Ancora Renzi solo per votare, prima opzione - ma Renzi dice no

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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brenin

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http://www.repubblica.it/politica/2...lisce_in_pole_gentiloni-153742691/?ref=HREA-1

probabile candidato Gentiloni .... Ma quando la faranno la nuova legge elettorale ... Come dice @brenin nel 2017 ancora nulla ?

Nel frattempo oltre a Renzi anche il M5stelle vuole andare al voto e gli altri ?
gli altri "tengono famiglia" ..... :) e faranno di tutto per tirare avanti ancora un anno....

qui : http://www.lastampa.it/2016/12/08/i...m-sulleuro-BF20xZLJmONT1shm2ZcWdM/pagina.html

puoi leggere un estratto dell'intervista rilasciata da un esponente pentastellato a " Die Welt " ..... se questi sono i rimedi per uscire dal pantano andiamo proprio bene.....
 

Fiammetta

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brenin

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Di Battista ci vuole curare con una nuova recessione ???? Figooooo :D
Appunto.... è talmente incompetente che non sa nemmeno lontanamente di cosa parla, ripete cose studiate a memoria che i saggi :rotfl:del movimento gli hanno inculcato; e vabbè, almeno con i congiuntivi non litiga !
 

Fiammetta

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Appunto.... è talmente incompetente che non sa nemmeno lontanamente di cosa parla, ripete cose studiate a memoria che i saggi :rotfl:del movimento gli hanno inculcato; e vabbè, almeno con i congiuntivi non litiga !
Mah mi preoccupa un po' questa deriva di impreparazione di base

ho notato che c'è anche un articolo che riguarda l'ultima intervista di Casaleggio che ipotizzava una necessità del movimento per reggere di allontanarsi proprio dai diktat dei padri fondatori

ma se si allontanano che resta ? Nel senso sono preparati ?
 

brenin

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Mah mi preoccupa un po' questa deriva di impreparazione di base

ho notato che c'è anche un articolo che riguarda l'ultima intervista di Casaleggio che ipotizzava una necessità del movimento per reggere di allontanarsi proprio dai diktat dei padri fondatori

ma se si allontanano che resta ? Nel senso sono preparati ?[/QUOTE]

Se ci basiamo su quello che ha detto DB ad uno dei più importanti quotidiani ( di stampo conservator tra l'altro ) tedeschi desumo che non lo sia, ma quello che terrorizza è che non immagina neppure le conseguenze che potrebbero avvenire a seguito di una eventuale attuazione delle loro idee "strategiche" in campo economico/finanziario.... ha detto bestialità inattuabili, non sa nemmeno di cosa parla, eppure trova ancora qualcuno che sta ad ascoltarlo senza mandarlo a.....
 

Fiammetta

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Mah mi preoccupa un po' questa deriva di impreparazione di base

ho notato che c'è anche un articolo che riguarda l'ultima intervista di Casaleggio che ipotizzava una necessità del movimento per reggere di allontanarsi proprio dai diktat dei padri fondatori

ma se si allontanano che resta ? Nel senso sono preparati ?
Se ci basiamo su quello che ha detto DB ad uno dei più importanti quotidiani ( di stampo conservator tra l'altro ) tedeschi desumo che non lo sia, ma quello che terrorizza è che non immagina neppure le conseguenze che potrebbero avvenire a seguito di una eventuale attuazione delle loro idee "strategiche" in campo economico/finanziario.... ha detto bestialità inattuabili, non sa nemmeno di cosa parla, eppure trova ancora qualcuno che sta ad ascoltarlo senza mandarlo a.....
perché non sanno ciò che fanno ... Nemmeno chi pensa sia così semplice come Di Battista
 

brenin

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perché non sanno ciò che fanno ... Nemmeno chi pensa sia così semplice come Di Battista
Però, se andiamo oltre a quello detto, si possono fare alcune considerazioni del tipo :

- quali sono le loro idee/posizioni sui temi decisivi ?
- la loro manifesta ambiguità sull'euro e sull'unione europea, ad esempio ;
- “Euro e Europa non sono la stessa cosa. Noi vogliamo solo che siano gli italiani a decidere sulla moneta”, dice Di Battista. Questa è la formula un po’ ipocrita che i Cinque Stelle usano da anni. Un referendum sull’euro è praticamente impossibile perché la Costituzione vieta consultazioni dirette sui trattati internazionali. Ma anche ammesso che si riesca a indire (l’iter è piuttosto farraginoso ma sulla carta esiste), quale sarebbe la posizione del Movimento? Farebbe campagna per il Sì o per il No? Siamo reduci da un referendum nel quale M5s non si è speso soltanto per il voto diretto del “popolo” sulla Costituzione ma ha fatto una attiva campagna e, alla fine, è considerato unanimemente tra i vincitori.
- Se ci fosse un referendum sull’euro, Di Battista e i Cinque Stelle farebbero campagna per rimanere o per uscire? Dalla risposta a questa semplice domanda dipende una buona fetta del consenso al Movimento che finora ha prosperato in quella zona grigia al confine tra forza di opposizione e forza anti-sistema. Dubito che tanti elettori sarebbero pronti ad affrontare l’incertezza di una rottura della moneta unica. Anche perché le conseguenze sembrano ignote agli stessi leader M5s.
- “Ha calcolato le conseguenze dell’eventuale uscita dall’euro?”, chiede la giornalista tedesca e DB risponde " Conosco bene quali sono le conseguenze dell’introduzione dell’euro, la perdita di potere d’acquisto, il calo delle retribuzioni, la riduzione della capacità di concorrenza delle imprese, il degrado sociale, la disoccupazione”. Che è un modo per eludere la domanda e per fare una sintesi quantomeno grezza della storia europea degli ultimi vent’anni.

- Alessandro Di Battista, ma anche Luigi Di Maio e lo stesso Beppe Grillo dovrebbero rispondere a due semplici domande che richiedono un Sì o un No, senza sfumature, come nel referendum di domenica:
1- E’ parte del programma elettorale del Movimento Cinque Stelle indire una consultazione popolare sulla permanenza dell’Italia nell’euro?

2 – Ammesso che quella consultazione si tenga, il M5s farà campagna contro la permanenza dell’Italia nella moneta unica?

Se i Cinque Stelle vogliono dimostrare di essere diversi da Renzi, possono cominciare evitando di sottrarsi alle domande dirette. Altrimenti, se continueranno a schivarle, dimostreranno di essere sempre più simili a quei politici che volevano sostituire.

Articolo di S. Feltri
 

Fiammetta

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Però, se andiamo oltre a quello detto, si possono fare alcune considerazioni del tipo :

- quali sono le loro idee/posizioni sui temi decisivi ?
- la loro manifesta ambiguità sull'euro e sull'unione europea, ad esempio ;
- “Euro e Europa non sono la stessa cosa. Noi vogliamo solo che siano gli italiani a decidere sulla moneta”, dice Di Battista. Questa è la formula un po’ ipocrita che i Cinque Stelle usano da anni. Un referendum sull’euro è praticamente impossibile perché la Costituzione vieta consultazioni dirette sui trattati internazionali. Ma anche ammesso che si riesca a indire (l’iter è piuttosto farraginoso ma sulla carta esiste), quale sarebbe la posizione del Movimento? Farebbe campagna per il Sì o per il No? Siamo reduci da un referendum nel quale M5s non si è speso soltanto per il voto diretto del “popolo” sulla Costituzione ma ha fatto una attiva campagna e, alla fine, è considerato unanimemente tra i vincitori.
- Se ci fosse un referendum sull’euro, Di Battista e i Cinque Stelle farebbero campagna per rimanere o per uscire? Dalla risposta a questa semplice domanda dipende una buona fetta del consenso al Movimento che finora ha prosperato in quella zona grigia al confine tra forza di opposizione e forza anti-sistema. Dubito che tanti elettori sarebbero pronti ad affrontare l’incertezza di una rottura della moneta unica. Anche perché le conseguenze sembrano ignote agli stessi leader M5s.
- “Ha calcolato le conseguenze dell’eventuale uscita dall’euro?”, chiede la giornalista tedesca e DB risponde " Conosco bene quali sono le conseguenze dell’introduzione dell’euro, la perdita di potere d’acquisto, il calo delle retribuzioni, la riduzione della capacità di concorrenza delle imprese, il degrado sociale, la disoccupazione”. Che è un modo per eludere la domanda e per fare una sintesi quantomeno grezza della storia europea degli ultimi vent’anni.

- Alessandro Di Battista, ma anche Luigi Di Maio e lo stesso Beppe Grillo dovrebbero rispondere a due semplici domande che richiedono un Sì o un No, senza sfumature, come nel referendum di domenica:
1- E’ parte del programma elettorale del Movimento Cinque Stelle indire una consultazione popolare sulla permanenza dell’Italia nell’euro?

2 – Ammesso che quella consultazione si tenga, il M5s farà campagna contro la permanenza dell’Italia nella moneta unica?

Se i Cinque Stelle vogliono dimostrare di essere diversi da Renzi, possono cominciare evitando di sottrarsi alle domande dirette. Altrimenti, se continueranno a schivarle, dimostreranno di essere sempre più simili a quei politici che volevano sostituire.

Articolo di S. Feltri
Io credo che non lo sappiano nemmeno loro cosa vogliono, il neretto lo troveremo sul bignami dei libri di storia

intanto diciamo che la perdita del potere di acquisto ahimè fu causata da una mancanza di controllo dello stato per evitare che dal giorno prima al giorno dopo un filone di pane costasse il doppio ...
Un caffè da mille lire a quasi un euro nel giro di 24 ore ...una figata proprio
 

brenin

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Io credo che non lo sappiano nemmeno loro cosa vogliono, il neretto lo troveremo sul bignami dei libri di storia

intanto diciamo che la perdita del potere di acquisto ahimè fu causata da una mancanza di controllo dello stato per evitare che dal giorno prima al giorno dopo un filone di pane costasse il doppio ...
Un caffè da mille lire a quasi un euro nel giro di 24 ore ...una figata proprio
Quanto hai ragione....
solo due cifre per renderci conto di tante bestialità che si sentono in giro sull'euro....
il tasso di cambio Marco/ Euro fu di 1,95583 ( vale a dire quasi due marchi per un euro ) il che implicitamente rende il cambio Marco/Lira a 989,99 ( quotazione a mio avviso giusta,se consideriamo che durante l'era Ciampi il cambio Marco/Lira toccò anche le 1200 lire ). Detto questo, in Francia il governo organizzò una capillare e ferrea rete di controllo in tutti i supermercati e punti vendita proprio per evitare aumenti ingiustificati dei prezzi.... qui da noi si preferì semplificare il tasso di cambio, in tanti casi, a 1000 lire/1 euro....
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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Quanto hai ragione....
solo due cifre per renderci conto di tante bestialità che si sentono in giro sull'euro....
il tasso di cambio Marco/ Euro fu di 1,95583 ( vale a dire quasi due marchi per un euro ) il che implicitamente rende il cambio Marco/Lira a 989,99 ( quotazione a mio avviso giusta,se consideriamo che durante l'era Ciampi il cambio Marco/Lira toccò anche le 1200 lire ). Detto questo, in Francia il governo organizzò una capillare e ferrea rete di controllo in tutti i supermercati e punti vendita proprio per evitare aumenti ingiustificati dei prezzi.... qui da noi si preferì semplificare il tasso di cambio, in tanti casi, a 1000 lire/1 euro....
Io direi in troppo casi
 
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