Animainquieta
Utente di lunga data
Ciao a tutti/e del forum,
Mi presento, Mi chiamo Camilla e sono una giovane donna di 30 anni.. Ed ho tradito il mio compagno, con cui sto insieme da 7 anni, con un altro uomo e neanche a dirlo sono in visibilio. La nostra è sempre stata una relazione estremamente platonica; amore a prima vista ma, per problematiche mie psicologiche, mai scattata l'attrazione sessuale quella bella e coinvolgente che, ahimè, mi rendo conto adesso essere così importante. Ed infatti è bastato che un amico di amici, un uomo che personalmente non avevo neppure consciamente adocchiato (a livello inconscio penso peró proprio di sì.. Vedo adesso a ritroso un sacco di indizi di questa attrazione che non avevo visto prima) mi desse un bell'abbraccio per far scattare l'ormone, e non nego che il sesso sia stato meraviglioso, lo definirei come la mia prima volta per l'intensità, la passione e la complicità che c'era.. Non per nulla sono tornata a casa alle 7 di mattina. Punto dolente, il tipo è fidanzato ma molto onesto nel dirmi che non ha intenzione di cambiare la sua situazione sentimentale. Io sono stata subito onesta con il mio compagno, che considero innanzitutto il mio migliore amico, nel dirgli che questa storia non era premeditata (e lo posso giurare perché ho capito a posteriori come fosse stata la chimica dell'inconscio a farci arrivare a quel punto e non una mia decisione razionale.. Strano ma vero)..non ho sensi di colpa, anche se solo due settimane fa avrei pensato che il tradimento era roba da esorcista, da banda di depravati..non ho senso di colpa dicevo, perché mi sono liberata e ho seguito il piacere invece del dovere. Se non avessi continuato e fossi tornata a casa, avrei tradito me stessa. Ovviamente la situazione è tesa: il mio compagno è comprensivo del fatto che il sesso tra di noi fosse praticamente inesistente e che non eravamo felici.. Vedo poi l'elemento dipendenza affettiva da parte mia, quando lui se ne è andato (per poi ritornare) ed ho pensato che mi stesse cascando il mondo addosso. Sono confusa.. So che sembrerò una pivella, ma non ho esperienza vera delle cose dell'amore. Io non penso ad altro che a quest'altro uomo che mi ha dato, nello spazio di due incontri, la tenerezza, la carnalità e la libertà che cercavo da anni. Dispiace che io l'abbia troncata lì, ma mi rendo conto che solo sesso è qualcosa che mi piace all'idea, ma poi il sentimento interviene sempre. Non voglio essere un'amante, ma una donna amata. Che sia anche questa una forma di dipendenza affettiva? Ammetto che non so quanto il nostro incontro lo abbia colpito, a me tantissimo perché sono due settimane che non penso ad altro che a quello.. Quando l'ho rivisto era teso, visibilmente eccitato, quando gli ho chiesto se mi aveva pensata ha detto certo e che si ricordava tutto del nostro incontro.. sebbene mi avesse detto quella storia del suo status da fidanzato e di mantenere il segreto, trapela un interesse anche nel parlare con me, nel dedicarmi altro al di fuori di un bel momento di sesso assieme. Quando l'ho rivisto, è stato bello parlarci e baciarlo (mi ero promessa di non andare oltre) e nel suo piccolo mi ha anche dato ottimi consigli di vita, si ricordava di cose che avevo detto mesi prima.. Si è anche beccato un cazzotto dal mio compagno. Si, la tragedia. E mi ha ricontattata per rivederci..dice che mi devo lasciare andare. Ma ho troncato la cosa sul nascere perché ho paura di soffrire e di far soffrire tutti per nulla. Scusate la confusione, ma mi sento una adolescente.. È non mi dite che ho bisogno di uno psicoterapeuta perché già ci vado!!! Avevo bisogno di mettere i pensieri nero su bianco però.. La mia sarà una esperienza normale credo, mi sono presa una cotta..disperata forse, perché non ci sono assolutamente le basi per creare niente. Eppure come mi piacerebbe un compagno con cui fare l'amore così. Maledetta a me.. Meno male che ogni tanto faccio quello che mi gira per il cuore e non soli per la testa. Un saluto a tutti voi! Animainquieta
Mi presento, Mi chiamo Camilla e sono una giovane donna di 30 anni.. Ed ho tradito il mio compagno, con cui sto insieme da 7 anni, con un altro uomo e neanche a dirlo sono in visibilio. La nostra è sempre stata una relazione estremamente platonica; amore a prima vista ma, per problematiche mie psicologiche, mai scattata l'attrazione sessuale quella bella e coinvolgente che, ahimè, mi rendo conto adesso essere così importante. Ed infatti è bastato che un amico di amici, un uomo che personalmente non avevo neppure consciamente adocchiato (a livello inconscio penso peró proprio di sì.. Vedo adesso a ritroso un sacco di indizi di questa attrazione che non avevo visto prima) mi desse un bell'abbraccio per far scattare l'ormone, e non nego che il sesso sia stato meraviglioso, lo definirei come la mia prima volta per l'intensità, la passione e la complicità che c'era.. Non per nulla sono tornata a casa alle 7 di mattina. Punto dolente, il tipo è fidanzato ma molto onesto nel dirmi che non ha intenzione di cambiare la sua situazione sentimentale. Io sono stata subito onesta con il mio compagno, che considero innanzitutto il mio migliore amico, nel dirgli che questa storia non era premeditata (e lo posso giurare perché ho capito a posteriori come fosse stata la chimica dell'inconscio a farci arrivare a quel punto e non una mia decisione razionale.. Strano ma vero)..non ho sensi di colpa, anche se solo due settimane fa avrei pensato che il tradimento era roba da esorcista, da banda di depravati..non ho senso di colpa dicevo, perché mi sono liberata e ho seguito il piacere invece del dovere. Se non avessi continuato e fossi tornata a casa, avrei tradito me stessa. Ovviamente la situazione è tesa: il mio compagno è comprensivo del fatto che il sesso tra di noi fosse praticamente inesistente e che non eravamo felici.. Vedo poi l'elemento dipendenza affettiva da parte mia, quando lui se ne è andato (per poi ritornare) ed ho pensato che mi stesse cascando il mondo addosso. Sono confusa.. So che sembrerò una pivella, ma non ho esperienza vera delle cose dell'amore. Io non penso ad altro che a quest'altro uomo che mi ha dato, nello spazio di due incontri, la tenerezza, la carnalità e la libertà che cercavo da anni. Dispiace che io l'abbia troncata lì, ma mi rendo conto che solo sesso è qualcosa che mi piace all'idea, ma poi il sentimento interviene sempre. Non voglio essere un'amante, ma una donna amata. Che sia anche questa una forma di dipendenza affettiva? Ammetto che non so quanto il nostro incontro lo abbia colpito, a me tantissimo perché sono due settimane che non penso ad altro che a quello.. Quando l'ho rivisto era teso, visibilmente eccitato, quando gli ho chiesto se mi aveva pensata ha detto certo e che si ricordava tutto del nostro incontro.. sebbene mi avesse detto quella storia del suo status da fidanzato e di mantenere il segreto, trapela un interesse anche nel parlare con me, nel dedicarmi altro al di fuori di un bel momento di sesso assieme. Quando l'ho rivisto, è stato bello parlarci e baciarlo (mi ero promessa di non andare oltre) e nel suo piccolo mi ha anche dato ottimi consigli di vita, si ricordava di cose che avevo detto mesi prima.. Si è anche beccato un cazzotto dal mio compagno. Si, la tragedia. E mi ha ricontattata per rivederci..dice che mi devo lasciare andare. Ma ho troncato la cosa sul nascere perché ho paura di soffrire e di far soffrire tutti per nulla. Scusate la confusione, ma mi sento una adolescente.. È non mi dite che ho bisogno di uno psicoterapeuta perché già ci vado!!! Avevo bisogno di mettere i pensieri nero su bianco però.. La mia sarà una esperienza normale credo, mi sono presa una cotta..disperata forse, perché non ci sono assolutamente le basi per creare niente. Eppure come mi piacerebbe un compagno con cui fare l'amore così. Maledetta a me.. Meno male che ogni tanto faccio quello che mi gira per il cuore e non soli per la testa. Un saluto a tutti voi! Animainquieta