Miciolidia
Utente di lunga data
Senza battaglia cercate di essere vincitori. prima ancora di combattere indebolite la fiducia del nemico umiliandolo, mortificandolo, sottoponendo le sue forze a dura prova. Corrompete tutto cio' che ha di buono con promesse di vantaggi, alterate la sua fiducia spingendo i suoi migliori politici ad azioni vergognose e a tradimenti. La suprema eccellenza consiste nell'infrangere la resistenza del nemico senza combattere.
Si chiamava Sun Tzu , era una grande generale cinese di 2500 anni fa autore di un importante trattato sull'arte della guerra.
- non vi è alcuna intenzione di evocativa , e mi scuso per il gioco di stamane avendolo chiamato con questo nome-
Mi hanno colpito queste parole perchè nelle relazioni di tutti i giorni quante volte ci capita di scontrarci verso questi atteggiamenti che si sovrappongono a questi inviti di Sun Tzu.
Le stesse prevaricazioni che leggiamo da parte di alcuni cosidetti uomini ( ricordo il marito di francesca o di amarax ...vado a memoria correggetemi se sbaglio ) che pur di giustificare i loro comportamenti per un tornaconto esclusivamente personale avviliscono, umiliano, mortificano le proprie ( ? ! ) donne.
O pensiamo agli atti calunniosi che abbiamo dovuto subire, condimento unico di alcune relazioni e di stampo amoroso come di altra natura.
O alle guerre familiari, se ne è parlato proprio stamane quassu'...primo terreno capace di stravolgere l'intera vita di una persona, le sue scelte, i suoi desideri, le sue ambizioni, le proprie legittime felicità.
Ecco dove comincia la guerra, la guerra con se stessi, proprio da quella mancanza di dignità personale che spesso ci ha visto in prima linea, che abbiamo vinto, che abbiamo perso...ancora non lo sappiamo, solo il tempo potrà con certezza porre il vessillo della vittoria su noi stessi, sulle nostre paure, sulle nostre fragilità.
Non abituiamoci al disprezzo , impegnamoci a prendere in mano la nostra vita senza trovare alibi o giustificazioni di un comportamento subito a nostra volta...in maniera adulta, responsabile. Perdoniamo e andiamo avanti...senza voltarci...senza recriminare ...superando a nostra volta quelle ferite che prima di noi sono state inflitte a coloro che ci hanno amati, come potevano, come a loro è stato insegnato.
A noi è data una possibilità. Quella critica...e allora si agisca, e subito, senza aspettare il domani.
Si chiamava Sun Tzu , era una grande generale cinese di 2500 anni fa autore di un importante trattato sull'arte della guerra.
- non vi è alcuna intenzione di evocativa , e mi scuso per il gioco di stamane avendolo chiamato con questo nome-
Mi hanno colpito queste parole perchè nelle relazioni di tutti i giorni quante volte ci capita di scontrarci verso questi atteggiamenti che si sovrappongono a questi inviti di Sun Tzu.
Le stesse prevaricazioni che leggiamo da parte di alcuni cosidetti uomini ( ricordo il marito di francesca o di amarax ...vado a memoria correggetemi se sbaglio ) che pur di giustificare i loro comportamenti per un tornaconto esclusivamente personale avviliscono, umiliano, mortificano le proprie ( ? ! ) donne.
O pensiamo agli atti calunniosi che abbiamo dovuto subire, condimento unico di alcune relazioni e di stampo amoroso come di altra natura.
O alle guerre familiari, se ne è parlato proprio stamane quassu'...primo terreno capace di stravolgere l'intera vita di una persona, le sue scelte, i suoi desideri, le sue ambizioni, le proprie legittime felicità.
Ecco dove comincia la guerra, la guerra con se stessi, proprio da quella mancanza di dignità personale che spesso ci ha visto in prima linea, che abbiamo vinto, che abbiamo perso...ancora non lo sappiamo, solo il tempo potrà con certezza porre il vessillo della vittoria su noi stessi, sulle nostre paure, sulle nostre fragilità.
Non abituiamoci al disprezzo , impegnamoci a prendere in mano la nostra vita senza trovare alibi o giustificazioni di un comportamento subito a nostra volta...in maniera adulta, responsabile. Perdoniamo e andiamo avanti...senza voltarci...senza recriminare ...superando a nostra volta quelle ferite che prima di noi sono state inflitte a coloro che ci hanno amati, come potevano, come a loro è stato insegnato.
A noi è data una possibilità. Quella critica...e allora si agisca, e subito, senza aspettare il domani.