Non mi sembra che la situazione nella Striscia di Gaza possa rientrare nel concetto di "pulizia etnica", piuttosto in una forma di rappresaglia (sproporzionata) nei confronti di forze insorgenti (Hamas) che per loro ammissione si confondono e nascondono nella popolazione civile. Com'è ampiamente provato dalla collocazione di centri operativi di comando, depositi di munizioni, accasermamenti, ecc., sotto o all' interno di strutture di servizi civili (ospedali, rifugi, ecc.).
La questione della "pulizia etnica" si pone, semmai, per la Cisgiordania dove la crescita delle colonie di ebrei ortodossi sta conducendo ad una espulsione di masse palestinesi, sotto varie forme.
Nella sostanza, gli estremisti ortodossi ebraici (in gran parte di origine dall'est Europa, Federazione Russa compresa) vogliono rendere impossibile la realizzazione del progetto di "due popoli, due stati" nello stesso territorio, vecchia soluzione per il conflitto israelo-palestinese favorita dalle potenze occidentali.