Entrare e uscire

Skorpio

Utente di lunga data
Nel “fare” , un po’ su tutte le cose, pur inconsapevolmente si esce da qualcosa e si entra in qualche altra cosa.

Partendo da una osservazione di [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION] su specifica circostanza, e ampliando il concetto, , La differenza è la rappresentazione individuale di questo “fare”, dove (a volte) uno dei due “movimenti” viene rappresentato e descritto, mentre l’altro viene percepito meno.

Pensando a una coppia e ad una relazione (di qualsiasi tipo non solo marito e moglie) il “senso di coppia” viene a volte descritto in modo diverso

Es. Lei (oppure lui, non cambierebbe nulla)

Lui mi ha aiutato a USCIRE da un rapporto malato

Con Lei sono USCITO da un periodo depresso e insignificante della mia vita

Avevo bisogno di USCIRE da casa

Quando sono con lei ESCO dalla quotidianità

Con lui sono ENTRATA in parti di me che mi erano sconosciute

Lei mi ha fatto ENTRARE in una vera famiglia

Con lui sono ENTRATA a far parte di un mondo che ho sempre sognato

Etc..

E voi.. pensate di essere o essere stati individui che fanno “USCIRE” da qualcosa l’altro?

O che fanno ENTRARE in qualcosa l’altro?

e.. non percepite alcuna differenza in tutto questo, per voi e in voi come individui?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bel punto di vista.
Non ho mai considerato nessuno un usciere, in effetti.

Non credo che sia buona cosa usare qualcuno come usciere o come taxi.
 

Cuore2018

Utente di lunga data
Nel “fare” , un po’ su tutte le cose, pur inconsapevolmente si esce da qualcosa e si entra in qualche altra cosa.

Partendo da una osservazione di [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION] su specifica circostanza, e ampliando il concetto, , La differenza è la rappresentazione individuale di questo “fare”, dove (a volte) uno dei due “movimenti” viene rappresentato e descritto, mentre l’altro viene percepito meno.

Pensando a una coppia e ad una relazione (di qualsiasi tipo non solo marito e moglie) il “senso di coppia” viene a volte descritto in modo diverso

Es. Lei (oppure lui, non cambierebbe nulla)

Lui mi ha aiutato a USCIRE da un rapporto malato

Con Lei sono USCITO da un periodo depresso e insignificante della mia vita

Avevo bisogno di USCIRE da casa

Quando sono con lei ESCO dalla quotidianità

Con lui sono ENTRATA in parti di me che mi erano sconosciute

Lei mi ha fatto ENTRARE in una vera famiglia

Con lui sono ENTRATA a far parte di un mondo che ho sempre sognato

Etc..

E voi.. pensate di essere o essere stati individui che fanno “USCIRE” da qualcosa l’altro?

O che fanno ENTRARE in qualcosa l’altro?

e.. non percepite alcuna differenza in tutto questo, per voi e in voi come individui?
Come sempre non so se ho compreso pienamente l'argomento, ma posso dire che io, essendo molto radicata e legata al mio mondo, fatto di legami affettivi ma anche di piacevoli abitudini, penso di essere più inglobante, e quindi di essere una persona più incline a far entrare.

Poi se uno, entrando nel mio mondo, esce anche da qualcosa, io non lo so. Sono anche molto discreta e rispettosa dei mondi altrui, quindi, benché sia più propensa ad accogliere, di certo non tiro per la giacca.
 

angela

Utente di lunga data
Rimanendo su un tema filosofico direi che entrare o uscire sono la stessa azione vista da punti di vista differenti. È come parlare di salite e discese. Oppure non ho proprio capito il senso del discorso 🤦🏻‍♀️


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Cuore2018

Utente di lunga data
Rimanendo su un tema filosofico direi che entrare o uscire sono la stessa azione vista da punti di vista differenti. È come parlare di salite e discese. Oppure non ho proprio capito il senso del discorso 🤦🏻‍♀️


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Io ho inteso questo: pur essendo una che tende a far entrare, ad accogliere e ad assimilare nella mia vita, non sono comunque una che agevola le uscite altrui.

Un esempio. Il mio compagno entra nel mio mondo. Ma non mi occupo dei suoi legami col suo. Sarà una sua libera scelta se allontanarsi da certe dinamiche, da certi rapporti, oppure mantenerli intatti.

Non è detto che entrando in qualcosa sia necessario uscire da qualcos'altro. Non si parla di spazi, ma di mondi relazionali, che si possono sovrapporre e incrociare.

Ma ripeto, posso non aver capito una mazza :D
 

Skorpio

Utente di lunga data
Rimanendo su un tema filosofico direi che entrare o uscire sono la stessa azione vista da punti di vista differenti. È come parlare di salite e discese. Oppure non ho proprio capito il senso del discorso 🤦🏻‍♀️


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È esattamente così

La differenza sta nella rappresentazione individuale che uno da

Es il tuo fidanzato che parla di voi

1 Con Angela sono uscito da una situazione di M..

2 con Angela sono entrato in un rapporto appagante
 

Skorpio

Utente di lunga data
Io ho inteso questo: pur essendo una che tende a far entrare, ad accogliere e ad assimilare nella mia vita, non sono comunque una che agevola le uscite altrui.

Un esempio. Il mio compagno entra nel mio mondo. Ma non mi occupo dei suoi legami col suo. Sarà una sua libera scelta se allontanarsi da certe dinamiche, da certi rapporti, oppure mantenerli intatti.

Non è detto che entrando in qualcosa sia necessario uscire da qualcos'altro. Non si parla di spazi, ma di mondi relazionali, che si possono sovrapporre e incrociare.

Ma ripeto, posso non aver capito una mazza :D
:)

Ma io sono disponibile a spiegare :)

Forse di sopra con l'esempio ad Angela è più chiaro?
 

Cuore2018

Utente di lunga data
:)

Ma io sono disponibile a spiegare :)

Forse di sopra con l'esempio ad Angela è più chiaro?
E lo sapevo che non avevo capito una fava!

AAA Cercasi interprete con pazienza e comprovata esperienza che mi spieghi i post di Skorpio prima che io risponda scrivendo pipponi esistenziali che non c'entrano nulla col tema della discussione :D
 

Skorpio

Utente di lunga data
E lo sapevo che non avevo capito una fava!

AAA Cercasi interprete con pazienza e comprovata esperienza che mi spieghi i post di Skorpio prima che io risponda scrivendo pipponi esistenziali che non c'entrano nulla col tema della discussione :D
Non ti preoccupare, non sei la sola :)

Comunque [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION] che mi sopporta da tempo, ha colto pienamente il senso, parlando del concetto usciere/taxista

È un modo personale "interno" di rappresentare una situazione, nel caso specifico una relazione

Uscendo dall'esempio della relazione, è come se oggi che c'è il sole, tu dicessi:

Che giornata di sole!

E io dicessi: oggi non piove!

Diciamo la stessa cosa ma la rappresentazione che diamo è molto diversa

E ho aperto il 3d perché secondo me le rappresentazioni personali parlano di noi, talvolta molto più di quanto ci si affatichi a descriverci
 

isabel

Utente di lunga data
Nel “fare” , un po’ su tutte le cose, pur inconsapevolmente si esce da qualcosa e si entra in qualche altra cosa.

Partendo da una osservazione di [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION] su specifica circostanza, e ampliando il concetto, , La differenza è la rappresentazione individuale di questo “fare”, dove (a volte) uno dei due “movimenti” viene rappresentato e descritto, mentre l’altro viene percepito meno.

Pensando a una coppia e ad una relazione (di qualsiasi tipo non solo marito e moglie) il “senso di coppia” viene a volte descritto in modo diverso

Es. Lei (oppure lui, non cambierebbe nulla)

Lui mi ha aiutato a USCIRE da un rapporto malato

Con Lei sono USCITO da un periodo depresso e insignificante della mia vita

Avevo bisogno di USCIRE da casa

Quando sono con lei ESCO dalla quotidianità

Con lui sono ENTRATA in parti di me che mi erano sconosciute

Lei mi ha fatto ENTRARE in una vera famiglia

Con lui sono ENTRATA a far parte di un mondo che ho sempre sognato

Etc..

E voi.. pensate di essere o essere stati individui che fanno “USCIRE” da qualcosa l’altro?

O che fanno ENTRARE in qualcosa l’altro?

e.. non percepite alcuna differenza in tutto questo, per voi e in voi come individui?
In qualche occasione ho cercato taxisti ed in altre ho fatto la taxista, penso capiti un po' a tutti.
In altre occasioni ancora, non è successa ne' l'una ne' l'altra cosa; rappresenterei piuttosto me e l'altro come "portali" tramite cui entrare ed uscire. Il portale è fermo, non trasporta ne' si fa trasportare, la sua "funzione" si svolge soltanto aprendosi/chiudendosi.
 

Skorpio

Utente di lunga data
"portali" tramite cui entrare ed uscire. Il portale è fermo, non trasporta ne' si fa trasportare, la sua "funzione" si svolge soltanto aprendosi/chiudendosi.
Il portale è fermo...

... Bella rappresentazione...
 
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