Minerva
io
se ora non fossi incavolata con me potrei guardarmi allo specchio, ma non voglio darmi soddisfazione:singleeye:Ne vedi parecchi in giro?
ahahahahah
se ora non fossi incavolata con me potrei guardarmi allo specchio, ma non voglio darmi soddisfazione:singleeye:Ne vedi parecchi in giro?
ahahahahah
Comunque... non sono, non mi reputo, una persona presuntuosa. Ho la piena consapevolezza dei miei pregi e dei miei difetti, perlomeno dentro di me. L'autoanalisi la so fare, fin troppo bene. Il guaio a volte con la vista esterna di chi non è coinvolto non è che non è coinvolto ma che, talvolta, chi è coinvolto non spiega tutto quanto, ogni virgola, ogni punto di sospensione.Fermo restando che nessuno di noi e' il miglior giudice di se stesso perche' normalmente la capacita' di autoanalisi obbiettiva e' rarissima e solo in questo forum hai al riguardo tonnellate di dimostrazioni e verifiche del secondo teorema di Godel...(che per stabilire la congruenza di un sistema A e' necessario un sistema B) cioe' che le proprie storie da dentro le vedi in maniera distorta mentre gli altri le vedono meglio con l'assurdo che tanti che vivono storie disastrose riescono a dare agli altri anche buoni consigli, con il tuo esempio del tipo solo pappa, tette e nanna non si risolve il discorso....
il lavoro lo devi fare su di te per arrivare ad una completezza della tua personalita' che ti permetta di restare in piedi anche se ti tolgono di colpo il terreno da sotto i piedi....
dove lo vedi il menefreghismo?
Il perdono da noi ha una sovrastruttura inculcataci dalla chiesa e se ti liberassi di cio' ti direi che il perdono fa bene molto di piu' a chi lo esercita che a chi lo ricevo....Nel dire che non sono concepibili il perdono e la dipendenza emotiva. Se non voglio la dipendenza emotiva evito di amare, di legarmi. Se voglio amare e legarmi non mi metto paletti solo perchè "io valgo". O dò tutto me stesso o non lo dò per niente, le mezze misure non sono che paura.
fai bene a lottare per ciò che ritieni giusto....Comunque... non sono, non mi reputo, una persona presuntuosa. Ho la piena consapevolezza dei miei pregi e dei miei difetti, perlomeno dentro di me. L'autoanalisi la so fare, fin troppo bene. Il guaio a volte con la vista esterna di chi non è coinvolto non è che non è coinvolto ma che, talvolta, chi è coinvolto non spiega tutto quanto, ogni virgola, ogni punto di sospensione.
Io non ho mai giustificato lei, ho semplicemente riconosciuto i miei errori ed ho guardato la cosa cercando di immedesimarmi. E' facile dire "sono stato tradito, che razza di troia io non la perdono!", più difficile dire "sì, ok... ma perchè è arrivata a questo?" e valutare se è perchè non c'era nulla dietro o perchè magari quello che c'era sono state le nostre azioni (di entrambi eh!) a logorarlo. E' facile farsi vittima e quindi giudice implacabile. Non ci vuole coraggio per quello. Il coraggio c'è nel tentare, nel provare. Nel saltare verso le stelle tendendo una mano... perchè lo scopo non è raggiungerle ma dimostrare che hai la forza di fare quel salto invece di restare a terra a guardarle sospirando.
Commetterei uno sbaglio a perdonare? Amen. Preferisco il rimpianto di uno sforzo andato male che il rimpianto di essere fuggito alla prima difficoltà.
Magari mi dirai che sono troppo grande per fare pensieri così, a metà tra sogni ed ideali... "Preferisco perdere a modo mio che vincere a modo vostro."
vero, dipende anche da chi ci scegliamoIl perdono da noi ha una sovrastruttura inculcataci dalla chiesa e se ti liberassi di cio' ti direi che il perdono fa bene molto di piu' a chi lo esercita che a chi lo ricevo....
egoismo?
comunque io a differenza tua concepisco l'amore per una persona nell'arrivare a fare cose anche estreme pur di salvarla per es..
ma se lo deve meritare oseno' s'attacca....
non so se mi sono spiegato....
ahahahah
Indipendentemente dall'essere d'accordo o meno su quello che hai scritto, sei davvero una grande persona.Ma è questo il punto. "Dipendere emotivamente" si chiama "amare" ed è perchè amo che posso perdonare uno sbaglio.
Non è questione di vagine a portata di mano, non ci metterei molto ad averne un'altra (non sono Brad Pitt ma non ho mai avuto problemi in tal senso)... il punto è che non vorrei un'altra persona al mio fianco.
Non è perchè mi faccio calpestare eh... ricapitasse non ci sarebbe perdono, per nessun motivo al mondo (il dolore ci sarebbe, sì). E' perchè amo. Amare è dipendere emotivamente e non solo. Amare è volere una persona anche se ti senti dilaniato dal dolore. Amare è quando accetti che l'amore non è solo quando tutto fila liscio, quando una difficoltà, per quanto non possa essere grande o per quanto non ti ferisca, la affronti. Però la devi affrontare in due.
"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh, no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato."
William Shakespeare
Beh ti diro' che io la carta dell'addossarmi la colpa o anche di una parte, del tradimento eventuale di mia moglie non gliela farei proprio giocare....ma manco n'anticchia di colpa perche' non e' un meschino causa effetto......Comunque... non sono, non mi reputo, una persona presuntuosa. Ho la piena consapevolezza dei miei pregi e dei miei difetti, perlomeno dentro di me. L'autoanalisi la so fare, fin troppo bene. Il guaio a volte con la vista esterna di chi non è coinvolto non è che non è coinvolto ma che, talvolta, chi è coinvolto non spiega tutto quanto, ogni virgola, ogni punto di sospensione.
Io non ho mai giustificato lei, ho semplicemente riconosciuto i miei errori ed ho guardato la cosa cercando di immedesimarmi. E' facile dire "sono stato tradito, che razza di troia io non la perdono!", più difficile dire "sì, ok... ma perchè è arrivata a questo?" e valutare se è perchè non c'era nulla dietro o perchè magari quello che c'era sono state le nostre azioni (di entrambi eh!) a logorarlo. E' facile farsi vittima e quindi giudice implacabile. Non ci vuole coraggio per quello. Il coraggio c'è nel tentare, nel provare. Nel saltare verso le stelle tendendo una mano... perchè lo scopo non è raggiungerle ma dimostrare che hai la forza di fare quel salto invece di restare a terra a guardarle sospirando.
Commetterei uno sbaglio a perdonare? Amen. Preferisco il rimpianto di uno sforzo andato male che il rimpianto di essere fuggito alla prima difficoltà.
Magari mi dirai che sono troppo grande per fare pensieri così, a metà tra sogni ed ideali... "Preferisco perdere a modo mio che vincere a modo vostro."
Ma non è affatto "a differenza mia". Se arriveremo a ritentare non sarà di certo per un "mi dispiace", sarebbe troppo poco e troppo facile e non lo potrei accettare. Forse alla fine tra ciò che dici e ciò che dico l'unica vera differenza è che io non posso non concepire il perdono di un errore serio (uno solo!) purchè venga compreso... mentre tu non accetteresti il primo.Il perdono da noi ha una sovrastruttura inculcataci dalla chiesa e se ti liberassi di cio' ti direi che il perdono fa bene molto di piu' a chi lo esercita che a chi lo ricevo....
egoismo?
comunque io a differenza tua concepisco l'amore per una persona nell'arrivare a fare cose anche estreme pur di salvarla per es..
ma se lo deve meritare oseno' s'attacca....
non so se mi sono spiegato....
ahahahah
Non si era arrivati a questo. Tranquilla, dei paletti ci sono... però sì, sono disposto a rischiare anche perchè non sarei il solo a rischiare il tutto per tutto (ci sono dietro dettagli che non ho scritto).fai bene a lottare per ciò che ritieni giusto....
ma attento a non farti troppo male....hai già perdonato e le cose non sono cambiate
quindi chiediti se ne vale ancora la pena...
amare è anche lasciare andareMa è questo il punto. "Dipendere emotivamente" si chiama "amare" ed è perchè amo che posso perdonare uno sbaglio.
Non è questione di vagine a portata di mano, non ci metterei molto ad averne un'altra (non sono Brad Pitt ma non ho mai avuto problemi in tal senso)... il punto è che non vorrei un'altra persona al mio fianco.
Non è perchè mi faccio calpestare eh... ricapitasse non ci sarebbe perdono, per nessun motivo al mondo (il dolore ci sarebbe, sì). E' perchè amo. Amare è dipendere emotivamente e non solo. Amare è volere una persona anche se ti senti dilaniato dal dolore. Amare è quando accetti che l'amore non è solo quando tutto fila liscio, quando una difficoltà, per quanto non possa essere grande o per quanto non ti ferisca, la affronti. Però la devi affrontare in due.
"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh, no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato."
William Shakespeare
il consiglio che posso darti è solo quello di pensarci bene....Non si era arrivati a questo. Tranquilla, dei paletti ci sono... però sì, sono disposto a rischiare anche perchè non sarei il solo a rischiare il tutto per tutto (ci sono dietro dettagli che non ho scritto).
nonostante tu abbia abbondantemente l'età della ragione non riesci a vedere che bianco e nero, destra o sinistra, buono e cattivo.Beh ti diro' che io la carta dell'addossarmi la colpa o anche di una parte, del tradimento eventuale di mia moglie non gliela farei proprio giocare....ma manco n'anticchia di colpa perche' non e' un meschino causa effetto......
sei caduto nella loro trappola psicologica...
ahahahahah
Ti ringrazio. Non so se lo sia davvero, perlomeno non mi ci sento. Cerco di fare del mio meglio per essere coerente con me stesso, tutto qui. Non credo sia essere "grandi".Indipendentemente dall'essere d'accordo o meno su quello che hai scritto, sei davvero una grande persona.
Infatti io non ho fatto nulla per non lasciarla libera di scegliere. Se ci sarà un ritorno non sarà perchè io ho gettato reti, se ci sarà un ritorno sarà per volontà di entrambi.amare è anche lasciare andare
lasciare libero l'altro
come il titolo di quella canzone di Sting
se ami qualcuno lascialo libero...
Ecco!!! dopo il primo impatto, sono le stesse cose cui ho riflettuto io tali e quali! precise precise!Comunque... non sono, non mi reputo, una persona presuntuosa. Ho la piena consapevolezza dei miei pregi e dei miei difetti, perlomeno dentro di me. L'autoanalisi la so fare, fin troppo bene. Il guaio a volte con la vista esterna di chi non è coinvolto non è che non è coinvolto ma che, talvolta, chi è coinvolto non spiega tutto quanto, ogni virgola, ogni punto di sospensione.
Io non ho mai giustificato lei, ho semplicemente riconosciuto i miei errori ed ho guardato la cosa cercando di immedesimarmi. E' facile dire "sono stato tradito, che razza di troia io non la perdono!", più difficile dire "sì, ok... ma perchè è arrivata a questo?" e valutare se è perchè non c'era nulla dietro o perchè magari quello che c'era sono state le nostre azioni (di entrambi eh!) a logorarlo. E' facile farsi vittima e quindi giudice implacabile. Non ci vuole coraggio per quello. Il coraggio c'è nel tentare, nel provare. Nel saltare verso le stelle tendendo una mano... perchè lo scopo non è raggiungerle ma dimostrare che hai la forza di fare quel salto invece di restare a terra a guardarle sospirando.
Commetterei uno sbaglio a perdonare? Amen. Preferisco il rimpianto di uno sforzo andato male che il rimpianto di essere fuggito alla prima difficoltà.
Magari mi dirai che sono troppo grande per fare pensieri così, a metà tra sogni ed ideali... "Preferisco perdere a modo mio che vincere a modo vostro."
Non mi ha addossato colpe per quello che è successo adesso. Sono io a riconoscere le mie responsabilità, a riconoscere che ci sono cose, piccole magari, che avrei potuto fare meglio. La vita insieme non è fatta solo dai grandi eventi, sarebbe troppo facile altrimenti.Beh ti diro' che io la carta dell'addossarmi la colpa o anche di una parte, del tradimento eventuale di mia moglie non gliela farei proprio giocare....ma manco n'anticchia di colpa perche' non e' un meschino causa effetto......
sei caduto nella loro trappola psicologica...
ahahahahah
gli sforzi cerebrali li faccio in continuazione ed arrivo sempre alle stesse conclusioni da 55 anni a questa parte....nonostante tu abbia abbondantemente l'età della ragione non riesci a vedere che bianco e nero, destra o sinistra, buono e cattivo.
in mezzo a questa roba c'è un mondo intero che potresti anche conoscere facendo un minimo sforzo cerebrale,
e ti accorgeresti delle etichette sbagliate che ti partono solo per questa tua forma mentale a compartimenti stagni.
:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:Non mi ha addossato colpe per quello che è successo adesso. Sono io a riconoscere le mie responsabilità, a riconoscere che ci sono cose, piccole magari, che avrei potuto fare meglio. La vita insieme non è fatta solo dai grandi eventi, sarebbe troppo facile altrimenti.
Lei ha dato tanto per alcune cose, io per altre. Lei ha sbagliato per alcune cose, io per altre. Causa ed effetto non le puoi negare solo perchè l'effetto può apparire più grande della causa. Pensa alla ragazza dell'altro thread che si sente tentata di tradire perchè la compagna è una pantofolara del sabato sera... non c'è nulla di male nell'esserlo eh... però forse dovresti anche sentire i bisogni dell'altro ed io riconosco che su alcune cose non l'ho fatto nonostante me lo avesse detto.
Ma quali sogni ed ideali....Ecco!!! dopo il primo impatto, sono le stesse cose cui ho riflettuto io tali e quali! precise precise!
Ma i sogni e gli ideali sono soltanto per pochi eletti Konrad, ed è cosa di cui andarne fieri, è come se nella età adulta ci fosse qualcosa di quel bambino che, non vuole perdere la sua "ingenuità" è la ricerca sempre di vedere il tutto attraverso degli occhi aperti su un cervello che, sa spaziare ovunque.
Bene quindi nell'esempio da te riportato, non ritieni esecrabile il comportamento dell'imminente cornificatrice della ignara pantofolara visto che aveva avvertito del malessere...Non mi ha addossato colpe per quello che è successo adesso. Sono io a riconoscere le mie responsabilità, a riconoscere che ci sono cose, piccole magari, che avrei potuto fare meglio. La vita insieme non è fatta solo dai grandi eventi, sarebbe troppo facile altrimenti.
Lei ha dato tanto per alcune cose, io per altre. Lei ha sbagliato per alcune cose, io per altre. Causa ed effetto non le puoi negare solo perchè l'effetto può apparire più grande della causa. Pensa alla ragazza dell'altro thread che si sente tentata di tradire perchè la compagna è una pantofolara del sabato sera... non c'è nulla di male nell'esserlo eh... però forse dovresti anche sentire i bisogni dell'altro ed io riconosco che su alcune cose non l'ho fatto nonostante me lo avesse detto.