Sospetto tradimento

Pincopallino

Utente di lunga data
Penso che ciò che crea insoddisfazione o sofferenza sia diverso da persona a persona.
Quello che fa dire non funziona è che troppe cose o cose troppo importanti sono difficili o restano non soddisfatte.
si dovrebbe provare a dare un nome concreto a queste cose importanti.
fai la lista anche tu?
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Per me la fine di un rapporto sta nella fine del dialogo e nel fregarsene dello stato d'animo di chi abbiamo accanto, se non riuscissi a parlare con mio marito e vedessi che a lui questa cosa frega meno di zero sarebbe già un bel punto di rottura.
Le persone con il tempo cambiano, non è facile restare al passo di chi abbiamo scelto una vita fa, tutto sta nel fare presente i diverbi che potrebbero nascere da questi cambiamenti e avere voglia di incontrarsi a metà strada per continuare insieme...in poche parole un rapporto finisce quando non c'è più la voglia di stare insieme, viceversa ogni cosa viene spontanea affrontarla uniti e la coppia va avanti.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Quando manca la comunicazione 2
Quando non si fanno cose insieme 4
Quando non di ha voglia di tornare a casa 3
Quando ogni cazzata è buona per litigare 1
Quando manca la comunicazione 2

Quando non si fanno cose insieme 4

Quando non di ha voglia di tornare a casa 3

Quando ogni cazzata è buona per litigare 1
 

Nicky

Utente di lunga data
si dovrebbe provare a dare un nome concreto a queste cose importanti.
fai la lista anche tu?
Mancanza di ascolto e di riflesso di dialogo. Persistenza di conflitti che, a causa dell'incapacità di capirsi, dialogare e trovare punti di incontro, continuano a ripetersi, con liti sulle stesse cose, o restano sotterranei, perché non se ne parla più ma uno o entrambi continuano a essere insoddisfatto.
Volontà di uno dei due o entrambi di contollare l'altro, più che di avere cura del suo benessere e cercare di capirlo.
Intesa carente in ambiti che si considerano importanti, come progetti per il futuro (ad esempio, uno vuole figli e l'altro no, o sull'economia o sulla vita sessuale), con irrigidimenti che non aiutano a trovare compromessi sostenibili.
Rinfacci, manipolazioni o minacce da parte di uno dei due o entrambi per ottenere quello che si vuole.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Mancanza di ascolto e di riflesso di dialogo. Persistenza di conflitti che, a causa dell'incapacità di capirsi, dialogare e trovare punti di incontro, continuano a ripetersi, con liti sulle stesse cose, o restano sotterranei, perché non se ne parla più ma uno o entrambi continuano a essere insoddisfatto.
Volontà di uno dei due o entrambi di contollare l'altro, più che di avere cura del suo benessere e cercare di capirlo.
Intesa carente in ambiti che si considerano importanti, come progetti per il futuro (ad esempio, uno vuole figli e l'altro no, o sull'economia o sulla vita sessuale), con irrigidimenti che non aiutano a trovare compromessi sostenibili.
Rinfacci, manipolazioni o minacce da parte di uno dei due o entrambi per ottenere quello che si vuole.
Sarebbe utile stilare un decalogo per i nuovi venuti o per i già venuti ignoranti (che ignorano) in modo possano apprendere quali sIano i sintomi di un rapporto non funzionante.
Darebbe un valore aggiunto a questo forum sempre più frivolo.
Di frivolezza c‘e bisogno al pari di tanto altro.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Stamattina ho letto una frase su un muro qui a Bassacutena che inserirei nel decalogo:

la bugia è l’inizio di un addio silenzioso.
 

Alberto

Utente di lunga data
A me sembra che, dopo tre anni di questo andazzo, si sia stabilità una "ritualizzazione" (o metodica comportamentale) che consente alla coppia - apparentemente in crisi periodica per postumi di tradimento emerso - di trovare la soluzione... per rimanere insieme.

In fin dei conti, alla "quotidianità pacata che c'è in un rapporto lungo", che rischia di degradare nella noia esistenziale, avete preferito un modo tutto tipico della coppia che consente di "rinnovare" il legame, appena scattato il momento di allontanamento (uscire di casa), con il "recupero " che fa il partner rimasto in casa dell'altro che si è allontanato. Sapendo dove cercarlo, che è rassicurante.

Credo che, senza averne piena consapevolezza, Alberto e consorte abbiano elaborato una soluzione originale (incomprensibile ai più) che fa funzionare il loro rapporto di coppia.

Meglio del ricorso allo scambismo, alla coppia aperta, al tradimento come stampella, ecc., almeno per me.
Beh… sincerante non la vedo proprio così.
Citi “tradimento emerso”, specifico che lei l’ ha fatto emergere in quanto ha confessato la sera stessa del tradimento, poteva benissimo tenersi i suoi scheletri nell’ armadio, ma si sentiva troppo “sporca” e ha confessato. Naturalmente nonnè che così si è “ripulita”, anzi…. La merda gli è rimasta addosso. Detto ciò, non siamo mai stati una coppia “annoiata”, anzi….. siamo sempre stati (e lo siamo ancora) una coppia molto attiva, tra cene con amici, serate danzanti, weekend, viaggi, vacanze, sport insieme, ecc….in intimità bene, direi molto bene. Quindi “escludo” che ricorriamo a questo “giochino” per tenere la coppia “viva” e lontano dalla noia. Tra l’ altro questo è successo il primo anno, cioè durante la mia “confusione e sconvolgimento” totale. Volvevo lasciarla ma allo stesso tempo provavo un forte amore e paura di perderla, ero combattuto (lo sono ancora in parte), e la mia mente era in un vortice incredibile, delle volte la punzecchiavo e offendevo all’ inverosimile, lei sopportava fino a crollare e andare via, (non è che l’ ha fatto centinaia di volte ma in qualche occasione dove avevo superato il limite), delle volte si chiudeva in se non parlava più si rattristiva e piangeva. Delle altre volte invece diventavo di una tenerezza e sprizzavo amore da tutti i pori, la baciavo, coccolavo e arrivavo a pensare “forse avrei dovuto dargli di più….. “…. Ma poi in un nano secondo la mia testa cambiava pensiero e…. In testa mi frullavano altri pensieri : mq cosa dovevo fare di più? Gli ho dato tutto me stesso… non gli mancava niente…. Non siamo mai stati una coppia scoppiata”….. e già di questo passo….
Insomma…… non ci sono “giochini” o cose strane, ma semplicemente un uomo tradito, che si è trovato in una cosa che mai avrebbe pensato di trovarsi, stravolto e sconvolto con la testa in balia alle montagne russe con pensieri continuamente contrastanti.
Sono riuscito a “riprendere” la mia testa, siamo ancora insieme, non l’ ho perdonata (e mai lo farò) sono passati 3 anni…. Sembrano tanti, ma ho letto di utenti che hanno lasciato il/là traditore/traditrice anche dopo 10 anni. Il tempo non guarisce questa ferita, forse riesce a fermare l’ emorragia, ma rimarrà sempre la cicatrice.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
@Alberto onestamente non puoi stare con una persona se non l'hai perdonata
ha sbagliato, nessuno è santo, gli errori si fanno, non puoi immaginare come siano imperfetti gli esseri umani.
lasciala per l'amor del cielo, lasciala libera di vivere, senza avere accanto una persona che non la perdonerà mai
 

Jim Cain

Utente di lunga data
@Alberto onestamente non puoi stare con una persona se non l'hai perdonata
ha sbagliato, nessuno è santo, gli errori si fanno, non puoi immaginare come siano imperfetti gli esseri umani.
lasciala per l'amor del cielo, lasciala libera di vivere, senza avere accanto una persona che non la perdonerà mai
non puoi stare con una persona se non l'hai perdonata DOPO DIVERSI ANNI.
 

hammer

Utente di lunga data
Beh… sincerante non la vedo proprio così.
Citi “tradimento emerso”, specifico che lei l’ ha fatto emergere in quanto ha confessato la sera stessa del tradimento, poteva benissimo tenersi i suoi scheletri nell’ armadio, ma si sentiva troppo “sporca” e ha confessato. Naturalmente nonnè che così si è “ripulita”, anzi…. La merda gli è rimasta addosso. Detto ciò, non siamo mai stati una coppia “annoiata”, anzi….. siamo sempre stati (e lo siamo ancora) una coppia molto attiva, tra cene con amici, serate danzanti, weekend, viaggi, vacanze, sport insieme, ecc….in intimità bene, direi molto bene. Quindi “escludo” che ricorriamo a questo “giochino” per tenere la coppia “viva” e lontano dalla noia. Tra l’ altro questo è successo il primo anno, cioè durante la mia “confusione e sconvolgimento” totale. Volvevo lasciarla ma allo stesso tempo provavo un forte amore e paura di perderla, ero combattuto (lo sono ancora in parte), e la mia mente era in un vortice incredibile, delle volte la punzecchiavo e offendevo all’ inverosimile, lei sopportava fino a crollare e andare via, (non è che l’ ha fatto centinaia di volte ma in qualche occasione dove avevo superato il limite), delle volte si chiudeva in se non parlava più si rattristiva e piangeva. Delle altre volte invece diventavo di una tenerezza e sprizzavo amore da tutti i pori, la baciavo, coccolavo e arrivavo a pensare “forse avrei dovuto dargli di più….. “…. Ma poi in un nano secondo la mia testa cambiava pensiero e…. In testa mi frullavano altri pensieri : mq cosa dovevo fare di più? Gli ho dato tutto me stesso… non gli mancava niente…. Non siamo mai stati una coppia scoppiata”….. e già di questo passo….
Insomma…… non ci sono “giochini” o cose strane, ma semplicemente un uomo tradito, che si è trovato in una cosa che mai avrebbe pensato di trovarsi, stravolto e sconvolto con la testa in balia alle montagne russe con pensieri continuamente contrastanti.
Sono riuscito a “riprendere” la mia testa, siamo ancora insieme, non l’ ho perdonata (e mai lo farò) sono passati 3 anni…. Sembrano tanti, ma ho letto di utenti che hanno lasciato il/là traditore/traditrice anche dopo 10 anni. Il tempo non guarisce questa ferita, forse riesce a fermare l’ emorragia, ma rimarrà sempre la cicatrice.
Hai due alternative o te ne vai o la perdoni veramente.
Non hai il diritto di stare al fianco di una donna che non hai perdonato.
Hai detto che non la perdonerai mai.
Un vero uomo non accetterebbe mai di vivere la vita con una donna che in cuor suo non ha perdonato.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Giusto per placare la mia smania di protagonismo, ecco un esempio di possibile decalogo da sottoporre al gentile pubblico come argomento di discussione costruttiva circa segnali concreti che un rapporto non funziona:

1) Comunicazione deteriorata: quando si evitano le conversazioni importanti, ci sono continui fraintendimenti o prevalgono il silenzio, il sarcasmo e le accuse.

2) Assenza di progettualità comune: non ci sono più obiettivi condivisi (famiglia, casa, viaggi, crescita personale), o uno dei due porta avanti piani separati senza coinvolgere l’altro.

3) Mancanza di intimità (fisica ed emotiva): il desiderio sessuale si è spento e non c'è più voglia di vicinanza, tenerezze, contatto o condivisione delle emozioni profonde.

4) Conflitti frequenti e mai risolti: i litigi sono ricorrenti, sugli stessi temi, senza una reale volontà di comprensione o compromesso. Si litiga per vincere, non per chiarire.

5) Disinteresse per la vita dell’altro: non c’è più curiosità o attenzione per ciò che l’altro vive, prova o desidera. Si vive in parallelo, come coinquilini o peggio, come estranei.

6) Perdita di rispetto reciproco: si verificano offese, denigrazioni, manipolazioni o comportamenti umilianti. Il rispetto fondamentale viene a mancare.

7) Assenza di fiducia o presenza di bugie: tradimenti (fisici o emotivi), segreti, controllo eccessivo o mancanza di trasparenza generano una rottura della fiducia.

8) Vivere costantemente nella frustrazione o nel malessere: uno o entrambi i partner si sentono costantemente sminuiti, soli, insoddisfatti o infelici nella relazione.

9) Priorità diverse e incompatibili: quando i valori di fondo o le priorità quotidiane sono divergenti (es. figli, lavoro, gestione del tempo libero) e diventano motivo di scontro o distacco.

10) Presenza di una terza persona emotivamente significativa: se uno dei due inizia a trovare altrove ciò che manca nella coppia — ascolto, comprensione, complicità — e vi investe emotivamente, è un segnale critico.

Questi punti non sono una classifica di importanza e/o gravità (sono nell'ordine in cui mi sono venuti in mente) e soprattutto non indicano necessariamente che la relazione debba finire, ma evidenziano che senza intervento consapevole e volontà di cambiamento, il legame si sta disgregando.
 

hammer

Utente di lunga data
Giusto per placare la mia smania di protagonismo, ecco un esempio di possibile decalogo da sottoporre al gentile pubblico come argomento di discussione costruttiva circa segnali concreti che un rapporto non funziona:

1) Comunicazione deteriorata: quando si evitano le conversazioni importanti, ci sono continui fraintendimenti o prevalgono il silenzio, il sarcasmo e le accuse.

2) Assenza di progettualità comune: non ci sono più obiettivi condivisi (famiglia, casa, viaggi, crescita personale), o uno dei due porta avanti piani separati senza coinvolgere l’altro.

3) Mancanza di intimità (fisica ed emotiva): il desiderio sessuale si è spento e non c'è più voglia di vicinanza, tenerezze, contatto o condivisione delle emozioni profonde.

4) Conflitti frequenti e mai risolti: i litigi sono ricorrenti, sugli stessi temi, senza una reale volontà di comprensione o compromesso. Si litiga per vincere, non per chiarire.

5) Disinteresse per la vita dell’altro: non c’è più curiosità o attenzione per ciò che l’altro vive, prova o desidera. Si vive in parallelo, come coinquilini o peggio, come estranei.

6) Perdita di rispetto reciproco: si verificano offese, denigrazioni, manipolazioni o comportamenti umilianti. Il rispetto fondamentale viene a mancare.

7) Assenza di fiducia o presenza di bugie: tradimenti (fisici o emotivi), segreti, controllo eccessivo o mancanza di trasparenza generano una rottura della fiducia.

8) Vivere costantemente nella frustrazione o nel malessere: uno o entrambi i partner si sentono costantemente sminuiti, soli, insoddisfatti o infelici nella relazione.

9) Priorità diverse e incompatibili: quando i valori di fondo o le priorità quotidiane sono divergenti (es. figli, lavoro, gestione del tempo libero) e diventano motivo di scontro o distacco.

10) Presenza di una terza persona emotivamente significativa: se uno dei due inizia a trovare altrove ciò che manca nella coppia — ascolto, comprensione, complicità — e vi investe emotivamente, è un segnale critico.

Questi punti non sono una classifica di importanza e/o gravità (sono nell'ordine in cui mi sono venuti in mente) e soprattutto non indicano necessariamente che la relazione debba finire, ma evidenziano che senza intervento consapevole e volontà di cambiamento, il legame si sta disgregando.
Bastano solo i primi tre punti a mio avviso.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Bastano solo i primi tre punti a mio avviso.
E' molto probabile, secondo me, che se vi sono 2 o 3 sintomi evidenti, prima o poi ne arrivano anche altri, molti se non tutti gli altri. Ma essendo per l'appunto sintomi, alla fine conta soprattutto la volontà consapevole di cambiamento in reazione a questi: non funzionante non vuol dire necessariamente irreparabile, IMHO
 
Ultima modifica:

ivanl

Utente di lunga data
Giusto per placare la mia smania di protagonismo, ecco un esempio di possibile decalogo da sottoporre al gentile pubblico come argomento di discussione costruttiva circa segnali concreti che un rapporto non funziona:

1) Comunicazione deteriorata: quando si evitano le conversazioni importanti, ci sono continui fraintendimenti o prevalgono il silenzio, il sarcasmo e le accuse.

2) Assenza di progettualità comune: non ci sono più obiettivi condivisi (famiglia, casa, viaggi, crescita personale), o uno dei due porta avanti piani separati senza coinvolgere l’altro.

3) Mancanza di intimità (fisica ed emotiva): il desiderio sessuale si è spento e non c'è più voglia di vicinanza, tenerezze, contatto o condivisione delle emozioni profonde.

4) Conflitti frequenti e mai risolti: i litigi sono ricorrenti, sugli stessi temi, senza una reale volontà di comprensione o compromesso. Si litiga per vincere, non per chiarire.

5) Disinteresse per la vita dell’altro: non c’è più curiosità o attenzione per ciò che l’altro vive, prova o desidera. Si vive in parallelo, come coinquilini o peggio, come estranei.

6) Perdita di rispetto reciproco: si verificano offese, denigrazioni, manipolazioni o comportamenti umilianti. Il rispetto fondamentale viene a mancare.

7) Assenza di fiducia o presenza di bugie: tradimenti (fisici o emotivi), segreti, controllo eccessivo o mancanza di trasparenza generano una rottura della fiducia.

8) Vivere costantemente nella frustrazione o nel malessere: uno o entrambi i partner si sentono costantemente sminuiti, soli, insoddisfatti o infelici nella relazione.

9) Priorità diverse e incompatibili: quando i valori di fondo o le priorità quotidiane sono divergenti (es. figli, lavoro, gestione del tempo libero) e diventano motivo di scontro o distacco.

10) Presenza di una terza persona emotivamente significativa: se uno dei due inizia a trovare altrove ciò che manca nella coppia — ascolto, comprensione, complicità — e vi investe emotivamente, è un segnale critico.

Questi punti non sono una classifica di importanza e/o gravità (sono nell'ordine in cui mi sono venuti in mente) e soprattutto non indicano necessariamente che la relazione debba finire, ma evidenziano che senza intervento consapevole e volontà di cambiamento, il legame si sta disgregando.
A parte il 6, secondo mia moglie io sono causa di tutti gli altri punti dal giorno che mi ha conosciuto
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Giusto per placare la mia smania di protagonismo, ecco un esempio di possibile decalogo da sottoporre al gentile pubblico come argomento di discussione costruttiva circa segnali concreti che un rapporto non funziona:

1) Comunicazione deteriorata: quando si evitano le conversazioni importanti, ci sono continui fraintendimenti o prevalgono il silenzio, il sarcasmo e le accuse.

2) Assenza di progettualità comune: non ci sono più obiettivi condivisi (famiglia, casa, viaggi, crescita personale), o uno dei due porta avanti piani separati senza coinvolgere l’altro.

3) Mancanza di intimità (fisica ed emotiva): il desiderio sessuale si è spento e non c'è più voglia di vicinanza, tenerezze, contatto o condivisione delle emozioni profonde.

4) Conflitti frequenti e mai risolti: i litigi sono ricorrenti, sugli stessi temi, senza una reale volontà di comprensione o compromesso. Si litiga per vincere, non per chiarire.

5) Disinteresse per la vita dell’altro: non c’è più curiosità o attenzione per ciò che l’altro vive, prova o desidera. Si vive in parallelo, come coinquilini o peggio, come estranei.

6) Perdita di rispetto reciproco: si verificano offese, denigrazioni, manipolazioni o comportamenti umilianti. Il rispetto fondamentale viene a mancare.

7) Assenza di fiducia o presenza di bugie: tradimenti (fisici o emotivi), segreti, controllo eccessivo o mancanza di trasparenza generano una rottura della fiducia.

8) Vivere costantemente nella frustrazione o nel malessere: uno o entrambi i partner si sentono costantemente sminuiti, soli, insoddisfatti o infelici nella relazione.

9) Priorità diverse e incompatibili: quando i valori di fondo o le priorità quotidiane sono divergenti (es. figli, lavoro, gestione del tempo libero) e diventano motivo di scontro o distacco.

10) Presenza di una terza persona emotivamente significativa: se uno dei due inizia a trovare altrove ciò che manca nella coppia — ascolto, comprensione, complicità — e vi investe emotivamente, è un segnale critico.

Questi punti non sono una classifica di importanza e/o gravità (sono nell'ordine in cui mi sono venuti in mente) e soprattutto non indicano necessariamente che la relazione debba finire, ma evidenziano che senza intervento consapevole e volontà di cambiamento, il legame si sta disgregando.
Prendo la 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 10.
 
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