Alphonse02
Utente di lunga data
(Avvertenza: in BLU e GRASSETTO è la sintesi, ovvero la parte essenziale del post per capire se interessa; il resto è solo illustrazione facoltativa non necessariamente da leggere se non si vuole perdere tempo)
C'è una moltitudine di esperti, pseudo-esperti, consulenti, ecc. che sono prodighi di consigli, alcuni dei quali sono sinceramente risibili, in materia di corna. La gente sragiona, in molti casi.
Dopo un tradimento scoperto da un marito, che non voleva assolutamente perdonare la moglie e rifiutato ogni contatto, uno psicologo aveva suggerito a costei di inviare una lettera per chiedere perdono assicurando il suo amore. Consiglio che ho escluso decisamente, per il fatto che costituisce una confessione. Ma vediamo l'antefatto.
Una vecchia coppia di amici mi aveva contattato qualche settimana fa, perché a notte inoltrata si sono trovati la figlia ultraquarantenne, insegnante di liceo, sposata da oltre 20 anni, con figlio unico studente universitario fuori sede, che è tornata a casa loro, in quanto il marito aveva cambiato la serratura della porta e non l'aveva fatta entrare più nella casa dove la coppia abitava dopo il ritorno da una cena di lavoro. Erano seguite spiegazioni concitate.
All'indomani, raggiunto telefonicamente dal padre di lei, avevo tranquillamente suggerito di rivolgersi alla Polizia e/o ai Carabinieri perché era un diritto di lei di entrare nella casa familiare. E di presentare una denuncia in proposito se il marito non cambiava idea, visto che era abitazione di entrambi. Sembrava facile ...
Un paio di giorni dopo mi chiedono un appuntamento per spiegarmi a voce la situazione (che quindi appariva meno lineare di quanto mi avevano riferito di una banale lite tra coniugi) e, anzi, mi invitano a cena a casa loro, in nome della nostra antica amicizia, per poterne parlare in tranquillità. Ci vado.
In breve, visto che poi vengo accusato di essere prolisso, mi dicono che:
Insomma, quando si è furbi …
Ho detto loro che invece di far chiedere al genero di accettare una consulenza psicologica di coppia (visto il consiglio imbecille dato alla figlia dallo psicologo di scrivere una lettera al marito per chiedere il perdono, assicurare che la relazione era chiusa e tentare di ricostruire) era meglio consultare un avvocato esperto (magari matrimonialista) e cercare di limitare i danni di una situazione, a mio modo di vedere, con poche possibilità di una soluzione positiva.



Perché erano già separati ...
Botta di ... cul-de-sac
C'è una moltitudine di esperti, pseudo-esperti, consulenti, ecc. che sono prodighi di consigli, alcuni dei quali sono sinceramente risibili, in materia di corna. La gente sragiona, in molti casi.
Dopo un tradimento scoperto da un marito, che non voleva assolutamente perdonare la moglie e rifiutato ogni contatto, uno psicologo aveva suggerito a costei di inviare una lettera per chiedere perdono assicurando il suo amore. Consiglio che ho escluso decisamente, per il fatto che costituisce una confessione. Ma vediamo l'antefatto.
Una vecchia coppia di amici mi aveva contattato qualche settimana fa, perché a notte inoltrata si sono trovati la figlia ultraquarantenne, insegnante di liceo, sposata da oltre 20 anni, con figlio unico studente universitario fuori sede, che è tornata a casa loro, in quanto il marito aveva cambiato la serratura della porta e non l'aveva fatta entrare più nella casa dove la coppia abitava dopo il ritorno da una cena di lavoro. Erano seguite spiegazioni concitate.
All'indomani, raggiunto telefonicamente dal padre di lei, avevo tranquillamente suggerito di rivolgersi alla Polizia e/o ai Carabinieri perché era un diritto di lei di entrare nella casa familiare. E di presentare una denuncia in proposito se il marito non cambiava idea, visto che era abitazione di entrambi. Sembrava facile ...
Un paio di giorni dopo mi chiedono un appuntamento per spiegarmi a voce la situazione (che quindi appariva meno lineare di quanto mi avevano riferito di una banale lite tra coniugi) e, anzi, mi invitano a cena a casa loro, in nome della nostra antica amicizia, per poterne parlare in tranquillità. Ci vado.
In breve, visto che poi vengo accusato di essere prolisso, mi dicono che:
- la figlia non se l'era sentita di andare dalla Polizia o dai Carabinieri, dopo aver ragionato con i genitori;
- la figlia ed il marito (funzionario di banca), per evitare di pagare l'IMU sulla seconda casa al mare, avevano fatto anni fa una falsa separazione con lei (figlia) che figurava aver preso la residenza nella casa al mare, mentre il marito era rimasto da solo come residente nella casa in città (a lui intestata e gravata da mutuo concesso dalla banca dove lavora);
- la figlia aveva da qualche tempo una relazione extra-coniugale con un collega nella stessa scuola (insegnante e sposato anch'egli) ed il marito l'aveva evidentemente scoperta ed aveva reagito in quel modo, chiudendola fuori casa;
- infatti, approfittando di una cena di fine corso alla quale partecipavano entrambi (figlia ed amante di lei), doveva essere successo qualcosa di intimo tra i due, ed il marito, che era stato avvisato da qualcuno, prima che lei tornasse a casa, aveva cambiato la serratura della casa in città, impedendole di rientrare a casa.
- Data l'ora tarda, lei, per non creare trambusto e curiosità nel condominio, dopo qualche inutile tentativo di farsi aprire al citofono o bussando alla porta, si era recata dai genitori. Ai quali aveva dovuto raccontare cosa le fosse capitato, con parecchio imbarazzo e vergogna.
Insomma, quando si è furbi …
Ho detto loro che invece di far chiedere al genero di accettare una consulenza psicologica di coppia (visto il consiglio imbecille dato alla figlia dallo psicologo di scrivere una lettera al marito per chiedere il perdono, assicurare che la relazione era chiusa e tentare di ricostruire) era meglio consultare un avvocato esperto (magari matrimonialista) e cercare di limitare i danni di una situazione, a mio modo di vedere, con poche possibilità di una soluzione positiva.
Perché erano già separati ...
