Zelensky...

poppy

Miele e formaggio
Ah, ok.
Può essere.
Da me sono sempre più crescenti numericamente, anche se ci sono anche molte altre realtà.
ma certo e la bellezza sta anche in questo, un melting pot quando amalgamato e integrato
purtroppo io vivo solo questa di realta' e mi fa schifo e mi sta trasformando come persona che e' la cosa che odio di piu
 

danny

Utente di lunga data
ma certo e la bellezza sta anche in questo, un melting pot quando amalgamato e integrato
purtroppo io vivo solo questa di realta' e mi fa schifo e mi sta trasformando come persona che e' la cosa che odio di piu
Sì, lo capisco.
Anche mia moglie come tanti altri stanno cominciando a soffrire di insofferenza.
Ma noto anche mia figlia, delusa dalle esperienze che ha avuto finora.
Un'altra cosa che ci dimentichiamo è che gli "extracomunitari" non sono un corpo unico.
Se tunisini e marocchini non si vedono tra loro benissimo, tutti i musulmani sono disprezzati da altri immigrati non musulmani.
Il melting pot riesce a funzionare quando si condividono spazi comuni, quando c'è mescolanza anche nei rapporti tra uomo e donna o di amicizia, ma quando si formano le comunità finisce come in West Side Story. Senza la musica di Bernstein.
 

danny

Utente di lunga data
D'altronde occorre ricordare che Italia e Little Italy non sono la stessa cosa.
Nessuno esporrebbe mai nella vetrina di un negozio la scritta mafia in Italia.
Nel Bronx, a Little Italy, sì.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco.
Il problema è essenzialmente questo.
Dove non arriva lo stato arrivano le organizzazioni criminali.
Da me il capolarato è endemico.
Lo spaccio diffusissimo.
L'illegalità una risorsa.
Non può funzionare a lungo così.
Parliamo di lavoro, di sanità, non dipingiamo chi è diverso come causa di tutto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando dai queste risposte non dai margine di confronto, e non è questione di pregiudizi, è questione che Danny ci vive in mezzo, non è un volontario, e per me è evidente nel suo scrivere ripetuto nel tempo. Tu sposti ogni volta l’argomento lontano, con la visione dei ricchi che devono aiutare i poveretti, e poi ti incazzi e la vedi come un’accusa ad essere ricca, e parti spiegando cose tue personali che sono già chiare, e che non ho bisogno che spieghi. Perchè comunque il tema non è un tuo percorso personale.
Io non vivo a Milano, ma vedo i mutamenti negli ultimi anni di dove vivo, e se permetti si mi interessa più sentire Danny che ha uno sguardo da vicino, paritario, di condivisione, come i residenti della strada del caso citato, condividono quella strada, e allora se hai la macchina parcheggiata in strada e vedi che partono a girare spaccando e creando incendi, magari inizi a vederla un poco più nel concreto.
🤣🤣🤣
MAI ho detto che i ricchi devono aiutare i poveretti. Quelle sono le dame di San Vincenzo o le feste di beneficenza di Montecarlo.
Ma sono una maestra! E sono una donna divorziata. Come puoi immaginarmi una riccastra sussiegosa che parla di cose che non ha mai visto?
Ho insegnato più di trent’anni in una dei paesi più malfamati dell’hinterland. E ci ho rimesso di mio comprando di tutto per chi non poteva.
Mantengo contatti con tante persone e il volontariato l’ho fatto lì. Mica ho fatto la festa alla Società del giardino.
 

danny

Utente di lunga data
Parliamo di lavoro, di sanità, non dipingiamo chi è diverso come causa di tutto.
Gli obiettivi di chi è qui sono condivisi da tutti: guadagnare soldi per portare avanti progetti.
Dopodiché ci devi anche vivere e ovunque nel mondo gli immigrati quando sono numerosi tendono a creare comunità e ad aggregarsi in zone distinte.
New York né è un esempio.
C'è il rione ebreo, quello cinese, quello italiano, quello tedesco, quello africano
Ben distinti e separati.
La possibile coesistenza pacifica dipende dalle possibilità di raggiungere il primo obiettivo.
Se non ci sono all'interno delle comunità si sviluppano radicalismi che portano a odiare il paese ospitante.
Inoltre la criminalità penetra facilmente nelle comunità di immigrati, crea rapporti con le mafie straniere (non è che qui in Italia si coltiva oppio...).
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sì, lo capisco.
Anche mia moglie come tanti altri stanno cominciando a soffrire di insofferenza.
Ma noto anche mia figlia, delusa dalle esperienze che ha avuto finora.
Un'altra cosa che ci dimentichiamo è che gli "extracomunitari" non sono un corpo unico.
Se tunisini e marocchini non si vedono tra loro benissimo, tutti i musulmani sono disprezzati da altri immigrati non musulmani.
Il melting pot riesce a funzionare quando si condividono spazi comuni, quando c'è mescolanza anche nei rapporti tra uomo e donna o di amicizia, ma quando si formano le comunità finisce come in West Side Story. Senza la musica di Bernstein.
West Side Story fatto rappresentare a scuola quando i motivi di scontro erano tra pugliesi e siciliani.
Sono andata anche a vedere il remake di Spielberg con la bambina, non più bambina, che aveva interpretato Maria.
Il problema è la gestione dei nuovi inserimenti.
È naturale che chi arriva cerchi appoggio in chi c’è già del suo paese. Anche semplicemente per poter parlare la propria lingua. Ma bisogna fare politiche perché non si creino le Little Italy che saranno Piccoli Pakistan o Egitto ecc ma tanti piccolissimi nuclei che poi potranno integrarsi tra loro.
Senza pretendere che diventino uguali.
Del resto basta studiare cosa è avvenuto altrove.
Solo che viene studiato bene per creare e mantenere situazioni di tensione.
Ma non sono cose segrete, ci sono libri anche su questo.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
🤣🤣🤣
MAI ho detto che i ricchi devono aiutare i poveretti. Quelle sono le dame di San Vincenzo o le feste di beneficenza di Montecarlo.
Ma sono una maestra! E sono una donna divorziata. Come puoi immaginarmi una riccastra sussiegosa che parla di cose che non ha mai visto?
Ho insegnato più di trent’anni in una dei paesi più malfamati dell’hinterland. E ci ho rimesso di mio comprando di tutto per chi non poteva.
Mantengo contatti con tante persone e il volontariato l’ho fatto lì. Mica ho fatto la festa alla Società del giardino.
Aridaie, spostata la discussione su di te.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Gli obiettivi di chi è qui sono condivisi da tutti: guadagnare soldi per portare avanti progetti.
Dopodiché ci devi anche vivere e ovunque nel mondo gli immigrati quando sono numerosi tendono a creare comunità e ad aggregarsi in zone distinte.
New York né è un esempio.
C'è il rione ebreo, quello cinese, quello italiano, quello tedesco, quello africano
Ben distinti e separati.
La possibile coesistenza pacifica dipende dalle possibilità di raggiungere il primo obiettivo.
Se non ci sono all'interno delle comunità si sviluppano radicalismi che portano a odiare il paese ospitante.
Inoltre la criminalità penetra facilmente nelle comunità di immigrati, crea rapporti con le mafie straniere (non è che qui in Italia si coltiva oppio...).
Appunto.
Studiamo anche solo il caso di Little Italy e vediamo che la seconda generazione si sposa con altri di seconda generazione anche se non sanno più l’italiano.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Aridaie, spostata la discussione su di te.
Tu mi hai dato della ricca che non conosce.
Allora ti rispondo che non sono ricca e la situazione la conosco molto bene.
 

danny

Utente di lunga data
È naturale che chi arriva cerchi appoggio in chi c’è già del suo paese. Anche semplicemente per poter parlare la propria lingua. Ma bisogna fare politiche perché non si creino le Little Italy
SI sono già creati in molti quartieri. Questo che dici doveva avvenire 30 anni fa.
Ora che hai le comunità, che stanno crescendo, perché se la nostra natalità è sotto al tasso di sostituzione, le famiglie musulmane per esempio continuano a fare molti figli, quindi anche se fermassimo l'immigrazione noi in certe aree saremo minoranza culturale comunque, che siamo in crisi economica strutturale, che fai?
 

Brunetta

Utente di lunga data
SI sono già creati. Questo doveva avvenire 30 anni fa.
Ora che hai le comunità, che stanno crescendo, perché se la nostra natalità è sotto al tasso di sostituzione, le famiglie musulmane per esempio continuano a fare molti figli, quindi anche se fermassimo l'immigrazione noi in certe aree saremo minoranza comunque, che siamo in crisi economica strutturale, che fai?
Certo che arrivare in ritardo crea più problemi.
Ma cercare di risolverli è meglio che dire che gli altri fanno schifo o paura o non vogliono ecc
 

Marjanna

Utente di lunga data
Tu mi hai dato della ricca che non conosce.
Allora ti rispondo che non sono ricca e la situazione la conosco molto bene.
Certo dovevo iscrivermi a questo forum per sapere i guadagni di un’insegnante.

Tu sai tutto e hai unico diritto di voce.
Solo tu sai, gli altri non hanno storia, non fanno testo.

Tu non vuoi si parli di differenze culturali e lo imponi agli altri, e blocchi la comunicazione dirottando il tutto a una forma di razzismo.

Io comunque avevo solo aperto uno scambio con Danny perchè mi interessava la sua risposta. Fine.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certo dovevo iscrivermi a questo forum per sapere i guadagni di un’insegnante.

Tu sai tutto e hai unico diritto di voce.
Solo tu sai, gli altri non hanno storia, non fanno testo.

Tu non vuoi si parli di differenze culturali e lo imponi agli altri, e blocchi la comunicazione dirottando il tutto a una forma di razzismo.

Io comunque avevo solo aperto uno scambio con Danny perchè mi interessava la sua risposta. Fine.
Ma rileggiti va!
 

Andromeda4

Utente di lunga data
Conosco il settore e so bene che senza i volontari non ci sarebbero le ambulanze.
Ma non credo che sia una cosa giusta.
Capisco che il desiderio di fare del bene o di sentirsi bravi (credo sia assurdo indagare sulle motivazioni) sia presente in molte persone e l’ho fatto anch’io.
Solo che penso che sia assurdo pensare che ci siano settori che stiano in piedi solo grazie al volontariato.
Ma ovviamente grazie al cielo che ci sono.
Infatti non sapevamo, letteralmente, da dove prendere i soldi. Ed è inutile scomodare il discorso su enti pubblici, centro servizi per il volontariato, ecc, raccolta fondi... sono cose si sanno.
Ad ogni modo, soprattutto nella seconda fase abbiamo avuto un ricambio impressionante di volontari. Ed è anche giusto, a un certo punto il "fare del bene" a prescindere non è più né verosimile né gratificante. So che dico una cosa scomoda, ma ne ho viste troppe per credere allo spirito da Candy Candy.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ma rileggiti va!
Certo dovevo iscrivermi a questo forum per sapere i guadagni di un’insegnante.

Tu sai tutto e hai unico diritto di voce.
Solo tu sai, gli altri non hanno storia, non fanno testo.

Tu non vuoi si parli di differenze culturali e lo imponi agli altri, e blocchi la comunicazione dirottando il tutto a una forma di razzismo.

Io comunque avevo solo aperto uno scambio con Danny perchè mi interessava la sua risposta. Fine.
Tu mi hai dato della ricca che non conosce.
Allora ti rispondo che non sono ricca e la situazione la conosco molto bene.
embè?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti non sapevamo, letteralmente, da dove prendere i soldi. Ed è inutile scomodare il discorso su enti pubblici, centro servizi per il volontariato, ecc, raccolta fondi... sono cose si sanno.
Ad ogni modo, soprattutto nella seconda fase abbiamo avuto un ricambio impressionante di volontari. Ed è anche giusto, a un certo punto il "fare del bene" a prescindere non è più né verosimile né gratificante. So che dico una cosa scomoda, ma ne ho viste troppe per credere allo spirito da Candy Candy.
Ma personalmente non mi interessano le motivazioni delle persone. È stata criticata anche Madre Teresa.
Comunque fare volontariato non è senza fatica.
Però non dovrebbe essere tutto sulle spalle di chi lo fa, senza risorse.
 

danny

Utente di lunga data
Certo che arrivare in ritardo crea più problemi.
Ma cercare di risolverli è meglio che dire che gli altri fanno schifo o paura o non vogliono ecc
Sì, capisco, ma come?
Manco in Francia, con investimenti importanti, ci sono riusciti.
Qui da noi dove si sta tagliando tutto, non vi sono margini per intervenire in alcun modo, in caso di esacerbazione dei problemi.
Sono convinto che tra due o tre giorni nessuno parlerà più di questa cosa e tutto tornerà nel dimenticatoio.
 
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