drogatevi di meno che fa male

Brunetta

Utente di lunga data
Io sono...singolare...
Mi pareva fosse chiaro...
Ma suona un po’ come la dichiarazione di quella concorrente di Miss Italia che avrebbe voluto vivere durante la Seconda guerra mondiale.
Posso capire che l’idea di comunità attragga, ma lì non vi è comunità.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il degrado vero era attorno a noi.
Nel film e nel libro c'erano ancora l'amicizia, l'amore...
E lo si coglieva in ogni pagina e dava un'... Iniezione di ottimismo e speranza. .
Persino il furto era figo.
Io andavo a scuola e dovevo superare un sottopassaggio le cui pareti erano macchiate di sangue e il cui pavimento era costellato da centinaia di siringhe.
Ti sentivi estraneo a tutto.
E quindi sentivi attraente la possibilità sentirti parte di quel degrado?
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Io ho letto il libro credo almeno 10 volte ..
E ogni volta aumentava la voglia di drogarmi...
Altro che servire da monitorare...
A me ha fatto esattamente l opposto...
E anche da me c era un parco ad uso "esclusivo" dei tossici negli anni dell eroina...
Poi sono praticamente morti tutti...
E il parco è tornato gradualmente ad uso di tutti...
io non l'ho mai letto perché quel mondo a me ha sempre fatto ribrezzo...ricordo bene un parco vicino casa mia dove da bambini le mamme non ci potevano portare perché era tutto pieno di siringhe usate...le ricordo comunque bene quelle schifezze perché in quel periodo era facile trovarle in giro buttate per terra...che schifo...
 

danny

Utente di lunga data
Alla fine un ragazzo vuole in ogni tempo solo un posto dove poter venire riconosciuto.
I borghesi erano diversi da noi.
Anni dopo si sarebbero fatti di coca, ma in quegli anni guardavano dall'alto in basso chiunque veniva da certe zone.
I borghesi non si facevano di ero ma si vedeva che ti consideravano uno inferiore.
Con i tossici ci parlavi di più, ma se non ti drogavi non li capivi.
È difficile da capire per chi non ha mai vissuto una terra di mezzo.
Lo stesso accade ora con gli immigrati di seconda generazione.
La terra di mezzo ti priva dell'identità.
Quella cosa per cui ti riconosci in un mondo che ti riconosce.
 

danny

Utente di lunga data
E quindi sentivi attraente la possibilità sentirti parte di quel degrado?
In Christiane F. Lei era parte di una comunità con vincoli di amicizia e di amore.
Con una precisa identità.
Certo: l'attrazione c'era e mica ero il solo.
Attorno a me mica era così bello. La scelta della protagonista poi...
piaceva a tanti ragazzi della mia generazione.
Io avevo una ex che era soprannominata come lei, ci assomigliava.
Era un po' un tipo.
Adesso, alla mia età, ci vedo molto di mia figlia, incredibilmente.
 

iosolo

Utente di lunga data
E quindi sentivi attraente la possibilità sentirti parte di quel degrado?
Devi guardarlo con gli occhi di un ragazzo. Essere parti di qualcosa, sentirti parte di un gruppo secondo me è fondamentale in quel periodo.
Devo dire che invece, proprio perché vivevo in un quartiere simile, io ho avuto un senso di repulsione, forse dipende anche dal momento, e su quale elemento si focalizza. La vita della ragazza entrata nell'eroina certo non è stata facile e il mio occhio si concentrava di solito li.
 

iosolo

Utente di lunga data
Alla fine un ragazzo vuole in ogni tempo solo un posto dove poter venire riconosciuto.
I borghesi erano diversi da noi.
Anni dopo si sarebbero fatti di coca, ma in quegli anni guardavano dall'alto in basso chiunque veniva da certe zone.
I borghesi non si facevano di ero ma si vedeva che ti consideravano uno inferiore.
Con i tossici ci parlavi di più, ma se non ti drogavi non li capivi.
È difficile da capire per chi non ha mai vissuto una terra di mezzo.
Lo stesso accade ora con gli immigrati di seconda generazione.
La terra di mezzo ti priva dell'identità.
Quella cosa per cui ti riconosci in un mondo che ti riconosce.
Secondo me, vedi il lato romantico, togliendo gli aspetti più drammatici.
I tossici anche se non ci parlavi, chi si faceva di eroina lo capivi, e vedevi esattamente dove stava andando, raramente facevano gruppo, più delle volte era sbandati solitari, che davvero per una dose avrebbero fatto di tutto. E te li trovavi anche dentro gli androni dei palazzi, come zombie. Facevano paura.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Alla fine un ragazzo vuole in ogni tempo solo un posto dove poter venire riconosciuto.
I borghesi erano diversi da noi.
Anni dopo si sarebbero fatti di coca, ma in quegli anni guardavano dall'alto in basso chiunque veniva da certe zone.
I borghesi non si facevano di ero ma si vedeva che ti consideravano uno inferiore.
Con i tossici ci parlavi di più, ma se non ti drogavi non li capivi.
È difficile da capire per chi non ha mai vissuto una terra di mezzo.
Lo stesso accade ora con gli immigrati di seconda generazione.
La terra di mezzo ti priva dell'identità.
Quella cosa per cui ti riconosci in un mondo che ti riconosce.
Questo bisogno di riconoscimento lo ho ben chiaro e mi è anche chiaro che ci sono persone che fanno di tutto per sentirsi guardate.
Ho coniato l‘espressione “sindrome guardami mamma” per chi fa di tutto e di più, il di più è necessario perché ci sono vuoti che non si riempiono mai, per avere sguardi.
Ma trovare amichevole un contesto di tossici in cui si è solo strumenti, mi sembra strana.
Poi io non ho mai visto come reali le differenze sociali, soprattutto da giovani, quando si è tutti parimenti ignoranti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Devi guardarlo con gli occhi di un ragazzo. Essere parti di qualcosa, sentirti parte di un gruppo secondo me è fondamentale in quel periodo.
Devo dire che invece, proprio perché vivevo in un quartiere simile, io ho avuto un senso di repulsione, forse dipende anche dal momento, e su quale elemento si focalizza. La vita della ragazza entrata nell'eroina certo non è stata facile e il mio occhio si concentrava di solito li.
Io vedo le cose anche dal punto di vista dei bambini, figuriamoci degli adolescenti.
Ma sto parlando da adulta ad adulti.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Alla fine un ragazzo vuole in ogni tempo solo un posto dove poter venire riconosciuto.
I borghesi erano diversi da noi.
Anni dopo si sarebbero fatti di coca, ma in quegli anni guardavano dall'alto in basso chiunque veniva da certe zone.
I borghesi non si facevano di ero ma si vedeva che ti consideravano uno inferiore.
Con i tossici ci parlavi di più, ma se non ti drogavi non li capivi.
È difficile da capire per chi non ha mai vissuto una terra di mezzo.
Lo stesso accade ora con gli immigrati di seconda generazione.
La terra di mezzo ti priva dell'identità.
Quella cosa per cui ti riconosci in un mondo che ti riconosce.
ogni ragazzo che si sente un fallito. Anche io abitavo in una zona poco raccomndabile, avevo visto il film e avevo visto nella realtà tutti quelli che uno ad uno morivano per overdose. Gente che con cucchiaino ed accendino si nascondevano nei parcheggi all'interno dei cortili e la mattina li trovavi stramazzati in fin di vita.
Sarà ma quel film mi aveva disgustato proprio perchè sapevo che nela realtà quei ragazzi non facevano niente per avere uno scopo, se non farsi notare ed acettare da qualcuno che non avesse alcun obiettivo.
 

iosolo

Utente di lunga data
Questo bisogno di riconoscimento lo ho ben chiaro e mi è anche chiaro che ci sono persone che fanno di tutto per sentirsi guardate.
Ho coniato l‘espressione “sindrome guardami mamma” per chi fa di tutto e di più, il di più è necessario perché ci sono vuoti che non si riempiono mai, per avere sguardi.
Ma trovare amichevole un contesto di tossici in cui si è solo strumenti, mi sembra strana.
Poi io non ho mai visto come reali le differenze sociali, soprattutto da giovani, quando si è tutti parimenti ignoranti.


Su questo mi trovi in disaccordo ma probabile che ti è estranea come situazione.
 

iosolo

Utente di lunga data
Io vedo le cose anche dal punto di vista dei bambini, figuriamoci degli adolescenti.
Ma sto parlando da adulta ad adulti.
Si ma lui parla di un sentito da ragazzo, non di un emozione da adulto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Su questo mi trovi in disaccordo ma probabile che ti è estranea come situazione.
Probabilmente perché siete giovani e avete assorbito il benessere economico come importante.
Se non si muore di fame, non ho mai considerato auspicabile lo stile di vita dei ricchi.
 

Brunetta

Utente di lunga data

CIRCE74

Utente di lunga data
Secondo me, vedi il lato romantico, togliendo gli aspetti più drammatici.
I tossici anche se non ci parlavi, chi si faceva di eroina lo capivi, e vedevi esattamente dove stava andando, raramente facevano gruppo, più delle volte era sbandati solitari, che davvero per una dose avrebbero fatto di tutto. E te li trovavi anche dentro gli androni dei palazzi, come zombie. Facevano paura.
infatti...io vedevo solo gruppi di persone sole...l'unica cosa importante era trovare la dose ed avere soldi per comprarla...non sono mai riuscita a vedere la droga come un legante...
 

iosolo

Utente di lunga data
Probabilmente perché siete giovani e avete assorbito il benessere economico come importante.
Se non si muore di fame, non ho mai considerato auspicabile lo stile di vita dei ricchi.
Non è benessere economico ma non dico povertà, perché sarebbe sciocco, ma sicuramente era una situazione al limite della povertà, in cui le privazioni erano evidenti, soprattutto quando ti confrontavi in un altro contesto in cui non c'erano rinunce.
Comunque grazie della giovane :p
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ma trovare amichevole un contesto di tossici in cui si è solo strumenti, mi sembra strana.
Saremo strani io e @danny...
Io li ho frequentati per un po' i tossici...ero lì nello stesso parchetto...
Non hanno mai avuto atteggiamenti particolari...
Erano tutti più grandi di me (tranne una ragazza che aveva solo qualche anno più di me ..lei ..quando è morta ho pianto ..mi è dispiaciuto...una vita buttata anzi 2 perché è morto pure il suo moroso...e hanno lasciato un bimbo di pochi anni che è stato messo in una casa famiglia...)
Cmq sono morti tutti...tutti ....
Uno dopo l altro...
 

danny

Utente di lunga data
Secondo me, vedi il lato romantico, togliendo gli aspetti più drammatici.
I tossici anche se non ci parlavi, chi si faceva di eroina lo capivi, e vedevi esattamente dove stava andando, raramente facevano gruppo, più delle volte era sbandati solitari, che davvero per una dose avrebbero fatto di tutto. E te li trovavi anche dentro gli androni dei palazzi, come zombie. Facevano paura.
Certo, infatti per questo ho detto che il film era migliore della realtà.
Che da me faceva schifo.
Quasi tutto i bambini con cui giocavo da piccolo sono morti di ero.
Avevo gli spacciatori sotto casa e dentro casa (vicini).
Io ero adolescente, ma quando ho visto il film e letto il libro ho visto qualcosa che era migliore di ciò che vivevo.
Per questo il film era attraente.
Guarda il trailer... È la vita di un'adolescente qualunque: amici, amore, concerti, discoteca, trasgressione come sogna un adolescente.
È un tempo delle mele un po' più vero.
Ma mica era cosìlla realtà.
La realtà faceva schifo.
Per me.
I tossici infatti mica facevano gruppo.
Sì restava più spesso soli in quei quartieri lì.
E le persone mica erano così belle come nel film.
 

danny

Utente di lunga data
Saremo strani io e @danny...
Io li ho frequentati per un po' i tossici...ero lì nello stesso parchetto...
Non hanno mai avuto atteggiamenti particolari...
Erano tutti più grandi di me (tranne una ragazza che aveva solo qualche anno più di me ..lei ..quando è morta ho pianto ..mi è dispiaciuto...una vita buttata anzi 2 perché è morto pure il suo moroso...e hanno lasciato un bimbo di pochi anni che è stato messo in una casa famiglia...)
Cmq sono morti tutti...tutti ....
Uno dopo l altro...
Io ci ho scritto due canzoni su questi morti.
Disprezzati da tutti.
Dimenticati.
Quello che non si è capito è che all'epoca nessuno capiva cosa fossero le dipendenze.
I ragazzi ci finivano senza manco saperlo.
Ragazzi normalissimi, con famiglie normalissime.
Altro che degrado.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Saremo strani io e @danny...
Io li ho frequentati per un po' i tossici...ero lì nello stesso parchetto...
Non hanno mai avuto atteggiamenti particolari...
Erano tutti più grandi di me (tranne una ragazza che aveva solo qualche anno più di me ..lei ..quando è morta ho pianto ..mi è dispiaciuto...una vita buttata anzi 2 perché è morto pure il suo moroso...e hanno lasciato un bimbo di pochi anni che è stato messo in una casa famiglia...)
Cmq sono morti tutti...tutti ....
Uno dopo l altro...
Racconto spesso ai figli di quella strage insensata.
Io non ho mai amato le compagnie. Quindi non ho mai frequentato più di due persone alla volta. Paradossalmente frequento più gruppi ora.
Invece il mio ex aveva frequentato un gruppo, in un luogo di vacanza, non turisti, nel giro di due anni non c’era più nessuno.
 
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