contrasti ... il sapere si fonda col caos ...

sienne

lucida-confusa
Ciao,

Per qualsiasi cosa, all’origine, ci sono sempre più cause …

Il pensiero logico-lineare, il pensiero causale …
oramai dovrebbe essere una camicia a noi tutti molto stretta.
Non ci troviamo più in un mondo, in un’era …
dove il sapere era puntuale, cioè ristretto a singoli fenomeni …
come nei tempi di Newton …
quando bastava una ragione, una causa per spiegare un fenomeno.

Ci troviamo nell’era del pensiero intrecciato,
che raccoglie un insieme di cause …
in un’era, nella quale i termini iniziano a confondersi … si sfumano …

Cioè, se ci lasciamo andare e sprofondiamo nell’osservazione dei vivi intrecciamenti – ora armonici e ora bizzarri – con i quali noi SIAMO e VIVIAMO nella realtà … si arriva a un punto che ci appaiano proprio matti, fuori da qualsiasi regola.

Le vecchie domande, come l’origine dell’universo
oppure il rapporto tra l’io e il cervello …
finiscono in un paradosso.

Non ci poniamo più come operai sapienti del mondo …
ma come osservatori, stupiti, circondati da enigmi
e ci lasciamo impressionare dalla straordinaria particolare varietà …
che in alcuni ha già raggiunto una parte conscia del pensiero … dell’essere.

Ed ecco, che in questa consapevolezza, inizia a spezzarsi … a crollare un tabù:
La visione del mondo dei “pazzi” …
quelle ombre, quegli enigmi …
iniziano a trovare ingresso anche nei cervelli sani …
solo quando anche l’intelletto più sottile e razionale riesce ad arrivare,
con l’ultima conseguenza, al contrario, all'opposto …
solo quando la scienza sfocia nell’assurdità …
il mondo inizia ad apparire come un controsenso …
appunto, come il pensiero dei “matti” …

Il vecchio sapere … quel sapere indiscutibile,
non riesce a spiegare più nulla …
la sicurezza si trasforma in possibilità, probabilità …
i contrasti, gli opposti si toccano in oscillazione …
la ragione inizia a superare quel formalismo meccanico …
la scienza inizia a guardare verso una carica di caos …
finalmente s’innalza per lasciare libero lo sguardo …
e s’ingozza per annullarsi, per reinventarsi …
la stranezza diventa interessante e non è più evitata …
... non si può più …

sienne
 
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