Mezzaluna86
Utente
Come si può stare con qualcuno cosi?
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.