Rispondo qui ad un po’ di commenti sopra.
La moglie sapeva da tempo che le cose non andavano benissimo. Lui mi raccontava di distanze abissali, litigi quotidiani e di una quotidianità basata solo sulla cura delle figlie. Non ho la presunzione di sapere con esattezza cosa succedesse in quella cosa (quello possono saperlo solo e soltanto loro) ma conosco a sufficienza lui per dire che non è un campione nel nascondere quello che sente e quel malessere non può non essere stato avvertito da lei. In ogni caso lui gliene ha parlato ma senza che ciò sbloccasse la situazione.
Però ragazzi, la verità è che io ho sempre visto i due rapporti (la mia storia e il suo matrimonio) come due cose separate. È evidente come la mia presenza abbia influenzato la sua vita matrimoniale, ma non mi sono mai pensata come la liana da afferrare per saltare da una storia all’altra. O peggio ancora come un salvagente a cui aggrapparsi per non affogare nel caos del proprio matrimonio.
E per quanto riguarda la mia ironia, non serve cercare alcuna dietrologia o farsi chiudere la vena nel leggerla. È ironia. Punto. E da sempre la uso per sdrammatizzare e per difendermi