...senti, Otella mia... guarda che io non sto scherzando... anzi, penso che, magari, potrei stare molto bene in tua compagnia... perché escludi a priori questa possibilità?... a me sei molto simpatica... ti riconosco molte qualità intellettuali... e sai essere divertente... quando non cerchi inutili forzature... io ci sono... alcune cose di me le sai già... se vuoi, posso scrivertene delle altre... a proposito... è uscito il mio nuovo libro... una fatica pazzesca... mi piacerebbe che tu lo leggessi... ma perché ciò avvenga... dovrei rivelare la mia identità... e questo, ora, non posso farlo...
...l'unica delusione che mi hai dato... è stata quella di aver scritto, pubblicamente, le cose che ti ho inviato privatamente... vedi, Otella mia, non devi farlo mai... anch'io ho ricevuto delle lettere... in privato... nelle quali mi sono state riferite delle cose, ma... nemmeno sotto tortura le rivelerei... capisci?... è una questione di stile... di orgoglio personale... di autostima... tu ne hai poca, vero?... Otella mia... tu hai pochissima autostima, vero?... comunque, non voglio infierire ulteriormente... ti perdono... e, se vuoi, ci possiamo anche conoscere...
La mia autostima?! non credo sia oggetto di discussione ma se proprio ci tieni a saperlo mi confesserò: ho sempre pensato di avere una bassa autostima, per una serie di ragioni che qui non sto a spiegare, ma devo dire che non è vero. credo di essere umana, sono orgogliosa di alcune mie qualità ed esiste al mondo una sola persona che riesce a farmi sentire piccola e che per questo mi crea qualche conflitto... ma non sei tu, non è mio padre, non è il mio ragazzo, non è niente di così banale.
Detto questo, dovrei dirti che sono dolente per aver comunicato al mondo che non sei la vittima che si difende dagli attacchi ma che ti diverti a fare lo stronzo, ma non è vero. tu reagisci con una cattiveria smisurata contro persone che sono qui non per ricevere i tuoi insegnamenti (vai ad insegnare a chi paga per ascoltarti), ma per capire qualcosa di sè attraverso gli altri. e tu non dai nulla se non sterile derisione, cattiva futile inutile acida derisione. Io non ti perdono, semplicemente perchè per me non sei nulla, nulla che possa aiutarmi a crescere, solo una persona che cerca, servendosi di mille sovrastrutture, di invalidare gli altri per costruirsi una sua identità e trovare un suo spazio.
Non m'interessa sapere il titolo del tuo libro, se dovessi cercare un nome, sarebbe il nome di chi avrei piacere ad incontrare, di chi ha destato il mio interesse e un po' della mia stima.
Ora, ti saluto, e ti lascio continuare a giocare con gli altri, con chi ha piacere a leggere ciò che scrivi, nonostante non sia che esibizione e non confronto. Ti lascio a chi ha la pazienza di aspettare il tuo cambiamento, perchè non illuderti, chi ti ascolta, lo fa in attesa che tu possa un giorno stancarti del palcoscenico e deciderti a parlare di te, delle tue emozioni, delle tue preoccupazioni, delle tue gioie, come un essere umano... anche se stai facendo di tutto per nasconderlo sei un essere umano. Io sono tranquilla, non mi sento in difetto, perchè ho provato a mio modo a venirti incontro, chiedendo, con la più assoluta semplicità di spogliarti di questo ruolo e di dare in quanto persona qui dentro, ma sei troppo superbo per aver letto e compreso anche solo una parola. Non rileggo ciò che ho scritto, ti avverto, perciò divertiti pure a sottolineare gli errori di battitura o gli accenti, perchè me ne frego di perdere tempo a scegliere per ogni parola fra acuto e grave... lo fai sempre quando ti viene chiesto di te, quando non ricevi ammirazione, quando le persone rifiutano le tue regole e il tuo linguaggio.