto sentimentali che fanno di tutto ciò, a mio parere, una relazione di quasi un anno. Io ho vissuto in queste settimane tutte le fasi dell'elaborazione del lutto, dall'incredulità, alla rabbia, all'introspezione sulle mie mancanze e alla seria valutazione del nostro non-rapporto. Lui dice che con la mia scoperta si è svegliato, che si era creato un momento di evasione da tutto ma che era consapevole che non sarebbe durato e che era una cosa folle dettata dal periodo. Per me ora non è rilevante credergli o meno, perdonare o meno, dimenticare o meno, a tutto deve esserci tempo e io me lo voglio prendere questo tempo. Non sono in grado di prendere una decisione definitiva ora. Era facile quando questa cose capitavano agli altri e con estremo raziocinio decretare che io al posto loro gli avrei tirato un calcio (dove immaginate). Quando ci sei dentro non è così semplice e non per questioni economiche, credetemi. Ho pensato per bene a come impostare la mia vita da quel punto di vista e mi sono sempre attivata affinchè potessi provvedere in prima persona a me stessa e alla mia prole, ed è così, non abbiamo alcun legame economico e quindi questo fattore non gioca alcun peso.
Quello che entra in ballo invece è la valutazione complessiva della situazione, sto cercando di capire se questa situazione spregevole e dolorosa può rappresentare per noi la base per un nuovo inizio con altri presupposti naturalmente perchè la storia passata è defintivamente defunta.
E poi c'è la questione "lei". Lei non è stata scoperta dal suo compagno per cui, in teoria, il giocattolino per compensare le sue frustrazioni le è stato asportato senza una sua decisione in merito. E allora mi domando, ma una che sino a qualche settimana fa si professava innamorata e gli scriveva come fosse l'uomo della sua vita, avrà veramente archiviato la storia o prima o poi si rifarà viva? Naturalmente con lui ho parlato di questo, molto serenamente anche, facendogli capire apertamente che io non gli chiedo di chiudere con nessuno, se l'interesse c'era ed è presente è naturale che deve percorrere quella strada e io non rappresenterò certo un ostacolo, come detto sono sufficientemente matura per non fare la guerra a nessuno, ne per i figli, ne per la casa.
Lui giura che vuole solo me, che era una bolla che si era creato per vivere dei momenti di spensieratezza ma che da quando lo sono venuta a sapere in lui si è spento tutto. Aggiunge che se si farà viva me lo dirà ma che ciò non cambierà nulla perchè è un capitolo chiuso.
Per il momento abbiamo registrato un avvicinamento fisico e siamo entrambi disponibili al dialogo. Ora non stiamo insieme, non siamo una coppia, sul punto sono stata chiara. Mi serve tempo per valutare se dalla situazione ne posso trarre beneficio e se non sarà così passerò oltre. Alle persone attorno a noi non abbiamo detto nulla perchè non riuscirei a valutare serenamente la situazione e altrettanto serenamente prendere delle decisioni con i riflettori puntati addosso.
Credo di volervi "usare" per sfogarmi, visto che non ne parlo con nessuno eccetto lui, posso dirlo a voi e accetterò qualsivoglia critica tanto qui siamo tutti traditi e traditori giusto?
Sintetico. Tutto regolare...non darti colpe soprattutto per aver creduto foste diversi ed unici, non come gli altri. La prima lezione è che non lo siamo. Lo hai capito e facci pace. Ora inizia il tempo dei compromessi e non dei sogni. Ora lui vuol solo te ma fidati. Non abbassare la guardia. Prima o poi riprende quel filo..con che intensità non possiamo dirlo ma quando sarà più sereno con te lo farà. Nessuno te lo consiglia ma io parlerei col marito di lei. A me ha fatto bene. Lo avessi fatto prima avrei avuto un alleato con cui monitorare e con cui condividere momenti tristi e verificare anche le versioni che sappi saranno sempre edulcorate. Il forum ti servirà tantissimo. Importante non perdonare subito. Tienilo sulle spine per mesi minaccia separazione. Non depenalizzare il r'eato" perdonando subito
 

rotolina

Utente di lunga data
Comunque, direi che l'idea che ci si possa scegliere ogni giorno liberi da altri "vincoli' non abbia funzionato granché, senza per questo togliere un grammo di responsabilità di lui che ha scelto la strada."facile", come ha giustamente osservato @patroclo
Era quello che pensavo. Ovvio che a posteriori il ragionamento pare non funzionare un granché ma non trovo comunque giusto non dare peso ad una convinzione che sarebbe rimasta tale senza la consumazione del tradimento. Ora verrebbe spontaneo dire che il rapporto alla fine era scemato, vero, ma io l ho scelto ogni giorno anche se non era il rapporto che volevo e che era prima. In questo io non vedo differenze col matrimonio
 

ionio36

Utente di lunga data
Buongiorno a tutti, vi leggo da tempo, dal momento in cui ho avuto il primo sospetto di un tradimento da parte del mio compagno. Sono passati mesi e avevo archiviato quel sospetto, mi ripetevo che non era possibile potesse capitare a me, a noi. Vorrei precisare che le cose tra noi non andavano bene, non c'era più un vero dialogo se non quello ordinario, si parlava di tutto ma non più di noi, niente sesso e ci siamo sicuramente persi per strada dopo la nascita dei figli e oltre vent'anni di relazione. Poi è arrivato il momento della scoperta, quella che non puoi far finta di nulla. Un messaggio, esplicito, al cellulare. Lo affronto subito e mi racconta di questa storia, una collega ora non più da qualche mese, molto più giovane anche lei impegnata e da tempo. Dice che c'è stato solo qualche bacio e una serie infinita però di messaggi, anche molto sentimentali che fanno di tutto ciò, a mio parere, una relazione di quasi un anno. Io ho vissuto in queste settimane tutte le fasi dell'elaborazione del lutto, dall'incredulità, alla rabbia, all'introspezione sulle mie mancanze e alla seria valutazione del nostro non-rapporto. Lui dice che con la mia scoperta si è svegliato, che si era creato un momento di evasione da tutto ma che era consapevole che non sarebbe durato e che era una cosa folle dettata dal periodo. Per me ora non è rilevante credergli o meno, perdonare o meno, dimenticare o meno, a tutto deve esserci tempo e io me lo voglio prendere questo tempo. Non sono in grado di prendere una decisione definitiva ora. Era facile quando questa cose capitavano agli altri e con estremo raziocinio decretare che io al posto loro gli avrei tirato un calcio (dove immaginate). Quando ci sei dentro non è così semplice e non per questioni economiche, credetemi. Ho pensato per bene a come impostare la mia vita da quel punto di vista e mi sono sempre attivata affinchè potessi provvedere in prima persona a me stessa e alla mia prole, ed è così, non abbiamo alcun legame economico e quindi questo fattore non gioca alcun peso.
Quello che entra in ballo invece è la valutazione complessiva della situazione, sto cercando di capire se questa situazione spregevole e dolorosa può rappresentare per noi la base per un nuovo inizio con altri presupposti naturalmente perchè la storia passata è defintivamente defunta.
E poi c'è la questione "lei". Lei non è stata scoperta dal suo compagno per cui, in teoria, il giocattolino per compensare le sue frustrazioni le è stato asportato senza una sua decisione in merito. E allora mi domando, ma una che sino a qualche settimana fa si professava innamorata e gli scriveva come fosse l'uomo della sua vita, avrà veramente archiviato la storia o prima o poi si rifarà viva? Naturalmente con lui ho parlato di questo, molto serenamente anche, facendogli capire apertamente che io non gli chiedo di chiudere con nessuno, se l'interesse c'era ed è presente è naturale che deve percorrere quella strada e io non rappresenterò certo un ostacolo, come detto sono sufficientemente matura per non fare la guerra a nessuno, ne per i figli, ne per la casa.
Lui giura che vuole solo me, che era una bolla che si era creato per vivere dei momenti di spensieratezza ma che da quando lo sono venuta a sapere in lui si è spento tutto. Aggiunge che se si farà viva me lo dirà ma che ciò non cambierà nulla perchè è un capitolo chiuso.
Per il momento abbiamo registrato un avvicinamento fisico e siamo entrambi disponibili al dialogo. Ora non stiamo insieme, non siamo una coppia, sul punto sono stata chiara. Mi serve tempo per valutare se dalla situazione ne posso trarre beneficio e se non sarà così passerò oltre. Alle persone attorno a noi non abbiamo detto nulla perchè non riuscirei a valutare serenamente la situazione e altrettanto serenamente prendere delle decisioni con i riflettori puntati addosso.
Credo di volervi "usare" per sfogarmi, visto che non ne parlo con nessuno eccetto lui, posso dirlo a voi e accetterò qualsivoglia critica tanto qui siamo tutti traditi e traditori giusto?
Bene , gli sfoghi aiutano un po'. Dopo il problema ovviamente rimane, ma fondamentalmente non fanno male. Come prendere un caffè con delle amiche.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Io in verità non ho deciso nulla. Vivo un po alla giornata. Non ho un programma da seguire.
Lui dice di volere solo me la nostra famiglia, vuole che gli do un'altra possibilità, che torniamo quelli di una volta
E lo vuole ora che lo hai sgamato. Come tutti gli sgamati.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Era quello che pensavo. Ovvio che a posteriori il ragionamento pare non funzionare un granché ma non trovo comunque giusto non dare peso ad una convinzione che sarebbe rimasta tale senza la consumazione del tradimento. Ora verrebbe spontaneo dire che il rapporto alla fine era scemato, vero, ma io l ho scelto ogni giorno anche se non era il rapporto che volevo e che era prima. In questo io non vedo differenze col matrimonio
Nemmeno io.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Era quello che pensavo. Ovvio che a posteriori il ragionamento pare non funzionare un granché ma non trovo comunque giusto non dare peso ad una convinzione che sarebbe rimasta tale senza la consumazione del tradimento. Ora verrebbe spontaneo dire che il rapporto alla fine era scemato, vero, ma io l ho scelto ogni giorno anche se non era il rapporto che volevo e che era prima. In questo io non vedo differenze col matrimonio
Te prima del tradimento amavi tuo marito? Mi hai detto che non hai tradito perché hai tenuto fede al patto di fedeltà che vi eravate fatti..ma te avevi voglia di lui? Lui non ti cercava mai e neppure tu?
 

rotolina

Utente di lunga data
Sintetico. Tutto regolare...non darti colpe soprattutto per aver creduto foste diversi ed unici, non come gli altri. La prima lezione è che non lo siamo. Lo hai capito e facci pace. Ora inizia il tempo dei compromessi e non dei sogni. Ora lui vuol solo te ma fidati. Non abbassare la guardia. Prima o poi riprende quel filo..con che intensità non possiamo dirlo ma quando sarà più sereno con te lo farà. Nessuno te lo consiglia ma io parlerei col marito di lei. A me ha fatto bene. Lo avessi fatto prima avrei avuto un alleato con cui monitorare e con cui condividere momenti tristi e verificare anche le versioni che sappi saranno sempre edulcorate. Il forum ti servirà tantissimo. Importante non perdonare subito. Tienilo sulle spine per mesi minaccia separazione. Non depenalizzare il r'eato" perdonando subito
Si, parlare col compagno dell'altra mi era balenato nella mente ma è pericoloso, legalmente parlando. Non ci è concesso fare tutto ciò che vogliamo e che ci passa per la testa giustificato dalle nostre emozioni. Se lui sapesse già è un conto. Ma non lo conosco....dovrei intercettarlo...cercarlo e da perfetta sconosciuta svuotare il sacco. Credimi. So di cosa parlo, non conviene farlo e qui lo dico a tutti.
Poi francamente, ho pensato anche a questa eventualità, che si rifrequentino, intendo. Avrei strumenti per impedire ciò? Sarebbe opportuno impedire ciò? Io non credo. O mi sceglie perché lo vuole, perché sono l'unica o che senso ha tutto ciò?
 
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