F
Franceschina
Guest
Ciao a tutti, sono sempre io, quella dei post chilometrici..
Mi ha fatto molto bene parlare con voi e ricevere le vostre risposte, quindi ora vorrei darvi un piccolo aggiornamento sulla mia situazione e sapere che cosa ne pensate.
Dopo qualche giorno di stasi in casa mia, in cui con mio marito ci siamo visti pochissimo per via del lavoro (e quando ci siamo visti abbiamo evitato qualunque discorso) ieri sera, dopo che nostro figlio è andato a dormire, ho deciso di riprovare a parlargli.
Gli ho detto che non possiamo andare avanti così, che dobbiamo prendere una decisione, perchè io non ce la faccio più e non è giusto nemmeno per lui, per nessuno.
Ebbene, come già ventilato altre volte, lui mi ha proposto di rimanere, almeno per un po' di tempo, separati in casa. Dice che al momento non vede altre soluzioni, che conocendo nostro figlio, attualmente sarebbe troppo traumatico per lui un distacco "fisico" della nostra famiglia.
Io gli ho fatto presente che sarebbe una situazione molto difficile da sostenere e che, per noi come individui, sarebbe un po' come vivere una vita a metà. Il tutto nella speranza di fare il bene di nostro figlio, ma senza nemmeno la certezza di questo.
Siamo infatti sicuri - gli ho chiesto - che per il bambino sarebbe la cosa migliore? I bambini "sentono" tutto e temo che nostro figlio non tarderà ad accorgersi che c'è qualcosa che non va.. E quando un giorno tutto verrà alla luce, non si sentirà forse tradito, non sentirà di aver vissuto nella menzogna?
Mio marito ha ribattuto che lui non la vede così. Dice che fra noi rimane se non altro un grosso affetto, e stima e rispetto nonostante tutto, perchè lui non me ne vuole per quanto è successo: sa che è successo a me, ma che avrebbe potuto succedere a lui.
Dice che questo è quanto può bastare a nostro figlio, che per il resto, tutto quello che riguarda la vita intima dei genitori (se andiamo o meno a letto insieme, con chi andiamo a letto, eccetera) non può e non deve riguardarlo.
In questo modo - mi ha detto - a nostro figlio non verrebbe a mancare la nostra presenza e noi - essendo formalmente separati - potremmo farci comunque la nostra vita fuori da qui, fermo restando il rispetto dei nostri doveri di genitori.
Allora io ho proseguito ribadendogli le mie intenzioni con quest'altro uomo, dicendogli che voglio costruire un futuro con lui e non certo limitarmi a vederlo una sera ogni tanto.. Ho aggiunto che presto o tardi anche lui sentirà questa esigenza con un'altra donna, quindi come fare in una situazione del genere?
Mi ha risposto che per ora vede assolutamente improbabile questa eventualità, che tutto ciò che conta nella sua vita è suo figlio, e che certo, essendo separato potrà forse voler ucire di tanto in tanto con qualche donna che gli interessa, ma nulla di più.
Così rimango io.
Io che - ho insistito - vorrei un giorno trovare il modo di vivere col mio nuovo compagno.
Lui mi ha detto che questo lo vede difficile dal punto di vista pratico.
Andrei forse a vivere con l'altro e nostro figlio? Questo ovviamente è escluso.
E anche "dividermi" fra una casa con mio figlio e una casa con l'altro, che senso avrebbe per tutti?
L'unica soluzione - ha concluso - è che, se io voglio davvero questo, me ne vada io.
Del resto non sono forse io, e non certo lui, ad avere questa esigenza?
In questo modo vivrei con l'altro, nostro figlio rimarrebbe con il papà e ovviamente io potrei e dovrei cercare di stare con lui il più possibile, indipendentemente dalla mia nuova vita..
Ebbene, forse capirete quanto - da madre - una soluzione del genere possa sembrarmi inaffrontabile!
Non riesco nemmeno ad immaginare di non vivere sotto allo stesso tetto con mio figlio, ma è davvero questa l'unica soluzione per poter costruire una nuova vita col mio nuovo compagno?
Quindi, tirando le somme, o rinuncio a mio figlio, o rinuncio alla mia vita?
Possibile che non ci siano alternative???
Quanto alla soluzione dei "separati in casa", credo di aver già espresso un po' come la vedo, riportandovi le stesse risposte che ho dato a mio marito..
Voi invece che cosa ne pensate?
Che cosa fareste?
Avete idee e suggerimenti, anche su eventuali soluzioni "pratiche"?
Grazie come sempre..
Francesca
Mi ha fatto molto bene parlare con voi e ricevere le vostre risposte, quindi ora vorrei darvi un piccolo aggiornamento sulla mia situazione e sapere che cosa ne pensate.
Dopo qualche giorno di stasi in casa mia, in cui con mio marito ci siamo visti pochissimo per via del lavoro (e quando ci siamo visti abbiamo evitato qualunque discorso) ieri sera, dopo che nostro figlio è andato a dormire, ho deciso di riprovare a parlargli.
Gli ho detto che non possiamo andare avanti così, che dobbiamo prendere una decisione, perchè io non ce la faccio più e non è giusto nemmeno per lui, per nessuno.
Ebbene, come già ventilato altre volte, lui mi ha proposto di rimanere, almeno per un po' di tempo, separati in casa. Dice che al momento non vede altre soluzioni, che conocendo nostro figlio, attualmente sarebbe troppo traumatico per lui un distacco "fisico" della nostra famiglia.
Io gli ho fatto presente che sarebbe una situazione molto difficile da sostenere e che, per noi come individui, sarebbe un po' come vivere una vita a metà. Il tutto nella speranza di fare il bene di nostro figlio, ma senza nemmeno la certezza di questo.
Siamo infatti sicuri - gli ho chiesto - che per il bambino sarebbe la cosa migliore? I bambini "sentono" tutto e temo che nostro figlio non tarderà ad accorgersi che c'è qualcosa che non va.. E quando un giorno tutto verrà alla luce, non si sentirà forse tradito, non sentirà di aver vissuto nella menzogna?
Mio marito ha ribattuto che lui non la vede così. Dice che fra noi rimane se non altro un grosso affetto, e stima e rispetto nonostante tutto, perchè lui non me ne vuole per quanto è successo: sa che è successo a me, ma che avrebbe potuto succedere a lui.
Dice che questo è quanto può bastare a nostro figlio, che per il resto, tutto quello che riguarda la vita intima dei genitori (se andiamo o meno a letto insieme, con chi andiamo a letto, eccetera) non può e non deve riguardarlo.
In questo modo - mi ha detto - a nostro figlio non verrebbe a mancare la nostra presenza e noi - essendo formalmente separati - potremmo farci comunque la nostra vita fuori da qui, fermo restando il rispetto dei nostri doveri di genitori.
Allora io ho proseguito ribadendogli le mie intenzioni con quest'altro uomo, dicendogli che voglio costruire un futuro con lui e non certo limitarmi a vederlo una sera ogni tanto.. Ho aggiunto che presto o tardi anche lui sentirà questa esigenza con un'altra donna, quindi come fare in una situazione del genere?
Mi ha risposto che per ora vede assolutamente improbabile questa eventualità, che tutto ciò che conta nella sua vita è suo figlio, e che certo, essendo separato potrà forse voler ucire di tanto in tanto con qualche donna che gli interessa, ma nulla di più.
Così rimango io.
Io che - ho insistito - vorrei un giorno trovare il modo di vivere col mio nuovo compagno.
Lui mi ha detto che questo lo vede difficile dal punto di vista pratico.
Andrei forse a vivere con l'altro e nostro figlio? Questo ovviamente è escluso.
E anche "dividermi" fra una casa con mio figlio e una casa con l'altro, che senso avrebbe per tutti?
L'unica soluzione - ha concluso - è che, se io voglio davvero questo, me ne vada io.
Del resto non sono forse io, e non certo lui, ad avere questa esigenza?
In questo modo vivrei con l'altro, nostro figlio rimarrebbe con il papà e ovviamente io potrei e dovrei cercare di stare con lui il più possibile, indipendentemente dalla mia nuova vita..
Ebbene, forse capirete quanto - da madre - una soluzione del genere possa sembrarmi inaffrontabile!
Non riesco nemmeno ad immaginare di non vivere sotto allo stesso tetto con mio figlio, ma è davvero questa l'unica soluzione per poter costruire una nuova vita col mio nuovo compagno?
Quindi, tirando le somme, o rinuncio a mio figlio, o rinuncio alla mia vita?
Possibile che non ci siano alternative???
Quanto alla soluzione dei "separati in casa", credo di aver già espresso un po' come la vedo, riportandovi le stesse risposte che ho dato a mio marito..
Voi invece che cosa ne pensate?
Che cosa fareste?
Avete idee e suggerimenti, anche su eventuali soluzioni "pratiche"?
Grazie come sempre..
Francesca