Miciolidia
Utente di lunga data
Che razza di un thread che ho aperto, non so se il momento giusto con una tazza di caffè in mano e una sigaretta...
Legggendo del nostro amico Anonimo e della risposta cosi garbata giusta di Persa, non ho potuto fare a meno di rammentare il mio, avevo la stessa età di Anonimo, anzi ero piu' giovane.
Che poi ridurre a un tradimento solo è quantomano riduttivo..credo che sia stato quais tutto un "tradimento " la relazione della mia famiglia con me.
Quanto abbiano segnato queste esperienze non le so quantificare, quanto le abbia superate...nonho la presunzione di esserne certa, gli specchi come sapete giocano frequentemente con le immagini che rimandano a secondo di chi li li guarda.
E quando si è protagonisti si è spesso miopi.
Per difesa.
Per paura.
Perdonare e camminare non è stato facile, sono scappata da tutto questo malessere che mi circondava..probabilmente questo mi ha salvata, oppure è stato il mio atteggiamento ribelle a farlo.
a mia sorella, infatti, che caratterialmente è assai diversa da me, cosi non è accaduto, e ancora oggi lotta con difficoltà con le sue paure...episodi di anoressia...etc..
Inizialmente furono loro ad allontanarmi da casa, delegando la mia educazione scolastica ad un istituto, un collegio..e quella fu la mia salvezza.
tornata a casa, dopo le superiori, feci fagotto e facendoli incazzare come non mai( ero abituata quanto lo erano lo )...di mia iniziativa scappai io. il clima respirato per una vita non lo reggevo piu'. era troppo. oltre non lo potevo piu' tollerare.
ho lavorato dappertutto. pur di mantenere e conquistare la mia autonomia concreta ...ma quanto quella mentale ...e chi lo sa.
Dopo essermi soprattutto misurata con me stessa, in quegli anni "benedetti" in collegio, sebbene fossero contraddistinti da una severità tipica di quegli istituti, li ho vissuti come un'oasi di serenità. Non libera, preghiere, santi , messe, rosari da rispettare...ma il piacere di confrontarmi in serenità con me stessa e i miei interessi e i forti legami che riuscii a creare con le ragazze..furono fondamentali per la mia persona. Non nego che ci furono momenti terribili da superare, ma nulla a confronto di quello che vivevo in casa.
oggi sono riuscita a perdonare tutto questo. almeno credo. e i ruoli si sono ribaltati, sono io il loro genitore, di me hanno una fiducia totale e richiesta in ogni momento.
Quanto questo abbia influito nei mei rapporti interpersonali con il sesso opposto al mio...
è una domanda la cui risposta è incerta quanto dolorosa...o forse è dolorosa solo perchè certa.
Quante volte mi sono chiesta se la mia innata ribellione all'autorità, e NON alla autorevolezza che ho sempre ricercato ...sia stata il frutto di quella sostanziale assenza di quel ruolo sicuramente affettuoso, ma espresso attraverso un modalità a dir poco negativa.
e' come se mi fossi dovuta ricostruire pezzo per pezzo...e cosa ne sia uscito fuori non l'ho capito ancora perfettamente.Una donna risolta...ma fino a dove? e chi lo sa..boh.
Quante volte rivedo in me stessa lo stesso comportamento di mia madre riservato riservato a se', alla sua dignita' di donna e di madre.
Non posso negare che è in questi contesti che mi sale ancora una rabbia ( forse la stessa di quella bambina che ero) che con difficoltà riesco a contenere, come allora, quando pregavo angosciata tutte le sere perchè quei due , dall'altra parte della casa, si separassero finalmente.
non è accaduto..meglio cosi? non lo so. e non è importante oggi saperlo.
Una famiglia nel bene o nel male lo siamo sempre stati.
Oggi piu' che mai.
E il mio ruolo nei loro confronti è diventato di padre e di madre. Non è facile da gestire, anzi...ma è gratificante...perchè finalmente c'è un riconoscimento che non vi è mai stato... ma non per limiti oggettivi miei, ma per frustrazioni loro mal gestite...che come sempre , se non è critici e vigili, vanno a ricadere sui propri figli.
Questo è l'errore che non mi perdonerei mai a mia volta....se dovesse accadere col mio.
Il rapporto che c'è , tra me e lui - mio figlio, , mi rassicura su questo, ma il terrore che possa accadere o che sia inconsapevolmente accaduto ( perchè qualche casino l'ho fatto) è fonte di ansia per Micio mamma.
oddio ma quanto ho scritto..basta cosi per ora...
Buona giornata Pimpi.
Legggendo del nostro amico Anonimo e della risposta cosi garbata giusta di Persa, non ho potuto fare a meno di rammentare il mio, avevo la stessa età di Anonimo, anzi ero piu' giovane.
Che poi ridurre a un tradimento solo è quantomano riduttivo..credo che sia stato quais tutto un "tradimento " la relazione della mia famiglia con me.
Quanto abbiano segnato queste esperienze non le so quantificare, quanto le abbia superate...nonho la presunzione di esserne certa, gli specchi come sapete giocano frequentemente con le immagini che rimandano a secondo di chi li li guarda.
E quando si è protagonisti si è spesso miopi.
Per difesa.
Per paura.
Perdonare e camminare non è stato facile, sono scappata da tutto questo malessere che mi circondava..probabilmente questo mi ha salvata, oppure è stato il mio atteggiamento ribelle a farlo.
a mia sorella, infatti, che caratterialmente è assai diversa da me, cosi non è accaduto, e ancora oggi lotta con difficoltà con le sue paure...episodi di anoressia...etc..
Inizialmente furono loro ad allontanarmi da casa, delegando la mia educazione scolastica ad un istituto, un collegio..e quella fu la mia salvezza.
tornata a casa, dopo le superiori, feci fagotto e facendoli incazzare come non mai( ero abituata quanto lo erano lo )...di mia iniziativa scappai io. il clima respirato per una vita non lo reggevo piu'. era troppo. oltre non lo potevo piu' tollerare.
ho lavorato dappertutto. pur di mantenere e conquistare la mia autonomia concreta ...ma quanto quella mentale ...e chi lo sa.
Dopo essermi soprattutto misurata con me stessa, in quegli anni "benedetti" in collegio, sebbene fossero contraddistinti da una severità tipica di quegli istituti, li ho vissuti come un'oasi di serenità. Non libera, preghiere, santi , messe, rosari da rispettare...ma il piacere di confrontarmi in serenità con me stessa e i miei interessi e i forti legami che riuscii a creare con le ragazze..furono fondamentali per la mia persona. Non nego che ci furono momenti terribili da superare, ma nulla a confronto di quello che vivevo in casa.
oggi sono riuscita a perdonare tutto questo. almeno credo. e i ruoli si sono ribaltati, sono io il loro genitore, di me hanno una fiducia totale e richiesta in ogni momento.
Quanto questo abbia influito nei mei rapporti interpersonali con il sesso opposto al mio...
è una domanda la cui risposta è incerta quanto dolorosa...o forse è dolorosa solo perchè certa.
Quante volte mi sono chiesta se la mia innata ribellione all'autorità, e NON alla autorevolezza che ho sempre ricercato ...sia stata il frutto di quella sostanziale assenza di quel ruolo sicuramente affettuoso, ma espresso attraverso un modalità a dir poco negativa.
e' come se mi fossi dovuta ricostruire pezzo per pezzo...e cosa ne sia uscito fuori non l'ho capito ancora perfettamente.Una donna risolta...ma fino a dove? e chi lo sa..boh.
Quante volte rivedo in me stessa lo stesso comportamento di mia madre riservato riservato a se', alla sua dignita' di donna e di madre.
Non posso negare che è in questi contesti che mi sale ancora una rabbia ( forse la stessa di quella bambina che ero) che con difficoltà riesco a contenere, come allora, quando pregavo angosciata tutte le sere perchè quei due , dall'altra parte della casa, si separassero finalmente.
non è accaduto..meglio cosi? non lo so. e non è importante oggi saperlo.
Una famiglia nel bene o nel male lo siamo sempre stati.
Oggi piu' che mai.
E il mio ruolo nei loro confronti è diventato di padre e di madre. Non è facile da gestire, anzi...ma è gratificante...perchè finalmente c'è un riconoscimento che non vi è mai stato... ma non per limiti oggettivi miei, ma per frustrazioni loro mal gestite...che come sempre , se non è critici e vigili, vanno a ricadere sui propri figli.
Questo è l'errore che non mi perdonerei mai a mia volta....se dovesse accadere col mio.
Il rapporto che c'è , tra me e lui - mio figlio, , mi rassicura su questo, ma il terrore che possa accadere o che sia inconsapevolmente accaduto ( perchè qualche casino l'ho fatto) è fonte di ansia per Micio mamma.
oddio ma quanto ho scritto..basta cosi per ora...
Buona giornata Pimpi.