Ditemi se sono io a sbagliare

Brunetta

Utente di lunga data
Poppi si vede benissimo che sei un periodo in cui sei totalmente confusa e sopraffatta dagli eventi.
Sembra che tu abbia solo noi come punto di riferimento e la tua famiglia e qualche amica in Italia.
È ovvio che non trovi nessuno che ti aiuti a considerare le cose separatamente.
 

poppy

Miele e formaggio
Poppi si vede benissimo che sei un periodo in cui sei totalmente confusa e sopraffatta dagli eventi.
Sembra che tu abbia solo noi come punto di riferimento e la tua famiglia e qualche amica in Italia.
È ovvio che non trovi nessuno che ti aiuti a considerare le cose separatamente.
È cosi. Ma che ne parlo con costanza è solo con voi e mio papà
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Me lo spieghi meglio per favore
Il cervello dei bambini funziona in modo diverso da quello degli adulti.

I tuoi figli sono sotto i 5 anni, quindi il loro cervello adesso è una spugna alla massima potenza.
E questo implica che è capace di essere veramente flessibile e "scrivere e riscrivere" le informazioni adattandosi e riorganizzandosi in risposta agli stimoli.

Questo implica che quello che tu senti è tuo e no dei tuoi figli.
Il senso di morte, fallimento non è loro.
E' tuo.

Loro, se adeguatamente sostenuti e se non usati come contenitori degli stati d'animo degli adulti che li circondano, si adattano. Imparano. Riorganizzano. Integrano.

Sei tu, in quanto adulta, che non lo sa fare bene come loro.
E il tuo dovere di adulta nei loro confronti è valorizzare questa loro capacità.

In soldoni, è per te troppo tutto questo.

Se vuoi tenerti occupata in modo produttivo in questo periodo, studia come funziona il cervello dei bambini. Puoi partire da una brevissima ricerca in rete e iniziare a cercare informazioni sul tema che ti ho citato. ;)
 

Brunetta

Utente di lunga data
È cosi. Ma che ne parlo con costanza è solo con voi e mio papà
Intanto ci aiuti dicendo quanti anni ha tuo marito?
Tu pensi (ora, perché quando avete, in due, deciso di venire in Italia, non li consideravate problemi gravi) alle difficoltà di adattamento dei tuoi figli. Fidati che, come dice Ipazia parlando di plasticità, i bambini non avranno problemi per adattarsi in Italia. Il piccoli per ora ha te come riferimento e la casa è dove c’è la mamma, il grande (🤦🏻‍♀️grande) non ha ancora creato legami sociali, le educatrici del nido o i compagni sono solo un inizio di socialità.
Posso raccontarti un aneddoto personale per rassicurarti. Mia figlia compie gli anni all’inizio di gennaio. Andava al nido con educatrici molto brave. Quando ha compiuto i tre anni il comune la espulsa dal nido, per farle frequentare la scuola materna (non si chiamava ancora scuola dell’infanzia) io ho fatto il diavolo a quattro per evitarlo, inutilmente, e ho pianto tanto.
Il primo giorno mia figlia avrebbe dovuto frequentare solo due ore, per i protocolli di inserimento. Te la faccio breve. È rimasta fino alle 18. Era contentissima di essere in un posto nuovo con giochi nuovi. È diventata la mascotte dei bimbi più grandi, tanto che è stata invitata a un paio di compleanni.
È ovvio che tu possa pensare alle difficoltà di lingua. Ma ti garantisco, da maestra che ha avuto bambini di tutto il mondo, che imparano in pochi mesi, un tempo più breve, più sono piccoli.
Un bambino non conosce la geografia. Essere a Londra o Roma è lo stesso.
Poi parliamo di tuo marito.
 

poppy

Miele e formaggio
Il cervello dei bambini funziona in modo diverso da quello degli adulti.

I tuoi figli sono sotto i 5 anni, quindi il loro cervello adesso è una spugna alla massima potenza.
E questo implica che è capace di essere veramente flessibile e "scrivere e riscrivere" le informazioni adattandosi e riorganizzandosi in risposta agli stimoli.

Questo implica che quello che tu senti è tuo e no dei tuoi figli.
Il senso di morte, fallimento non è loro.
E' tuo.

Loro, se adeguatamente sostenuti e se non usati come contenitori degli stati d'animo degli adulti che li circondano, si adattano. Imparano. Riorganizzano. Integrano.

Sei tu, in quanto adulta, che non lo sa fare bene come loro.
E il tuo dovere di adulta nei loro confronti è valorizzare questa loro capacità.

In soldoni, è per te troppo tutto questo.

Se vuoi tenerti occupata in modo produttivo in questo periodo, studia come funziona il cervello dei bambini. Puoi partire da una brevissima ricerca in rete e iniziare a cercare informazioni sul tema che ti ho citato. ;)
Grazie lo faroʻ
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Il cervello dei bambini funziona in modo diverso da quello degli adulti.

I tuoi figli sono sotto i 5 anni, quindi il loro cervello adesso è una spugna alla massima potenza.
E questo implica che è capace di essere veramente flessibile e "scrivere e riscrivere" le informazioni adattandosi e riorganizzandosi in risposta agli stimoli.

Questo implica che quello che tu senti è tuo e no dei tuoi figli.
Il senso di morte, fallimento non è loro.
E' tuo.

Loro, se adeguatamente sostenuti e se non usati come contenitori degli stati d'animo degli adulti che li circondano, si adattano. Imparano. Riorganizzano. Integrano.

Sei tu, in quanto adulta, che non lo sa fare bene come loro.
E il tuo dovere di adulta nei loro confronti è valorizzare questa loro capacità.

In soldoni, è per te troppo tutto questo.

Se vuoi tenerti occupata in modo produttivo in questo periodo, studia come funziona il cervello dei bambini. Puoi partire da una brevissima ricerca in rete e iniziare a cercare informazioni sul tema che ti ho citato. ;)

Aggiungo una cosetta.

Per i bambini sono essenziali, ESSENZIALI, le routine.
Vedere che non mangi, per esempio, è una routine che si interrompe.

Io non ho figli mangio quando voglio, se non voglio non mangio.
Se avessi figli, ingoierei cibo anche a forza e col sorriso.

E' rasserenante la routine del cibo.
Proprio in particolare del cibo.

Quindi siediti con loro, sorridi e mangia.
Anche se quello che mangi sa di piombo.
 

poppy

Miele e formaggio
Aggiungo una cosetta.

Per i bambini sono essenziali, ESSENZIALI, le routine.
Vedere che non mangi, per esempio, è una routine che si interrompe.

Io non ho figli mangio quando voglio, se non voglio non mangio.
Se avessi figli, ingoierei cibo anche a forza e col sorriso.

E' rasserenante la routine del cibo.
Proprio in particolare del cibo.

Quindi siediti con loro, sorridi e mangia.
Anche se quello che mangi sa di piombo.
E questo discorso della routine peroʻ non fa a cazzotti con il toglierlo dal nido, dalla sua citta, dalla sua lingua ecc ?
Parlo solo di axel perche Oliver ha solo 6 mesi...Che ne capisce..
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Hai ragione. Ma ho paura che tutti questi cambianenti possano danneggiare axel.
Io un modo di rimettermi a posto lo trovo anche qui. Spero. Ma lui dovrà afrrontare casa nuova, citta nuova lingua nuova nido nuovo e poi mamma e papa non piu insieme.
Mi sembra troppo
I bambini fintanto che si sentono amati sono indistruttibili. L'unico rischio vero è quello che tu nella smania di ricollocarti lo possa trascurare. Poi magari lo metti in un nido inglese come ce la stanno tanti e il problema è risolto
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
E questo discorso della routine peroʻ non fa a cazzotti con il toglierlo dal nido, dalla sua citta, dalla sua lingua ecc ?
Parlo solo di axel perche Oliver ha solo 6 mesi...Che ne capisce..
No, quelle non sono routine fondamentali. :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Almeno oggi resta
In questo periodo di vita sta andando così: mi sembra di poter fermarmi e prender il tempo per cazzeggiare, scrivere, anche metter in ordine i pensieri e poi...bam!!

Inciampo in cose e persone che mi affascinano e meravigliano e mi metto a seguirli come seguissi il pifferaio di Hamelin...

E il tempo scorre...
 

poppy

Miele e formaggio
In questo periodo di vita sta andando così: mi sembra di poter fermarmi e prender il tempo per cazzeggiare, scrivere, anche metter in ordine i pensieri e poi...bam!!

Inciampo in cose e persone che mi affascinano e meravigliano e mi metto a seguirli come seguissi il pifferaio di Hamelin...

E il tempo scorre...
Allora doppiamente grazie per il tempo dedicato a me.
E grazie a tutti davvero.
 
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