Old ^roberta^
Utente di lunga data
Si chiama Alessio, ed è un mio collega di università.
Ci conosciamo poco a dire il vero, perchè - da brava fidanzata - mantengo sempre una distanza di sicurezza dai ragazzi che mi piacciono. Però non lo nego: quando lo vedo entrare in aula i miei occhi, birichini, lo seguono. Una volta forse mi scoprì, perchè dal nulla vidi comparire un sorriso: per me. Feci finta di nulla e mi ritrassi.
E' bello: alto, palestrato, snello, con i capelli castani sempre un pò scomposti e due occhi grandi e neri che completano il viso bruno. Ricordo che al primo anno di corso, quando le mie colleghe erano ancora ragazzine, e non le "donne fatte e finite" che ora cercano di sembrare, lui era uno degli argomenti più ricorrenti dei momenti di gossip. Quei tipici discorsi a cui, se sei fidanzata, cerchi di non partecipare, ma che comunque ascolti con "maliziosa" curiosità
Ogni tanto, nonostante le smorfie del mio ragazzo, indosso una minigonna (di quelle corte) che mi piace parecchio, anche quando esco senza di lui o vado a lezione. Forse si trattò di una coincidenza, ma fu una di queste volte che lui, Alessio, mi si sedette accanto. Cercai di non distrarmi, ma la noia della lezione non mi aiutò. Lui lo capì ed "attaccò bottone".
Oltre che carino era anche brillante e spiritoso: in poche battute seppe farmi sorridere e trasformò un momento di noia in simpatico divertimento. Quasi senza rendemene conto sperai che lui posasse per un attimo gli occhi sulle mie gambe, e quando lo fece provai un attimo di compiacimento
Finita la lezione, feci per salutarlo a voce, ma lui si avvicinò per il classico bacio sulla guancia. In genere non avrei salutato così uno che conoscevo appena, ma per lui non esitai a far eccezione
Da allora non è più capitato che mi si sedesse accanto, prima di lui arrivano sempre altri ad occupare i posti... e le lezioni, ahimè, sono più noiose che mai.
Ci conosciamo poco a dire il vero, perchè - da brava fidanzata - mantengo sempre una distanza di sicurezza dai ragazzi che mi piacciono. Però non lo nego: quando lo vedo entrare in aula i miei occhi, birichini, lo seguono. Una volta forse mi scoprì, perchè dal nulla vidi comparire un sorriso: per me. Feci finta di nulla e mi ritrassi.
E' bello: alto, palestrato, snello, con i capelli castani sempre un pò scomposti e due occhi grandi e neri che completano il viso bruno. Ricordo che al primo anno di corso, quando le mie colleghe erano ancora ragazzine, e non le "donne fatte e finite" che ora cercano di sembrare, lui era uno degli argomenti più ricorrenti dei momenti di gossip. Quei tipici discorsi a cui, se sei fidanzata, cerchi di non partecipare, ma che comunque ascolti con "maliziosa" curiosità

Ogni tanto, nonostante le smorfie del mio ragazzo, indosso una minigonna (di quelle corte) che mi piace parecchio, anche quando esco senza di lui o vado a lezione. Forse si trattò di una coincidenza, ma fu una di queste volte che lui, Alessio, mi si sedette accanto. Cercai di non distrarmi, ma la noia della lezione non mi aiutò. Lui lo capì ed "attaccò bottone".
Oltre che carino era anche brillante e spiritoso: in poche battute seppe farmi sorridere e trasformò un momento di noia in simpatico divertimento. Quasi senza rendemene conto sperai che lui posasse per un attimo gli occhi sulle mie gambe, e quando lo fece provai un attimo di compiacimento

Finita la lezione, feci per salutarlo a voce, ma lui si avvicinò per il classico bacio sulla guancia. In genere non avrei salutato così uno che conoscevo appena, ma per lui non esitai a far eccezione

Da allora non è più capitato che mi si sedesse accanto, prima di lui arrivano sempre altri ad occupare i posti... e le lezioni, ahimè, sono più noiose che mai.