Equivoci

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Fedifrago

Utente di lunga data
Non si può costruire la propria felicità sull'infelicità altrui.

Questa frase citata anche da lilith_666 recentemente mi ha fatto riflettere parecchio e portato ad alcune considerazioni su chi entra in un rapporto come terzo/a incomodo/a.

Spesso è proprio il ravvisare infelicità in chi è dentro a quel rapporto (non avendo ovviamente il contraltare della versione dell'altro/a componente della coppia) ad indurci a credere che il nostro rapportarci con quella persona possa essere "salvifico", possa portare felicità e non dolore laddove si riscontra (o si vuole credere o ci viene fatto credere) che felicità non vi sia.

Credo che finchè si è in un certo sentire è ben difficile credere altrimenti, porsi anche solo la domanda o la problematica di cosa provoca la nostra presenza in quel rapporto.
Da lì progetti su come potrebbero star meglio con noi anche i figli dell'altro/a, valutazioni sulla "vita nuova" che si darebbe al nostro amante/amato/a, non disgiunti spesso da un certo spirito da crocerossina/infermieredell'anima (il maschile di crocerossina...è ostico!!).

Solo quando si esce da quello stato si vede anche il male che si può arrecare, ma ormai il danno è fatto.
 
N

Non registrato

Guest
Mi pare che ti sei gia risposto da te....personalmente penso sia già difficile essere pienamente felici essendo il terzo "incomodo" ed anche se entrambi foste comunque spensierati cosa che dubito in campo tradimento.
Bisognerebbe essere davvero pieni di gioia e spensieratezza consapevoli dei limiti di un rapporto non unico
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
insomma..

Non si può costruire la propria felicità sull'infelicità altrui.

Questa frase citata anche da lilith_666 recentemente mi ha fatto riflettere parecchio e portato ad alcune considerazioni su chi entra in un rapporto come terzo/a incomodo/a.

Spesso è proprio il ravvisare infelicità in chi è dentro a quel rapporto (non avendo ovviamente il contraltare della versione dell'altro/a componente della coppia) ad indurci a credere che il nostro rapportarci con quella persona possa essere "salvifico", possa portare felicità e non dolore laddove si riscontra (o si vuole credere o ci viene fatto credere) che felicità non vi sia.

Credo che finchè si è in un certo sentire è ben difficile credere altrimenti, porsi anche solo la domanda o la problematica di cosa provoca la nostra presenza in quel rapporto.
Da lì progetti su come potrebbero star meglio con noi anche i figli dell'altro/a, valutazioni sulla "vita nuova" che si darebbe al nostro amante/amato/a, non disgiunti spesso da un certo spirito da crocerossina/infermieredell'anima (il maschile di crocerossina...è ostico!!).

Solo quando si esce da quello stato si vede anche il male che si può arrecare, ma ormai il danno è fatto.
NON SI PUò COSTRUIRE LA PROPRIA FELICITà SULL'INFELICITà ALTRUI..
Veramente quando me l'ha detto mio marito ..stavo per vomitare!
Che cazz ..vuol dire?!
Mentre me lo diceva ..faceva la parte di quello che rinunciava alla sua felicità con "quella" per sensi di colpa per me ...ma va' va' va'... ! Ovvero che non sarebbe riuscito a essere felice con quella pensando di aver provocato del dolore a me!
Perché la sua felicità era condizionata dai sensi di colpa per me ..dopo quello che aveva fatto?
Ma peppiacere!!!
La sua felicità!!! E la mia?? La mia doveva essere stata salvaguardata dalla sua menzogna? Dal mio accettarlo intero e interpretare come stanchezza ...l'esaurimento da surmenage...?
E la sua felicità con una donna "migliore" perché capace (come lui) di vivere nella menzogna e denigrare la persona che aveva scelto per condividere la vita e con cui aveva evuto 2 figli?
E la mia infelicità sarebbe derivata dal perderlo e non dall'essere tradita?
OGNI VOLTA CHE SI PRENDE UNA DECISIONE SI RINUNCIA ALLE ALTRE POSSIBILITà E LO SI FA PER SE STESSI ..senza considerare se le possibilità a cui si rinuncia possano creare dolore...
Per quanto riguarda un tradimento è il momento in cui si inizia un rapporto è quello in cui si devono considerare le altre decisioni già prese in precedenza e per cui si sono fatte liberamente delle promesse..
Conosco poche persone che credono alle promesse "legali" ..ma alla promessa di lealtà tutti e questa non è una promessa grossa (mi riferisco anche alla discussione in cui si era citato Ligabue..) è il minimo per poter iniziare un rapporto..e mantenerlo..E per lealtà si dovrebbe non iniziare altri rapporti o parlarne subito...porsi problemi dopo che ce lo si è coltivato con cura è ridicolo!
Non è il momento in cui si è scoperti o quando si decide l'abbandono che bisogna domandarsi dell'infelicità che si provoca ..bisognava pensarci molto molto prima!
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
più che equivoco

Sono d'accordo con trottolino quando afferma che molti triangoli si basano sul concetto di portare gioia la dove manca, ma più che equivoco lo chiamerei autoassoluzione.

In modo superficiale è poi anche vero che ciò avvenga perchè chi sta all'apice del triangolo (il traditore che ha moglio o marito) per placare quello che all'inizio è un senso di colpa, successivamente per evitare che possano nascere sospetti, o per non avere rotture di scatole che interferiscano con i programmi, porta novità nel nucleo famigliare sottoforma di regali, disponibilità al dialogo o maggior tolleranza.

Il tutto va a cadere nel momento in cui gli altri due angoli si rendono conto di essere in un triangolo e non su una semiretta...........
 

Bruja

Utente di lunga data
lanci

Sono d'accordo con trottolino quando afferma che molti triangoli si basano sul concetto di portare gioia la dove manca, ma più che equivoco lo chiamerei autoassoluzione.
In modo superficiale è poi anche vero che ciò avvenga perchè chi sta all'apice del triangolo (il traditore che ha moglio o marito) per placare quello che all'inizio è un senso di colpa, successivamente per evitare che possano nascere sospetti, o per non avere rotture di scatole che interferiscano con i programmi, porta novità nel nucleo famigliare sottoforma di regali, disponibilità al dialogo o maggior tolleranza.
Il tutto va a cadere nel momento in cui gli altri due angoli si rendono conto di essere in un triangolo e non su una semiretta...........
Concordo, c'è appunto è la parte che dovrebbe portare "benessere" al rapporto coniugale e che è parte stessa dell'autoassoluzione. Si è più disponibili e gentili per stare tranquilli quindi il benessere recato è metà dovuto al personale interesse di avere calma piatta nel rapporto extra.
Credo comunque che la frase sull'infelicità altrui abbia anche un'altra lettura, non è solo l'infilarsi in un rapporto più o meno in crisi, ma soprattutto nel non riuscire quasi mai ad averne altro che la clandestinità che, se scoperta porta pasticci a tutti e mai felicità.......... di più direi che infelicità dipende dalla spesso ben chiara di compensazioni che servono a ben poche progettualità. La coppia primaria resta stabile e quindi non si raggiunge quasi mai il fine, magari anche romanticamente dichiarato ma inattuabile, di formare una coppia nuova.
E' brutto dirlo ma è come mettere una toppa in un tessuto, sta male non è estetica magari, ma funziona alla bisogna, ma la toppa da sola ha bisogno di un tessuto per avere un senso, a meno che ci si faccia bastare "la campionatura" per poi costruire la necessaria trama o ordito, ma il tessuto precedente ed eventuali "eredi" resta incancellato.
Bruja


p.s. x trottolino
Il maschile di crocerossina potrebbe essere portantino???
 

Miciolidia

Utente di lunga data
condivido trottolino

Non si può costruire la propria felicità sull'infelicità altrui.


Spesso è proprio il ravvisare infelicità in chi è dentro a quel rapporto (non avendo ovviamente il contraltare della versione dell'altro/a componente della coppia) ad indurci a credere che il nostro rapportarci con quella persona possa essere "salvifico", possa portare felicità e non dolore laddove si riscontra (o si vuole credere o ci viene fatto credere) che felicità non vi sia.

Credo che finchè si è in un certo sentire è ben difficile credere altrimenti, porsi anche solo la domanda o la problematica di cosa provoca la nostra presenza in quel rapporto.

A personale modo di credere in relazione sana, condivido la lettura di Trottolo.

Si puo' costruire una relazione serena e quindi sana, solo sulla serenità acquisita dell'individuo e non sulle macerie di una relazione pregressa .
Da lì progetti su come potrebbero star meglio con noi anche i figli dell'altro/a, valutazioni sulla "vita nuova" che si darebbe al nostro amante/amato/a, non disgiunti spesso da un certo spirito da crocerossina/infermieredell'anima (il maschile di crocerossina...è ostico!!).
Ostico e panacea illusoria.




Solo quando si esce da quello stato si vede anche il male che si può arrecare, ma ormai il danno è fatto

Vero


ma si è imparato di piu', almeno si spera.
 

Miciolidia

Utente di lunga data
p/R

NON SI PUò COSTRUIRE LA PROPRIA FELICITà SULL'INFELICITà ALTRUI..
Veramente quando me l'ha detto mio marito ..stavo per vomitare!
Che cazz ..vuol dire?!
Mentre me lo diceva ..faceva la parte di quello che rinunciava alla sua felicità con "quella" per sensi di colpa per me ...ma va' va' va'... ! Ovvero che non sarebbe riuscito a essere felice con quella pensando di aver provocato del dolore a me!
Perché la sua felicità era condizionata dai sensi di colpa per me ..dopo quello che aveva fatto?
Ma peppiacere!!!
La sua felicità!!! E la mia?? La mia doveva essere stata salvaguardata dalla sua menzogna? Dal mio accettarlo intero e interpretare come stanchezza ...l'esaurimento da surmenage...?
E la sua felicità con una donna "migliore" perché capace (come lui) di vivere nella menzogna e denigrare la persona che aveva scelto per condividere la vita e con cui aveva evuto 2 figli?
E la mia infelicità sarebbe derivata dal perderlo e non dall'essere tradita?
OGNI VOLTA CHE SI PRENDE UNA DECISIONE SI RINUNCIA ALLE ALTRE POSSIBILITà E LO SI FA PER SE STESSI ..senza considerare se le possibilità a cui si rinuncia possano creare dolore...
Per quanto riguarda un tradimento è il momento in cui si inizia un rapporto è quello in cui si devono considerare le altre decisioni già prese in precedenza e per cui si sono fatte liberamente delle promesse..
Conosco poche persone che credono alle promesse "legali" ..ma alla promessa di lealtà tutti e questa non è una promessa grossa (mi riferisco anche alla discussione in cui si era citato Ligabue..) è il minimo per poter iniziare un rapporto..e mantenerlo..E per lealtà si dovrebbe non iniziare altri rapporti o parlarne subito...porsi problemi dopo che ce lo si è coltivato con cura è ridicolo!
Non è il momento in cui si è scoperti o quando si decide l'abbandono che bisogna domandarsi dell'infelicità che si provoca ..bisognava pensarci molto molto prima!


Stai dicendo che lui non avrebbe scelto lei solo per i sensi di colpa che nutriva nei tuoi confronti?

Se è cosi , è vero, si vuole autoassolvere e basta.

Coi sensi di colpa ci devi convivere, non li puoi eliminare,e li devi prima comprendere, superare e quindi crescere... sempre che. ..si voglia crescere.
 
O

Old Ari

Guest
Ciao a tutti,
dalla frase di Lilith mi viene in mente una cosa....
Concordo anche io che la felicità non può essere costruita sull'infelicità altrui e che quindi la mia storia ha avuto la migliore fine....Per intenderci, se lui fossevenuto da me in queste condizioni sarebbe stato malissimo e io non avrei avuto quella felicità con lui che tanto desideravo....se proprio deve essere lui (scusate, non mi cazziate, ma ancora ci spero), deve succedere quando e SE il rapporto con la moglie non andrà più bene e la lascerà per motivi loro, ovvero all'interno del loro matrimonio.
Però mi chiedo....la moglie sta giustamente costruendo la sua felicità sul matrimonio in cui ha creduto, è quindi giustissimo e si sta impegnando come è corretto fare. Lui però ora sta costruendo la sua felicità sulla mia infelicità.....in questo caso non vale il proverbio?
 

Bruja

Utente di lunga data
Ari

Ciao a tutti,
dalla frase di Lilith mi viene in mente una cosa....
Concordo anche io che la felicità non può essere costruita sull'infelicità altrui e che quindi la mia storia ha avuto la migliore fine....Per intenderci, se lui fossevenuto da me in queste condizioni sarebbe stato malissimo e io non avrei avuto quella felicità con lui che tanto desideravo....se proprio deve essere lui (scusate, non mi cazziate, ma ancora ci spero), deve succedere quando e SE il rapporto con la moglie non andrà più bene e la lascerà per motivi loro, ovvero all'interno del loro matrimonio.
Però mi chiedo....la moglie sta giustamente costruendo la sua felicità sul matrimonio in cui ha creduto, è quindi giustissimo e si sta impegnando come è corretto fare. Lui però ora sta costruendo la sua felicità sulla mia infelicità.....in questo caso non vale il proverbio?
La tua domanda è ben articolata ma devi sempre tenere conto delle persone con cui hai a che fare! Ti pare che quei due abbiano un rapporto basato sulla reciproca fiducia e trasparenza?
Lei crede quello che visibilmente ritiene giusto in base alle motivazioni che lui le suggerisce e lui crede di essere in buonafede pensando di fare quello che è giustamente ragionevole.............insomma sono due farisei in buonafede!!
Ma tu sei proprio certa di volere che lui venga con te in seguito a ripensamenti? Nella migliore delle ipotesi sarebbe un fariseo ravveduto...... una specie di portatore sano di ignoranza emotiva adattata alle esigenze contingenti.
Meriti di meglio, ma sei tu la prima che deve arrivare a convincersene.
Bruja
 
O

Old Ari

Guest
Cioa Bru,
ti spiego come la vedo io:
Lui ha amato la moglie, poi si è inamorato di un'altra perosna.
Non riesce a lasciarla per N motivi e per giustificare la sua mancanza di coraggio riveste il tutto con certezza di poter ricominciare ed essere di nuovo felice con lei, prima di mandare all'aria tutto vuole lottare per questa felicità. Quindi ci riprova.

Sono ancora una stupidina, ci vedo la buona fede in tutto questo, vedo comunque le buone intenzioni di lui. Quindi anche sincerità con lei.
Stanno probabilmente lavorando sul ricrear5e la fiducia, si stanno impegnando e stano riscoprendo il loro amore (almeno io farei in questo modo).
Rporto la tua frase bru "Ti pare che quei due abbiano un rapporto basato sulla reciproca fiducia e trasparenza?
Lei crede quello che visibilmente ritiene giusto in base alle motivazioni che lui le suggerisce e lui crede di essere in buonafede pensando di fare quello che è giustamente ragionevole.............insomma sono due farisei in buonafede!! "
Forse stanno proprio cercando di ricostruire tutto questo. E da li quindi nasce la mia domanda della felicità di lui sulla mia infelicità.

Altro punto poi, non è che io voglio che lui venga con me in seguito a ripensamenti, ma, dato che sono ancora innamorata di lui e che comunque non vorrò mai più nella mia vita storie così malate, accetterei un ritorno in seguito alla prova della ricostruzione.
Mi spiego, se dopo che si è impenato onestamente a ricostruire verifica che comunque l'amore nella coppia non c'è più e si "ricorda" di amare un'altra persona, lo accetterei. Si perchè ci vedrei la raggiunta maturità di una verità. Ovvero, è come se facesse un percorso serio.
Credo che due persone si debbano lasciare quando i problemi al loro interno non si risolvono. Una volta "libero" per SUA scelta, sarebbe un'altra storia. Non si porterebbe dietro degli strascichi, avrebbe tentato tutto e sarebbe arrivato da solo alla consapevolezza del rapporto finito, senza le domande del "ma è davvero finito?".
Serbbe come nella più naturale delle ipotesi, ovvero uno si lascia e DOPO trova un'altra persona.
 

Old lancillotto

Utente di lunga data
Bruja

Ma tu sei proprio certa di volere che lui venga con te in seguito a ripensamenti? Nella migliore delle ipotesi sarebbe un fariseo ravveduto...... una specie di portatore sano di ignoranza emotiva adattata alle esigenze contingenti.
Carina la definizione...........


Ad ARI invece voglio dire che non è proprio così lineare il tuo discorso. E' comprensibile il tuo innamoramento e l'accettazione di un suo eventuale ritorno dopo aver fatto la scelta definitiva, ma in queste situazioni persone come te dimenticano sempre che in questo caso l'uomo non è una persona che HA FATTO UNA SCELTA, ma solo uno che ha valutato la sua convenienza. Ecco perchè spesso persone come Bruja si scagliano contro questi traditori.

Se un uomo davvero si prende "un'imbarcata" e crede nel grande amore, anche se per comprenderlo arriva a tradire, non aspetta di trovarsi di fronte alla scelta "o me o l'altra", la decisione la prende subito! E' la mancanza di coerenza di questi pseudo uomini che fa arrabbiare.

Trovo sia più corretto nella sua scorrettezza un uomo che afferma all'amante "per te sarò solo un amante perchè non lascerò mai mia moglie" piuttosto di uno che continua a tentennare, e trova mille scuse per non essere chiaro.

Quello che voglio dire è che una delle motivazioni più gettonate per giustificare il tradimento (almeno quello sentimentale) è che non hanno più il dialogo con la moglie, da qui si dovrebbe ipotizzare che con l'amante il rapporto sia basato sul dialogo. Stranamente, dopo i primi tempi di innamoramento, si raccontano più palle all'amante di quelle dette alla moglie. Ecco cosa intendo per mancanza di coerenza.

Quando un uomo tentenna, non sarà mai un uomo deciso, vivrà sempre di rimessa
 

Bruja

Utente di lunga data
Ari

Se stanno ricostruendo quello che tutto sommato non era neppure veramente costruito non si tratta di felicità ma di consapevolezza che avevano un matrimonio sulle "palafitte"!!! La tua infelicità non è tanto conseguente alla loro scelta quanto alla tua scelta primaria di tentare la sorte con uno sposato ........ e come tra l'altro, con una sensazione del matrimonio che era ancora da stabilizzare!!
La consapevolezza che sia una storia malate l'hai già in te, quindi se speri che lui farà scelte che tu prospetti auspicabili, temo che sarà l'inizio e non il coronamento di un viaggio al buio; tu sai quello che vuoi, lui no e lo dimostra perchè la sua è una NON scelta nel senso che resta a riparare le falle ma non ha ben chiaro cosa sia la costruzione che crede di riparare, un fortino per difendersi dalle aggressioni della vita o una roccaforte per non vedere le tentazioni della vita che renderebbero il suo matrimonio uno stato d'assedio! Quindi tralascia la motivazione del percorso serio, vedo più una terapia intensiva........ rispettabilissima intendiamoci, ma intesa a salvare non a costruire visto che non hanno ben chiaro cosa costruire.

La teoria del lasciare e poi trovare un'altra persona è il leit motiv di ogni tradimento........ doveva averla lasciata prima e poi rifarsi un'unione, ma come sempre ha preferito "saggiare" il terreno per poi decidere cosa guadagnava o cosa ci rimetteva.
Non credo tornerà, e non perchè non ne abbia voglia ma perchè anche per questo serve coraggio, il coraggio esistenziale di non attaccarsi ai bisogni delle altre persone che spesso, conoscendo a fondo la mente di certi generosi partner, farebbero a meno del loro "ritorno prodigo" e molto peloso. Però non sia detto che non possa bastare anche una situazione del genere......... in fondo la natura umana ha adattamenti e capacità di contentarsi insospettabili.
Bruja
 
O

Old Ari

Guest
No, calma, susate.
Volevo solo puntualizzare che spero che lui non abbia fatto una scelta di convenienza. Spero che abbia scelto davvero guidato da una certa onestà.....eccheccavolo, lo spero perchè almeno sto male per una cosa ragionevole.
Chiusa quindi questa parentesi.....non volevo riaprire un discorso su lui se torna o non torna da me.... è ovvio, lo sapete tutti che lo vorrei e non capisco dove potrebbe stare la negatività di vederlo dare più importanza ai sentimenti dopo aver tentato la strada della convenienza (se di questo si tratta) rimanendo dov'è.
Ma comunque, visto che tutto questo non lo potrò mai sapere........ La mia domanda era come la vedete la cosa di costruire la felicità sua sulla mia infelicità....per carità ho puntato su un uomo sposato, verissimo, però non è che lui sia stato un santo....quindi mi chiedevo se il proverbio vale solo in certi casi o in tutti visto che la mia infelicità me l'ha causata con belle parole e azioni....
 

Bruja

Utente di lunga data
Ari

D'accordissimo con te.............se non ha fatto appunto una scelta di convenienza!!!
Temo che il problema della tua infelicità non sia argomento di discussione fra loro... cercano di costruire quello che forse non hanno mai costruito.
Lui ha cercato ciò che gli mancava, lo ha trovato in te, e per il tempo che è durata si è compensato. Ora ha dovuto scegliere e poco importa valutare tutta la rosa di situazioni del triangolo, ha deciso di ritentare con la moglie.
Speriamo che sia convinto e che abbia la stoffa per riuscirci aiutato da lei.
Per parte mia mi auguro che se dovesse fallire, si carichi per una volta dei risultati delle sue scelte e non cerchi di tornare da te........... lo troverei, forse contrariamente alle tue inespresse speranze, davvero poco dignitoso............una scelta sì, ma per eliminazione!!!

Bruja
 

Lettrice

Utente di lunga data
Non si può costruire la propria felicità sull'infelicità altrui.

Questa frase citata anche da lilith_666 recentemente mi ha fatto riflettere parecchio e portato ad alcune considerazioni su chi entra in un rapporto come terzo/a incomodo/a.

Spesso è proprio il ravvisare infelicità in chi è dentro a quel rapporto (non avendo ovviamente il contraltare della versione dell'altro/a componente della coppia) ad indurci a credere che il nostro rapportarci con quella persona possa essere "salvifico", possa portare felicità e non dolore laddove si riscontra (o si vuole credere o ci viene fatto credere) che felicità non vi sia.

Credo che finchè si è in un certo sentire è ben difficile credere altrimenti, porsi anche solo la domanda o la problematica di cosa provoca la nostra presenza in quel rapporto.
Da lì progetti su come potrebbero star meglio con noi anche i figli dell'altro/a, valutazioni sulla "vita nuova" che si darebbe al nostro amante/amato/a, non disgiunti spesso da un certo spirito da crocerossina/infermieredell'anima (il maschile di crocerossina...è ostico!!).

Solo quando si esce da quello stato si vede anche il male che si può arrecare, ma ormai il danno è fatto.
Questa frase e' troppo buonista per i miei gusti...non capisco molto bene che cavolo si intende!!!!

Che forse dovrei cercare la mia felicita' ignorando chi mi scarica merda addosso e manco agurargli un accidente?

Non saroi mai cosi'...continuero' a lanciare tacchi a spillo cercando di colpire il bersaglio...( poi andro' a receperare la scarpa chiaramente
)
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
frase idiota

La frase la ritengo idiota ...perché anche se uno lascia il partner PRIMA di tradire.. il lasciato soffrirà bene ugualmente? E dunque..comunque si costruisce sull'infelicità o quantomeno senza l'approvazione e la contentezza del precedente partner...
Per quanto riguarda mio marito..l'aveva detto i primi giorni dopo la scoperta per fare quello buono...che non aspettava di essere scoperto per andarsi a vivere in santa pace il rapporto con lei..mentre era proprio quello che pensava...ma ..giustamente..mi aveva fatta imbufalire...
Non sembra ora che fosse poi quello che voleva ..indipendentemente da me...che felicissima non sono..ma nemmeno poi tanto infelice
...
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
x Ari

Credo che tu debba convincerti che hai trovato una persona "doppia" ..forse come tanti (tutti?) di noi...nel senso che ha realmente provato due sentimenti contemporanei e..visto che le donne della sua vita (e le consuetudini sociali/legali) non gli consentono di continuare a viverli..ha dovuto scegliere e ha scelto quello che ha sentito come il più importante ..non necessariamente il più intenso..ma quello che gli consentiva di stare meglio.
Capisco che per te sia impossibile da accettare...ma se così ha scelto..questo è.
un bacio
 

Bruja

Utente di lunga data
????

Non mi è chiaro quello che intendi................che significa frase idiota!
Non stiamo decidendo se sia meglio o peggio se uno/a si innamora di un'altro/a ma del fatto che se una persona non ama più quella con cui convive, dovrebbe essere tanto onesto da dirlo!!! Questo sarebbe il significato di "dirlo prima" di compensarsi altrove, cercarsi la persona che si ritiene idonea e poi, dopo il tradimento dire che le cose sono cambiate e non si ama più! ll Direi che ci sia differenza.
Che poi la persona soffra comunque in engrambi i casi, è nell'ordine delle cose, ma non si aggiungerà sofferenza dovuta ad inganno ma a diversa condizione dell'amore che non è più lo stesso. L'infelicità è uno stato usuale come l'infelicità, ma se si palesa che non esiste più il sentimento iniziale, dubito che ci si fondi qualcosa, semplicemente si può deludere, disilludere, certo è cosa sgradevole ma non è furbesca, fraudolenta o ingannevole.
Tuo marito ha una realtà ben diversa, ha giocato sporco, e poi ha cercato di recuperare.
E' ovvio che tu non sia felice e credo anche che tu non sia poi tanto infelice perchè quando si ha la misura della persona che ci ha tradito, si commisura anche la sofferenza che può recarci.
E' indubitabile che fra i due la persona forte sia tu.......
Bruja
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
..sono diventata un po' cinica

Non mi è chiaro quello che intendi................che significa frase idiota!
Non stiamo decidendo se sia meglio o peggio se uno/a si innamora di un'altro/a ma del fatto che se una persona non ama più quella con cui convive, dovrebbe essere tanto onesto da dirlo!!! Questo sarebbe il significato di "dirlo prima" di compensarsi altrove, cercarsi la persona che si ritiene idonea e poi, dopo il tradimento dire che le cose sono cambiate e non si ama più! ll Direi che ci sia differenza.
Che poi la persona soffra comunque in engrambi i casi, è nell'ordine delle cose, ma non si aggiungerà sofferenza dovuta ad inganno ma a diversa condizione dell'amore che non è più lo stesso. L'infelicità è uno stato usuale come l'infelicità, ma se si palesa che non esiste più il sentimento iniziale, dubito che ci si fondi qualcosa, semplicemente si può deludere, disilludere, certo è cosa sgradevole ma non è furbesca, fraudolenta o ingannevole.
Tuo marito ha una realtà ben diversa, ha giocato sporco, e poi ha cercato di recuperare.
E' ovvio che tu non sia felice e credo anche che tu non sia poi tanto infelice perchè quando si ha la misura della persona che ci ha tradito, si commisura anche la sofferenza che può recarci.
E' indubitabile che fra i due la persona forte sia tu.......
Bruja
..non credo più che nessuno si preoccupi se sta fondando la sua felicità sull'infelicità di qualche altro ..se se ne preoccupa è perché non crede di stare andando incontro alla felicità ..altrimenti se ne fregherebbe altamente dell'infelicità che provocherebbe e calpesterebbe tranquillamente tutti per raggiungere quello che pensa lo farebbe stare bene...così come tradendo se ne è proprio sbattuto di quanto male stava provocando e neppure per la grande e completa "felicità", ma solo per momenti di gioia limitati, provvisori e fragili...
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top