Il perdono fa parte dei lati oscuri del tradimento

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Brunetta

Utente di lunga data
E forse sarebbe stato meglio visto con'è andata, o no?
Insomma… due figli meravigliosi e vent’anni felici. Poi se lo avessi sospettato possibile, avrei stroncato. Ma io vivo con fiducia. Altrimenti è un inferno.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Insomma… due figli meravigliosi e vent’anni felici. Poi se lo avessi sospettato possibile, avrei stroncato. Ma io vivo con fiducia. Altrimenti è un inferno.
Certo! Io sto solo cercando di dire che tutto questo non lo riesco a considerare un atto unicamente razionale
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però non è più un approccio comune ormai. Evidentemente un problema diffuso c'è.
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Non è un approccio comune perché molti sono provenienti da famiglie con genitori separati.
In seguito a questo prevedono strategie di uscita o evitano l’impegno formale.
Ad esempio mia figlia e molte sue amiche tendono a essere loro proprietarie di casa e ad avere un buon reddito, facendo scelte di studio e lavorative che lo consentano.
Tu, proveniente da una coppia separata, avrai compiuto scelte, consapevoli o no, anche in base a questo.
Magari una moglie dipendente economicamente poteva essere vista una assicurazione di non abbandono. Certamente poi comporta un vincolo anche per te, come hai illustrato più volte.
Io non avrei mai svolto un lavoro che non mi desse indipendenza economica. Poi certamente mi sono impoverita con la separazione. Se avessi chiuso un occhio o entrambi, avrei mantenuto il tenore di vita. Ma io sono impulsiva.
 
Ultima modifica:

omicron

Pigra, irritante e non praticante
le nascite coi matrimoni non hanno niente a che spartire
ho tantissime amiche che hanno figli ma non sono sposate
i figli non si fanno per tanti motivi, economici ma anche anagrafici
io ho avuto mia figlia a 35 anni, mia nonna è diventata nonna a 38 anni
 

danny

Utente di lunga data
le nascite coi matrimoni non hanno niente a che spartire
ho tantissime amiche che hanno figli ma non sono sposate
i figli non si fanno per tanti motivi, economici ma anche anagrafici
io ho avuto mia figlia a 35 anni, mia nonna è diventata nonna a 38 anni
Il calo c'è sia per i matrimoni che per le nascite.
Uno dei problemi è appunto l'anagrafe.
L'altro... costi e organizzazione col lavoro.
Dovrebbero essere problemi all'ordine del giorno per qualsiasi governo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
le nascite coi matrimoni non hanno niente a che spartire
ho tantissime amiche che hanno figli ma non sono sposate
i figli non si fanno per tanti motivi, economici ma anche anagrafici
io ho avuto mia figlia a 35 anni, mia nonna è diventata nonna a 38 anni
Soprattutto perché le donne studiano e vogliono un lavoro adeguato. Un po’ di tempo ci vuole.
Se ci si sposa a vent’anni e si fanno figli a ventidue o non ci si laurea o si fa a fatica. Poi si fa troppo conto sul reddito del marito, magari più vecchio.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Il calo c'è sia per i matrimoni che per le nascite.
Uno dei problemi è appunto l'anagrafe.
L'altro... costi e organizzazione col lavoro.
Dovrebbero essere problemi all'ordine del giorno per qualsiasi governo.
che ai governi queste siano cose che non interessano affatto, se non a parole, dovrebbe essere chiaro a tutti ormai da tempo
saranno 30 anni che parlano di politiche per le famiglie, nessuno le ha mai viste
però non è che non si fanno figli perchè non ci si sposa, non c'è bisogno di sposarsi per avere figli
Soprattutto perché le donne studiano e vogliono un lavoro adeguato. Un po’ di tempo ci vuole.
Se ci si sposa a vent’anni e si fanno figli a ventidue o non ci si laurea o si fa a fatica. Poi si fa troppo conto sul reddito del marito, magari più vecchio.
si possono far figli a 20 anni senza sposarsi e senza farsi mantenere dal marito, spesso (non sempre), ci sono anche le famiglie che aiutano
e non c'è neanche l'obbligo di laurearsi per lavorare ed essere indipendenti
 

danny

Utente di lunga data
Soprattutto perché le donne studiano e vogliono un lavoro adeguato. Un po’ di tempo ci vuole.
Se ci si sposa a vent’anni e si fanno figli a ventidue o non ci si laurea o si fa a fatica. Poi si fa troppo conto sul reddito del marito, magari più vecchio.
Mica solo le donne. Ci si sposa in due.
Il problema è che guardando fuori dall'Italia la situazione è un po' Screenshot 2023-09-15 alle 12.25.19.pngmeno drammatica. In Europa l'età del primo figlio vede l'Italia all'ultimo posto. Siamo terzultimi invece per indice di fertilità... E' un problema tutto nostro.
Facciamo pochi figli e in età matura.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Mica solo le donne. Ci si sposa in due.
Il problema è che guardando fuori dall'Italia la situazione è un po' View attachment 12448meno drammatica. In Europa l'età del primo figlio vede l'Italia all'ultimo posto. Siamo terzultimi invece per indice di fertilità... E' un problema tutto nostro.
Facciamo pochi figli e in età matura.
in teoria l'università dura 5 anni, quindi a 24 anni ci si dovrebbe laureare, si laureano tutti che hanno quasi 30 anni
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Anche nelle altre sceneggiature, immagino, tu sei un buono/fesso e lei una stronza?
Partiamo dalla premessa che Alphonse2 è una maschera e dietro c'è una persona che non può/vuole essere identificata, per tante ragioni che riguardano me ed altre persone. A partire da mia figlia o figlio, che è vero.

Qualunque racconto che io faccia può essere considerato fasullo (vedi quando sono entrato e nei miei interventi iniziali a marzo ho raccontato della mia esperienza di tradito/traditore) da chiunque del forum, come è avvenuto regolarmente ad opera di parecchie persone. Ci sta, è naturale in una condizione di anonimato, va bene e, se l'hai notato, non smentisco mai chi sostiene che sia un millantatore. Posso lamentarmi, qualche volta, per un minimo di coerenza, più per la forma della contestazione che la sostanza.

Mi è stato detto che sono un fake, un coglione, uno stronzo, un macho antifemminista (come è avvenuto). Non importa, sono valutazioni rivolte ad una maschera. Nella realtà, potrei essere stato (o essere) tutti e nessuno.

Dalla parte dei buoni o dei cattivi ?
Potrebbe dipendere dai punti di vista di ogni individuo, condizionati da opinioni politiche, simpatie ed antipatie (anche di genere), del tutto soggettive e personali, pure dipendenti dall'umore della giornata. Pensa, per ipotesi, se avessi fatto parte dei servizi segreti, italiani o esteri, quante polemiche potevano nascere sulla mia attendibilità. Per fortuna non è così. O no ?

Credo che ai fini del forum importi discutere le situazioni, non accertare o cercare di capire se un utente è sincero: mica si deve essere assunti per un lavoro o per l'affidamento di un incarico. Quelli per i quali lavoro, di volta in volta, sanno chi sono e si accertano delle mie referenze.

Infine, pur essendo convintamente etero non cerco avventure con donne del forum: spero che non costituisca motivo di discriminazione.

Quello che sarebbe oggetto di dibattito in questo post è l'aspetto del perdono in relazione al tradimento: e ci siamo impantanati sul significato di "perdono", nelle varie accezioni proposte da parecchi.

Ognuno ha raccontato di aver perdonato o ritenuto di perdonare, di essere stato perdonato o non perdonato affatto, sulla base di proprie valutazioni.
A causa del mio racconto, siamo arrivati ad affrontare la questione se una (presunta) depressione della moglie possa spiegare il tradimento al punto di indurre più facilmente al perdono. Mi sembra che dal versante maschile il sentiment sia negativo. Ma Brunetta appare di diverso avviso: occorre ricercare se il marito non abbia trascurato la moglie al punto di spingerla verso la liberazione costituita dal tradimento. Magari sbaglio ...

Interroghiamoci su quelle questioni, per amore di confronto. Ciascuno risponde autonomamente delle proprie azioni nella realtà.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Partiamo dalla premessa che Alphonse2 è una maschera e dietro c'è una persona che non può/vuole essere identificata, per tante ragioni che riguardano me ed altre persone. A partire da mia figlia o figlio, che è vero.

Qualunque racconto che io faccia può essere considerato fasullo (vedi quando sono entrato e nei miei interventi iniziali a marzo ho raccontato della mia esperienza di tradito/traditore) da chiunque del forum, come è avvenuto regolarmente ad opera di parecchie persone. Ci sta, è naturale in una condizione di anonimato, va bene e, se l'hai notato, non smentisco mai chi sostiene che sia un millantatore. Posso lamentarmi, qualche volta, per un minimo di coerenza, più per la forma della contestazione che la sostanza.

Mi è stato detto che sono un fake, un coglione, uno stronzo, un macho antifemminista (come è avvenuto). Non importa, sono valutazioni rivolte ad una maschera. Nella realtà, potrei essere stato (o essere) tutti e nessuno.

Dalla parte dei buoni o dei cattivi ?
Potrebbe dipendere dai punti di vista di ogni individuo, condizionati da opinioni politiche, simpatie ed antipatie (anche di genere), del tutto soggettive e personali, pure dipendenti dall'umore della giornata. Pensa, per ipotesi, se avessi fatto parte dei servizi segreti, italiani o esteri, quante polemiche potevano nascere sulla mia attendibilità. Per fortuna non è così. O no ?

Credo che ai fini del forum importi discutere le situazioni, non accertare o cercare di capire se un utente è sincero: mica si deve essere assunti per un lavoro o per l'affidamento di un incarico. Quelli per i quali lavoro, di volta in volta, sanno chi sono e si accertano delle mie referenze.

Infine, pur essendo convintamente etero non cerco avventure con donne del forum: spero che non costituisca motivo di discriminazione.

Quello che sarebbe oggetto di dibattito in questo post è l'aspetto del perdono in relazione al tradimento: e ci siamo impantanati sul significato di "perdono", nelle varie accezioni proposte da parecchi.

Ognuno ha raccontato di aver perdonato o ritenuto di perdonare, di essere stato perdonato o non perdonato affatto, sulla base di proprie valutazioni.
A causa del mio racconto, siamo arrivati ad affrontare la questione se una (presunta) depressione della moglie possa spiegare il tradimento al punto di indurre più facilmente al perdono. Mi sembra che dal versante maschile il sentiment sia negativo. Ma Brunetta appare di diverso avviso: occorre ricercare se il marito non abbia trascurato la moglie al punto di spingerla verso la liberazione costituita dal tradimento. Magari sbaglio ...

Interroghiamoci su quelle questioni, per amore di confronto. Ciascuno risponde autonomamente delle proprie azioni nella realtà.
Spiegare un comportamento non significa giustificare, e men che meno perdonare, al massimo lo inquadra meglio, ad esempio nella sua maggiore o minore gravità
 

Nocciola

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Appunto ti sposi se innamorata o se ami. Dopodiche le farfalle intese come emozioni le provi anche se ami
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