Regali di Natale

omicron

Pigra, irritante e non praticante
cmq una volta si diceva che a caval donato non si guarda in bocca
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
ma figurati :ROFLMAO: loro ci rimasero malissimo e andarono a cambiare regalo
Chissà come mai? Tua madre però ha guardato in bocca al cavallo. Io gli americani li ho tenuti nell’armadio finché ha messo su casa mia figlia che ha le sfumature di azzurro come colore di casa.
Ah, per chi volesse farmi regali, ho cambiato colori. Adesso ho solo verde spento, chiaro e scuro, e rosa.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Infatti la cosa fondamentale è mostrare un minimo di attenzione per la persona.
Ad esempio anni fa dei parenti (che erano stati a casa mia) mi avevano regalato dei romantici americani per la colazione a due …turchesi 😳. All’epoca avevo tutti gli accessori rossi e il turchese notoriamente mi faceva schifo. Mentre loro avevano una stanza con le pareti turchesi. Era chiaramente riciclato. Per questioni di “igiene” loro non usavano gli americani.
Mi ha fatto rimanere male perché oltretutto dimostravano che pensavano non ce ne saremmo accorti.
Lo stesso è stato da parte di altri con presine o strofinacci con i colori sbagliati.
Concordo con quanto ti ha scritto @omicron.
Poi so bene che ci sono delle persone molto fiscali che guardano tutto, anche i colori dei canovacci.

Ho letto la tua ulteriore risposta, in cui in breve scrivi che sicuramente era un regalo riciclato. Però in effetti si apre il discorso della fiscalità, di chi certi oggetti non li vuole proprio in casa, magari proprio per una colore o una fantasia che non si intona con gli altri colori presenti in casa.
Alcuni oggetti di artigianato locale, come quello citato siciliano, possono essere "importanti" a livello di colori, però rientrano nei regali "di viaggio", in cui si porta un dono di artigianato locale.

Tu hai scritto "abbiamo di tutto", non riesco a non notare affermazioni in continua contraddizione specie quando diventano un plurale (non solo tuo, in generale), in cui da un lato siamo un paese alla fame, dall’altro viviamo nel surplus (di made in cina?), e spesso mi chiedo se si continui a mimare decenni di un’Italia passata.

Io sono figlia di una riciclatrice di regali. Neppure la carta voleva cambiare, e quasi sempre si vedeva che il pacco era stato aperto e poi tacconato per richiuderlo con lo scotch. Lo faceva con i suoi parenti, con quelli di mio padre no perchè interveniva (andava lui a comprare il regalo). Io mi vergognavo. Mio padre giustificava il tutto con le sue origini, avendo comunque vissuto come lei la grande povertà del primo dopoguerra.
Però non pensare che sia un disvalore alla persona ricevente, per quanto possa emergere palesemente questo. Se ti piace indagare sulle persone, come dici, tienilo presente.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Chissà come mai? Tua madre però ha guardato in bocca al cavallo. Io gli americani li ho tenuti nell’armadio finché ha messo su casa mia figlia che ha le sfumature di azzurro come colore di casa.
Ah, per chi volesse farmi regali, ho cambiato colori. Adesso ho solo verde spento, chiaro e scuro, e rosa.
non ha guardato in bocca al cavallo, quando aprì la scatolina e vide gli orecchini ringraziò ma era interdetta, lo stesso tutti noi, a quel punto questo mio zio (fratello di mio babbo), chiese cosa fosse successo e fummo costretti a dire che non aveva i buchi alle orecchie
 

Brunetta

Utente di lunga data
Concordo con quanto ti ha scritto @omicron.
Poi so bene che ci sono delle persone molto fiscali che guardano tutto, anche i colori dei canovacci.

Ho letto la tua ulteriore risposta, in cui in breve scrivi che sicuramente era un regalo riciclato. Però in effetti si apre il discorso della fiscalità, di chi certi oggetti non li vuole proprio in casa, magari proprio per una colore o una fantasia che non si intona con gli altri colori presenti in casa.
Alcuni oggetti di artigianato locale, come quello citato siciliano, possono essere "importanti" a livello di colori, però rientrano nei regali "di viaggio", in cui si porta un dono di artigianato locale.

Tu hai scritto "abbiamo di tutto", non riesco a non notare affermazioni in continua contraddizione specie quando diventano un plurale (non solo tuo, in generale), in cui da un lato siamo un paese alla fame, dall’altro viviamo nel surplus (di made in cina?), e spesso mi chiedo se si continui a mimare decenni di un’Italia passata.

Io sono figlia di una riciclatrice di regali. Neppure la carta voleva cambiare, e quasi sempre si vedeva che il pacco era stato aperto e poi tacconato per richiuderlo con lo scotch. Lo faceva con i suoi parenti, con quelli di mio padre no perchè interveniva (andava lui a comprare il regalo). Io mi vergognavo. Mio padre giustificava il tutto con le sue origini, avendo comunque vissuto come lei la grande povertà del primo dopoguerra.
Però non pensare che sia un disvalore alla persona ricevente, per quanto possa emergere palesemente questo. Se ti piace indagare sulle persone, come dici, tienilo presente.
Mia suocera ha sempre riciclato (non in senso di raccolta differenziata) la carta regalo. Era ed è una cosa divertente e tutti si sono sempre impegnati ad aprire i pacchi senza rovinare la carta.
Quei parenti erano stati davvero trascurati nel fare quel regalo e i soldi non erano un problema per loro.
Per dire altri parenti un altro Natale ci hanno regalato una audiocassetta (quando già si usavano i cd) di un gruppo da balera con canzoni loro originali. Le parole di quelle canzoni riproducevano in modo non poetico quelle di canzoni famose con musica orrenda. Non abbiamo mai riso così tanto. È stato un regalo gradito e scelto con fantasia per spendere il minimo possibile perché loro sì avevano difficoltà economiche.
Ribadisco che li conoscevo molto bene. Probabilmente nel prendere i regali ci avevano lasciati per ultimi, non per trascuratezza, ma proprio per eccesso di idee. Poi i negozi chiudono… e hanno raccattato una cosa ancora impacchettata. Non ce l’ho con loro, anche perché avevano altre mille gentilezze come un servizio fotografico a me e poi a mia figlia o farmi sempre trovare a Natale i cetriolini sottaceto di cui avevo desiderio dopo i pranzi abbondanti. L’ho usato come esempio. Ci sono altre persone che mi hanno sempre sempre fatto regali di serie B per principio, per svalutarmi, ma ci ho messo decenni per capire che non era scema, ma volutamente cercava cose sulle bancarelle.
A me è successo l’anno scorso con i figli e ho regalato loro due disegni fatti da me, simbolici del regalo. Erano simbolici di attività sportive. Mio figlio non mi ha ancora detto cosa vuole. Del resto ha la palestra al lavoro e non ne usufruisce. Poi gli faccio regali durante l’anno quando trovo cose che possano piacergli.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tu hai scritto "abbiamo di tutto", non riesco a non notare affermazioni in continua contraddizione specie quando diventano un plurale (non solo tuo, in generale), in cui da un lato siamo un paese alla fame, dall’altro viviamo nel surplus (di made in cina?), e spesso mi chiedo se si continui a mimare decenni di un’Italia passata.
È vero che abbiamo tutto. A parte i bambini (ma non tutti) e i ragazzini a cui si possono regalare cose nuove mai avute, gli adulti non hanno bisogno di nulla e si può regalare solo qualcosa in più, se hanno ancora spazio in casa o qualcosa che si è rotto.
Certamente non siamo nei tempi in cui si regalavano a Natale il cappotto o le scarpe e nemmeno, in tempi più recenti, il cellulare che suscitava anche stupore, oltre che piacere.
 

ologramma

Utente di lunga data
Vedi che mi hai capita!
E io non ti regalerò una selezione di formaggi.
Potrei accettarla tanto a me il colesterolo non aumenta se ne mangio ,oggi sporzionato un kg di parmigiano e mezzo etto se ne andato per assaggio un po' messo sulla pasta.
 

danny

Utente di lunga data
Nel mio caso è facilissimo indovinare cosa regalarmi




 

Marjanna

Utente di lunga data
È vero che abbiamo tutto. A parte i bambini (ma non tutti) e i ragazzini a cui si possono regalare cose nuove mai avute, gli adulti non hanno bisogno di nulla e si può regalare solo qualcosa in più, se hanno ancora spazio in casa o qualcosa che si è rotto.
Certamente non siamo nei tempi in cui si regalavano a Natale il cappotto o le scarpe e nemmeno, in tempi più recenti, il cellulare che suscitava anche stupore, oltre che piacere.
Guarda che @danny ti ha già fatto la lista. Se vuoi aggiungo :ROFLMAO:

PS: le scarpe buttale via, @#***ççç@@ io sono un animale, le cose le consumo, quelle moderne molte si lacerano, distruggono nel giro di tre anni massimo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Guarda che @danny ti ha già fatto la lista. Se vuoi aggiungo :ROFLMAO:

PS: le scarpe buttale via, @#***ççç@@ io sono un animale, le cose le consumo, quelle moderne molte si lacerano, distruggono nel giro di tre anni massimo
Ma chi mai può comprare le scarpe per un’altra persona?
Solo io e mia figlia, perché abbiamo i piedi uguali.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Ma se vi conoscete da 30 anni, conoscerai anche i suoi gusti.
Posso capire che si possa chiedere consiglio per vedere se qualcuno propone qualche idea, però alla fine non è che manchino oggetti a cui poter attingere.
Ci sono persone che apprezzano i regali utili, altre preferisco ricevere un oggetto che di loro iniziativa non acquisterebbero, ritendendolo superfluo o non indispendabile, ma regalato è uno sfizio che viene apprezzato, ci sono persona a cui si può anche chiedere se hanno desideri, altre a cui piace il fattore sorpresa.

Tu fai un pensiero, prendi qualcosa per la persona, poi sta anche a lei rendersi conto che niente è dovuto. Se i rapporti sono un poco incrinati, da anni, va da se che non ti salti al collo ringraziandoti.
Una crema, un profumo, dei trucchi, come un buono da una estetista, rientrano in un possibile in più. Se non ha allergie e pelle sensibile, sono sfizi che di solito una donna usa.
I prodotti alimentari vengono usati, senza andare a cercare tipi di pasta che sai che rimangono in credenza per mesi, o cose tipo mostarda (spesso a qualcuno non piace), se c’è qualche fattoria nella tua zona, puoi comprare della verdura, o del formaggio, o anche carne, sarebbe sempre più saporita di qualsiasi negozietto bio o con tremila certificazioni in centro.
Asciugamani, canovacci, si consumano, quindi averne uno in dono non mi pare possa essere necessariamente inutile.
Fiori, piante, se ha spazio in casa, sono doni che si usano da decenni.

Oppure puoi comprare qualcosa, tipo un coltello, una moca del caffè, delle candele, o simile, che sia il top della gamma. Fai fare un bella confezione e fine. Dubito che di qualsiasi cosa vada a comprarsi le cose più costose.
in tutti questi anno ho fatto già tutto era per avere un'idea diversa.Tra l'altro tranne le tazzine da caffè di tutto quello che le ho regalato non ho mai visto niente in giro o indossato
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ma chi mai può comprare le scarpe per un’altra persona?
Solo io e mia figlia, perché abbiamo i piedi uguali.
Oggi una buona percentuale di negozi predispongono dei buoni, ma comunque il mio commento si agganciava alla tua affermazione non siamo nei tempi in cui si regalavano a Natale il cappotto o le scarpe, e quando si parla di tempo a me partono i trip. :p

in tutti questi anno ho fatto già tutto era per avere un'idea diversa.Tra l'altro tranne le tazzine da caffè di tutto quello che le ho regalato non ho mai visto niente in giro o indossato
Ma da quello che hai scritto il tuo fine è quello di mantenere una coesione familiare, e se in qualche modo, anche attraverso dei doni che poi non vedi utilizzati, questo avviene, hai raggiunto il tuo scopo.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
in tutti questi anno ho fatto già tutto era per avere un'idea diversa.Tra l'altro tranne le tazzine da caffè di tutto quello che le ho regalato non ho mai visto niente in giro o indossato
Neanche tu indossi le borse che ti regala
 

Brunetta

Utente di lunga data
Oggi una buona percentuale di negozi predispongono dei buoni, ma comunque il mio commento si agganciava alla tua affermazione non siamo nei tempi in cui si regalavano a Natale il cappotto o le scarpe, e quando si parla di tempo a me partono i trip. :p



Ma da quello che hai scritto il tuo fine è quello di mantenere una coesione familiare, e se in qualche modo, anche attraverso dei doni che poi non vedi utilizzati, questo avviene, hai raggiunto il tuo scopo.
Intendevo scarpe necessarie che dovevano rientrare tra le spese della tredicesima, altrimenti sarebbero state non acquistabili.
 

Marjanna

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Brunetta

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