Rapporto con mia madre

Gaia

Utente di lunga data
Buongiorno,
Oggi ho pranzato con mia madre.
E come ogni volta abbiamo litigato.
Ho un rapporto strano con lei.
La amo, ma non mi sono mai sentita figlia, piuttosto madre.
Lei mi ama questo e’ indubbio, ma siamo troppo diverse.
La sento fragile e debole. L’ho sempre avvertita così. Sempre come se cercasse una spalla su cui poggiarsi.
Al contempo l’ho sempre sentita giudicante nei miei confronti.
Troppo sorridente, troppo irriverente, troppo tutto. Sono sempre inadeguata alla sua idea di figlia.
Non siamo mai riuscite a costruire un rapporto.
Oggi ennesima litigata perché le ho detto che non amo che mi faccia cento domande. La sento controllante e lo fa perché vive in un perenne stato di ansia. E si lagna di ogni cosa.
Le ho detto di andare da uno psicologo perché sta peggiorando molto e allora ha detto che nessuno la capisce e che avrebbe voluto una figlia diversa.
Non so. Onestamente non so davvero cosa fare per lei.
La invito a ogni uscita, anche quelle con marito. La porto con me ogni volta che posso perché si annoia.
Ma sta diventando pesante.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nessuno migliora invecchiando, perché nessuno guarisce dalle proprie piccole o grandi problematiche o sofferenze per inadeguatezza.
I figli non accettano l’invecchiamento dei genitori e il conseguente accentuarsi delle caratteristiche negative.
Generalmente i figli riescono a vedere i genitori come persone che sono come sono per la loro storia, di cui prevalentemente sanno proprio poco, solo in prossimità della loro morte o dopo, ma è troppo tardi.
 

Gaia

Utente di lunga data
Nessuno migliora invecchiando, perché nessuno guarisce dalle proprie piccole o grandi problematiche o sofferenze per inadeguatezza.
I figli non accettano l’invecchiamento dei genitori e il conseguente accentuarsi delle caratteristiche negative.
Generalmente i figli riescono a vedere i genitori come persone che sono come sono per la loro storia, di cui prevalentemente sanno proprio poco, solo in prossimità della loro morte o dopo, ma è troppo tardi.
Mia madre ha avuto una pessima infanzia.
Sua madre era una donna molto forte, coriacea.
Le è mancata un’infanzia. Per noi ha cercato di fare del suo meglio.
E sinceramente non posso dire che sia stata una cattiva madre, sempre presente. Sempre amorevole almeno fino alla mia adolescenza.
Poi io sono diventata diversa da come mi avrebbe voluta.
E da li ha iniziato a essere giudicante.
E io mi sono allontanata emotivamente.
Quando assistevo mia suocera che era allettata lei ne era gelosa e si lagnava che passassi molto tempo con lei.
E io sincerante l’ho odiata per questo. Perché in un mio momento di bisogno lei cercava attenzioni.
E questa è una costante.
Non ho mai potuto piangere per le mie cose. Dovevo consolare lei per i miei problemi.
 

Nicky

Utente di lunga data
Su di lei non puoi agire, ma forse potresti capire se c'è un modo per arginare il fastidio che ti fa provare.
Perché ha così presa su di te? Cosa vi porta a litigare?
 

Gaia

Utente di lunga data
Su di lei non puoi agire, ma forse potresti capire se c'è un modo per arginare il fastidio che ti fa provare.
Perché ha così presa su di te? Cosa vi porta a litigare?
Non ho mai sopportato chi si lagna, peraltro senza motivo.
E non ho mai perdonato di doverla consolare invece di poter piangere per le mie cose.
Non ho mai perdonato il sentirla dire che tanto a me non mi ammazza nessuno. E perciò qualunque cosa la può scaricare come se fossi il suo water
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non ho mai sopportato chi si lagna, peraltro senza motivo.
E non ho mai perdonato di doverla consolare invece di poter piangere per le mie cose.
Non ho mai perdonato il sentirla dire che tanto a me non mi ammazza nessuno. E perciò qualunque cosa la può scaricare come se fossi il suo water
Forse non sopporti chi si lagna perché hai percepito lei lagnosa. Cambia la causa.
La causa è lei, ma sei anche tu che non la sentivi abbastanza forte e accogliente per sostenerti.
Insomma ammetti la tua fragilità.
 

Nicky

Utente di lunga data
Non ho mai sopportato chi si lagna, peraltro senza motivo.
E non ho mai perdonato di doverla consolare invece di poter piangere per le mie cose.
Non ho mai perdonato il sentirla dire che tanto a me non mi ammazza nessuno. E perciò qualunque cosa la può scaricare come se fossi il suo water
Comprendo come ti senti, perché mia suocera è così, oltre ad altre persone che ho conosciuto.
Quello che provi è più che giustificato. È il suo modo, sbagliato, di chiedere attenzione,.
Magari se sai che ci sono tue scelte che scatenano questa sua reazione giudicante, cambia discorso, così non ti esasperi.
Penso che ti serva lasciar andare un po', toglierti da giudizio, suo, ma anche tuo.
 

Gaia

Utente di lunga data
Comprendo come ti senti, perché mia suocera è così, oltre ad altre persone che ho conosciuto.
Quello che provi è più che giustificato. È il suo modo, sbagliato, di chiedere attenzione,.
Magari se sai che ci sono tue scelte che scatenano questa sua reazione giudicante, cambia discorso, così non ti esasperi.
Penso che ti serva lasciar andare un po', toglierti da giudizio, suo, ma anche tuo.
Non è questione di scelte, ma di modo di essere. A lei io non piaccio molto.
E lei non piace molto a me.
Poi ovviamente nessuno sceglie i figli e nessuno sceglie i genitori.
Non fraintendermi. Non è che io la disprezzi o viceversa. Proprio siamo come l’acqua e l’olio.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sei figlia unica?
 

Nicky

Utente di lunga data
Non è questione di scelte, ma di modo di essere. A lei io non piaccio molto.
E lei non piace molto a me.
Poi ovviamente nessuno sceglie i figli e nessuno sceglie i genitori.
Non fraintendermi. Non è che io la disprezzi o viceversa. Proprio siamo come l’acqua e l’olio.
Mah, non so, non avendo figli, non so se tra le cose che può provare un genitore verso un figlio ci sia il fatto di non apprezzarlo.
Al limite, mi viene in mente che un genitore possa volere da un figlio cose che non ottiene; non so, ad esempio, che possa aspettarsi da un figlio gesti di affetto secondo un proprio criterio e non ottenerli.
Penso che un genitore possa provare frustrazione, non sentendo corrisposto come vorrebbe l'amore che prova, più che pensare ma guarda che schifezza di figlio che ho.
 

Gaia

Utente di lunga data
Mah, non so, non avendo figli, non so se tra le cose che può provare un genitore verso un figlio ci sia il fatto di non apprezzarlo.
Al limite, mi viene in mente che un genitore possa volere da un figlio cose che non ottiene; non so, ad esempio, che possa aspettarsi da un figlio gesti di affetto secondo un proprio criterio e non ottenerli.
Penso che un genitore possa provare frustrazione, non sentendo corrisposto come vorrebbe l'amore che prova, più che pensare ma guarda che schifezza di figlio che ho.
Lei non pensa che io sia una schifezza. Be’ io lo penso di lei.
Ma ogni mio gesto è sempre diverso da come lo vorrebbe e da come secondo lei dovrei farlo.
Una volta mi ha rimproverata perché con il mio lavoro oscuravo mio marito.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
No lei è così con tutti, solo che i miei fratelli la sopportano di più . Inoltre con me cerca una rapporto diverso che però non abbiamo costruito.
E provare a fare come loro?
 

hammer

Utente di lunga data
No lei è così con tutti, solo che i miei fratelli la sopportano di più . Inoltre con me cerca una rapporto diverso che però non abbiamo costruito.
Lascia correre. Minimizza. Se ti senti attaccata rispondi con un sorriso. Non metterti a tu per tu. Con chi litighi? E' tua madre.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mia madre ha avuto una pessima infanzia.
Sua madre era una donna molto forte, coriacea.
Le è mancata un’infanzia. Per noi ha cercato di fare del suo meglio.
E sinceramente non posso dire che sia stata una cattiva madre, sempre presente. Sempre amorevole almeno fino alla mia adolescenza.
Poi io sono diventata diversa da come mi avrebbe voluta.
E da li ha iniziato a essere giudicante.
E io mi sono allontanata emotivamente.
Quando assistevo mia suocera che era allettata lei ne era gelosa e si lagnava che passassi molto tempo con lei.
E io sincerante l’ho odiata per questo. Perché in un mio momento di bisogno lei cercava attenzioni.
E questa è una costante.
Non ho mai potuto piangere per le mie cose. Dovevo consolare lei per i miei problemi.
Lo sai che ti descrivi come tua nonna?
 

Gaia

Utente di lunga data
Lo sai che ti descrivi come tua nonna?
Allora, lo so.
Succede che non esistono persone forti, ma solo persone che devono esserlo perché attorno hanno persone meno forti.
Mia nonna era una donna risoluta. Suo marito era tornato dalla guerra malato di mente.
E così aveva dovuto lavorare per due.
La mia mamma, poverina, non ha avuto un’infanzia felice. Direi che non ha proprio avuto un’infanzia perché era in collegio visto che mia nonna lavorava e mio nonno era malato.
Ecco, come madre quando eravamo piccoli infatti lei è stata molto accogliente e molto amorevole. Mi ricordo che non ci lasciava mai. Ci portava con sé in ogni luogo.
Però i suoi traumi oggi si sono fatti evidenti. Lei cerca qualcuno a cui appoggiarsi. E io mi presto , ma mi pesa perché moltissime volte vorrei potermi appoggiare io.
 
Top