Kid
Utente un corno
Proprio non ce la faccio a starvi lontano.... 
Però due mesi abbondanti di ferie mi sono serviti a fare ordine dentro questo durissimo cranio che mi porto aprresso. Ho portato fuori svariati sacchetti di roba inutile! :mexican:
E' passato più di un anno dalla scoperta da parte mia del suo tradimento. Molti di quelli che consocono la mia storia sapranno anche che forse mia moglie fu un pò spinta dal mio comportamento nei suoi confronti a portarla a tradirmi, cosa che io ho sempre rifiutato di accettare per i miei ideali. Non ho mai voluto perdonarla a prescindere bollando il suo discutibilissimo comportamento come una reazione alle mie azioni. Gettare immondizie per coprire altre immondizie non può che portare a maggior sporcizia.
Ma il mio non vuole essere un thread melodrammatico nè tantomeno polemico, anche perchè di acqua sotto i ponti ne è passata e nel frattempo il pancione di mia moglie sta crescendo a dismisura.
Il mio vuole essere una sorta di diario delle sensazioni vissute, degli strascichi che comporta un tradimento reciproco nella coppia.
Comincio col dire che mia moglie sta bene e che sembra aver assorbito al 100% i lividi che le ho procurato io e che si è procurata da sola. Dirò di più: la cosa non mi ha stupito per nulla. E' sempre stata alquanto ignifuga alle emozioni, sia positive che negative. Ha un grande potere: levarsi di dosso semplicemente scrollando le spalle pure un macigno di melma cadutole addosso da distanze siderali, così come è in grado di dimenticarsi di splendide sensazioni vissute insieme sin dal giorno dopo.
Lei ha una corazza che invidio davvero, mi fa quasi rabbia a volte.
Non l'ho vista molto cambiata dopo le nostre esperienze, nè come donna nè tantomeno come moglie. Come madre si, è molto più rilassata e disponibile nei confronti di nostro figlio (che ora ha quasi 5 anni... cavoli se passa il tempo) e di questo ne sono estremamente felice.
Il problema sono io. Dopo mesi e mesi a cercare di negare una ineluttabile evidenza, mi devo arrendere: il tradimento per me, anche con tutte le attenuanti del caso, è un atto imperdonabile. E non lo dico per un mio assurdo incaponimento, ma perchè è il mio corpo a ricordarmelo ogni santo giorno della mia vita. Mi sento un uomo solo in una coppia, un osservatore interessato. Mi ritrovo spesso a ritrarre la mia mano dalla sua senza nemmeno accorgermene, ma notandolo solo dopo. E' il mio corpo che si rifiuta di avvicinarsi a lei, perchè nella testa io ho tutte le più buone intenzioni al mondo. Il mio corpo prova spesso rancore nei suoi confronti, e la sensazione è stranissima e mi trasmette un senso di impotenza incredibile davanti al quale ho dovuto cedere.
Lei e lui insieme sono davanti a me sempre come una foto incorniciata sul mio comodino. E la parte più difficile è il fatto di conoscere bene la sua faccia, perchè era la stessa che sorrideva a me.
Il tradimento, ora mi è chiaro, non si dimentica nè si perdona.
E oggi più di ieri mi stupisco a leggere qui dentro come si tratta superficialmente l'argomento. Rimango basito a leggere di persone che parlano di meravigliose sensazioni vissute con l'amante di turno o di naturalezza della bigamia. Egoismo, quanto egoismo. E' una società che ci porta a pensare solo a noi stessi, calpestando la dignità persino
della persona che ci ha donato la propria vita. E davvero non voglio additare i signoli individui, che secondo me sono davvero condizionati dal mondo che ci ospita e che ci fa sembrare che i nostri efferati delitti altro non sono che esigenze lecite. Ci perdoniamo ancora prima di accusarci, cerchiamo le attenuanti laddove non possono esserci e ci dimentichiamo che comunque vadano le cose, la dignità non verrà mai più restituita al nostro partner.
Può sembrare una conclusione disfattista, ma vi assicuro che ora che le cose mi sono chiare, sono anche più sereno. Ora che non devo più inventarmi delle bugie, che non devo più ripetermi che tutto tornerà come prima, che il nostro rapporto non è cambiato, che non è successo nulla di grave o irreversibile... sto meglio.
So di aver fatto una cazzata io in primis e so che lei non ha avuto le forze necessarie per reagire e ne ha fatta una uguale se non peggiore della mia.
Allora vi chiederete: perchè non prendi la porta e te ne va? Perchè state facendo un altro bambino (è femmina... che bello!)? La risposta è naturale, molto più di quanto lo sia la bigamia: perchè se oggi la incontrassi per strada e non ci conoscessimo,io mi innamorerei ancora di lei. E' lei la mia vita, è lei la mia casa e senza di lei non potrei vivere. Non è forse questo il vero amore?
Però due mesi abbondanti di ferie mi sono serviti a fare ordine dentro questo durissimo cranio che mi porto aprresso. Ho portato fuori svariati sacchetti di roba inutile! :mexican:
E' passato più di un anno dalla scoperta da parte mia del suo tradimento. Molti di quelli che consocono la mia storia sapranno anche che forse mia moglie fu un pò spinta dal mio comportamento nei suoi confronti a portarla a tradirmi, cosa che io ho sempre rifiutato di accettare per i miei ideali. Non ho mai voluto perdonarla a prescindere bollando il suo discutibilissimo comportamento come una reazione alle mie azioni. Gettare immondizie per coprire altre immondizie non può che portare a maggior sporcizia.
Ma il mio non vuole essere un thread melodrammatico nè tantomeno polemico, anche perchè di acqua sotto i ponti ne è passata e nel frattempo il pancione di mia moglie sta crescendo a dismisura.
Il mio vuole essere una sorta di diario delle sensazioni vissute, degli strascichi che comporta un tradimento reciproco nella coppia.
Comincio col dire che mia moglie sta bene e che sembra aver assorbito al 100% i lividi che le ho procurato io e che si è procurata da sola. Dirò di più: la cosa non mi ha stupito per nulla. E' sempre stata alquanto ignifuga alle emozioni, sia positive che negative. Ha un grande potere: levarsi di dosso semplicemente scrollando le spalle pure un macigno di melma cadutole addosso da distanze siderali, così come è in grado di dimenticarsi di splendide sensazioni vissute insieme sin dal giorno dopo.
Lei ha una corazza che invidio davvero, mi fa quasi rabbia a volte.
Non l'ho vista molto cambiata dopo le nostre esperienze, nè come donna nè tantomeno come moglie. Come madre si, è molto più rilassata e disponibile nei confronti di nostro figlio (che ora ha quasi 5 anni... cavoli se passa il tempo) e di questo ne sono estremamente felice.
Il problema sono io. Dopo mesi e mesi a cercare di negare una ineluttabile evidenza, mi devo arrendere: il tradimento per me, anche con tutte le attenuanti del caso, è un atto imperdonabile. E non lo dico per un mio assurdo incaponimento, ma perchè è il mio corpo a ricordarmelo ogni santo giorno della mia vita. Mi sento un uomo solo in una coppia, un osservatore interessato. Mi ritrovo spesso a ritrarre la mia mano dalla sua senza nemmeno accorgermene, ma notandolo solo dopo. E' il mio corpo che si rifiuta di avvicinarsi a lei, perchè nella testa io ho tutte le più buone intenzioni al mondo. Il mio corpo prova spesso rancore nei suoi confronti, e la sensazione è stranissima e mi trasmette un senso di impotenza incredibile davanti al quale ho dovuto cedere.
Lei e lui insieme sono davanti a me sempre come una foto incorniciata sul mio comodino. E la parte più difficile è il fatto di conoscere bene la sua faccia, perchè era la stessa che sorrideva a me.
Il tradimento, ora mi è chiaro, non si dimentica nè si perdona.
E oggi più di ieri mi stupisco a leggere qui dentro come si tratta superficialmente l'argomento. Rimango basito a leggere di persone che parlano di meravigliose sensazioni vissute con l'amante di turno o di naturalezza della bigamia. Egoismo, quanto egoismo. E' una società che ci porta a pensare solo a noi stessi, calpestando la dignità persino
della persona che ci ha donato la propria vita. E davvero non voglio additare i signoli individui, che secondo me sono davvero condizionati dal mondo che ci ospita e che ci fa sembrare che i nostri efferati delitti altro non sono che esigenze lecite. Ci perdoniamo ancora prima di accusarci, cerchiamo le attenuanti laddove non possono esserci e ci dimentichiamo che comunque vadano le cose, la dignità non verrà mai più restituita al nostro partner.
Può sembrare una conclusione disfattista, ma vi assicuro che ora che le cose mi sono chiare, sono anche più sereno. Ora che non devo più inventarmi delle bugie, che non devo più ripetermi che tutto tornerà come prima, che il nostro rapporto non è cambiato, che non è successo nulla di grave o irreversibile... sto meglio.
So di aver fatto una cazzata io in primis e so che lei non ha avuto le forze necessarie per reagire e ne ha fatta una uguale se non peggiore della mia.
Allora vi chiederete: perchè non prendi la porta e te ne va? Perchè state facendo un altro bambino (è femmina... che bello!)? La risposta è naturale, molto più di quanto lo sia la bigamia: perchè se oggi la incontrassi per strada e non ci conoscessimo,io mi innamorerei ancora di lei. E' lei la mia vita, è lei la mia casa e senza di lei non potrei vivere. Non è forse questo il vero amore?