Come si può stare con qualcuno cosi?

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Come si può stare con qualcuno cosi?

Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.
Benvenuta :)

sai che non ho capito cosa ti stai chiedendo?
 

Fantastica

Utente di lunga data
Ciao, mezzaluna.
Pensi di star "accontentandoti". Secondo me, la risolvi solo se accetti l'idea di essere rifiutata, come accade almeno al 50 per cento delle persone.
Insomma, se per caso in un domani tu provassi attrazione e simpatia per una persona che non fosse questo ragazzo (?) che ti ama, lanciati e dichiarati. Le probabilità tue sono le stesse di tutti. È questo ciò di cui dovresti convincerti, ma finché ti fai macerare dai dubbi (su te, su ciò che provi per lui, sul tuo potenziale seduttivo, ecc.), resti ferma. E rischi di non dare niente a nessuno, di buttare via anni preziosi.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.
Ciao benvenuta, sei arrabbiata con il mondo perché non ti senti accettata?
 

Ryoga74

Utente sperduto
Benvenuta :)

sai che non ho capito cosa ti stai chiedendo?
Io invece la domanda l'ho capita anche troppo bene, è la risposta che mi manca da darle.
Si chiede se sia giusto, o meglio comprensibile, non accontentarsi visto il suo aspetto. Perchè lei un uomo che la ama ce l'ha, ma lei non l'ha scelto, lo ha accettato. Perchè non ne ha mai avuti prima, e ha paura che non ne avrebbe tanti di migliori del compagno attuale.
Ma se intuisco che il numero del nick sia l'anno, vorrebbe alla soglia dei 30 anni capire se anche lei può permettersi una scelta...
 

Falcor

Escluso
Ciao e benvenuta.

Io la penso un pò come Ryoga. Il tuo ragazzo non lo hai scelto ma ti ci sei aggrappata all'inizio pensando che non avresti avuto un altro che si facesse avanti, ti sei accontentata. E ora non ti basta più.

Anche questo accomunarlo alla figura di tuo padre è sintomatico. Tuo padre forse è stato colui che più di tutti ti è stato vicino e hai sentito rassicurante. Il tuo ragazzo è stato il primo a farsi avanti e a manifestarti amore. Due figure accomunate nella tua mente. Ma così come non ami tuo padre, non come si amerebbe un compagno, così non ami il tuo ragazzo secondo me.

E comunque si, fa male sapere che qualcuno ti ama e tu non lo ricambi nella stessa maniera. Ma condizione necessaria e sufficiente affinché ciò accada è essere una persona sincera e consapevole. Perché tantissimi nella tua stessa situazione se ne sbatterebbero altamente le palle. Ma tu che hai un passato che ti ha fatto soffrire ma anche maturare una sensibilità più sviluppata, questa cosa la vivi male.

E comunque tutti almeno una volta nella vita han sognato di essere al centro dell'universo, di essere importanti per gli altri, e tu che hai subito nella tua vita esclusioni o derisioni per quello che sei (non lo hai scritto esplicitamente ma lo leggo tra le righe) ora legittimamente provi queste cose. Però hai la giusta intelligenza da capire che serve prima di tutto il tuo sforzo per metterti in gioco.

Forse quello che ti separa dal metterti in gioco è un giocatore con cui farlo. Ora ne hai uno, il tuo ragazzo, ma lui non è un giocatore quanto piuttosto un arbitro. Conosce le regole del tuo gioco e le accetta, ma tu vorresti qualcuno che quelle regole le stravolge, ne inventa di nuove e ti porta in un mondo a te ancora sconosciuto.

Forse o quasi sicuramente ho scritto un cofano (usato come unità di misura) di stronzate, scusami ma è tardi e son sveglio da troppe ore :)
 

lunaiena

Scemo chi legge
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.

cioè praticamente vorresti flirtare con altri per sentirti accettata dal mondo?
o per avere qualcuno che ti cerca ?
allora supponi che questa cosa sia fattibile e cominci a flirtare e magari più di una persona
si faccia delle illusioni ...
che fai ?

perché non ti accetti ?
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ciao e benvenuta.

Io la penso un pò come Ryoga. Il tuo ragazzo non lo hai scelto ma ti ci sei aggrappata all'inizio pensando che non avresti avuto un altro che si facesse avanti, ti sei accontentata. E ora non ti basta più.

Anche questo accomunarlo alla figura di tuo padre è sintomatico. Tuo padre forse è stato colui che più di tutti ti è stato vicino e hai sentito rassicurante. Il tuo ragazzo è stato il primo a farsi avanti e a manifestarti amore. Due figure accomunate nella tua mente. Ma così come non ami tuo padre, non come si amerebbe un compagno, così non ami il tuo ragazzo secondo me.

E comunque si, fa male sapere che qualcuno ti ama e tu non lo ricambi nella stessa maniera. Ma condizione necessaria e sufficiente affinché ciò accada è essere una persona sincera e consapevole. Perché tantissimi nella tua stessa situazione se ne sbatterebbero altamente le palle. Ma tu che hai un passato che ti ha fatto soffrire ma anche maturare una sensibilità più sviluppata, questa cosa la vivi male.

E comunque tutti almeno una volta nella vita han sognato di essere al centro dell'universo, di essere importanti per gli altri, e tu che hai subito nella tua vita esclusioni o derisioni per quello che sei (non lo hai scritto esplicitamente ma lo leggo tra le righe) ora legittimamente provi queste cose. Però hai la giusta intelligenza da capire che serve prima di tutto il tuo sforzo per metterti in gioco.

Forse quello che ti separa dal metterti in gioco è un giocatore con cui farlo. Ora ne hai uno, il tuo ragazzo, ma lui non è un giocatore quanto piuttosto un arbitro. Conosce le regole del tuo gioco e le accetta, ma tu vorresti qualcuno che quelle regole le stravolge, ne inventa di nuove e ti porta in un mondo a te ancora sconosciuto.

Forse o quasi sicuramente ho scritto un cofano (usato come unità di misura) di stronzate, scusami ma è tardi e son sveglio da troppe ore :)
Quoto, non mi sembra tu abbia scritto stronzate, nonostante l'ora.
 

Ultimo

Escluso
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.

L'istinto è di scriverti in malo modo, ma proprio male eh.

Quello che hai scritto è offensivo nei confronti del tuo compagno, in maniera intollerabile. Stare male con se stessi non vuol dire mentire e distruggere la vita ad un uomo che descrivi come splendida persona. Perchè anche tu lo hai scritto, è una splendida persona, che fisicamente però non ti attrae.
Nello stare insieme ad una persona viene coinvolto il mondo intero nella coppia, tutto e tutto ed ancora tutto viene apprezzato, inizialmente il discorso attrazione che sfocia nel sesso per darti soddisfazione è un fattore determinante per la coppia, perchè inizialmente amare vuol dire anche essere attratti fisicamente, non solo eh, ma inizialmente il cervello viene preso in maniera inequivocabile umorale. E visto che scrivi che è una splendida persona come mai non ti attrae fisicamente? eh eh eh qua casca l'asino eh!
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Io invece la domanda l'ho capita anche troppo bene, è la risposta che mi manca da darle.
Si chiede se sia giusto, o meglio comprensibile, non accontentarsi visto il suo aspetto. Perchè lei un uomo che la ama ce l'ha, ma lei non l'ha scelto, lo ha accettato. Perchè non ne ha mai avuti prima, e ha paura che non ne avrebbe tanti di migliori del compagno attuale.
Ma se intuisco che il numero del nick sia l'anno, vorrebbe alla soglia dei 30 anni capire se anche lei può permettersi una scelta...
:)

...ho letto anche io questo fra le righe, fra le altre cose...ma questa non è domanda...questa che lei esprime è una richiesta...ecco perchè non c'è risposta...non manca a te la risposta, è che alle richieste si può solamente dare soddisfazione o no...

io mi chiedevo, e le chiedevo, cosa si chiede davvero sotto tutto al grumo confuso di paure, condizionamenti, giudizi, che esprime nel suo post...che sono le domande a fare la differenza, quando si cerca...e se si cerca
 

Eratò

Utente di lunga data
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.
Benvenuta. Ti credi inadeguata e hai paura di perdere anche quello che pensi di esserti meritata con fatica... Pensi di non poter meritarti altro. Rilassati. Sei speciale, ognuno di noi lo è perché unico al mondo... Hai provato a parlare di queste tue paure con la psicologa? Quanti anni hai?
 

LDS

Utente di lunga data
Io invece la domanda l'ho capita anche troppo bene, è la risposta che mi manca da darle.
Si chiede se sia giusto, o meglio comprensibile, non accontentarsi visto il suo aspetto. Perchè lei un uomo che la ama ce l'ha, ma lei non l'ha scelto, lo ha accettato. Perchè non ne ha mai avuti prima, e ha paura che non ne avrebbe tanti di migliori del compagno attuale.
Ma se intuisco che il numero del nick sia l'anno, vorrebbe alla soglia dei 30 anni capire se anche lei può permettersi una scelta...
esattamente.
ho pensato la stessa cosa.

sulla soglia dei trent'anni ( sigh! ) ci si ritrova con tante gente con cui si è cresciuti insieme che è: accasata, sposata, con figli.
Noi siamo ancora là a discutere se sia bene o male questo piuttosto che altro.
Lei si sente in difficoltà nei confronti di se stessa.
Vive una situazione in cui non si sente libera completamente con un compagno che " apparentemente " la ama, la rispetta, ci si trova bene, ( è un fratello magari ), ma non è completamente ed incondizionatamente innamorata di lui.
Lei soffre questa situazione perchè non è in grado di ripagare lo stesso sentimento che lui ha per lei.
Tuttavia ci sono delle situazioni di insicurezza personali date da un ( oggettivo?? ) problema estetico che la fanno tentennare perchè ha paura di trovarsi da sola e di non sapere più come fare per trovare un compagno ( e vista la soglia dei 30, bè, è un problema )

Questo è quello che ho capito io, in soldoni.


La risposta è introspettiva, da ponderare e non mi sento in grado di dare alcun pensiero ad una situazione delicata.
Perchè?

Perchè il mio pensiero in questo momento è fortemente inficiato dalla mia situazione personale e non sarei obiettivo.

Ad ogni modo, ti auguro di riuscire a trovare un po' di serenità.
 

zagor

Utente di lunga data
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.

Sono davvero pochissimi quelli che possono permettersi "il lusso" di non scendere a nessun compromesso nella scelta del compagno/a. Anche perchè, nel corso del tempo, le persone cambiano e spesso si allontanano tra loro. Al tuo posto, cercherei di accettare la realtà per come mi si presenta, perchè hai diritto ad essere felice. Ed a volte, la felicità si raggiunge anche accettando se stessi e gli altri che ci circondano con limiti e difetti. A volte può essere pesante il pensiero di non aver avuto e non avere scelta, questo purtroppo è vero. Però devi essere felice di aver avuto almeno una possibilità.
 

Spot

utente in roaming.
Salve a tutti..mi sono iscritta a questo forum dopo mesi che continuavo a leggervi..ci sono capitata per caso, ed ho scoperto un sito in cui gran parte delle persone riescono ad esprimere i propri pareri e capire gli altri senza giudicare.. vorrei raccontarvi la mia storia anche se sarà un post lungo..non si tratta di tradimento fisico ma mentale verso il mio compagno..stiamo insieme da anni, 7 ormai, e da parte mia non sono mai stata veramente tranquilla...premessa: ho avuto uninfanzia difficile, sono stata malata gravemente da piccola ed ancora i risultati si vedono sul mio corpo agli occhi di tutti..per questo sono dovuta sempre stare sulle mie per difendermi, specie da piccola, con genitori molto amorevoli ma assenti a conti fatti quando si trattava di supporto morale/psicologico... e questo mi ha portata a non lasciarmi mai andare del tutto con nessuno..lui si è dichiarato per primo, quando eravamo solo amici..poi ci siamo messi insieme ed io ero completamente presa dai sensi di colpa ogni volta che lui mi dichiarava amore ed io non riuscivo a fare altrettanto..ci siamo lasciati di comune accordo per esasperazione, ma dopo mesi abbiamo ripreso a frequentarci (ho accettato perché entrambi ci siamo detti che ci piaceva stare insieme e ci bastava questo, non volevamo inquadrare per forza il rapporto)..e questo ormai da diversi anni..
Io sto bene con lui, è stato il mio primo ragazzo. Però non sono mai tranquilla: quando abbiamo scontri metto in discussione spesso tutto tra me e me. Vorrei flirtare con altri, ma non perché effettivamente io non sia apprezzata da lui, ma semplicemente per il gusto di farlo..non ho mai potuto farlo, perché fisicamente vengo rifiutata al primo impatto dagli altri. Mi sentivo destinata solo a poter avere un rapporto serio con qualcuno che andasse oltre le apparenze, ma la sensazione di non avere avuto scelta mi fa mettere in discussione tutto. Io apprezzo il mio compagno. Tengo davvero molto a lui, un affetto profondo quanto quello che ho provato solo verso mio padre, lunica persona a cui ho sempre voluto bene. È dolce, paziente, intelligente, colto, ragiona fuori dagli schemi, mi ha colpito da subito per essere una splendida persona, non mi ha mai attratto particolarmente fisicamente, ma non è affatto un uomo brutto e dopo anni abbiamo davvero una buona alchimia anche da quel punto di vista..non voglio perdere una persona cosi per nulla..È solo che ho sempre avuto paura, e una scelta dettata dalla paura non è una vera scelta.. Questo ovviamente, per quanto ci siamo detti sempre tutto, non glielho mai potuto dire..anche se sa che mi sono chiusa al mondo. mi fa sentire in colpa nei suoi confronti avere voglia di libertà, quando lui sa che sono chiusa in me stessa e rimane accanto a me. E prova sempre qualcosa di più per me. A volte mi sento molto egoista, altre mi dico che anche cosi chiusa sono affettuosa e presente.
Non voglio lasciarlo. Non ora almeno, anche se non so dove mi porterà sentirmi cosi da tanto tempo.
Ho scritto qui perche sono anni che non ho amici ma solo conoscenti, sono una persona molto introversa, e avevo davvero bisogno di confrontarmi con qualcuno su questo sentimento che mi tengo dentro da tanto, per capire il punto di vista di qualcuno che all'amore si è aperto e ha ridato altrettanto, senza però i soliti pregiudizi e l'idea che se l'amore c'è, allora tutto è possibile senza nessun dubbio, altrimenti chiudere.. Pensate che io sia davvero egoista, come mi sento quando vedo che lui non ha dubbio alcuno verso quello che prova per me?
PS. Sono anche andata da una psicologa ma dopo tante sedute mi ha detto che finché non decido di aprirmi, non posso fare ulteriori passi in avanti con lei..ma io non voglio.
Non credo valga la pena soffrire per la superficialità e l'insensibilità delle persone, e c'è più cattiveria e pietà che affetto verso persone che sono diverse, per istinto forse, a pelle, da subito. Non vorrei avere bisogno di nessuno, ma invece è cosi. Sono arrabbiata con il mondo, e vorrei nel contempo che il mondo mi cercasse, come se fossi speciale, quando invece razionalmente mi rendo conto che nessuno mi può cercare se non mi metto io per prima in gioco e non accetto il mio aspetto. Sono ad un punto morto.
Ciao Mezzaluna. Cosa cerchi?
Vuoi sapere se è giustificabile o meno che la tua relazione sia frutto di un compromesso col tuo sentire?
O è il rapporto col mondo il tuo problema? Cosa vuoi sapere a riguardo?

Vedo che hai solo un paio d'anni in più di me.
Aspetto un tuo post e ti leggo con attenzione.
 
Ultima modifica:
Problemino tecnico

Salve a tutti..vorrei chiedervi se c'è un modo di riprendere i messaggi scritti ma non inviati, se mi si scarica il cellulare nel frattempo..il sito mi dice salvataggio automatico ogni tanto mentre scrivo, ma dopo che mi si è spento il cellulare, una volta riacceso ho trovato la pagina vuota del messaggio da inviare.
Avevo risposto a tutti in un unico messaggio...-.-
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Salve a tutti..vorrei chiedervi se c'è un modo di riprendere i messaggi scritti ma non inviati, se mi si scarica il cellulare nel frattempo..il sito mi dice salvataggio automatico ogni tanto mentre scrivo, ma dopo che mi si è spento il cellulare, una volta riacceso ho trovato la pagina vuota del messaggio da inviare.
Avevo risposto a tutti in un unico messaggio...-.-
posso girare la questione a Feather che è il nostro webmaster,ma credo che la risposta sia negativa.

magari fai risposte individuali,chè ci metti meno tempo a scrivere. ad accorparle in un secondo momento ci penso io
 
Salve a tutti..

Si ho 29 anni..mi rendo conto che sono stata molto confusionaria nella discussione che ho creato, ma spesso tendo a rigirarmi la frittata da sola diciamo, mi confondo cercando di concretizzare quello che sento, cosi per essere più sincera possibile ho buttato giù i pensieri cosi come venivano..in piu le carte in tavola sono cambiate proprio quel giorno e io ho mischiato tutto insieme ..scusatemi.
Quello che volevo dire è che in questi anni ho capito che non esiste una relazione da per sempre felici e contenti, che ci sono momenti in cui non si sopporta il proprio partner, in cui si hanno problemi, ci si mette in dubbio etc etc, ma a volte il mio cercare di aprire gli occhi senza preconcetti mi si ritorce contro, confondendomi. Che si, anch'io quando in passato stavamo insieme e lui si dichiarava sentivo molto questa cosa che avete scritto del giocatore e dell'arbitro, e ci soffrivo molto, mentre ora spesso lo dimentico..
Sono sempre stata sincera con il mio compagno, non gli ho mai detto nulla che dovessi rimangiarmi su quello che provavo. Abbiamo deciso insieme che questo rapporto ci andava bene cosi..Nonostante questo una settimana fa mi ha detto che lo rendevo molto felice e che sentiva di volermi "davvero, bene"..sono andata nel panico, ho rimarcato cosa provo, e lui mi ha detto che sta benissimo cosi..ma per un attimo mi si è chiuso lo stomaco.
Insomma io gli voglio bene, sono sincera su quello che provo, sul fatto che sono chiusa in me stessa.

Quello che chiedevo era come riuscire a stare più tranquilla con me stessa..

Forse quello che vorrei sapere adesso è se è giusto agire cosi nei suoi confronti, perché quando cerco di essere completamente sincera penso che l'unico modo giusto di agire sarebbe allontanarlo da me e rimanere completamente sola cosi come ho deciso di chiudermi al mondo.
Ma io, tutta questa forza di essere coerente fino ad autoaffondarmi, allontanando lunica persona che ho davvero vicino, non ce l'ho.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Si ho 29 anni..mi rendo conto che sono stata molto confusionaria nella discussione che ho creato, ma spesso tendo a rigirarmi la frittata da sola diciamo, mi confondo cercando di concretizzare quello che sento, cosi per essere più sincera possibile ho buttato giù i pensieri cosi come venivano..in piu le carte in tavola sono cambiate proprio quel giorno e io ho mischiato tutto insieme ..scusatemi.
Quello che volevo dire è che in questi anni ho capito che non esiste una relazione da per sempre felici e contenti, che ci sono momenti in cui non si sopporta il proprio partner, in cui si hanno problemi, ci si mette in dubbio etc etc, ma a volte il mio cercare di aprire gli occhi senza preconcetti mi si ritorce contro, confondendomi. Che si, anch'io quando in passato stavamo insieme e lui si dichiarava sentivo molto questa cosa che avete scritto del giocatore e dell'arbitro, e ci soffrivo molto, mentre ora spesso lo dimentico..
Sono sempre stata sincera con il mio compagno, non gli ho mai detto nulla che dovessi rimangiarmi su quello che provavo. Abbiamo deciso insieme che questo rapporto ci andava bene cosi..Nonostante questo una settimana fa mi ha detto che lo rendevo molto felice e che sentiva di volermi "davvero, bene"..sono andata nel panico, ho rimarcato cosa provo, e lui mi ha detto che sta benissimo cosi..ma per un attimo mi si è chiuso lo stomaco.
Insomma io gli voglio bene, sono sincera su quello che provo, sul fatto che sono chiusa in me stessa.

Quello che chiedevo era come riuscire a stare più tranquilla con me stessa..

Forse quello che vorrei sapere adesso è se è giusto agire cosi nei suoi confronti, perché quando cerco di essere completamente sincera penso che l'unico modo giusto di agire sarebbe allontanarlo da me e rimanere completamente sola cosi come ho deciso di chiudermi al mondo.
Ma io, tutta questa forza di essere coerente fino ad autoaffondarmi, allontanando lunica persona che ho davvero vicino, non ce l'ho.
Hai paura di viverti appieno questo amore perché temi l'abbandono? mi viene in mente questo perché pare che ogni volta lui manifesti un sentimento forte, tu senti il bisogno di nasconderti.
 

Falcor

Escluso
..Nonostante questo una settimana fa mi ha detto che lo rendevo molto felice e che sentiva di volermi "davvero, bene"..sono andata nel panico, ho rimarcato cosa provo, e lui mi ha detto che sta benissimo cosi..ma per un attimo mi si è chiuso lo stomaco.
Insomma io gli voglio bene, sono sincera su quello che provo, sul fatto che sono chiusa in me stessa.


Forse quello che vorrei sapere adesso è se è giusto agire cosi nei suoi confronti, perché quando cerco di essere completamente sincera penso che l'unico modo giusto di agire sarebbe allontanarlo da me e rimanere completamente sola cosi come ho deciso di chiudermi al mondo.
Ma io, tutta questa forza di essere coerente fino ad autoaffondarmi, allontanando lunica persona che ho davvero vicino, non ce l'ho.
Riguardo il primo pezzetto ci son persone che quando sentono di avere qualcuno che le ama vanno nel panico, ognuno lo fa per i più disparati motivi. Chi non si sente degno di quell'amore, chi non all'altezza di ricambiarlo ecc ecc. Non si può ricondurre tutto a una causa comune. Oppure come dice fiammetta si teme l'abbandono. E se io mi lascio andare e lui/lei va via? Quanti non hanno mai fatto almeno una volta questo pensiero quando iniziano a maturare i sentimenti verso qualcun altro!?!

Inoltre parli di affetto per lui, non di amore e da quanto dici lui sa che non lo ami perché sei sincera nel manifestargli i tuoi sentimenti. E sulla base di questo forse affrontare quanto dici nel secondo pezzetto sarà più facile.

Se ti serve a capirlo fallo, allontanalo. A volte serve metter distanza con qualcuno per capire se vuoi quella persona vicinissima a te per tutto il resto della tua vita. Le famose pause di riflessione (a cui io beninteso non credo eh) se non sono solo una scusa per scopare a giro prima di tornare col partner (cosa che nel tuo caso escluderei) a qualcuno posson davvero servire a capire cosa si vuole.

Devi trovare la forza, ma per lui più che per te. PErché se davvero lui per te prova sentimenti sinceri merita di avere accanto una persona consapevole e non qualcuno se lo tiene vicino a se per timore o per non restare sola. Fai un regalo ad entrambi, fa chiarezza e torna da lui solo se capirai davvero che lui e solo lui è ciò che vuoi.

Altrimenti ti sveglierai un giorno ancora più insoddisfatta e con lui magari a quel punto innamorato alla follia e gli spezzerai il cuore più di quanto tu possa farlo ora. Sii egoista ora per non esserlo in futuro :)
 

Spot

utente in roaming.
Forse quello che vorrei sapere adesso è se è giusto agire cosi nei suoi confronti, perché quando cerco di essere completamente sincera penso che l'unico modo giusto di agire sarebbe allontanarlo da me e rimanere completamente sola cosi come ho deciso di chiudermi al mondo.
Un pezzo alla volta.
Io vorrei prima chiarimenti su questa frase.
Che significa che hai deciso di chiuderti al mondo?
 
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