Tradimento? Bis, ci riprovo!

Jim Cain

Utente di lunga data
Invece penso proprio che sia un problema di selettività, acquisita in giovine età ma non adeguata alla situazione mutata e dunque progressivamente scollata dalla realtà, che fa si che scartino persone con cui potrebbero avere un rapporto profondo (se è quello che cercano), mentre non scartino coloro che le trattano da svuotatrici
Con 'problema di selettività' intendi incapacità di scegliere bene ?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Io sono (ero) campione mondiale di sincerità e apertura e sai cosa ?
Non paga.
Ti fa sentire meglio perché ti fa sentire a posto con te stesso mentre racconti la tua storia e non ti fai sconti perché l'interlocutore abbia il quadro più nitido della situazione.
Lo fai perché l'amico di una vita ti dice 'secondo me ti stai colpevolizzando troppo'.
Ma questa è una cosa che fai con chi conosci da una vita, lo fai con chi ti fidi.
Io non l'ho fatto con la mia ex moglie e sai perché?
Perché sapevo che non sarebbe servito a niente, perché le avrei solo dato l'opportunità (l'ennesima) di aprirmi la schiena con un coltello.
E l'ha fatto, dopo, quando la sincerità (cioè tutta una serie di cose) sono venute fuori.
Quindi, in definitiva, attenzione alle persone alle quali affidate i vostri segreti e le vostre paure.
Perché potrebbero farne carne da macello.
Spero di essere stato più chiaro.
In questo discorso, non credo in generale nella tua vita, tu riveli la difficoltà di trovare un equilibrio tra quello che tu definisci apertura e recitare una parte.
Ma l’apertura che descrivi è utilizzare l’altro come discarica emotiva, con aspettative di accoglienza e di soddisfazione dei bisogni, contrapponendo una interpretazione di un falso sé “forte e vincente”.
Sembra quasi uno stato relazionale infantile che oscilla tra il bimbo e Superman, con la convinzione che non sia possibile trovare un equilibrio.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Con 'problema di selettività' intendi incapacità di scegliere bene ?
Incapacità di cogliere che puoi scegliere in base anche a quello che puoi offrire, cose che cambiano nel corso del tempo, anche parecchio e a volte molto velocemente. Non è colpa di nessuno, e nessuno obbliga ad adattarsi, ma capisco che un conto è partire da una situazione di "privilegio" che va diminuendo, un contro è fare il percorso contrario
 

Marjanna

Utente di lunga data
Il punto di vista è sicuramente interessante, ma ci terrei a precisare che non parlavo di me. Io sono felicemente accompagnato e sono del partito di @Nocciola secondo cui il valore principale di un rapporto è stare bene con una persona che sta bene con me. Bel culo e belle tette sono i benvenuti, ma non sono ne' necessari, ne', tantomeno, sufficienti secondo me
Allora sono discorsi che lasciano il tempo che trovano.
Il valore della condivisione del bene (sto bene, voglio il tuo bene, ti voglio bene, curo il nostro bene) è di una coppia formata.
Quello che spinge, che apre la possibilità a questo, spesso a inizio rapporto è in buona percentuale legato all’emozione.
Jim è in una fase di passaggio, passerà, a prescindere da convinzioni, idee, inclinazioni di piacere che possono rimanere.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Allora sono discorsi che lasciano il tempo che trovano.
Il valore della condivisione del bene (sto bene, voglio il tuo bene, ti voglio bene, curo il nostro bene) è di una coppia formata.
Quello che spinge, che apre la possibilità a questo, spesso a inizio rapporto è in buona percentuale legato all’emozione.
Jim è in una fase di passaggio, passerà, a prescindere da convinzioni, idee, inclinazioni di piacere che possono rimanere.
Sicuramente l'emozione di una che ne vuole da me e che mi piace è come il segnale che scatena l'inferno. Ma se ben presto non si intuisce che c'è da stare bene entrambi, che non è ancora il volersi bene, tutto si riduce ad un fuoco di paglia
 

Brunetta

Utente di lunga data

Marjanna

Utente di lunga data
Sicuramente l'emozione di una che ne vuole da me e che mi piace è come il segnale che scatena l'inferno. Ma se ben presto non si intuisce che c'è da stare bene entrambi, che non è ancora il volersi bene, tutto si riduce ad un fuoco di paglia
Fammi un esempio di una "che ne vuole", a cui piaci e che ti piace, con cui staresti male (a breve giro come dici).
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Fammi un esempio di una "che ne vuole", a cui piaci e che ti piace, con cui staresti male (a breve giro come dici).
Mi è capitato. Ci si piace abbastanza per trombare, anche perché per un maschio la disponibilità percepita sono almeno 1000 punti in più, poi passata la sbornia ci si accorge che non è tutto sto gran che e ci si saluta cordialmente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se è per questo, i divi hollywoodiani non sono più replicabili. Neanche da Clooney, da Pitt, da Cruise. Quella anni 50/50 è stata baciata dalla fortuna.
Se nemmeno tra i divi, figuriamoci nel pub in centro.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
In questo discorso, non credo in generale nella tua vita, tu riveli la difficoltà di trovare un equilibrio tra quello che tu definisci apertura e recitare una parte.
Ma l’apertura che descrivi è utilizzare l’altro come discarica emotiva, con aspettative di accoglienza e di soddisfazione dei bisogni, contrapponendo una interpretazione di un falso sé “forte e vincente”.
Sembra quasi uno stato relazionale infantile che oscilla tra il bimbo e Superman, con la convinzione che non sia possibile trovare un equilibrio.
Credo, anche perché me ne hai dato atto tempo fa, di essere persona massimamente sincera e che non si fa sconti.
Proprio qui, soprattutto qui che siamo tra sconosciuti.
Fatta questa premessa, rilevavo come esserlo nella vita normale, reale (e cioè non al riparo da un nickname) spesso non 'paghi'.
Sia quando vuoi parlare di cose che ti riguardano con persone che conosci da una vita (anche affetti cari o che tali, in teoria, dovrebbero essere) sia quando devi costruirti un'identità con persone appena conosciute.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Credo, anche perché me ne hai dato atto tempo fa, di essere persona massimamente sincera e che non si fa sconti.
Proprio qui, soprattutto qui che siamo tra sconosciuti.
Fatta questa premessa, rilevavo come esserlo nella vita normale, reale (e cioè non al riparo da un nickname) spesso non 'paghi'.
Sia quando vuoi parlare di cose che ti riguardano con persone che conosci da una vita (anche affetti cari o che tali, in teoria, dovrebbero essere) sia quando devi costruirti un'identità con persone appena conosciute.
In questo hai ragione.
Però bisogna anche saper riflettere con chi si sceglie di mettersi in relazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Penso anch'io (ma sono uomo ed etero) che sia una bellezza sopravvalutata (da qualche parte è stato definito l'uomo più bello del mondo).
Come attore non mi sembra un Al Pacino.
È stato adeguato alla parte in Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen.
Negli altri film mi è sembrato sostituibile.
Non so come possano trovarlo attraente delle donne adulte.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
In questo hai ragione.
Però bisogna anche saper riflettere con chi si sceglie di mettersi in relazione.
Non basta, perché come è vero le persone si rivelano (o cambiano a seconda di come la si vede), è ancora più vero che le relazioni si evolvono in continuazione, per cui quello che oggi puoi confidare con una certa tranquillità, non sai mai se un domani ti si ritorce contro
 
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