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Old Airforever
Guest
Entro in un grande negozio d'abbigliamento. Mi sento in imbarazzo: ho gli occhi di quasi tutte le commesse rivolti a me. Intuisco che qualcuna di loro commenta. Una di loro, mi affascina parecchio. Non trovo ciò che cerco e decido di farmi coadiuvare. Dai chi? Da lei. Attacchiamo bottone, ridiamo e scherziamo. Le lascio il mio numero di telefono ed il giorno successivo la vado a trovare, in negozio. Lei allora mi lascia il suo numero e ci sentiamo: facciamo poche ma lunghe telefonate, durante le quali si confida. Incomincia con il dirmi che alcune sue colleghe si sono invaghite di me, il fatto che lei è separata e attualmente convive con un ometto...ma le cose non sono rosee e quindi da un po' di giorni è ritornata nella sua casa natale. M'invita ad andarla a trovare in negozio e anche fuori, prima o dopo gli orari d'apertura. L'altra sera dice di volermi vedere: ci vediamo e trascorriamo in auto (sua scelta) quattro ore a chiacchierare. Mi parla della sua situazione familiare (genitori separati), del suo matrimonio fallito e di questa burrascosa convivenza. Mi confida che il convivente la tratta come uno zerbino ma lei preferisce sognare e non guardare in faccia la realtà...perchè quest'ultima le fa male. Sotto un certo aspetto la capisco: ho avuto anch'io un problema di questo tipo, ovvero quello di non voler accettare la realtà. Da uomo di non mezze misure quale sono, le parlo in modo schietto e davanti alla realtà ci rimane male, ma non s'offende.
Su 20 commesse circa, mi sono invaghito di quella (forse) meno seria ed immatura. Tendo a ragionare come ho sempre fatto: infatti, credo che se al mondo ci fosse più gente seria, meno frequentemente ci si imbatterebbe in queste situazioni. Ma forse è vero che i tipi come me sono predisposti. A non essere attratti dalle persone serie e a dare l'impressione dell'amico, del confidente...dello psicologo.
Sto male, ma forse ha ragione un mio caro amico: la tanta e troppa voglia d'avere qualcuna al mio fianco, mi fa bruciare le tappe. Ed ora, sto appunto male per una persona conosciuta da pochissimi giorni. E che forse mai sarà mia.
Airforever
Su 20 commesse circa, mi sono invaghito di quella (forse) meno seria ed immatura. Tendo a ragionare come ho sempre fatto: infatti, credo che se al mondo ci fosse più gente seria, meno frequentemente ci si imbatterebbe in queste situazioni. Ma forse è vero che i tipi come me sono predisposti. A non essere attratti dalle persone serie e a dare l'impressione dell'amico, del confidente...dello psicologo.
Sto male, ma forse ha ragione un mio caro amico: la tanta e troppa voglia d'avere qualcuna al mio fianco, mi fa bruciare le tappe. Ed ora, sto appunto male per una persona conosciuta da pochissimi giorni. E che forse mai sarà mia.
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