Mari'
Utente di lunga data
NIENTE ALIMENTI A MOGLIE CHE ABBANDONA TALAMO
ROMA - Perde il diritto all'assegno di mantenimento la moglie che durante gli ultimi anni del matrimonio, "ripudiava di condividere con il marito il talamo coniugale" e andava a dormire nella stanza del figlio. Lo sottolinea la Cassazione confermando che Elena B., perderà il diritto a ricevere tremila euro di assegno mensile dall'ex marito Valentino N., così come stabilito dalla Corte d'Appello di Torino.
La Suprema Corte infatti ha confermato che la colpa della fine dell'unione di Elena e Valentino è da attribuire alla signora che non solo non dormiva e non voleva avere rapporti fisici col coniuge, preferendo dormire nella camera del figlio Alessandro, ma rifiutava anche sistematicamente di trasferirsi da Ivrea - dove i due abitavano - nelle altre città italiane dove il marito veniva trasferito. Dove il nucleo familiare abitava. In compenso, però, Elena passava lunghi periodi nella sua casa di Viareggio e affidava il figlio ai parenti. In primo grado le era stato riconosciuto il diritto a ricevere l'assegno di mantenimento ma in Appello era stata dichiarata 'colpevole'.
E i giudici del Palazzaccio - con la sentenza n. 23885 della Prima sezione civile - hanno confermato questo giudizio.
Quindi bisogna rimanere fino all'ultimo nel letto matrimoniale prima di potersi separare, e far riconoscere/valere i propri diritti?
MAH!
La Suprema Corte infatti ha confermato che la colpa della fine dell'unione di Elena e Valentino è da attribuire alla signora che non solo non dormiva e non voleva avere rapporti fisici col coniuge, preferendo dormire nella camera del figlio Alessandro, ma rifiutava anche sistematicamente di trasferirsi da Ivrea - dove i due abitavano - nelle altre città italiane dove il marito veniva trasferito. Dove il nucleo familiare abitava. In compenso, però, Elena passava lunghi periodi nella sua casa di Viareggio e affidava il figlio ai parenti. In primo grado le era stato riconosciuto il diritto a ricevere l'assegno di mantenimento ma in Appello era stata dichiarata 'colpevole'.
E i giudici del Palazzaccio - con la sentenza n. 23885 della Prima sezione civile - hanno confermato questo giudizio.
Quindi bisogna rimanere fino all'ultimo nel letto matrimoniale prima di potersi separare, e far riconoscere/valere i propri diritti?
MAH!