Oggi al mercato mi sono innamorato...

Etta

Utente di lunga data
Anni fa nel mio comune c'era una figura di assistente per adolescenti che creava eventi dove i ragazzi potevano incontrarsi sotto l'egida di un adulto competente ma soprattutto presente.
Ciò che mancava proprio ai ragazzi.
Poi con i tagli è un servizio venuto a mancare.

Ho citato il suicidio degli adolescenti perché incredibilmente non suscita alcun tipo di sentimento di paura né di empatia nella popolazione. Oltre ad aver perso un amico a 18 anni così, è capitato al figlio di una nostra conoscente. I numeri sono enormi.
Eppure è qualcosa di terribile per i genitori.
Le reazioni sono sempre quelle del 'L'ha voluto lui', o peggio di fastidio per il ritardo dei treni.
Se si leggono i commenti sotto i social traspare questo, ma sono frasi che ho sentito anche nel reale
Fa paura forse ciò che è amplificato dai riflettori mediatici, ciò che sembra fuori controllo, erroneamente.
O forse ci sono altre ragioni più intime perché il caso limite di un Turetta coinvolga emotivamente tutti.
A me sinceramente ha messo più i brividi questa cosa che hai citato tu che Turetta & company.
 

danny

Utente di lunga data
Il paradosso è che a un genitore conviene di più perdere un figlio per omicidio che per suicidio.

E a ben pensarci non è nemmeno un paradosso, in quanto che sopravviva il concetto di nemico è necessario in una società.
 

Rebecca89

Sentire libera
Il paradosso è che a un genitore conviene di più perdere un figlio per omicidio che per suicidio.

E a ben pensarci non è nemmeno un paradosso, in quanto che sopravviva il concetto di nemico è necessario in una società.
Capisco la cruda realtà che vedi e vuoi far arrivare in tal modo Danny, ma conviene no.
 

Rebecca89

Sentire libera
Ho citato il suicidio degli adolescenti perché incredibilmente non suscita alcun tipo di sentimento di paura né di empatia nella popolazione.
La paura è soggettiva. Dipende da quanto si conosce realmente la sensibilità del proprio figlio, per me. Io temo sempre che il mio possa accusare le cose che ha nella comunità di adolescenti in cui si trova e non parlarmene. Non vivo con l ansia, ma ogni volta che si inserisce in un determinato contesto un po' di preoccupazione di trovare qualche stronzo che lo prenda per il culo ce l ho. Ma soprattutto, che lui non sappia affrontarla nel modo giusto e ne resti ferito, non nel senso estremo del suicidio. Non è stupido ma è buono. E non sempre questa è una gran qualità in un contesto malato.

Per l empatia, non condivido. Un suicidio per quello che vedo in giro io, ogni volta che accade e si sente su un giornale, suscita perché. Cosa non andava, cosa non è stato visto, e punti interrogativi che uno poi si pone sul personale come genitore, come amico. Per quanto possa "averlo voluto lui" lascia sempre l amaro in bocca una persona che si toglie la vita. Ci si chiede dove si fallisce oltre al volere della persona stessa.
 

Angie17

Utente di lunga data
Del senno di poi…
Impagnatiello era stato individuato come “stronzo” dalla collega che però c’era stata ed era anche rimasta incinta, ha avvisato la Tramontano che però è stata ammazzata.
Nonostante tutto, nonostante tutti i film, nonostante i fatti di cronaca non riusciamo a vedere gli assassini. Dopo siamo capaci tutti.
Non era facile riconoscere un abile manipolatore.
Nel caso della Cecchettin ho parlato di solitudine.. fondamentalmente è stata lasciata sola.
Poiché abbiamo avuto anche noi problemi con una persona disturbata che era fidanzata di mia figlia, posso dirti che i primi a lasciare soli i figli in quelle occasioni sono i genitori.
Noi siamo stati l'appiglio e l'aiuto per lei e le abbiamo indicato il percorso e mostrato i problemi.
Non è stato facile, non lo è mai.
Ma è, a detta dei professionisti che abbiamo incontrato nel percorso, raro.
Ho visto ragazzine sbandare, amiche di mia figlia
Ce n'è una che sta veramente perdendo la strada. Figlia di genitori separati, benestanti, che si fanno i cazzi loro. La mamma con l'amante, il padre assente.

Turetta è un caso raro, fortunatamente.
Fa notizia proprio per questo.

Molto più frequente trovare ragazzi lasciati soli a tentare di risolvere problemi relazionali, di dipendenze, di attacchi di ansia, disturbi nervosi.

Un ex di mia figlia ha appena tentato il suicidio, per dire.
E sono molti i casi,l di suicidi adolescenziali, molti, molti più ovviamente dei femminicidi, ma stranamente fanno meno paura ai genitori (l'attenzione mediatica è diversa)

Il panorama che emerge è sconcertante e svela l'incapacità dei genitori con i tempi e gli stili di vita moderno di essere realmente presenti nella vita dei loro figli.
Obiettivamente potrei dire lo stesso dei miei genitori.

Non ho, come si evince, una buona opinione del padre della povera vittima di questo caso.
Eh ma pure della sorella..

Ohhh finalmente qualcuno che mi ha capito .. e scrive cose sensate. E sono d'accordo su tutto.

Altri genitori che suscitano più di una domanda sono quelli di Chiara di Traversetolo.
Non si accorgono che la figlia non aveva ciclo perché incinta .. per due volte consecutive (18 mesi), sottovalutano pesantemente i segni di un emorragia, (se hai un minimo di preoccupazione per tua figlia prendi appuntamento da uno specialista perché potrebbe avere anche qualcosa di grave).
E nelle intercettazioni, nel momento in cui confessa la cosa più terribile , dopo i " ce lo potevi dire" , esce fuori "ma è omicidio! Adesso dovremo cambiare casa! Andarcene dall'Italia!" .. eccole le loro vere preoccupazioni..sono uscite fuori.
Indifferenza, approssimazione..
 

Rebecca89

Sentire libera
Poiché abbiamo avuto anche noi problemi con una persona disturbata che era fidanzata di mia figlia, posso dirti che i primi a lasciare soli i figli in quelle occasioni sono i genitori.
Noi siamo stati l'appiglio e l'aiuto per lei e le abbiamo indicato il percorso e mostrato i problemi.
Non è stato facile, non lo è mai.
Ma è, a detta dei professionisti che abbiamo incontrato nel percorso, raro.
Ho visto ragazzine sbandare, amiche di mia figlia
Ce n'è una che sta veramente perdendo la strada. Figlia di genitori separati, benestanti, che si fanno i cazzi loro. La mamma con l'amante, il padre assente.

Turetta è un caso raro, fortunatamente.
Fa notizia proprio per questo.

Molto più frequente trovare ragazzi lasciati soli a tentare di risolvere problemi relazionali, di dipendenze, di attacchi di ansia, disturbi nervosi.
Su questo sono d' accordo.
Solo sul perché Turetta fa notizia. A parere mio è perché c'erano tutti i segnali che si sono cercati di trattare con il Fatebenefratelli. Poverino, ma se si fa del male, è solo e ha solo me. Qua non si tratta essere crocerossina, a me non arrivano le buona intenzioni di Giulia, ma il fatto che c era una persona seriamente disturbata a cui non si è dato il giusto peso. E va fatta notizia per imparare a riconoscere dove non si può fare altro che affrontare il problema, non curarlo noi stessi senza le competenze adeguate.
 

Dissapear

Utente di lunga data
Domanda: Ma voi siete mai entrati in prima persona in una situazione di stalking e robe varie? No perché quello che dicono i media, le persone sui social e via dicendo sono nella maggior parte dei casi un mucchio di frasi fatte, ridicole.
Una mia carissima amica anni fa stava con un ragazzo, dopo 1 anno circa lei lo aveva lasciato perché mostrava atteggiamenti violenti, dopo la rottura questo ha iniziato a fare anche lo stalker. Lei è sola esclusa la madre, che ha pure una certa età, quindi una preda facile. Se non ci fossi stato io in primis e qualche altro mio amico, non so come sarebbe finita questa storia. Lui la minacciava, la insultava, la chiamava di notte, si presentava sotto casa sua e via dicendo. Ovviamente fece denuncia, e l’accompagnai proprio io a farla. La denuncia equivaleva al nulla cosmico. Lei aveva pure una chiamata registrata in cui lui la minacciava di morte e le diceva anche che l’avrebbe fatta stup**re. I Carabinieri dopo aver sentito questa chiamata dissero semplicemente “Finché non succede qualcosa non possiamo fare niente” alchè io incazzato come una scimmia risposi “Certo, farete qualcosa quando sarà in un sacco nero”
Per non parlare delle volte in cui ero in giro con la mia amica e l’ex attaccava a lite con me, pur non avendogli fatto nulla. Ti dicono di denunciare, di fare, disfare ma queste povere vittime poi sono abbandonate a se stesse e se non hanno amici o famigliari che si mettono ad aiutarle seriamente, rischiano di finire male.
Il caso della Cecchettin non ha nulla di speciale, è un femminicidio come tanti altri, ma che ha avuto una rilevanza mediatica dovuta al fatto che i famigliari si son messi subito a far politica e affermazioni assurde e prive di senso, dopo la morte di Giulia.
Ma forse proprio i famigliari qualcosa potevano far per Giulia, quando era in vita! Siccome ci sono i messaggi di Giulia alla zia e non solo, in cui parlava del disagio che Turetta le causasse. Le persone si amano e si aiutano quando sono in vita, non dopo, non con frasi fatte sui social e via dicendo. Tutti bravi a fare i paladini della giustizia dal divano, ma quando bisogna andare in prima linea, quando c’è da aiutare qualcuno sapendo che probabilmente dovrai alzare le mani (come purtroppo ho dovuto fare io per legittima difesa) e rischiare la propria vita, spariscono tutti. Ovviamente la colpa di tutto ciò è dello stato che non tutela i cittadini, ma la situazione è questa e bisogna prenderne atto, purtroppo.
 

Angie17

Utente di lunga data
Domanda: Ma voi siete mai entrati in prima persona in una situazione di stalking e robe varie? No perché quello che dicono i media, le persone sui social e via dicendo sono nella maggior parte dei casi un mucchio di frasi fatte, ridicole.
Una mia carissima amica anni fa stava con un ragazzo, dopo 1 anno circa lei lo aveva lasciato perché mostrava atteggiamenti violenti, dopo la rottura questo ha iniziato a fare anche lo stalker. Lei è sola esclusa la madre, che ha pure una certa età, quindi una preda facile. Se non ci fossi stato io in primis e qualche altro mio amico, non so come sarebbe finita questa storia. Lui la minacciava, la insultava, la chiamava di notte, si presentava sotto casa sua e via dicendo. Ovviamente fece denuncia, e l’accompagnai proprio io a farla. La denuncia equivaleva al nulla cosmico. Lei aveva pure una chiamata registrata in cui lui la minacciava di morte e le diceva anche che l’avrebbe fatta stup**re. I Carabinieri dopo aver sentito questa chiamata dissero semplicemente “Finché non succede qualcosa non possiamo fare niente” alchè io incazzato come una scimmia risposi “Certo, farete qualcosa quando sarà in un sacco nero”
Per non parlare delle volte in cui ero in giro con la mia amica e l’ex attaccava a lite con me, pur non avendogli fatto nulla. Ti dicono di denunciare, di fare, disfare ma queste povere vittime poi sono abbandonate a se stesse e se non hanno amici o famigliari che si mettono ad aiutarle seriamente, rischiano di finire male.
Il caso della Cecchettin non ha nulla di speciale, è un femminicidio come tanti altri, ma che ha avuto una rilevanza mediatica dovuta al fatto che i famigliari si son messi subito a far politica e affermazioni assurde e prive di senso, dopo la morte di Giulia.
Ma forse proprio i famigliari qualcosa potevano far per Giulia, quando era in vita! Siccome ci sono i messaggi di Giulia alla zia e non solo, in cui parlava del disagio che Turetta le causasse. Le persone si amano e si aiutano quando sono in vita, non dopo, non con frasi fatte sui social e via dicendo. Tutti bravi a fare i paladini della giustizia dal divano, ma quando bisogna andare in prima linea, quando c’è da aiutare qualcuno sapendo che probabilmente dovrai alzare le mani (come purtroppo ho dovuto fare io per legittima difesa) e rischiare la propria vita, spariscono tutti. Ovviamente la colpa di tutto ciò è dello stato che non tutela i cittadini, ma la situazione è questa e bisogna prenderne atto, purtroppo.
Completamente d'accordo. È quello che ho cercato di dire anch'io.. ancora ricordo la nonna che si presentò in TV pochi giorni dopo tutta truccata, capelli appena fatti, e ci teneva a dire che aveva scritto un libro.. però mentre la nipote era in vita , forse due parole a Turetta in difesa di Giulia poteva anche dirle, visto che la ragazza non aveva più la mamma.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io potrei aiutarti a risalire all’intestatario della targa, ma non lo farò perché poi diventerei tuo complice in questa attività illecita. Contieniti perché prima o poi trovi qualcuno che ti ripaga con una martellata sulla rotula, come accaduto ad un mio conoscente impiccione.
Ha curiosato nel posto sbagliato ed ora zoppicherà per sempre.
Ocio.
Ma fare una visura al PRA non è un illecito, essendo un registro pubblico. Poi ovviamente se fai l'impiccione il rischio di finire male è giusto metterlo in conto..
 

poppy

Miele e formaggio
Il paradosso è che a un genitore conviene di più perdere un figlio per omicidio che per suicidio.

E a ben pensarci non è nemmeno un paradosso, in quanto che sopravviva il concetto di nemico è necessario in una società.
sei matto?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Qui è sempre bar e tutti C.T. che vincerebbero i Mondiali, ma oggi stiamo esagerando.
Vanno bene anche le esperienze personali, ma senza la pretesa di farle diventare universali, magari con la pretesa di dare lezioni a chi i lutti li ha subiti.
Le leggi ci sono e suppongo che le forze dell’ordine facciano ciò che possono con il personale che hanno. Se non agiscono, secondo la legge, si può sempre chiedere di parlare con un superiore.
È noto che tante persone vanno dai carabinieri e poi non vogliono sporgere denuncia.
È comprensibile perché ci si sente in colpa a “mettere nei guai” pure chi stalkera perché è comunque una persona con la quale abbiamo avuto un rapporto e crediamo di poterci parlare.
Non è che se abbiamo avuto a che fare con una persona disturbata siamo esperti. Vengo spesso rimproverata perché invito chi manifesta un disagio in modo disorganizzato a rivolgersi a professionisti (pur sapendo che anche i professionisti non fanno miracoli e a volte sbagliano) invece qui stiamo a criticare le famiglie delle vittime.
Non esageriamo!
Piuttosto cerchiamo di essere accoglienti con chi vediamo a disagio.
I due casi che citavo, Turetta e Impagnatiello, che hanno avuto la conclusione processuale in questo periodo, presentano due uomini completamente diversi e con comportamenti molto differenti.
Riconosciamo che non è facile individuare il “mostro“ e che, come i genitori dei suddetti, nessuno immagina che il proprio figlio potrebbe essere il “mostro”. I genitori di Turetta erano disarmati, anche dopo hanno pensato a qualcosa che si era guastato improvvisamente nella testa di Filippo, che mai aveva dato un problema e con un percorso scolastico perfetto.
La madre di Impagnatiello lo accompagnava a cercare la ragazza, era entusiasta di diventare nonna.
Avevo aperto un thread “la famiglia perfetta/normale” (non mi ricordo) proprio perché, nella maggior parte dei casi, c’è nulla che possa fare prevedere l’esito tragico.
Ci piacerebbe.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Qui è sempre bar e tutti C.T. che vincerebbero i Mondiali, ma oggi stiamo esagerando.
Vanno bene anche le esperienze personali, ma senza la pretesa di farle diventare universali, magari con la pretesa di dare lezioni a chi i lutti li ha subiti.
Le leggi ci sono e suppongo che le forze dell’ordine facciano ciò che possono con il personale che hanno. Se non agiscono, secondo la legge, si può sempre chiedere di parlare con un superiore.
È noto che tante persone vanno dai carabinieri e poi non vogliono sporgere denuncia.
È comprensibile perché ci si sente in colpa a “mettere nei guai” pure chi stalkera perché è comunque una persona con la quale abbiamo avuto un rapporto e crediamo di poterci parlare.
Non è che se abbiamo avuto a che fare con una persona disturbata siamo esperti. Vengo spesso rimproverata perché invito chi manifesta un disagio in modo disorganizzato a rivolgersi a professionisti (pur sapendo che anche i professionisti non fanno miracoli e a volte sbagliano) invece qui stiamo a criticare le famiglie delle vittime.
Non esageriamo!
Piuttosto cerchiamo di essere accoglienti con chi vediamo a disagio.
I due casi che citavo, Turetta e Impagnatiello, che hanno avuto la conclusione processuale in questo periodo, presentano due uomini completamente diversi e con comportamenti molto differenti.
Riconosciamo che non è facile individuare il “mostro“ e che, come i genitori dei suddetti, nessuno immagina che il proprio figlio potrebbe essere il “mostro”. I genitori di Turetta erano disarmati, anche dopo hanno pensato a qualcosa che si era guastato improvvisamente nella testa di Filippo, che mai aveva dato un problema e con un percorso scolastico perfetto.
La madre di Impagnatiello lo accompagnava a cercare la ragazza, era entusiasta di diventare nonna.
Avevo aperto un thread “la famiglia perfetta/normale” (non mi ricordo) proprio perché, nella maggior parte dei casi, c’è nulla che possa fare prevedere l’esito tragico.
Ci piacerebbe.
Sono percorsi difficilissimi, non ci capiscono niente chi ci si trova dentro figurati le persone che guardano da fuori.
Si parla di persone che sono state amate dalle vittime, lo vedo complicato arrivare velocemente a pensare che quella persona che ci ha fatto battere il cuore in realtà sia un possibile omicida.
Io ho spesso per casa il ragazzo di mia figlia, ai miei occhi è un ragazzino che ha ancora da crescere e sarebbe veramente difficoltoso per me arrivare a pensare che questo in futuro potrebbe diventare un pericolo per la mia bimba.
Si deve mettere in conto che nel momento che si denuncia una persona la vita di questa viene sconvolta, non è un passo che una persona può fare alla leggera...sia Giulia che la Tramontano erano due donne adulte, un genitore comune in genere quando il figlio viene visto come persona indipendente tende anche un po' ad allontanarsi ma per il semplice fatto che si pensa che sia anche ora di lasciarli vivere.
La mia amica che ha la figlia anoressica è rimasta fregata visto che l'anoressia si è presentata in un età che si ritiene avanzata per questo disturbo...non fai più di tanto caso a cosa mangia una ragazza di 21 anni mentre sei in genere molto più attento a fare questo tipo di controllo quando di anni i figli ne hanno 15.
Ci sono un sacco di dinamiche che continuano a farmi pensare che sia sbagliato credere che le vittime di queste situazioni siano state lasciate sole da chi avevano intorno, sono cose non ordinarie che manderebbero in confusione chiunque...le persone comuni prendono decisioni sbagliate ogni giorno in occasioni molto più leggere.
 

Paolo78mi

Milano :-)
La famiglia della ragazza e lei stessa avevano dovuto affrontare solo un anno prima la morte della mamma di Giulia...probabilmente erano ancora provati...più che sottovalutato forse non avevano neppure la forza di affrontare un ulteriore grosso problema, molte volte ho pensato che forse se la mamma fosse stata ancora in vita non ci sarebbe stato questo epilogo, ma poi mi ricordo della ragazzina morta per mano del fidanzatino dove le denunce erano già partite purtroppo inutilmente.
Mi ha fatto rabbia il fatto che non sia stato riconosciuto il reato di stalking proprio perché in Italia (non so in altri paesi come sia affrontato) il sottovalutare questi comportamenti ha purtroppo portato alla morte di molte persone che anche coscienti del pericolo che stavano correndo non hanno avuto l'assistenza adeguata per evitare il finale peggiore.
Quando viene dato l'ergastolo il condannato per me non dovrebbe avere più la possibilità di uscire.
Il problema in Italia, NON è il riconoscere il reato di STALKING, il problema in Italia è la certezza della pena.
Guarda nel mondo Arabo, senza andare troppo lontano, al di là del Mediterraneo, tutti gli esercenti hanno la merce esposta e nessuno si preoccupa dei ladruncoli, e la questione è pressocché facile da capire e abbastanza basica, se rubi ti tagliano la mano.
Giusto ? Sbagliato ? Di certo è un bel deterrente.
 

Rebecca89

Sentire libera
Il problema in Italia, NON è il riconoscere il reato di STALKING, il problema in Italia è la certezza della pena.
Guarda nel mondo Arabo, senza andare troppo lontano, al di là del Mediterraneo, tutti gli esercenti hanno la merce esposta e nessuno si preoccupa dei ladruncoli, e la questione è pressocché facile da capire e abbastanza basica, se rubi ti tagliano la mano.
Giusto ? Sbagliato ? Di certo è un bel deterrente.
Anche. È vero.
Credo che molte siano frenate dal dubbio di poter effettivamente risolvere qualcosa. Con questo non dico di non andare a denunciare. Solo che magari cresce la paura che facendolo si alimenta la cattiveria del soggetto in questione prima di arrivare a una soluzione reale.
 

Paolo78mi

Milano :-)
Però ci hai scopato lo stesso.
Si, chiaro che ci ho scopato....
Una ti fa un pompino sugli scogli.... la rivedi dopo mesi, ti invita a casa sua a pranzo, l'epilogo è inevitabile... non credi ???
Già tanto che sia stato un Signore e non le abbia infilato la mano in mezzo alle cosce appena entrato in casa sua...
Mi aveva invitato per pranzo, e così io mi sono attenuto all'invito...
Logicamente siam passati dalla cucina alla camera da letto in meno di 15 minuti...
Poi abbiamo avuto 3 frequentazioni alla Maison dell'Amour, una cena ed è finita lì per quanto mi riguarda...
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Anche. È vero.
Credo che molte siano frenate dal dubbio di poter effettivamente risolvere qualcosa. Con questo non dico di non andare a denunciare. Solo che magari cresce la paura che facendolo si alimenta la cattiveria del soggetto in questione prima di arrivare a una soluzione reale.
hai centrato il punto...la paura di farlo arrabbiare ancora di più e non avere la certezza sulla protezione.
 

Etta

Utente di lunga data
Si, chiaro che ci ho scopato....
Una ti fa un pompino sugli scogli.... la rivedi dopo mesi, ti invita a casa sua a pranzo, l'epilogo è inevitabile... non credi ???
Già tanto che sia stato un Signore e non le abbia infilato la mano in mezzo alle cosce appena entrato in casa sua...
Mi aveva invitato per pranzo, e così io mi sono attenuto all'invito...
Logicamente siam passati dalla cucina alla camera da letto in meno di 15 minuti...
Poi abbiamo avuto 3 frequentazioni alla Maison dell'Amour, una cena ed è finita lì per quanto mi riguarda...
Allora non sputare nel piatto dove hai mangiato.
 
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