marietto
Heisenberg
Visti gli sconquassi di questi giorni, sono andato a dare un'occhiata ad alcuni thread aperti nel periodo in cui non stavo frequentando, per vedere un po' da dove nascessero certi "malumori".
Mi pare nel thread relativo alla fuoriuscita di JB, ho trovato un off topic relativo al film "Dracula di Bram Stoker" di Francis Ford Coppola, mi pare iniziato da [MENTION=5560]Nobody[/MENTION] e [MENTION=5748]Falcor[/MENTION].
Trattandosi di uno dei miei argomenti preferiti (romanzi, film e telefilm sui vampiri, da bravo nerd :smile
non riuscivo a sopportare di non aver partecipato a quell'OT, quindi posto qui il mio contributo.
In realtà il film riprende alcune cose, con licenza, del romanzo di Stoker, ma in effetti pesca a piene mani da un romanzo uscito nel 1975; "Vampiro!" di Fred Saberhagen (originale "The Dracula Tapes" - unica edizione italiana di Fanucci nel 1992, ormai introvabile). L'intera storia d'amore tra Dracula e Mina è presa di peso da questo romanzo, ed in effetti la sceneggiatura del film è molto più vicina a questo libro che all'originale di Stoker.
Il romanzo è una riscrittura del "Dracula" originale, passo per passo, ma raccontata, per mezzo di cassetta audio, da Dracula stesso, che enfatizza come le sue supposte "malefatte" fossere in realtà dettate dall'amore tra lui e Miss Murray (poi Mrs. Harker).
Io me ne accorsi immediatamente, assistendo al film, il libro era stato pubblicato da non molto tempo e l'avevo letto da pochi mesi.
Peraltro, la novelizzazione del film fu scritta dallo sceneggiatore James V. Heart in coppia proprio con Fred Saberhagen.
Curiosamente, il romanzo originale di Saberhagen uscì negli USA pochi mesi prima di "Intervista col Vampiro" di Anne Rice con il quale ha in comune sia una figura più romantica del vampiro, che il ricorso a registrazioni audio per raccolgiere le testimonianze dei succhiasangue. E' praticamente impossibile che abbiano copiato l'uno dall'altra (il romanzo della Rice fu in gestazione per anni e si trattò del suo modo di reagire alla depressione per la morte della figlia per leucemia, immortalata nella figura della vampira-bambina Claudia), ma a volte le idee sembrano uscire simultaneamente da più "teste".
Per concludere pur considerando il film di Coppola un ottima produzione, ritengo che il titolo del film "Dracula di Bram Stoker" sia fuorviante. "Dracula di Fred Saberhagen" sarebbe stato più preciso, ma probabilmente un po' complicato da commercializzare...
Mi pare nel thread relativo alla fuoriuscita di JB, ho trovato un off topic relativo al film "Dracula di Bram Stoker" di Francis Ford Coppola, mi pare iniziato da [MENTION=5560]Nobody[/MENTION] e [MENTION=5748]Falcor[/MENTION].
Trattandosi di uno dei miei argomenti preferiti (romanzi, film e telefilm sui vampiri, da bravo nerd :smile
In realtà il film riprende alcune cose, con licenza, del romanzo di Stoker, ma in effetti pesca a piene mani da un romanzo uscito nel 1975; "Vampiro!" di Fred Saberhagen (originale "The Dracula Tapes" - unica edizione italiana di Fanucci nel 1992, ormai introvabile). L'intera storia d'amore tra Dracula e Mina è presa di peso da questo romanzo, ed in effetti la sceneggiatura del film è molto più vicina a questo libro che all'originale di Stoker.
Il romanzo è una riscrittura del "Dracula" originale, passo per passo, ma raccontata, per mezzo di cassetta audio, da Dracula stesso, che enfatizza come le sue supposte "malefatte" fossere in realtà dettate dall'amore tra lui e Miss Murray (poi Mrs. Harker).
Io me ne accorsi immediatamente, assistendo al film, il libro era stato pubblicato da non molto tempo e l'avevo letto da pochi mesi.
Peraltro, la novelizzazione del film fu scritta dallo sceneggiatore James V. Heart in coppia proprio con Fred Saberhagen.
Curiosamente, il romanzo originale di Saberhagen uscì negli USA pochi mesi prima di "Intervista col Vampiro" di Anne Rice con il quale ha in comune sia una figura più romantica del vampiro, che il ricorso a registrazioni audio per raccolgiere le testimonianze dei succhiasangue. E' praticamente impossibile che abbiano copiato l'uno dall'altra (il romanzo della Rice fu in gestazione per anni e si trattò del suo modo di reagire alla depressione per la morte della figlia per leucemia, immortalata nella figura della vampira-bambina Claudia), ma a volte le idee sembrano uscire simultaneamente da più "teste".
Per concludere pur considerando il film di Coppola un ottima produzione, ritengo che il titolo del film "Dracula di Bram Stoker" sia fuorviante. "Dracula di Fred Saberhagen" sarebbe stato più preciso, ma probabilmente un po' complicato da commercializzare...