Bistrot da Crotaly!

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Old lancillotto

Utente di lunga data
lanci, non ho riflettutto capillarmente nella lettura di questa pagina, ma solo per stanchezza , non per disinteresse.

quello che istintivamente mi viene da dire , cosi, di getto, è che infine credo che sia una questione di personalità e in questo termine ci metto un sacco di roba ( educazione, principi, cultura...)

personalmente ritengo di essere una persona leale, tant'è che se oggi la natura del rapporto con il coinquilino è cambiata , e lo chiamo cosi proprio perchè non lo considero mio marito come lui sua moglie, non è per la relazione extra che ha avuto ( benchè lui non ci creda ) ma perchè NON sento , non vivo, il suo ruolo di marito, compagno, complice e amico.

E questo , tutto questo che ho evidenziato in neretto, io non lo posso tacere, non ne sono capace, e non sarei nemmeno capace, quindi, di dirgli di mantenere quel patto di fedeltà sessuale che abbiamo deciso di osservare anni fa, considerando che,sempre dal mio punto di vista, quel patto matrimoniale lo abbiamo tradito a 360 gradi, e non solo attraverso lo spazio sessuale, ma soprattutto su tutto il resto.

in parole povere credo che sia una questione di atteggiamento.

Te la senti di reggere questa ambiguità? Io non giudico negativamente affatto Lanci, soprattuto un uomo come te che quantomeno è stato capace di porsi alcune domande...

Quindi viviTI, che altro puoi fare a questo punto, la storia futura ( in senso di percorso, non di relazione ) riuscirà forse a scioglierti qualche nodo.


a tal proposito o a sproposito, e a tutti mi rivolgo, vi parlero' di una esperienza che intendo fare a Romena( toscana ) dove in un monastero in date programmate, si sviluppano temi ( corsi )anche sulla relazione di coppia, ...sono incontri tenuti da professionisti
laici e non... e mi dicono ( amici ) con una preparazione a dir poco eccezionale.

Se vi interessa vi terro' informati, essendo molto frequentati da gente che arriva da tutta italia, le iscrizioni devono essere in largo anticipo organizzate.


Sono incontri che durano tre giorni, in questo posto meraviglioso, dove si ascolta, si parla, ci si confronta, si piange, si ride, si mangia, si dorme, si sta in silenzio...e si riparte.

al primo corso ne segue un secondo corso, e poi un terzo.

se vi interessa vi terro' informati.

Grazie carissima

riesci sempre a dare delle opinioni molto articolate.

Comprendo la tua parte in neretto, in effetti è su quelle cose che si basano i miei dubbi, ovvero quando vivi situazioni diverse dalle tue dove nonostante tutto senti ancora la presenza di quei "progetti" comuni, ti diventa difficile anche tradire.

Nonostante ciò, se dalla famiglia non riesci più ad ottenere dei riconoscimenti di merito, o se per ogni merito sei accusato di molte manchevolezze che senti infondate, arrivi che di fronte all'adulazione di un estraneo, fai fatica a resistere. Se poi il rapporto con chi ti adula è continuativo (lavoro, palestra, luoghi comuni, ecc), è improbabile non cedere alla tentazione.

Ribadisco, io non sono per il tradimento e non assolvo nessuno, nemmeno me stesso ho assolto, ma oggi so per certo che quando ho tradito allora, l'unica vera alternativa che avevo era separarmi!!!
Mi spiego meglio.
I problemi che stavo vivendo in quel periodo tra lavoro, imminente cambio casa (avevo meno di un anno per farlo), rapporti difficili con mia moglie e mia figlia, situazione finanziaria difficile, mi avevano portato alla rottura. Conoscere questa nuova persona mi ha aiutato ad affrontate con decisione il nuovo periodo, ma non era una persona con la quale avrei mai costruito una famiglia (anche lei concordava questo concetto), a quel punto avrei dovuto rinunciare a lei per rimanere fedele e sarei crollato sotto le mie responsabilità, oppure mollare tutto e fallire in modo anche più grave.

Il tradimento è un gesto vile, ma che mi ha permesso di superare il guado.

Ho fatto dei morti sul percorso, lo so, ma in quel caso l'errore è stato di sottostima dell'impatto che ha avuto quella storia. Alla luce di oggi, il problema non è stato il tradimento in quanto tale, ma le modalità su come è stato condotto. Probabilmente è anche questo che mi fa pensare che un tradimento possa essere terapeutico, puoi tradire, ma devi sempre avere chiara la situazione e sapere che puoi essere "corretto" anche nel tradimento.....

Forse è meglio che vada a dormire, domani rileggo cosa ho scritto, mi sembra un po' confuso quest'ultimo passo.........
 
O

Old fabrizio56

Guest
Bruja
non mi pare che questo tuo thread abbia riscosso successo, o sono tutti in ferie, o il forum ormai è pieno di traditori convinti.

Tu conosci bene la mia storia e sai anche che, pur essendo stato un traditore, ho sempre creduto nella fedeltà, nonostante ciò, oggi ho una leggera apertura al "tradimento terapeutico".

Lo so che con questa definizione ti si torcono le budella e stai già fecendo fumo, la caldaia sta andando in pressione.

Cosa intendo per tradimento terapuetico?

La vita di coppia si basa su molti equilibri che sono anche compromessi caratteriali, due persone si mettono insieme perchè si piacciono, ma solo dopo aver superato il periodo della passione, riescono a vedersi per quello che sono. Spesso questo nuovo modo di vedersi crea contrasti e difficoltà interno alla coppia che non sempre si riescono a superare. Tutte le separazioni e i divorzi nascono proprio da questa incapacità di rimanere uniti.

Accade ovviamente che prima di arrivare alla separazione però si passi attraverso uno o più tradimenti, tradimenti che dovrebbero comunque insegnare qualcosa all'attore protagonista, ma solitamente questo non avviene almeno fino a quando non è scoperto, e poi neanche in quel caso hai la certezza che il gesto insegni qualcosa. Ecco perchè alla fine sfociano le liti e le rivendicazioni che su questo forum trattiamo.

Cosa dovrebbe insegnare il tradimento???

Che sicuramente il nostro partner non è sufficiente a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, oppure che siamo troppo egoisti per accettare i compromessi di un unione sentimentale.

Perchè però io parlo di "tradimento terapeutico"?

La vita, salvo casi particolari, è molto lunga da vivere, tutto sommato oggi sappiamo che possimo godercela senza particolari acciacchi almeno fino a 60 anni, dato che iniziamo prima dei 20, abbiamo un lungo periodo per costruirci il nostro mondo. Proprio il tempo che abbiamo a disposizione io dividerei in due categorie i traditori: quelli che praticamente tradiscono in luna di miele e quelli che tradiscono alle nozze d'argento!

Chi tradisce praticamente da subito non ha mai davvero sentito la responsabilità e il carico morale dell'unione, non è riuscito a comprendere l'importanza del rapporto di coppia, la condivisione delle gioie e dei dolori, non ha il senso della famiglia, non ha lo scambio profondo con il partner, insomma vive da single nella coppia!!!!

Ecco che questo tradimento io lo trovo censurabile e criticabile perchè a questo punto tanto vale vivere da single o da coppia di amici che ogni tanto si ritrovano a letto insieme. E' un insulto all'intelligenza delle persone costituire una famiglia pensando al tradimento come una componente della propria esistenza, sempre che non si parli di coppia aperta dove è dichiarato sin dall'inizio che entrambi possono fare ciò che desiderano del proprio corpo, ma anche in questo caso, il termine "famiglia" mi sembra che storca un po'.

Diverso invece è il tradimento maturato dopo molti anni di fedeltà e di costruzione di progetto comune, e qui parlo di tradimento terapeutico. Qualcuno ovviamente obietterà che sto cercando di giustificare le mie azioni, ma sono mesi che rifletto su questo concetto, sono propenso a discuterne e cambiare opinione, però non è per autoassolvermi che lo sto esprimendo.

Dopo tanti anni di convivenza si è costituita una "società" famiglia che ha molti legati sociali: parenti, amici, lavoro, casa, impegni finanziari, impegni sociali, affetti, ecc. La convivenza non porta i due partner a vivere e crescere parallelamente in modo che le differenza dei due siano sempre costanti nel tempo, solitamente le vite sono divergenti, ecco perchè con il passare degli anni si trovi sempre più insopportabile in compagno perchè sempre più incompabile con noi.

Nonostante che insopportabilità, ci rendiamo conto che non vorremmo mai fare a meno di lui, non sappiamo darci una ragione, cerchiamo nel nostro animo, ma non troviamo una motivazione ragionevole e logica che ci tenga uniti, eppure sentiamo di volere rimanere insieme fino alla fine. Però siamo come delle pentole a pressione, ci carichiamo, ci carichiamo, ci carichiamo........ e se un tempo una sana litigata con il partner sfociava poi in una pace fatta a letto, le famose divergenze aumentate portano a stupidi rancori che caricano ulteriormente. A questo punto io faccio fatica a non giustificare un tradimento, non perchè questo debba essere la salvezza della coppia, ma perchè di fatto diventa la valvola di sfogo che riporta la pressione a livelli accettabili.

So che questo concetto è criticabile, alla fine credo che non esista una VERITA' GIUSTA, ma tante verità che abbiano PRO e CONTRO. Non sono PRO tradimento, ma in alcuni casi mi sento di giustificarlo e condividerlo...........

Ora a voi cogliere questa provocazione

Raccolgo il guanto di sfida della tua provocazione e mi accingo alla singolar tenzone
.

Scherzi a parte, ho letto il tuo thread, e devo dire che l'ho trovato interessante, credo però che tu non abbia tenuto conto di un fattore importante, in questa tua teoria del "tradimento terapeutico". Nel forum abbiamo letto molte volte di persone che hanno tradito e quando dopo si sono accorte che quello che in realtà volevano era di rimanere con il tradito/a, si son visti recapitare una bella richiesta di separazione.

Quindi la tua teoria potrebbe al limite funzionare, ma rischia di diventare una bomba che ti scoppia in mano, creando danni irreparabili e mi viene da domandarmi " ma ne vale realmente la pena correre questo rischio " ?


Ciao

p.s. ma ci vai in ferie? Io sono vicinissimo.....conto le ore
 
O

Old fabrizio56

Guest
Opsss chiedo scusa, buon giorno a tutti, qui oggi piove ed io domani vado in ferie.
 
O

Old giulia

Guest
Bruja
non mi pare che questo tuo thread abbia riscosso successo, o sono tutti in ferie, o il forum ormai è pieno di traditori convinti.

Tu conosci bene la mia storia e sai anche che, pur essendo stato un traditore, ho sempre creduto nella fedeltà, nonostante ciò, oggi ho una leggera apertura al "tradimento terapeutico".

Lo so che con questa definizione ti si torcono le budella e stai già fecendo fumo, la caldaia sta andando in pressione.

Cosa intendo per tradimento terapuetico?

La vita di coppia si basa su molti equilibri che sono anche compromessi caratteriali, due persone si mettono insieme perchè si piacciono, ma solo dopo aver superato il periodo della passione, riescono a vedersi per quello che sono. Spesso questo nuovo modo di vedersi crea contrasti e difficoltà interno alla coppia che non sempre si riescono a superare. Tutte le separazioni e i divorzi nascono proprio da questa incapacità di rimanere uniti.

Accade ovviamente che prima di arrivare alla separazione però si passi attraverso uno o più tradimenti, tradimenti che dovrebbero comunque insegnare qualcosa all'attore protagonista, ma solitamente questo non avviene almeno fino a quando non è scoperto, e poi neanche in quel caso hai la certezza che il gesto insegni qualcosa. Ecco perchè alla fine sfociano le liti e le rivendicazioni che su questo forum trattiamo.

Cosa dovrebbe insegnare il tradimento???

Che sicuramente il nostro partner non è sufficiente a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, oppure che siamo troppo egoisti per accettare i compromessi di un unione sentimentale.

Perchè però io parlo di "tradimento terapeutico"?

La vita, salvo casi particolari, è molto lunga da vivere, tutto sommato oggi sappiamo che possimo godercela senza particolari acciacchi almeno fino a 60 anni, dato che iniziamo prima dei 20, abbiamo un lungo periodo per costruirci il nostro mondo. Proprio il tempo che abbiamo a disposizione io dividerei in due categorie i traditori: quelli che praticamente tradiscono in luna di miele e quelli che tradiscono alle nozze d'argento!

Chi tradisce praticamente da subito non ha mai davvero sentito la responsabilità e il carico morale dell'unione, non è riuscito a comprendere l'importanza del rapporto di coppia, la condivisione delle gioie e dei dolori, non ha il senso della famiglia, non ha lo scambio profondo con il partner, insomma vive da single nella coppia!!!!

Ecco che questo tradimento io lo trovo censurabile e criticabile perchè a questo punto tanto vale vivere da single o da coppia di amici che ogni tanto si ritrovano a letto insieme. E' un insulto all'intelligenza delle persone costituire una famiglia pensando al tradimento come una componente della propria esistenza, sempre che non si parli di coppia aperta dove è dichiarato sin dall'inizio che entrambi possono fare ciò che desiderano del proprio corpo, ma anche in questo caso, il termine "famiglia" mi sembra che storca un po'.

Diverso invece è il tradimento maturato dopo molti anni di fedeltà e di costruzione di progetto comune, e qui parlo di tradimento terapeutico. Qualcuno ovviamente obietterà che sto cercando di giustificare le mie azioni, ma sono mesi che rifletto su questo concetto, sono propenso a discuterne e cambiare opinione, però non è per autoassolvermi che lo sto esprimendo.

Dopo tanti anni di convivenza si è costituita una "società" famiglia che ha molti legati sociali: parenti, amici, lavoro, casa, impegni finanziari, impegni sociali, affetti, ecc. La convivenza non porta i due partner a vivere e crescere parallelamente in modo che le differenza dei due siano sempre costanti nel tempo, solitamente le vite sono divergenti, ecco perchè con il passare degli anni si trovi sempre più insopportabile in compagno perchè sempre più incompabile con noi.

Nonostante che insopportabilità, ci rendiamo conto che non vorremmo mai fare a meno di lui, non sappiamo darci una ragione, cerchiamo nel nostro animo, ma non troviamo una motivazione ragionevole e logica che ci tenga uniti, eppure sentiamo di volere rimanere insieme fino alla fine. Però siamo come delle pentole a pressione, ci carichiamo, ci carichiamo, ci carichiamo........ e se un tempo una sana litigata con il partner sfociava poi in una pace fatta a letto, le famose divergenze aumentate portano a stupidi rancori che caricano ulteriormente. A questo punto io faccio fatica a non giustificare un tradimento, non perchè questo debba essere la salvezza della coppia, ma perchè di fatto diventa la valvola di sfogo che riporta la pressione a livelli accettabili.

So che questo concetto è criticabile, alla fine credo che non esista una VERITA' GIUSTA, ma tante verità che abbiano PRO e CONTRO. Non sono PRO tradimento, ma in alcuni casi mi sento di giustificarlo e condividerlo...........

Ora a voi cogliere questa provocazione
Ciao Lanci,
se ricordo bene tu hai tradito e non sei stato scoperto, è così?
Rinfrescami la memoria... fammi un sunto please.
Giulia
 

Lettrice

Utente di lunga data
Bruja
non mi pare che questo tuo thread abbia riscosso successo, o sono tutti in ferie, o il forum ormai è pieno di traditori convinti.

Tu conosci bene la mia storia e sai anche che, pur essendo stato un traditore, ho sempre creduto nella fedeltà, nonostante ciò, oggi ho una leggera apertura al "tradimento terapeutico".

Lo so che con questa definizione ti si torcono le budella e stai già fecendo fumo, la caldaia sta andando in pressione.

Cosa intendo per tradimento terapuetico?

La vita di coppia si basa su molti equilibri che sono anche compromessi caratteriali, due persone si mettono insieme perchè si piacciono, ma solo dopo aver superato il periodo della passione, riescono a vedersi per quello che sono. Spesso questo nuovo modo di vedersi crea contrasti e difficoltà interno alla coppia che non sempre si riescono a superare. Tutte le separazioni e i divorzi nascono proprio da questa incapacità di rimanere uniti.

Accade ovviamente che prima di arrivare alla separazione però si passi attraverso uno o più tradimenti, tradimenti che dovrebbero comunque insegnare qualcosa all'attore protagonista, ma solitamente questo non avviene almeno fino a quando non è scoperto, e poi neanche in quel caso hai la certezza che il gesto insegni qualcosa. Ecco perchè alla fine sfociano le liti e le rivendicazioni che su questo forum trattiamo.

Cosa dovrebbe insegnare il tradimento???

Che sicuramente il nostro partner non è sufficiente a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, oppure che siamo troppo egoisti per accettare i compromessi di un unione sentimentale.

Perchè però io parlo di "tradimento terapeutico"?

La vita, salvo casi particolari, è molto lunga da vivere, tutto sommato oggi sappiamo che possimo godercela senza particolari acciacchi almeno fino a 60 anni, dato che iniziamo prima dei 20, abbiamo un lungo periodo per costruirci il nostro mondo. Proprio il tempo che abbiamo a disposizione io dividerei in due categorie i traditori: quelli che praticamente tradiscono in luna di miele e quelli che tradiscono alle nozze d'argento!

Chi tradisce praticamente da subito non ha mai davvero sentito la responsabilità e il carico morale dell'unione, non è riuscito a comprendere l'importanza del rapporto di coppia, la condivisione delle gioie e dei dolori, non ha il senso della famiglia, non ha lo scambio profondo con il partner, insomma vive da single nella coppia!!!!

Ecco che questo tradimento io lo trovo censurabile e criticabile perchè a questo punto tanto vale vivere da single o da coppia di amici che ogni tanto si ritrovano a letto insieme. E' un insulto all'intelligenza delle persone costituire una famiglia pensando al tradimento come una componente della propria esistenza, sempre che non si parli di coppia aperta dove è dichiarato sin dall'inizio che entrambi possono fare ciò che desiderano del proprio corpo, ma anche in questo caso, il termine "famiglia" mi sembra che storca un po'.

Diverso invece è il tradimento maturato dopo molti anni di fedeltà e di costruzione di progetto comune, e qui parlo di tradimento terapeutico. Qualcuno ovviamente obietterà che sto cercando di giustificare le mie azioni, ma sono mesi che rifletto su questo concetto, sono propenso a discuterne e cambiare opinione, però non è per autoassolvermi che lo sto esprimendo.

Dopo tanti anni di convivenza si è costituita una "società" famiglia che ha molti legati sociali: parenti, amici, lavoro, casa, impegni finanziari, impegni sociali, affetti, ecc. La convivenza non porta i due partner a vivere e crescere parallelamente in modo che le differenza dei due siano sempre costanti nel tempo, solitamente le vite sono divergenti, ecco perchè con il passare degli anni si trovi sempre più insopportabile in compagno perchè sempre più incompabile con noi.

Nonostante che insopportabilità, ci rendiamo conto che non vorremmo mai fare a meno di lui, non sappiamo darci una ragione, cerchiamo nel nostro animo, ma non troviamo una motivazione ragionevole e logica che ci tenga uniti, eppure sentiamo di volere rimanere insieme fino alla fine. Però siamo come delle pentole a pressione, ci carichiamo, ci carichiamo, ci carichiamo........ e se un tempo una sana litigata con il partner sfociava poi in una pace fatta a letto, le famose divergenze aumentate portano a stupidi rancori che caricano ulteriormente. A questo punto io faccio fatica a non giustificare un tradimento, non perchè questo debba essere la salvezza della coppia, ma perchè di fatto diventa la valvola di sfogo che riporta la pressione a livelli accettabili.

So che questo concetto è criticabile, alla fine credo che non esista una VERITA' GIUSTA, ma tante verità che abbiano PRO e CONTRO. Non sono PRO tradimento, ma in alcuni casi mi sento di giustificarlo e condividerlo...........

Ora a voi cogliere questa provocazione
Lanci, io ti voglio bene e lo sai... pero' non chiamiamo le cose con nomi diversi... il tuo non e' un tradimento terapeutico... e' un tradimento di compensazione... esattamente come tanti altri...

Stai ancora facendo confusione tra CHI SEI e CHI VUOI ESSERE...

Bacio
 

Lettrice

Utente di lunga data
Cara Persa, in linea di principio tu hai ragione, ma mi permetto di aggiugere che l'eventuale "altra" è cosciente della situazione che andrà a vivere...quindi non deresponsabilizziamo nessuno.

Le vittime e i carnefici, in età adulta, non ci sono, ma uomini e donne consenzienti e capaci di intendere e volere, sei d'accordo vero?
Ti quoto e straquoto... se non do da mangiare al gatto il gatto va dal vicino... esempio terra, terra perche' in fondo gli esseri umani a quel livello stanno
 

Bruja

Utente di lunga data
Buongiorno

Intanto rispondo a Lancy che tanto solertemente mi informa che il thread non ha avuto seguito, forse a causa di ferie o di svogliatezza. Poco conta, alla fine lo scritto resta, dalle ferie si torna e l'argomento è sempre attuale!
Passiamo al seguito; mi pare che molti abbiano già risposto in modo articolato, ma trovo che Fabrizio, a cui auguro buone ferie, abbia detto una frase illuminante.... per terapeutico che sia il tradimento, è vero che il rischio di perdere capra e cavoli è sempre presente.
Sapete io ho capito dai numerosi interventi sull'argomento letti sul forum che il tradimento a volte è anche agevolato dal fatto che si ha la percezione che dall'altra parte ci siano poche chances per andarsene! Proprio gli impegni e le situazioni di "doveri", di contrasti, di economia e di indipendenza possono giocare un ruolo ingfluente sulla scelta dei traditi.
Faccio un semplice esempio preso dal post di Lancy, se la "moglie" che non sappiamo cosa pensasse, avesse avuto la forza, la possibilità o semplicemente la rivendicazione di lasciarlo al suo tradimento terapeutico.... come credete sarebbe andata? Forse l'altra avrebbe trovato a sua volta il coraggio di mettersi con lui? Forse lui avrebbe rimpianto a vita la perdita della moglie? Forse lei superato il momento nero avrebbe trovato una strada più saddisfacente? Forse il malessere di lui era dovuto a quello che dicevo avanti... un mancato progetto, una mancata realizzazione, e la solucione o la risposta avrebbe dovuta essere data dalla moglie che forse aveva le stesse mancate proiezioni di quello che avrebbe voluto dalla vita a due.
Non so e non voglio indagare, non mi compete, ma l'aut aut che a suo tempo lui diede alla moglie aveva, per quello che aveva descritto, molte possibilità di lasciar credere che il manico del coltello del tradimento lo avesse lui! Per certi versi siamo noi e la nostra personalità che destiniamo dove stiano le ragioni e le probabili evoluzioni.
Avere problemi economici è un problema esistenziale, non realizzarsi sul lavoro è un problema personale, non avere il supporto che ci si aspetta dal partner è un problema di coppia........ allora perchè il tutto va buttato nel calderone della coppia ed il tradimento diventa terapeutico? Forse che risolve le finanze o il lavoro? No, è solo la panacea che permette di sopportare quanto di irrealizzato; e su questo potrei anche avere un occhio di comprensione, ma..... se dall'altra parte ci fosse stata la medesima situazione e la persona si fosse preventivamente "compensata" alla pari ... e quindi se ne fosse "fottuta" della compensazione di lui, allora parleremmo di tradimento terapeutico......
Non è il terapeutico che contesto ma l'unilaterale.
E comunque la questione qui era a monte e lo dissi, il tradimento lo si può discutere, accettare, comprendere e perfino ammetterne un concorso di colpa, ma il protrarsi continuo e persistente con una terapia che da una parte è arrangiarsi per sopravvivere ai problemi della vita in genere e dall'altra è un sopportare anche l'umiliazione e l'offesa all'intelligenza in nome di una millantata necessità di non poter fare a meno della compensazione, specie se poi, come moltissimi sostengono, quella compensazione non la vorrebbero mai come compagna di vita. Beh..... non giudico, non accuso ma certo fa pensare sull'equità della considerazioneche di dovrebbe avere della persona con la quale si è fatto insieme un bel pezzo del cammino della vita.
Sapete, ho un'amica che è stata tradita malamente per anni, lei tutta casa e famiglia nonostante fosse un'artista, ma era felice di sacrificarsi per il progetto di vita che avevano, lui importante manager che girava il mondo! Lei ha sempre pensato che poteva capitare che in qualche hotel di Tokyo, Parigi New York potesse trovare qualche tentazione, era una tentazione fatale, ma non poteva pensare che l'avesse nelle sue abituali segretarie...
Non sto a dirvi cosa ha fatto lei per la famiglia, era sola e tutto ricadeva su lei con due figli piccoli! Poi l'ha scoperto........ lui naturalmente negava e reiterava, in fase di crisi lui teneva ancora la tresca in essere, insomma la classica presa per il c... anche morale; ed allora lei ha tirato fuori tutta la frustrazione e la negazione subita e che aveva accettato per amore e progetto di coppia e famiglia!
Non si è separata, perchè avrebbe fatto il gioco di lui.... non voleva fare la separata con alimenti, è rimasta in famiglia, si gode lo stipendio lauto di lui, ha comprato un casale nella Lucchesia e sta mettendo su un atelier artistico. Di lui poco le importa perchè ormai la stima è talmente caduta che anche l'amore è compromesso.... affetto ne sussiste ma come ricordo di ciò che era e come padre dei suoi figli!
Direte voi che è stata crudele, che ha protittato, che ha castigato lui...............no, si è solo risarcita per tutto quello che ha fatto credendo a qualcosa che non esisteva. Ora lui pare sia fedele ma a lei non interessa neppure più.... tant'è che lei è rifiorita, lui quasi si sta riinnamorando di lei e lei vede tutto con lo sguardo di chi pensa "per cosa veramente ti sei giocato tutto questo?"...... Oggi lui è, nonostante il ruolo di prestigio, insoddisfatto anche sul lavoro!
Ecco, questa è l'altra faccia della medaglia del tradimento, che forse non era terapeutico per lui, ma lo è stato per lei!!!
Sapete l'uomo tende a fraintendere.........e spesso crede di pensare come una donna..........è l'errore peggiore che possa fare, la donna ragiona col cuore, ma quando smette non ragiona con la testa ma con la "mancanza di cuore", che è la cosa peggiore che possa capitare...
Bruja


p.s. Dio quando l'Uomo gli chiese quancosa di "rosa" gli diede la Donna perchè era certo che fosse quello il suo pensiero.... non poteva arrivare a credere che l'Uomo pensasse alla Gazzetta dello Sport.......... se ha frainteso lui, figuriamoci noi!!!
 

Lettrice

Utente di lunga data
Bruja

TBT... ti ordino di lasciare il corpo di Bruja!!!!

Bruja ci sei?... Ti lancio un po' d'acqua santa...


Buon giorno

PS: la tua amica mi piace
 

Bruja

Utente di lunga data
Letty

TBT... ti ordino di lasciare il corpo di Bruja!!!!

Bruja ci sei?... Ti lancio un po' d'acqua santa...


Buon giorno

PS: la tua amica mi piace
Sta a vedere che sono "posseduta" e non me ne sono accorta.....

Vado a mettermi una parure d'aglio, non si sa mai

Devo dire che nonostante qualche eccesso la mia amica ha mostrato delle palle esagonali!!

Bruja
 

Lettrice

Utente di lunga data
Sta a vedere che sono "posseduta" e non me ne sono accorta.....

Vado a mettermi una parure d'aglio, non si sa mai

Devo dire che nonostante qualche eccesso la mia amica ha mostrato delle palle esagonali!!

Bruja
La tua mica mi ha ispirata... volo verso nuove malefatte
 

Bruja

Utente di lunga data
Micio

Se foste davvero amiche
ispireste anche me, oh



Puon Ciorno Pimpe/i
Senta lei, veda di darsi una mossettina ed ispirarsi in proprio..... e sì che di idee ne abbiamo lanciate negli ultimi tempi!!

Stavo rivedendo quella dello strofinìo del peperoncino negli slip dei fedifraghi..... non è una cosa di alta strategia ma deve funzionare di brutto!!!

Bruja
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Senta lei, veda di darsi una mossettina ed ispirarsi in proprio..... e sì che di idee ne abbiamo lanciate negli ultimi tempi!!

Stavo rivedendo quella dello strofinìo del peperoncino negli slip dei fedifraghi..... non è una cosa di alta strategia ma deve funzionare di brutto!!!

Bruja

e secondo te io vado pure a metter mani nelle loro mutande
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Raccolgo il guanto di sfida della tua provocazione e mi accingo alla singolar tenzone
.

Scherzi a parte, ho letto il tuo thread, e devo dire che l'ho trovato interessante, credo però che tu non abbia tenuto conto di un fattore importante, in questa tua teoria del "tradimento terapeutico". Nel forum abbiamo letto molte volte di persone che hanno tradito e quando dopo si sono accorte che quello che in realtà volevano era di rimanere con il tradito/a, si son visti recapitare una bella richiesta di separazione.

Quindi la tua teoria potrebbe al limite funzionare, ma rischia di diventare una bomba che ti scoppia in mano, creando danni irreparabili e mi viene da domandarmi " ma ne vale realmente la pena correre questo rischio " ?


Ciao

p.s. ma ci vai in ferie? Io sono vicinissimo.....conto le ore
Ci sono talmente tanti interventi che devo rispondere singolarmente ad ognuno altrimenti mi incarto da solo.

Partiamo con il chiarire che (oggi sono più sveglio di ieri sera) il tradimento che io ho definito terapeutico non è progettato e programmato, è un'oppurtunità che ti coglie impreparato e che non sai gestire.
Ovvio che il tradimento da parte di chi lo subisce può essere scatenante per una separazione, quindi è chiaro che rientra nella categoria precedentemente descritta nel mio post dove non stai più a parlare di progetti comuni e/o di rapporti da condividere.

OK....

Ho deciso di non parlare di tradimento e di fare un esempio assurdo per collocare nello spazio irreale il mio concetto.

Ci troviamo all'interno della nostra casa ipertecnologica del futuro, tutto è comandato da sensori collegati a computer che regolano la temperatura, l'umidità, l'illuminazione, il sottofondo musicale, le fragranze profumate, gli ologrammi che abbelliscono i locali. Tutta la sicurezza di casa è comandata da altri computer che bloccano le porte, le finestre, che controllano anche il perimetro del nostro giardino. Siamo appena entrati in questa casa, abbiamo sottoscritto un contratto che ci impegna per il resto dei nostri giorni a pagare quella rata che ci consentirà di vivere in questo ipotetico "paradiso tecnologico". Dopo le prime ore che ci siamo insediati, ci rendiamo conto di non aver completato il sistema di riconoscimento e non abbiamo nessun controllo sulla strumentazione di casa che ci identifica come un estraneo e quindi attiva i sistemi di sicurezza. Noi dobbiamo uscire: cosa facciamo???
Rimaniano li in un angolo nella speranza che qualcuno venga a salvarci, o cominciamo a forzare porte/finestre/congegni sapendo che la riparazione sarà un ulteriore aggravio delle nostre spese???

Ma rendiamo il quadro più drammatico.

Siamo prigionieri in questa casa perchè come accede in certi film, alcuni malvimenti sono riusciti ad entrare e ci tengono in scacco. In casa abbiamo anche la famiglia che è in pericolo e sappiamo che per uscirne vivi dobbiamo causare un'esplosione in cucina con il gas, o un'allagamento con manomissione dell'impianto elettrico. Entrambe le soluzioni sappiamo che renderanno lo stabile inutilizzabile e nessuna assicurazione ci coprirà il danno provocato intenzionalmente.
Ancora una volta: cosa facciamo?

In queste situazioni (potrei citarne molte altre) sappiamo sempre che dobbiamo prendere una decisione, sappiamo che non possiamo "non" fare qualcosa, sappiamo che qualunque scelta noi prenderemo causeremo un danno diretto o indiretto, a noi e/o agli altri, spesso non abbiamo nemmeno il tempo per metabolizzare le informazioni in nostro possesso per scegliere la strada meno "costosa".

Nella vita di tutti i giorni la prigione non è il matrimonio, ma la nostra stessa vita. Siamo soffocati dagli impegni che abbiamo accumulato negli anni (ecco perchè parla di tradimento in età matura), abbiamo obblighi verso tutti e verso tutto: la moglie, i figli, gli animali domestici, i genitori, i suoceri, il lavoro, la casa, la scuola dei figli, la banca, le bollette, l'automobile, ............... Questa prigione ti sta portando all'esaurimento......

Molte volte di fronte a te hai due strade: scappare lontano o cedere alla tentazione che ti si prospetta davanti e che riesce a farti dimenticare il peso delle responsabilità.

OK, fatto questo esempio torno a dire che non mi assolvo, ma voglio mettere tutti davanti a dei fatti da valutare con razionalità e non con lo spirito morale che ognuno di noi ha.


Per rispondere a te caro Fabrizio56, la bomba ti può scoppiare in mano, ma cosa è più pericoloso: una bomba a mano, o un petardo da mezzo chilo????
 
O

Old Addos

Guest
Senza titolo

Nel corso della propria vita , può succedere di non riuscire ad essere sempre uguali a se stessi ; il tradimento può essere visto anche come la conseguenza di un cambiamento che avviene in noi ;

è un' esperienza che quasi sempre risulta fallimentare , ma è facile essere bravi con il senno di poi ; dovremmo essere bravi anche con il senno di prima , ma non è da tutti ;

personalmente , credo che il tradimento - perpetrato o subìto - sia una tappa nella crescita di una persona , che meriti comunque di essere vissuta.
 

Bruja

Utente di lunga data
ok ok

e secondo te io vado pure a metter mani nelle loro mutande
Allora bisognerà che tu ci dia orari, abitudini e percorsi per studiare una strategia..... tendenzialmente cerchiamo di fare lavori puliti e senza spargimento di sangue, è così kitch !!!
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Ciao Lanci,
se ricordo bene tu hai tradito e non sei stato scoperto, è così?
Rinfrescami la memoria... fammi un sunto please.
Giulia
Non ricordi bene....

Io ho tradito e"mi sono" fatto scoprire, nel senso che non ho fatto nulla per tenere nascosta la cosa. I problemi più grossi sono nati quando ovviamente mia moglie mi ha detto di scegliere e io non sono stato capace di rispondere!!!

Non avevo dubbi sulla risposta, volevo mia moglie, ma io non ho mai accettato le imposizioni o i ricatti, ho sempre reagito in questo modo fin da ragazzino. Questa cosa ha inasprito il rapporto e mi ha poi portato a consumare il tradimento (che fino a quel giorno era solo virtuale) di nascosto mentendo nel peggiore dei modi.

Però anche a te dico, il mio tradimento non c'entra con il tema che sto trattando qui. Non mi voglio assolvere perchè anche se oggi affermo "non potevo farne a meno", so che potevo muovermi in mille modi diversi, essere più sincero, e anche più coraggioso, ma allora benchè mantenessi famiglia da 15 anni, non ero ancora preparato ad un tradimento di quell'entità
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Sorella crotala

Allora bisognerà che tu ci dia orari, abitudini e percorsi per studiare una strategia..... tendenzialmente cerchiamo di fare lavori puliti e senza spargimento di sangue, è così kitch !!!

ma io veramente
vorrei che se ne trovasse una


gli tornerebbe quantomeno il colorito...


non è piacevole vivere con una salma.
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Bon ciorno lanci

Non ricordi bene....

Io ho tradito e"mi sono" fatto scoprire, nel senso che non ho fatto nulla per tenere nascosta la cosa. I problemi più grossi sono nati quando ovviamente mia moglie mi ha detto di scegliere e io non sono stato capace di rispondere!!!

Non avevo dubbi sulla risposta, volevo mia moglie, ma io non ho mai accettato le imposizioni o i ricatti, ho sempre reagito in questo modo fin da ragazzino. Questa cosa ha inasprito il rapporto e mi ha poi portato a consumare il tradimento (che fino a quel giorno era solo virtuale) di nascosto mentendo nel peggiore dei modi.

Però anche a te dico, il mio tradimento non c'entra con il tema che sto trattando qui. Non mi voglio assolvere perchè anche se oggi affermo "non potevo farne a meno", so che potevo muovermi in mille modi diversi, essere più sincero, e anche più coraggioso, ma allora benchè mantenessi famiglia da 15 anni, non ero ancora preparato ad un tradimento di quell'entità

ma scusa lanci, mica ti ha costretto col la pistola...


la tua scelta è stata libera, chi ti ha portato a consumarlo se non te stesso..suvvia...
 

Lettrice

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