San Valentino: siete rimasti insieme dopo il tradimento, festeggiate?

Le coppie di traditi e/o traditori che sono rimasti insieme festeggiano il San Valentino?

  • Si

    Voti: 5 55,6%
  • No

    Voti: 4 44,4%

  • Votatori totali
    9

Brunetta

Utente di lunga data

Nicky

Utente di lunga data
Questo deriva dalla idea che il tradimento sia una sorta di punizione inferta al tradito. Tanti qui sostengono questa posizione, consapevolmente o no, e insistono. Chi la pensa così, se tradito si sconcerta, se pensa di non essersi meritato il tradimento.
Per stare bene, deve uscire da questa idea.
Sinceramente non l'ho mai vista così.
L'altro è altro, agisce per sue ragioni e esigenze. Questo non vuol dire che sia inutile chiedersi quali sono, perché se si vuole conoscere qualcuno, è essenziale chiedersi chi è e cosa lo induce ad agire, ma è un discorso diverso.
Comunque tutti possono rimanere prigionieri della propria rabbia, anche i traditori.

Tipo io che sono Dio, ti perdono.
Ci credo poco a questa capacità ed Alberto lo sta dimostrando.
Non riesce ad uscire dal pantano.
Non sarà che si riesce a perdonare solo dopo che si è capito come si comporta l’essere umano?
Però anche qui, io immagino perché non l’ho mai provato, che si arriva a ritenere il gesto una cosa perdonabile ma poi quando si cala sul personale non ce là si fa.
Non sara‘ che si confonde il perdono con il voler andare solo avanti in qualche modo?
Ma secondo me per Alberto (e non solo per lui) il problema non è il mancato perdono, che non è affatto detto che ci voglia o che crei disagio.
Alberto, per me, non riesce a superare il dolore che prova e che gli torna ciclicamente. È come succede a volte con i lutti, credi di stare bene e poi all'improvviso torni indietro, allo stesso dolore, intenso nello stesso modo dopo dieci anni.
Sotto l'onda del dolore, si sfoga con la moglie, ma non risolve nulla e finisce in quel loop che vivono tanti.
 

white74

Utente di lunga data
ecco, qui ad esempio sei un tantino drastica. tra il dire che è legittimo far rilevare l'incoerenza e dire a qualcuno "se non ti sta bene, puoi non scrivere" ce ne corre

non trovi?
Ce ne corre, ma siccome siamo adulti lo sappiamo che se scriviamo qui i fatti nostri qualcuno ci risponderà.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Penso anche che ci sia modo e modo di dire le cose. Ma ravvisare una certa incoerenza penso possa accadere. Se non si vuole che gli altri ci diano opinioni o facciano domande basta non scrivere nulla.
Esatto.
Chi scrive vuole leggere.
A volte solo applausi a volte tutto.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Sinceramente non l'ho mai vista così.
L'altro è altro, agisce per sue ragioni e esigenze. Questo non vuol dire che sia inutile chiedersi quali sono, perché se si vuole conoscere qualcuno, è essenziale chiedersi chi è e cosa lo induce ad agire, ma è un discorso diverso.
Comunque tutti possono rimanere prigionieri della propria rabbia, anche i traditori.



Ma secondo me per Alberto (e non solo per lui) il problema non è il mancato perdono, che non è affatto detto che ci voglia o che crei disagio.
Alberto, per me, non riesce a superare il dolore che prova e che gli torna ciclicamente. È come succede a volte con i lutti, credi di stare bene e poi all'improvviso torni indietro, allo stesso dolore, intenso nello stesso modo dopo dieci anni.
Sotto l'onda del dolore, si sfoga con la moglie, ma non risolve nulla e finisce in quel loop che vivono tanti.
Eh allora se è così non c’è soluzione.
Ha deciso lui di non divorziare.
Si tenga anche il resto.
 
Ultima modifica:

The Reverend

Utente di lunga data
Spinto a farlo in che senso?
Indotto a tradire. Per esempio, quando ero sposato, gli ultimi anni io trombavo con la moglie si e no un paio di volte l'anno. Non le piaceva altro tipo di sesso e quindi dovevo massacrarmi di pippe (si, porto gli occhiali!). Non ti dico quante volte sono finito sull'orlo del tradire. Questo esempio per me è un ottimo esempio di tradimento indotto.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Indotto a tradire. Per esempio, quando ero sposato, gli ultimi anni io trombavo con la moglie si e no un paio di volte l'anno. Non le piaceva altro tipo di sesso e quindi dovevo massacrarmi di pippe (si, porto gli occhiali!). Non ti dico quante volte sono finito sull'orlo del tradire. Questo esempio per me è un ottimo esempio di tradimento indotto.
Chiedevo perché non ho mai capito come si induce a tradire.
Grazie per la spiegazione.
 

hammer

Utente di lunga data
Non funziona così, non è questione di superiorità o inferiorità.
C'è una persona che ha subito un torto, un ingiustizia che lo ha fatto soffrire (le corna, un pugno in faccia, un furto) e una che ha compiuto il comportamento sbagliato.
Perdonare è decidere di abbandonare il rancore e guardare all'altro con compassione.
Qui si raggiunge un livello vicino alla santità...
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Io non capirò mai chi ama passare questa giornata degli innamorati chiusi in un locale in mezzo ad altre coppie.
Per me il San Valentino ideale è chiuse in casa a SCOPARE come si deve, mangiando baci perugina.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E poi mica sempre. Anche Lui se s'incazza se la lega al dito, vedi Giuda rispetto a Pietro. Questo per dire che c'è modo e modo di comportarsi anche nel tradire.
Benché tu sia il più preparato, forse non sei proprio un teologo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E poi mica sempre. Anche Lui se s'incazza se la lega al dito, vedi Giuda rispetto a Pietro. Questo per dire che c'è modo e modo di comportarsi anche nel tradire.
Sì è vero che ci sono livelli diversi di tradimento.
Ma il tradimento del coniuge resta molto grave, anche se non è prevista la fucilazione.
 

white74

Utente di lunga data
E siamo in due.
Solo che anche qui si apre un altro scenario.
Si è pentito prima o dopo lo sgamo?
Perche tu sai bene che la differenza è enorme.
Mah diciamo che forse non ci si pente dell’atto in sé ma del dolore arrecato. E per forza accade dopo, perché prima non lo vedi. Ipotizzo.
i “pentimenti” avvengono quasi tutti dopo aver visto le conseguenze. Ma forse sarebbe più opportuno chiamarlo dispiacere.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Senza offesa, per carità, ma a me tutta questa dinamica inquieta. È come un perpetuo giorno della marmotta, ma con la regia di Raimi o Carpenter
Quando si tradisce per aggiungere qualcosa in più al tanto che già si ha e che non si vorrebbe mai perdere purtroppo si crea una situazione del genere. Evidentemente nessuno dei due molla perché c'è tanto che li unisce. E proprio questo determina l'incredulità in chi lo ha subito. Ovviamente capisco Alberto perché è ciò che vivo anche io.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Ciao Delfi.
Si confermo lei è pentita e dimostra affetto e amore. Per ora sono ancora con lei, ma il perdono non arriverà mai. Ciò non significa che la lascerò sicuro ma l’ idea spesso mi viene. Forse sto ancora con lei proprio perché lei non molla, va avanti e mi sta vicino sopportando anche i miei momenti “brutti” di tristezza e cattiveria a volte. Credimi…. Non è facile per me che questo pensiero ce l’ ho h24, ma non è facile neanche per lei che mi vede un giorno affettuoso e l’ atro che non la cavo neanche e che magari la guardo male e/o addirittura che gli lanciò continue frecciatine.
Alberto io ti capisco. E saremo sempre oggetto di scherno ed incredulità in molti dei nostri compagni di forum. Quasi dei malati. Prima tu come eri? Un depresso schizzato altalenante? No. Io manco. Anzi tutt'altro. Io vivo abbastanza bene le voglio bene e non immagino una vita senza. È e sarà la mia compagna di vita. E penso di esserlo anche io per lei. Ma dopo gli eventi non puoi non vederla con occhi diversi, non puoi non sentirti frenato .. quasi guardingo ... Se lei subito ha confessato accogli questo come qualcosa cmq di positivo. A fronte del tradimento non è riuscita a tenere dentro la cazzata fatta. Io ci vedo cmq qualcosa di positivo. Immaturo perché sarebbe meglio tenerlo per se...ma il senso di colpa ha origine da un empatia, da un voler cmq bene l altro.
 

Eagle72

Utente di lunga data
Che io sappia (parlando di corna non c'è mai certezza) non sono mai stato tradito.
Tuttavia, da quando frequento questo forum, mi sono spesso interrogato su quale sarebbe la mia reazione in caso di tradimento.
Ebbene non potrei fare a meno di andarmene immediatamente anche se dovessi vivere in macchina.
Per questo certi "limbi" mi sembrano inconcepibili.
Non vedo il senso di una "non vita" come la tua e di conseguenza la sua.
Tuttavia se hai deciso di restare avrai avuto i tuoi buoni motivi. A questo punto l’unica cosa che conta davvero è cosa vuoi tu. Se pensi che questa ferita non potrà mai guarire e che rimarrai sempre bloccato in questa sofferenza, forse dovresti riflettere su cosa sia meglio per la tua vita.
D’altra parte, se senti che c'è ancora qualcosa per cui vale la pena combattere, forse un supporto psicologico potrebbe aiutarti a fare chiarezza sui tuoi sentimenti e su ciò che vuoi davvero per il tuo futuro.
Una decisione devi comunque prenderla.
Quando si immagina come si reagirebbe a un evento non si indovina mai la reazione vera. Solo dopo l'evento si può conoscere la verità. Io avrei scommesso di reagire come tu dici anche per molto meno. Mia moglie dice sempre che era convinta che in caso di scoperta in un secondo avrei chiuso tutto (il che mi fa anche rabbia ovviamente). Eppure sono qui. Molti vivono in un limbo... In un compromesso.. c'è chi voleva fare lo sportivo professionista ed è finito a mettere timbri al comune. Eppure nessuno gli dice perché non ti dimetti invece di essere infelice? Il restare dopo le corna (ovviamente vivendo il limbo, perché sinceramente di gente felice di essere stato tradito né conosco zero) è una delle cose meno accettate dagli altri.
 
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