Qualcuno/a (direi Miciolidia) in un altro thread suggeriva di scrivere tutti insieme una favola.
La mia impressione è quella che di favole già se ne possano leggere parecchie, sparse qua e là nel forum!
Leggo spesso di situazioni che richiederebbero più che mariti, principi azzurri e cavalieri senza macchia e senza paura, più che mogli, fanciulle virginali e fatine azzurre.
Personaggi tutti dediti e concentrati ad alte riflessioni sul senso della vita, a temi escatologici, al profondo discernimento di se stessi e del proprio IO, tutti impegnati a sfuggire alle grinfie dell'orco cattivo o al canto ammaliatore di sirene e sortilegi da maga Circe.
La VERA VITA è però, purtroppo, altra cosa.
Niente principi e principesse, ma impiegati, operai, imprenditori, liberi professionisti, niente cavalli bianchi o castelli o magie, ma rate del mutuo da pagare, casini sul lavoro, insoddisfazioni e rospi, più che da baciare, spesso da ingoiare e tacere.
E stanchezza, frustrazioni, aspettative deluse.
La VERA VITA è fatta di cadute, inciampi e di gente che ha ancora la forza di rialzarsi. A volte quella forza la si trova in noi stessi, altre nel/la proprio/a compagno/a altre volte in qualcuno che in quel momento sta incrociando il nostro cammino. Magari ci si appoggia a quel qualcuno non perchè sia davvero il nostro "salvatore", il nostro sostegno, ma solo perchè era lì, prima di chiunque altro, al momento giusto e nel posto giusto.
Certo, prima di un possibile tradimento, sarebbe bello fermarsi immediatamente a chiedersi dove si sta andando, cosa si sta facendo a chi ci sta vicino, cosa esso comporterà nella nostra vita futura, ritirarsi in meditazione, staccando la spina da tutto.
Invece, nel maggior numero dei casi, viviamo e basta, continuiamo la nostra corsa in mezzo alle difficoltà quotidiane, magari solo un pò più leggeri per questa ebbrezza che anche se solo momentaneamente, ci fa pensare ad altro, ci distoglie dai problemi del quotidiano e ci accarezza per un momento l'anima. Che ci fa sentire vivi per noi stessi e non perchè dobbiamo esserlo.
La mia impressione è quella che di favole già se ne possano leggere parecchie, sparse qua e là nel forum!
Leggo spesso di situazioni che richiederebbero più che mariti, principi azzurri e cavalieri senza macchia e senza paura, più che mogli, fanciulle virginali e fatine azzurre.
Personaggi tutti dediti e concentrati ad alte riflessioni sul senso della vita, a temi escatologici, al profondo discernimento di se stessi e del proprio IO, tutti impegnati a sfuggire alle grinfie dell'orco cattivo o al canto ammaliatore di sirene e sortilegi da maga Circe.
La VERA VITA è però, purtroppo, altra cosa.
Niente principi e principesse, ma impiegati, operai, imprenditori, liberi professionisti, niente cavalli bianchi o castelli o magie, ma rate del mutuo da pagare, casini sul lavoro, insoddisfazioni e rospi, più che da baciare, spesso da ingoiare e tacere.
E stanchezza, frustrazioni, aspettative deluse.
La VERA VITA è fatta di cadute, inciampi e di gente che ha ancora la forza di rialzarsi. A volte quella forza la si trova in noi stessi, altre nel/la proprio/a compagno/a altre volte in qualcuno che in quel momento sta incrociando il nostro cammino. Magari ci si appoggia a quel qualcuno non perchè sia davvero il nostro "salvatore", il nostro sostegno, ma solo perchè era lì, prima di chiunque altro, al momento giusto e nel posto giusto.
Certo, prima di un possibile tradimento, sarebbe bello fermarsi immediatamente a chiedersi dove si sta andando, cosa si sta facendo a chi ci sta vicino, cosa esso comporterà nella nostra vita futura, ritirarsi in meditazione, staccando la spina da tutto.
Invece, nel maggior numero dei casi, viviamo e basta, continuiamo la nostra corsa in mezzo alle difficoltà quotidiane, magari solo un pò più leggeri per questa ebbrezza che anche se solo momentaneamente, ci fa pensare ad altro, ci distoglie dai problemi del quotidiano e ci accarezza per un momento l'anima. Che ci fa sentire vivi per noi stessi e non perchè dobbiamo esserlo.