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Old chensamurai
Guest
Come vi avevo già anticipato, con la mia ultima donna…ho voluto fare un esperimento…mi sono detto…perché, finalmente, non provi a guardare “dentro” la black-box…perché non provi a guardare “dentro” l’esperienza del tradimento?...ma in modo diverso…ed allora, per farlo, ho usato il metodo fenomenologico di Edmund Husserl…analizzare le strutture dell’esperienza, descrivendo i fenomeni così come appaiono alla coscienza…nella loro immediatezza…senza sovrastrutture ideologiche o teoretiche…eliminare ogni presupposto o credenza…fare “epoché”…termine di origine greca, che significa “sospensione”…mi spiego meglio: perché non provare a guardare “da fuori”…un tradimento…mentre lo si mette in atto?...una sorta di “spersonalizzazione”…mi guardo da fuori…neutrale…guardo due persone che fanno delle cose…registro…rilevo…senza giudizio…senza coinvolgimento…appunto, “epoche”…
…io, donnaiolo incallito…ho amato due donne…di tutte quelle che ho avuto…solo due…due solamente…una vera tragedia…lei…sposata…due figli…32 anni…bella…alta…bionda…con due occhi verdi tristissimi…mi avvicina in un bar…la conoscevo da qualche mese…niente di più di un saluto…parliamo un po’…
…ecco il mio “stream of consciousness”:
…capisco subito che è fragile…è vulnerabile…le sue mani…nervose, toccano sempre qualcosa…non sono mai ferme…i suoi occhi, tristissimi, cercano qualcosa…sento il mio corpo che fa fatica…il respiro si modifica impercettibilmente, si fa più superficiale…c’è molto imbarazzo…fragilità e dolore…sento molto dolore…la mancanza di un senso…eppure, sta per accadere ancora…sono un rovina famiglie e faccio schifo…però voglio chiudere gli occhi e stringere questa donna…forse posso fare qualcosa per lei…lei lo vuole…vuole stringersi a me…sento la solitudine…mia e sua…sento la mancanza di senso…anche lei vuole lasciarsi andare…è molto tesa…il suo corpo è come una corda di violino…una caldaia in ebollizione…non ne può più di figli…marito…suoceri…genitori…questa donna, vuole ritornare bambina…ho sempre cercato donne da proteggere…cerco donne fragili…vulnerabili…la invito a casa mia…non voglio farlo ma lo faccio…le chiedo di venire a casa mia…il pianoforte…lo Steinway & Sons…Keith Jarrett…tutte scuse…lei accetta…sento che non vorrebbe farlo…questa donna, sa quello che sta per accadere…e non vuole che accada…ma accetta…andiamo a casa mia…siamo falsi…in una situazione falsa…tutto è falso…io sono falso…lei lo è…non c’è nulla tra di noi…non ce ne frega nulla…reciprocamente…lo sento…eppure si va a casa mia…io cerco un abbraccio…una donna da proteggere…lei cerca protezione…considerazione…l’amore…dov’è l’amore?...come può esserci amore…nemmeno ci conosciamo…le suono “Against All Odds”…Phil Collins…canto…concludo con un “notturno” di Chopin…le tocco la mano…sento che vuole abbracciarmi…mi desidera…ma non desidera me…cosa desidera veramente queste donna?...le chiedo se ama suo marito…mi risponde con un “profondamente”…lo sapevo…lo sapevo…questa donna ama suo marito…moltissimo…l’avevo capito…questa donna…è una donna coraggiosa…sento il suo coraggio…la sua rabbia impotente…rabbia…rabbia…sento molta rabbia in questa donna…le tengo la mano…la guardo negli occhi…due debolezze…non fanno nulla di forte…fanno una debolezza al quadrato…guardo da fuori…due “poveracci”…ecco, mi raggiunge questa idea…tanta pena…tanta disperazione…disperazione che viene da lontano…le chiedo dei figli…vedo questo uomo che per la prima volta in vita sua, chiede dei figli…lei lo guarda…non vuoi?...perchè mi parli dei figli?...dimmi dei tuoi figli…insiste…la ragazza inizia a piangere…afferma di non sentire alcun istinto materno…che i figli non li voleva…che si è sposata incinta…che ha fatto il secondo figlio perché non voleva lasciare senza un fratello il primo…che se li è allevati da sola…sacrificando tutto…gli studi…le amiche…io non sono la soluzione a tutto questo…dice l’uomo…che sente una viva disperazione…dentro…le accarezzo i capelli…le bacio il collo…lei piange…dice: “non ho nulla dalla vita”…mi parla di sua madre…assente…vado avanti…non mi fermo…e mi guardo da fuori…mentre la bacio…la tocco…lei si lascia andare…sempre di più…andiamo in camera da letto…la guardo negli occhi…percepisco che non vuole…non vuole…non vuole…urla con gli occhi: “fermami!”…le accarezzo il viso…la bacio…e mi fermo…l’uomo le chiede: “ma che stiamo facendo?”…”non vedi che siamo due disperati?”…lei mi bacia…mi tocca…mi toglie la camicia e la maglietta…la lascio fare…piange…vuole “sballarsi” con il sesso…lo capisco bene…le dico: “vuoi veramente il mio corpo?”…”io non voglio il tuo!”…le dico che voglio lei…non il suo corpo…e lei, cosa vuole?...se vuole il mio corpo…eccolo…ma che sia chiaro…solo il corpo…cellule…muscoli e nervi…carne e sangue…niente di più…non c’è anima…in quello che stiamo per fare…nulla di divino…l’amore, dovrebbe essere divino…dov’è l’amore?...quello per me stesso, io l’ho perso da tempo…il suo…è da suo marito…è l’amore per suo marito che l’ha portata da me…l’amore deluso…io sono niente…sono senza significato…quando si tradisce non si ama più? Balle!...lo vedo l’amore per suo marito…mi basta guardarla…lo vedo…è talmente evidente…la fermo, l’accarezzo, la bacio…non sono la tua cura, amica mia…e tu non sei la mia…e dopo?...avrai solamente un peso in più da portare…una croce in più…e io non voglio…no!...adesso basta…lei non vuole fermarsi…mi bacia…mi tocca…le dico: “va bene, ho capito, vuoi scopare?”…se vuoi scopare lo possiamo fare…ma l’amore no!…quello non c’è…vuoi due corpi disperati che “fanno” delle cose insieme?...è un “fare”…è un sasso che rotola…una palla da bigliardo…che ne incontra un’altra…è fisica…senza significato…io sono più forte…io voglio l’amore…quello che lei ha per suo marito…mi guarda…non capisce…forse crede che sia un pazzo…e forse lo sono veramente…le chiedo di “mettersi con me”…di darmi un futuro…di amarmi…di volermi bene…mi guarda esterrefatta…stranita…le dico: “cazzo, allora se mi vuoi, amami!”…”dimmi che mi ami”…dimmi che mi ami…diamo dignità a quello che stiamo facendo…voglio qualcosa di dignitoso…non due animali che si accoppiano!...non può dirmelo, eh?…ami tuo marito, vero?…si blocca…piange…le offro da bere…parliamo un po’…ascoltiamo della buona musica…poi…al momento di andarsene…mi dice: “io non ti amo”…rispondo: “vedi, quelle cose io le faccio solo se c’è amore”…esce…mi sento un grande uomo…cazzo, sono stato grande questa volta…sto cambiando…ho guardato nella black box…e ho visto tanta disperazione…ho frantumato la finzione!...facciamo finta che sia amore!...no!...niente da fare…non ci sto!...e poi dirsi: “ci siamo amati”…abbiamo scopato! Cosa ben diversa!…mentire…sapendo di mentire…c’è di tutto tra di noi, amica mia…vittime di noi stessi, eh?...disperazione…solitudine…mancanza di senso…
…amore?...nemmeno una traccia…
Ora vi chiedo: Questo è Tradire?...questa è quella cosa “imperdonabile” che sfascia le famiglie? Io ci vedo tanta responsabilità del marito…che marito ha avuto questa donna?...lei lo ama…forse è lui a non amarla abbastanza…con lei, a casa mia, c’era anche lui…credetemi…l’ha accompagnata da me…tenendola per mano…
…nulla regge…all’amore vero…
…io, donnaiolo incallito…ho amato due donne…di tutte quelle che ho avuto…solo due…due solamente…una vera tragedia…lei…sposata…due figli…32 anni…bella…alta…bionda…con due occhi verdi tristissimi…mi avvicina in un bar…la conoscevo da qualche mese…niente di più di un saluto…parliamo un po’…
…ecco il mio “stream of consciousness”:
…capisco subito che è fragile…è vulnerabile…le sue mani…nervose, toccano sempre qualcosa…non sono mai ferme…i suoi occhi, tristissimi, cercano qualcosa…sento il mio corpo che fa fatica…il respiro si modifica impercettibilmente, si fa più superficiale…c’è molto imbarazzo…fragilità e dolore…sento molto dolore…la mancanza di un senso…eppure, sta per accadere ancora…sono un rovina famiglie e faccio schifo…però voglio chiudere gli occhi e stringere questa donna…forse posso fare qualcosa per lei…lei lo vuole…vuole stringersi a me…sento la solitudine…mia e sua…sento la mancanza di senso…anche lei vuole lasciarsi andare…è molto tesa…il suo corpo è come una corda di violino…una caldaia in ebollizione…non ne può più di figli…marito…suoceri…genitori…questa donna, vuole ritornare bambina…ho sempre cercato donne da proteggere…cerco donne fragili…vulnerabili…la invito a casa mia…non voglio farlo ma lo faccio…le chiedo di venire a casa mia…il pianoforte…lo Steinway & Sons…Keith Jarrett…tutte scuse…lei accetta…sento che non vorrebbe farlo…questa donna, sa quello che sta per accadere…e non vuole che accada…ma accetta…andiamo a casa mia…siamo falsi…in una situazione falsa…tutto è falso…io sono falso…lei lo è…non c’è nulla tra di noi…non ce ne frega nulla…reciprocamente…lo sento…eppure si va a casa mia…io cerco un abbraccio…una donna da proteggere…lei cerca protezione…considerazione…l’amore…dov’è l’amore?...come può esserci amore…nemmeno ci conosciamo…le suono “Against All Odds”…Phil Collins…canto…concludo con un “notturno” di Chopin…le tocco la mano…sento che vuole abbracciarmi…mi desidera…ma non desidera me…cosa desidera veramente queste donna?...le chiedo se ama suo marito…mi risponde con un “profondamente”…lo sapevo…lo sapevo…questa donna ama suo marito…moltissimo…l’avevo capito…questa donna…è una donna coraggiosa…sento il suo coraggio…la sua rabbia impotente…rabbia…rabbia…sento molta rabbia in questa donna…le tengo la mano…la guardo negli occhi…due debolezze…non fanno nulla di forte…fanno una debolezza al quadrato…guardo da fuori…due “poveracci”…ecco, mi raggiunge questa idea…tanta pena…tanta disperazione…disperazione che viene da lontano…le chiedo dei figli…vedo questo uomo che per la prima volta in vita sua, chiede dei figli…lei lo guarda…non vuoi?...perchè mi parli dei figli?...dimmi dei tuoi figli…insiste…la ragazza inizia a piangere…afferma di non sentire alcun istinto materno…che i figli non li voleva…che si è sposata incinta…che ha fatto il secondo figlio perché non voleva lasciare senza un fratello il primo…che se li è allevati da sola…sacrificando tutto…gli studi…le amiche…io non sono la soluzione a tutto questo…dice l’uomo…che sente una viva disperazione…dentro…le accarezzo i capelli…le bacio il collo…lei piange…dice: “non ho nulla dalla vita”…mi parla di sua madre…assente…vado avanti…non mi fermo…e mi guardo da fuori…mentre la bacio…la tocco…lei si lascia andare…sempre di più…andiamo in camera da letto…la guardo negli occhi…percepisco che non vuole…non vuole…non vuole…urla con gli occhi: “fermami!”…le accarezzo il viso…la bacio…e mi fermo…l’uomo le chiede: “ma che stiamo facendo?”…”non vedi che siamo due disperati?”…lei mi bacia…mi tocca…mi toglie la camicia e la maglietta…la lascio fare…piange…vuole “sballarsi” con il sesso…lo capisco bene…le dico: “vuoi veramente il mio corpo?”…”io non voglio il tuo!”…le dico che voglio lei…non il suo corpo…e lei, cosa vuole?...se vuole il mio corpo…eccolo…ma che sia chiaro…solo il corpo…cellule…muscoli e nervi…carne e sangue…niente di più…non c’è anima…in quello che stiamo per fare…nulla di divino…l’amore, dovrebbe essere divino…dov’è l’amore?...quello per me stesso, io l’ho perso da tempo…il suo…è da suo marito…è l’amore per suo marito che l’ha portata da me…l’amore deluso…io sono niente…sono senza significato…quando si tradisce non si ama più? Balle!...lo vedo l’amore per suo marito…mi basta guardarla…lo vedo…è talmente evidente…la fermo, l’accarezzo, la bacio…non sono la tua cura, amica mia…e tu non sei la mia…e dopo?...avrai solamente un peso in più da portare…una croce in più…e io non voglio…no!...adesso basta…lei non vuole fermarsi…mi bacia…mi tocca…le dico: “va bene, ho capito, vuoi scopare?”…se vuoi scopare lo possiamo fare…ma l’amore no!…quello non c’è…vuoi due corpi disperati che “fanno” delle cose insieme?...è un “fare”…è un sasso che rotola…una palla da bigliardo…che ne incontra un’altra…è fisica…senza significato…io sono più forte…io voglio l’amore…quello che lei ha per suo marito…mi guarda…non capisce…forse crede che sia un pazzo…e forse lo sono veramente…le chiedo di “mettersi con me”…di darmi un futuro…di amarmi…di volermi bene…mi guarda esterrefatta…stranita…le dico: “cazzo, allora se mi vuoi, amami!”…”dimmi che mi ami”…dimmi che mi ami…diamo dignità a quello che stiamo facendo…voglio qualcosa di dignitoso…non due animali che si accoppiano!...non può dirmelo, eh?…ami tuo marito, vero?…si blocca…piange…le offro da bere…parliamo un po’…ascoltiamo della buona musica…poi…al momento di andarsene…mi dice: “io non ti amo”…rispondo: “vedi, quelle cose io le faccio solo se c’è amore”…esce…mi sento un grande uomo…cazzo, sono stato grande questa volta…sto cambiando…ho guardato nella black box…e ho visto tanta disperazione…ho frantumato la finzione!...facciamo finta che sia amore!...no!...niente da fare…non ci sto!...e poi dirsi: “ci siamo amati”…abbiamo scopato! Cosa ben diversa!…mentire…sapendo di mentire…c’è di tutto tra di noi, amica mia…vittime di noi stessi, eh?...disperazione…solitudine…mancanza di senso…
…amore?...nemmeno una traccia…
Ora vi chiedo: Questo è Tradire?...questa è quella cosa “imperdonabile” che sfascia le famiglie? Io ci vedo tanta responsabilità del marito…che marito ha avuto questa donna?...lei lo ama…forse è lui a non amarla abbastanza…con lei, a casa mia, c’era anche lui…credetemi…l’ha accompagnata da me…tenendola per mano…
…nulla regge…all’amore vero…