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Old Airforever
Guest
Permettetemi questa mia riflessione ad "alta voce"...
Aeroporto di XYZ, sabato 14 aprile 2007
Mi trovo fuori dal padiglione delle partenze, per fumarmi una sigaretta. Nel frattempo mi giunge una telefonata di un amico.
Scorgo all'orizzonte un auto di mia conoscenza: quella dell'assistente di volo con la quale ho condiviso 2 mesi e 1/2 della mia vita, lo scorso anno.
Mi vede, nonostante la ventina di metri che ci separano e l'enorme quantità di passeggeri presenti. Posteggia "in qualche modo" l'auto. Mentre s'incammina per accedere nel padiglione, mi fissa. Continua a fissarmi. Fingo di nulla. Quando sono al telefono (cellulare) è mia natura camminare avanti e indietro. Perciò, noto che mi fissa senza farmi sgamare. Sale ai piani superiori, ove sono posizionate le aule briefing della compagnia aerea per la quale milita.
Dopo un po' scende, esce, continua a fissarmi e poi sale in auto.
Per imboccare la strada di casa, la strada d'uscita dall'aeroporto è costretta a passarmi davanti. E così fa, con vetri abbassati, lo stereo a manetta ed il piede che pigia il pedale dell'accelleratore come da pilota di F1.
Sono sicuro che anche dallo specchio retrovisore mi stava addocchiando, mentre si allontanava.
Cara XYZ, se tu fossi stata una fanciulla perbene, con la testa sulle spalle, a quest'ora saresti la mia sposa e madre dei miei figli...
Aeroporto di XYZ, sabato 14 aprile 2007
Mi trovo fuori dal padiglione delle partenze, per fumarmi una sigaretta. Nel frattempo mi giunge una telefonata di un amico.
Scorgo all'orizzonte un auto di mia conoscenza: quella dell'assistente di volo con la quale ho condiviso 2 mesi e 1/2 della mia vita, lo scorso anno.
Mi vede, nonostante la ventina di metri che ci separano e l'enorme quantità di passeggeri presenti. Posteggia "in qualche modo" l'auto. Mentre s'incammina per accedere nel padiglione, mi fissa. Continua a fissarmi. Fingo di nulla. Quando sono al telefono (cellulare) è mia natura camminare avanti e indietro. Perciò, noto che mi fissa senza farmi sgamare. Sale ai piani superiori, ove sono posizionate le aule briefing della compagnia aerea per la quale milita.
Dopo un po' scende, esce, continua a fissarmi e poi sale in auto.
Per imboccare la strada di casa, la strada d'uscita dall'aeroporto è costretta a passarmi davanti. E così fa, con vetri abbassati, lo stereo a manetta ed il piede che pigia il pedale dell'accelleratore come da pilota di F1.
Sono sicuro che anche dallo specchio retrovisore mi stava addocchiando, mentre si allontanava.
Cara XYZ, se tu fossi stata una fanciulla perbene, con la testa sulle spalle, a quest'ora saresti la mia sposa e madre dei miei figli...