Il post iniziale è molto bello.
I post successivi rivelano posizioni diversificate.
Chi ha figli ha comunque aspettative di un minimo appoggio. La famiglia è questo.
Quello che tutti temono è l’abbandono. Ma al sud si tende a pensare che una rsa corrisponda a sbarazzarsi dei vecchi. Ma è una visione sociale delle famiglia. Fino a poco tempo fa ovunque c’era chi diceva che mandare i bambini al nido o addirittura alla scuola dell’infanzia fosse un modo per non occuparsi di loro.
Ho letto interventi sui social di aperta riprovazione per le rsa.
L’altro giorno una mia amica (non ancora in pensione) mi ha mandato la pubblicità di una residenza alberghiera per anziani al mare come sogno futuro.
A parte il sogno di stare in perfetta salute da potersi godere la vita da persona in vacanza, più che in pensione, mi ha stupito che le sembrasse gradevole stare “tra vecchi”.
Forse sembra una condanna a me che non sopporto la socialità imposta, tipo villaggio vacanze.
Ricordo che ero andata a trovare una anziana in una rsa abbastanza gradevole. Ci era arrivata proprio in fase finale, dopo essere stata in famiglia, quando era diventato pericoloso stare sola durante il giorno per la mobilità insicura.
Lei era lucidissima e leggeva molto, ma non trovava nulla da dire con le altre donne nella residenza.
Poi ho visto stamattina una storia sui social in cui un giovane uomo simulava dialoghi con una madre un po’ rimbambita che chiedeva perché le arrivassero sms strani su curriculum inviati.
I commenti unanimi di approvazione sull’esperienza di genitori rimbambiti.
Certo che di figli che si vogliono sentire più svegli dei genitori, se ne può fare a meno.