Giustizia ingiusta.

Brunetta

Utente di lunga data
Sorprendente che qualcuno sia sorpreso e non approvi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché? Sui social e fra amici leggo e ascolto soltanto commenti schifati da questa sentenza.
Io non sono mai schifata dalle sentenze, perché non credo che si possa capire una vicenda e soprattutto le motivazioni legali dai riassunti dei giornalisti. Soprattutto ora che i giornalisti sono perlopiù persone giovani che sperano di fare una professione in estinzione e accettano di farla gratis. E non pagare le persone rende impossibile trovare persone competenti.
Nel caso specifico la violenza è inaccettabile, come sempre. Ma l’entità della condanna e la possibilità delle attenuanti non sono in grado di valutarle.
Comunque la condanna c’è stata.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A proposito di giustizia, mi ha incuriosito l’articolo di oggi della Soncini. Metto il link sotto.
La giornalista sostiene (citando anche un episodio di Sex and The City che mi aveva provocato gli stessi pensieri) che se, anche involontariamente, produci un danno dovresti ripagare.
È una linea che considero giusta in linea di principio, ma poi nei casi specifici farei delle distinzioni.
A lei un tizio per goffaggine le ha rovesciato del vino sui pantaloni. I pantaloni, molto costosi, non sono venuti puliti in tintoria e lei è comprensibilmente molto irritata.
Mentre scrivevo mi è tornato in mente un episodio di molti anni fa. Mia figlia era andata a una festa di capodanno e, come tutti gli altri, aveva messo il cappotto sul letto. Una deficiente si era ubriacata, mi pare con la sangria 🤦🏻‍♀️🤪, e si era buttata sul letto sopra i cappotti e aveva vomitato sul cappotto di mia figlia. Mia figlia voleva il rimborso della tintoria. Tra l’altro mia figlia era al liceo e il cappotto l’avevo pagato io, così come io avrei pagato la tintoria. Ma per mia figlia era una questione di principio.
Io non avrei chiesto nulla. Ma forse sono scema?
Ecco la questione che pongo è questa.
Quando acquistiamo un capo di abbigliamento siamo consapevoli di metterlo “in pericolo” usandolo.
Può accadere che qualcuno rovesci un bicchiere o un piatto di brasato o una macedonia o un automobilista incauto mi schizzi una pozzanghera. Per questo compro ciò che mi posso permettere che si possa rovinare.
Voi vi aspettereste un rimborso?
Voi rimborsereste il costo di un paio di pantaloni di Prada da 2000€, irrimediabilmente rovinati?

 

hammer

Utente di lunga data
Io non sono mai schifata dalle sentenze, perché non credo che si possa capire una vicenda e soprattutto le motivazioni legali dai riassunti dei giornalisti. Soprattutto ora che i giornalisti sono perlopiù persone giovani che sperano di fare una professione in estinzione e accettano di farla gratis. E non pagare le persone rende impossibile trovare persone competenti.
Nel caso specifico la violenza è inaccettabile, come sempre. Ma l’entità della condanna e la possibilità delle attenuanti non sono in grado di valutarle.
Comunque la condanna c’è stata.
La condanna è stata ridicola.
Per provare schifo mi è bastato vedere il volto della donna e conoscere i danni che ha subito.
Mi fa molto, ma molto schifo quando i magistrati hanno molta più cura e comprensione per un criminale che per la sua vittima.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ne ho sentito parlare in tv. Io non riesco a capire perché, per giustificare una condanna più lieve verso un colpevole, bisogna dare delle responsabilità alla vittima. Non ha senso. Al limite, potrebbe argomentare sulla fragilità mentale del colpevole, ma senza chiamare la vittima come corresponsabile.
 

Nicky

Utente di lunga data
A proposito di giustizia, mi ha incuriosito l’articolo di oggi della Soncini. Metto il link sotto.
La giornalista sostiene (citando anche un episodio di Sex and The City che mi aveva provocato gli stessi pensieri) che se, anche involontariamente, produci un danno dovresti ripagare.
È una linea che considero giusta in linea di principio, ma poi nei casi specifici farei delle distinzioni.
A lei un tizio per goffaggine le ha rovesciato del vino sui pantaloni. I pantaloni, molto costosi, non sono venuti puliti in tintoria e lei è comprensibilmente molto irritata.
Mentre scrivevo mi è tornato in mente un episodio di molti anni fa. Mia figlia era andata a una festa di capodanno e, come tutti gli altri, aveva messo il cappotto sul letto. Una deficiente si era ubriacata, mi pare con la sangria 🤦🏻‍♀️🤪, e si era buttata sul letto sopra i cappotti e aveva vomitato sul cappotto di mia figlia. Mia figlia voleva il rimborso della tintoria. Tra l’altro mia figlia era al liceo e il cappotto l’avevo pagato io, così come io avrei pagato la tintoria. Ma per mia figlia era una questione di principio.
Io non avrei chiesto nulla. Ma forse sono scema?
Ecco la questione che pongo è questa.
Quando acquistiamo un capo di abbigliamento siamo consapevoli di metterlo “in pericolo” usandolo.
Può accadere che qualcuno rovesci un bicchiere o un piatto di brasato o una macedonia o un automobilista incauto mi schizzi una pozzanghera. Per questo compro ciò che mi posso permettere che si possa rovinare.
Voi vi aspettereste un rimborso?
Voi rimborsereste il costo di un paio di pantaloni di Prada da 2000€, irrimediabilmente rovinati?

Mah, se si tratta di un danno involontario, io lascio perdere.
Comunque mi offrirei di pagare la tintoria, se non viene pulito è colpa del pantalone, in una cena non è che uno ci versa su l'acido puro, dovrebbe venire pulito.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ne ho sentito parlare in tv. Io non riesco a capire perché, per giustificare una condanna più lieve verso un colpevole, bisogna dare delle responsabilità alla vittima. Non ha senso. Al limite, potrebbe argomentare sulla fragilità mentale del colpevole, ma senza chiamare la vittima come corresponsabile.
Credo che le attenuanti debbano considerare la provocazione.
Ma credo che non abbiamo elementi sufficienti.
Non per nulla vado matta per Un giorno in pretura. Si capisce un pochino di più.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mah, se si tratta di un danno involontario, io lascio perdere.
Comunque mi offrirei di pagare la tintoria, se non viene pulito è colpa del pantalone, in una cena non è che uno ci versa su l'acido puro, dovrebbe venire pulito.
Tu lasceresti perdere, come me, perché probabilmente non fai acquisti importanti.
Il problema è la disparità di reddito tra chi crea e chi subisce il danno.
Se rovini la mia giacca di Zara, presa in saldo a 60€, io posso passarci sopra o tu rimborsarla.
Ma se io ti rovino una giacca di Armani che costa 2000€ io non posso risarcirti. Tu puoi passarci sopra?

Ecco rimborsami questa!
 
Ultima modifica:

Nicky

Utente di lunga data
[
Tu lasceresti perdere, come me, perché probabilmente non fai acquisti importanti.
Il problema è la disparità di reddito tra chi crea e chi subisce il danno.
Se rovini la mia giacca di Zara, presa in saldo a 60€, io posso passarci sopra o tu rimborsarla.
Ma se io ti rovino una giacca di Armani che costa 2000€ io non posso risarcirti. Tu puoi passarci sopra?

Ecco rimborsami questa!
Se potessi permettermi capi così costosi, penso che passerei sopra a un mucchio di cose 😂
Se si usa cosa del genere, vuol dire che si hanno buone possibilità economiche rispetto agli altri, perciò no, non mi pare giusto chiedere il rimborso, nel caso dovrebbe essere rimborsato un costo "medio" di una giacca, non di una firmata.
 

Nicky

Utente di lunga data
Credo che le attenuanti debbano considerare la provocazione.
Ma credo che non abbiamo elementi sufficienti.
Non per nulla vado matta per Un giorno in pretura. Si capisce un pochino di più.
Sicuramente bisogna saperne di più, ma credo che non sia per la provocazione, credo che siano modi - per me sbagliati - di descrivere lo stato d'animo del cpeve, che, però, risultano colpevolezzanti per la vittima.
Dovrebbero proprio cambiare modalità argomentativa.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Ne ho sentito parlare in tv. Io non riesco a capire perché, per giustificare una condanna più lieve verso un colpevole, bisogna dare delle responsabilità alla vittima. Non ha senso. Al limite, potrebbe argomentare sulla fragilità mentale del colpevole, ma senza chiamare la vittima come corresponsabile.
dovresti attendere il deposito delle motivazioni e vedere se gli hanno riconosciuto l'attenuante dell'aver agito in stato dìira per il fatto ingiusto altrui
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Tu lasceresti perdere, come me, perché probabilmente non fai acquisti importanti.
Il problema è la disparità di reddito tra chi crea e chi subisce il danno.
Se rovini la mia giacca di Zara, presa in saldo a 60€, io posso passarci sopra o tu rimborsarla.
Ma se io ti rovino una giacca di Armani che costa 2000€ io non posso risarcirti. Tu puoi passarci sopra?

Ecco rimborsami questa!
Vorrai scusarmi, non sono riuscito a finirlo quando sono incappato in questo periodo :

'Era il Novecento, e c’era gente che a quarant’anni non aveva ancora capito che, se non puoi permetterti di pagare la cena alle ragazze, non devi invitarle a cena'.
 

Brunetta

Utente di lunga data
[


Se potessi permettermi capi così costosi, penso che passerei sopra a un mucchio di cose 😂
Se si usa cosa del genere, vuol dire che si hanno buone possibilità economiche rispetto agli altri, perciò no, non mi pare giusto chiedere il rimborso, nel caso dovrebbe essere rimborsato un costo "medio" di una giacca, non di una firmata.
Ecco.
È il mio stesso pensiero sia per Carrie sia per Guia.
Adesso mi viene in mente una mamma furiosa perché la bambina a scuola, facendo le cose che si fanno a scuola, si era sporcata/rovinato un abitino di Pupi Solari (per chi non lo conoscesse era una boutique creata da una sciura in zona di veri ricchi con abiti per bambini e mamme veri ricchi e prezzi adeguati.) Io le avevo risposto che nessuno le aveva detto di mettere alla bambina vestiti constosi invece di una tuta oviesse, vestiti che non sarebbe bastato il mio stipendio a rimborsare.

Sicuramente bisogna saperne di più, ma credo che non sia per la provocazione, credo che siano modi - per me sbagliati - di descrivere lo stato d'animo del cpeve, che, però, risultano colpevolezzanti per la vittima.
Dovrebbero proprio cambiare modalità argomentativa.
Questo è verissimo.
Non dovrebbero offrire la possibilità di facili critiche.

Vorrai scusarmi, non sono riuscito a finirlo quando sono incappato in questo periodo :

'Era il Novecento, e c’era gente che a quarant’anni non aveva ancora capito che, se non puoi permetterti di pagare la cena alle ragazze, non devi invitarle a cena'.
Perché tu a quarant’anni invitavi ventenni aspettandoti di fare a metà?
 

Nicky

Utente di lunga data
dovresti attendere il deposito delle motivazioni e vedere se gli hanno riconosciuto l'attenuante dell'aver agito in stato dìira per il fatto ingiusto altrui
Può essere, infatti non entro nel merito della decisione.
Dico solo che dovrebbero argomentare in modo meno fraintendibile, perché se quelli che ti ascoltano ricavano l'idea che uno è meno colpevole, perché l'ex moglie vive con il compagno nella ex casa coniugale, hai spiegato male. Piuttosto prenditi cinque righe per spiegare meglio da subito.
Si sa che questi casi poi finiscono sulla stampa.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
il deposito delle motivazioni di una sentenza a quello serve
 
Top