I FIGLI DEI COMPAGNI

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Proprio questa estate una mia amica è stata lasciata dalla persona che frequentava per il problema figli.
Era da poco più di un anno che si frequentavano, lui non aveva ancora presentato ufficialmente i figli, ma lei era infastidita quando lui doveva correre per i figli in quanto la moglie affidataria se ne frega altamente.
La piccola molto attaccata al padre quando casualmente incontravano la mia amica si Irrigidiva.
Quando si sta con un separato con figli si sa che ci sono delle problematiche.
La mia amica si è sempre lamentata con lui, dall'altra la figlia voleva stare col padre.
Conclusione lui l'ha lasciata
Sarebbe da approfondire perchè se i figli di lui erano collocati dalla madre vuol dire che comunque la maggior parte del tempo stavano con lei, dunque non mi pare si potesse parlare di una presenza asfissiante o qualcosa del genere... poi che lui dovesse correre in caso di bisogno penso che fosse normale: se la madre se ne sbatteva e lui avesse fatto altrettanto che fine facevano? Un genitore ha comunque una responsabilità ineludibile anche se divorziato mi pare, cosa che io darei per scontata e che ho dato per scontata quando mi sono messo con la mia attuale compagna, ma evidentemente meglio sarebbe discuterne prima, a scanso di equivoci.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Molti anni fa mi misi a leggere quel forum e trovai una discussione sulla suocera.
Risposi per invitare alla moderazione perché suocere lo diventeremo tutte e comunque, se ci piace quell’uomo, che è anche il figlio di quella donna, un buon lavoro lo avrà fatto.
Fui massacrata e non intervenni più in altre discussioni.
Credo che sia un ulteriore segno della diffusione di un egocentrismo diffuso.
 

danny

Utente di lunga data
Ci affeziona al cane. L’ostilità nei confronti dei figli del partner è segno di egocentrismo.
Alcuni si affezionano al cane.
Al proprio più spesso.
Molti no.
L'umanità non è mai così generosa come sarebbe desiderabile.
Prendiamone atto, niente di più.
 

Etta

Utente di lunga data
Sarebbe da approfondire perchè se i figli di lui erano collocati dalla madre vuol dire che comunque la maggior parte del tempo stavano con lei, dunque non mi pare si potesse parlare di una presenza asfissiante o qualcosa del genere...
Anche io volevo capire questa cosa perché da come ha scritto sembra che sta figliola stia solo con suo babbo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Alcuni si affezionano al cane.
Al proprio più spesso.
Molti no.
L'umanità non è mai così generosa come sarebbe desiderabile.
Prendiamone atto, niente di più.
Direi che ci si affeziona anche al pesce rosso in boccia, io pure all’auto.
Poi non capisco proprio come non si possa non affezionarsi a un bambino o ragazzino.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Alcuni si affezionano al cane.
Al proprio più spesso.
Molti no.
L'umanità non è mai così generosa come sarebbe desiderabile.
Prendiamone atto, niente di più.
Ma secondo me non si tratta ne' di imporre di amare il proprio figlio/cane/genitore, ne' di essere generosi, bensì di capire che una persona ha anche delle responsabilità preesistenti o in arrivo non sempre eludibili. C'è la responsabilità verso i figli da accudire/educare, ma ci sarà poi magari anche quella verso genitori anziani non più autosufficienti, farne un motivo di conflitto come se queste responsabilità sottraessero qualcosa alla coppia mi pare puro egocentrismo.
 

danny

Utente di lunga data
Direi che ci si affeziona anche al pesce rosso in boccia, io pure all’auto.
Poi non capisco proprio come non si possa non affezionarsi a un bambino o ragazzino.
Io sì.
I figli destabilizzano la coppia anche quando sono i propri. Figuriamoci quelli di un altro.
In fin dei conti sono cresciuto così.
Non è un caso che chi ha dei figli fatica a trovare un nuovo partner.
Deve metterli un po' da parte per farlo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io sì.
I figli destabilizzano la coppia anche quando sono i propri. Figuriamoci quelli di un altro.
In fin dei conti sono cresciuto così.
Non è un caso che chi ha dei figli fatica a trovare un nuovo partner.
Deve metterli un po' da parte per farlo.
Col cavolo che potrei mai considerare, ma proprio come persona, chi mettesse se stesso prima dei figli.
 

jack-jackson

Utente di lunga data
Un mio conoscente col padre alcolizzato andò a vivere, assieme alla madre dopo il divorzio, a casa del nuovo compagno, poi marito. Fu abbastanza difficile, il ragazzo, irrequieto e con carattere scontroso, ebbe un rapporto complicato con la nuova "figura paterna" questo portò a sviluppare una profonda insicurezza probabilmente causata dalla mancanza del vero padre.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Un mio conoscente col padre alcolizzato andò a vivere, assieme alla madre dopo il divorzio, a casa del nuovo compagno, poi marito. Fu abbastanza difficile, il ragazzo, irrequieto e con carattere scontroso, ebbe un rapporto complicato con la nuova "figura paterna" questo portò a sviluppare una profonda insicurezza probabilmente causata dalla mancanza del vero padre.
Il problema era il padre alcolista, principalmente.
 

Homer

Utente con ittero
Un mio conoscente col padre alcolizzato andò a vivere, assieme alla madre dopo il divorzio, a casa del nuovo compagno, poi marito. Fu abbastanza difficile, il ragazzo, irrequieto e con carattere scontroso, ebbe un rapporto complicato con la nuova "figura paterna" questo portò a sviluppare una profonda insicurezza probabilmente causata dalla mancanza del vero padre.
Credo fosse più colpa del padre alcolista, non della nuova figura
 

danny

Utente di lunga data
Perché l’egocentrismo regna sovrano.
Non esattamente.
Ti porto un esempio.
Una donna di 30 anni con due figli.
Non vuole convivere più con un nuovo partner per non imporlo ai figli.
Trova un partner 30enne che vuole convivere, o che vuole un figlio suo e si sente opporre un no costante.
Non è egocentrismo. È avere differenti progetti e quindi non incontrarsi come coppia.
Qusndo si fanno figli bisognerebbe impegnarsi il più possibile per andare d'accordo tra genitori e restsre insieme.
Dopo le difficoltà sono inevitabili per tutti.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non esattamente.
Ti porto un esempio.
Una donna di 30 anni con due figli.
Non vuole convivere più con un nuovo partner per non imporlo ai figli.
Trova un partner 30enne che vuole convivere, o che vuole un figlio suo e si sente opporre un no costante.
Non è egocentrismo. È avere differenti progetti e quindi non incontrarsi come coppia.
Qusndo si fanno figli bisognerebbe impegnarsi il più possibile per andare d'accordo tra genitori e restsre insieme.
Dopo le difficoltà sono inevitabili per tutti.
Si però patti chiari, amicizia lunga: non è che di tutto ciò te ne accorgi dopo magari 2 anni che stai insieme, per cui visto che i dati di partenza sono noti, se ne discute e o si trova un punto di incontro o next. Se fai finta di niente all'inizio per poi lagnarti dopo, altro che egocentrismo. E' come se tu ti mettessi con uno che fa il medico in ospedale con turni, feste addio, reperibilità ecc ecc e poi dopo un po' ti lamentassi che non c'è mai... te ne puoi anche andare a cagare per quanto mi riguarda..
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Però secondo me una soluzione la potevano comunque trovare. In questo caso, quando la figlia era col babbo, semmai stringeva i denti e lo lasciava solo con lei. Tanto poi loro hanno lo stesso i loro momenti. Poi magari poteva essere solo un momento transitorio. Quanto anni ha la figlia?
12 anni, ti pare che una ragazzina stringa i denti per far felice una sconosciuta?
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Sarebbe da approfondire perchè se i figli di lui erano collocati dalla madre vuol dire che comunque la maggior parte del tempo stavano con lei, dunque non mi pare si potesse parlare di una presenza asfissiante o qualcosa del genere... poi che lui dovesse correre in caso di bisogno penso che fosse normale: se la madre se ne sbatteva e lui avesse fatto altrettanto che fine facevano? Un genitore ha comunque una responsabilità ineludibile anche se divorziato mi pare, cosa che io darei per scontata e che ho dato per scontata quando mi sono messo con la mia attuale compagna, ma evidentemente meglio sarebbe discuterne prima, a scanso di equivoci.
la famiglia della madre beneastante paga una scuola privata dove vengono collocati i figli, poi pare che il padre debba spesso correre.
Lui aveva ben chiarito la problematica con la mia amica.
Comunque non è l'unica, anche un'altra andata a vivere con un divorziato e un figlio sta facendo una vita da cani perchè l'ex moglie lo chiama spessimo per accordarsi per anche cose futili. Ed il figlio fa lo stesso pur avendi 15 anni ormai
 

danny

Utente di lunga data
Si però patti chiari, amicizia lunga: non è che di tutto ciò te ne accorgi dopo magari 2 anni che stai insieme, per cui visto che i dati di partenza sono noti, se ne discute e o si trova un punto di incontro o next. Se fai finta di niente all'inizio per poi lagnarti dopo, altro che egocentrismo. E' come se tu ti mettessi con uno che fa il medico in ospedale con turni, feste addio, reperibilità ecc ecc e poi dopo un po' ti lamentassi che non c'è mai... te ne puoi anche andare a cagare per quanto mi riguarda..
Ovvio. Dopodiché non è detto che una persona abbia l'esperienza per capire che in quella situazione non ci riesce a stare.
Magari all'inizio uno ci prova pure, poi quando vede che le strade sono disallineate molla il colpo.
Purtroppo non è che la vita ci conceda tutto facilmente.
Ogni scelta personale comporta delle rinunce. Incolpare l'altro di egocentrismo è... Egocentrico.
È vedere le proprie esigenze senza comprendere quelle altrui.
Non è scritto da nessuna parte che una persona debba accettare i figli di un altro, o essere forzato a convivere con loro, ad accettare tutti i sacrifici che i bambini impongono, compresa una ridotta intimità.
Chi lo fa ha un grandissimo spirito di sacrificio ed è forse una persona migliore di tante altre.
Il problema è che le altre, appunto, sono tante, ed è questa la norma con cui fare i conti.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Anche io volevo capire questa cosa perché da come ha scritto sembra che sta figliola stia solo con suo babbo.
ho spiegato, comunque spessimo i figli non accettano la nuova compagna, l'ho visto fare anche ad una di 30 anni, dando la colpa alla nuova compagan del padre del divorzio dei genitori.
E ancora oggi se c'è la figlia lui non può stare con lei.
Il padre sostiene che i filgi restano le compagne no. Quindi tutela il rapporto con la figlia.
Non è semplice quando a un figlio sta antipatica la compagno o il compagno.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non esattamente.
Ti porto un esempio.
Una donna di 30 anni con due figli.
Non vuole convivere più con un nuovo partner per non imporlo ai figli.
Trova un partner 30enne che vuole convivere, o che vuole un figlio suo e si sente opporre un no costante.
Non è egocentrismo. È avere differenti progetti e quindi non incontrarsi come coppia.
Qusndo si fanno figli bisognerebbe impegnarsi il più possibile per andare d'accordo tra genitori e restsre insieme.
Dopo le difficoltà sono inevitabili per tutti.
Facciamo esempi a iosa di difficoltà. Sono sì progetti differenti, ma pure senza figli pregressi.
 
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