La lamentela condivisa

Skorpio

Utente di lunga data
Ieri a un corso di aggiornamento, la nostra docente parlando della lamentela condivisa come una sorta di "sport nazionale" identificava gli assidui praticanti come "inconsapevoli serial killers del benessere" e questa spiritosa definizione mi ha affascinato e incuriosito.

Che esperienze avete di "lamentela condivisa" quando magari avete esposto a qualcuno un vostro disagio?

Come avete accolto e vissuto questa condivisione, del tipo "tu sapessi.. Anche io.. Anche a me... Etc.. Etc.."

Vi ha consolato?
Rasserenato?
Ulteriormente abbattuto?
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ieri a un corso di aggiornamento, la nostra docente parlando della lamentela condivisa come una sorta di "sport nazionale" identificava gli assidui praticanti come "inconsapevoli serial killers del benessere" e questa spiritosa definizione mi ha affascinato e incuriosito.

Che esperienze avete di "lamentela condivisa" quando magari avete esposto a qualcuno un vostro disagio?

Come avete accolto e vissuto questa condivisione, del tipo "tu sapessi.. Anche io.. Anche a me... Etc.. Etc.."

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Assolutamente aderente alla realtà. Ho perso il conto della gente che ho licenziato perché è troppo lagnosa. ti ammazzano uffici interi

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Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Ieri a un corso di aggiornamento, la nostra docente parlando della lamentela condivisa come una sorta di "sport nazionale" identificava gli assidui praticanti come "inconsapevoli serial killers del benessere" e questa spiritosa definizione mi ha affascinato e incuriosito.

Che esperienze avete di "lamentela condivisa" quando magari avete esposto a qualcuno un vostro disagio?

Come avete accolto e vissuto questa condivisione, del tipo "tu sapessi.. Anche io.. Anche a me... Etc.. Etc.."

Vi ha consolato?
Rasserenato?
Ulteriormente abbattuto?
Non ho molta esperienza di lamentela condivisa, lo ammetto.
mi capita però con alcuni conoscenti ( semore gli stessi) che se io espongo un caso, loro lo moltiplicano x2 o x 3 esponendo la loro similare esperienza
ora ci sta che se a te si è rotto un polso cadendo a tizio si sono rotti entrambi per carità, ma è mai possibile che ad ogni racconto al tizio sia successo 3 volte tanto ? :D
Trovo la cosa simpaticamente singolare :p
 

Eratò

Utente di lunga data
Ieri a un corso di aggiornamento, la nostra docente parlando della lamentela condivisa come una sorta di "sport nazionale" identificava gli assidui praticanti come "inconsapevoli serial killers del benessere" e questa spiritosa definizione mi ha affascinato e incuriosito.

Che esperienze avete di "lamentela condivisa" quando magari avete esposto a qualcuno un vostro disagio?

Come avete accolto e vissuto questa condivisione, del tipo "tu sapessi.. Anche io.. Anche a me... Etc.. Etc.."

Vi ha consolato?
Rasserenato?
Ulteriormente abbattuto?
Ho avuto esperienze di lamentela condivisa.Più che triste della lamentela condivisa ho trovato chi la commentava in seguito...Insomma detto facile facile ?Non volete ascoltare?Fatte altro ...che ne so...fingete di dover andar al bagno,spostare la macchina,un appuntamento improvviso...Qualcosa insomma.Che se si rimane ad ascoltare è perchè si è curiosi ma non lo si vuol ammettere.Per fare poi i professoroni di vita...Ed è ipocrisia.
 

Andrea Lila

Utente di lunga data
Ieri a un corso di aggiornamento, la nostra docente parlando della lamentela condivisa come una sorta di "sport nazionale" identificava gli assidui praticanti come "inconsapevoli serial killers del benessere" e questa spiritosa definizione mi ha affascinato e incuriosito.

Che esperienze avete di "lamentela condivisa" quando magari avete esposto a qualcuno un vostro disagio?

Come avete accolto e vissuto questa condivisione, del tipo "tu sapessi.. Anche io.. Anche a me... Etc.. Etc.."

Vi ha consolato?
Rasserenato?
Ulteriormente abbattuto?
La "lamentela condivisa", ma anche il suo contrario, per me è un vero e proprio killer del dialogo. Allora, diciamo che viene naturale riportare a se stessi tutto quanto ci viene raccontato, nel bene e nel male, e che le assonanze vengono facili facili, ma non è possibile scegliere un interlocutore per sfogarsi e avere magari un consiglio e finire per ascoltare e consigliare lui... A me capita spesso con mia sorella, che amo infinitamente, ma che è sempre qualcosa in più :cool: Tipo se nella chat di amiche in cui siamo entrambe una dice che ha fatto colazione col collega figo, lei rimpalla dicendo che se dovesse raccontare tutte le avances che riceve lei non basterebbero due giorni; tipo se la commessa di Douglas mi dice che dovrei provare un nuovo illuminante a me sconosciuto lei dice che lo usa dal primo giorno che è uscito; tipo se dico che sto provando un nuovo metodo di allenamento lei lo fa dagli '80 solo che si chiamava in un altro modo :D. AAArrgghhh!


Comunque il mal comune è veramente mezzo gaudio: un po' consola un po' abbatte. Diciamo che il troppo stroppia e che, come sempre, una bella via di mezzo fra l'accoglienza e il confronto, con eventuale condivisione, sarebbe cosa buona e giusta.

Vabbè, non ci sono più le mezze stagioni e la finisco :rotfl:
 

Skorpio

Utente di lunga data
Non ho molta esperienza di lamentela condivisa, lo ammetto.
mi capita però con alcuni conoscenti ( semore gli stessi) che se io espongo un caso, loro lo moltiplicano x2 o x 3 esponendo la loro similare esperienza
ora ci sta che se a te si è rotto un polso cadendo a tizio si sono rotti entrambi per carità, ma è mai possibile che ad ogni racconto al tizio sia successo 3 volte tanto ? :D
Trovo la cosa simpaticamente singolare :p
ma davvero!!.. a volte nemmeno nelle disgrazie ti vogliono far "vincere", alcuni soggetti/e.. :)
 

Skorpio

Utente di lunga data
Ho avuto esperienze di lamentela condivisa.Più che triste della lamentela condivisa ho trovato chi la commentava in seguito...Insomma detto facile facile ?Non volete ascoltare?Fatte altro ...che ne so...fingete di dover andar al bagno,spostare la macchina,un appuntamento improvviso...Qualcosa insomma.Che se si rimane ad ascoltare è perchè si è curiosi ma non lo si vuol ammettere.Per fare poi i professoroni di vita...Ed è ipocrisia.
quindi.... un qualcosa tipo: prima empatizzo portando una esperienza più o meno analoga, poi in seguito ti critico, facendoti direttamente la predica??
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

La "lamentela condivisa", ma anche il suo contrario, per me è un vero e proprio killer del dialogo. Allora, diciamo che viene naturale riportare a se stessi tutto quanto ci viene raccontato, nel bene e nel male, e che le assonanze vengono facili facili, ma non è possibile scegliere un interlocutore per sfogarsi e avere magari un consiglio e finire per ascoltare e consigliare lui... A me capita spesso con mia sorella, che amo infinitamente, ma che è sempre qualcosa in più :cool: Tipo se nella chat di amiche in cui siamo entrambe una dice che ha fatto colazione col collega figo, lei rimpalla dicendo che se dovesse raccontare tutte le avances che riceve lei non basterebbero due giorni; tipo se la commessa di Douglas mi dice che dovrei provare un nuovo illuminante a me sconosciuto lei dice che lo usa dal primo giorno che è uscito; tipo se dico che sto provando un nuovo metodo di allenamento lei lo fa dagli '80 solo che si chiamava in un altro modo :D. AAArrgghhh!


Comunque il mal comune è veramente mezzo gaudio: un po' consola un po' abbatte. Diciamo che il troppo stroppia e che, come sempre, una bella via di mezzo fra l'accoglienza e il confronto, con eventuale condivisione, sarebbe cosa buona e giusta.

Vabbè, non ci sono più le mezze stagioni e la finisco :rotfl:
dopo rileggo meglio, ora devo scappare..

in effetti la docente (vedi neretto) non sosteneva che la cosa uccidesse il dialogo, ma "il benessere"

nel senso che uno, uscito da una conversazione di quel tipo, si sentiva molto più abbattuto di quando la aveva iniziata...

per questo mi interessava sapere le varie esperienze e relative sensazioni collegate..

dopo rileggo il resto..
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
La "lamentela condivisa", ma anche il suo contrario, per me è un vero e proprio killer del dialogo. Allora, diciamo che viene naturale riportare a se stessi tutto quanto ci viene raccontato, nel bene e nel male, e che le assonanze vengono facili facili, ma non è possibile scegliere un interlocutore per sfogarsi e avere magari un consiglio e finire per ascoltare e consigliare lui... A me capita spesso con mia sorella, che amo infinitamente, ma che è sempre qualcosa in più :cool: Tipo se nella chat di amiche in cui siamo entrambe una dice che ha fatto colazione col collega figo, lei rimpalla dicendo che se dovesse raccontare tutte le avances che riceve lei non basterebbero due giorni; tipo se la commessa di Douglas mi dice che dovrei provare un nuovo illuminante a me sconosciuto lei dice che lo usa dal primo giorno che è uscito; tipo se dico che sto provando un nuovo metodo di allenamento lei lo fa dagli '80 solo che si chiamava in un altro modo :D. AAArrgghhh!


Comunque il mal comune è veramente mezzo gaudio: un po' consola un po' abbatte. Diciamo che il troppo stroppia e che, come sempre, una bella via di mezzo fra l'accoglienza e il confronto, con eventuale condivisione, sarebbe cosa buona e giusta.

Vabbè, non ci sono più le mezze stagioni e la finisco :rotfl:
:rotfl::rotfl:mi hai fatto ridere con gli esempi di tua sorella
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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Per carità. C'è sempre il cognato del suocero del cugino in seconda a cui è stato amputato il braccio che ti frega :D
Io ho il mio collega di ufficio Che fa a gara con me e lo faccio vincere :D

ovvio che tutti sappiano la mia situazione e come è naturale capita se ne parli, ecco lui di solito adotta questo sistema :
mi chiede ogni tanto come va, io accenno qualcosa e non faccio in tempo a finire che lui mi espone tutta una serie infinita di dolori e doloretti, acciacchi che lo affliggono concludendo che certo io non sto molto bene ma lui.....sta a pezzi !!!!!! :D
non ha nessuna diagnosi di malattia specifica però non so come mi ritrovo sempre a consolarlo dei suoi malanni :rotfl::rotfl::rotfl:
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

La "lamentela condivisa", ma anche il suo contrario, per me è un vero e proprio killer del dialogo. Allora, diciamo che viene naturale riportare a se stessi tutto quanto ci viene raccontato, nel bene e nel male, e che le assonanze vengono facili facili, ma non è possibile scegliere un interlocutore per sfogarsi e avere magari un consiglio e finire per ascoltare e consigliare lui... A me capita spesso con mia sorella, che amo infinitamente, ma che è sempre qualcosa in più :cool: Tipo se nella chat di amiche in cui siamo entrambe una dice che ha fatto colazione col collega figo, lei rimpalla dicendo che se dovesse raccontare tutte le avances che riceve lei non basterebbero due giorni; tipo se la commessa di Douglas mi dice che dovrei provare un nuovo illuminante a me sconosciuto lei dice che lo usa dal primo giorno che è uscito; tipo se dico che sto provando un nuovo metodo di allenamento lei lo fa dagli '80 solo che si chiamava in un altro modo :D. AAArrgghhh!


Comunque il mal comune è veramente mezzo gaudio: un po' consola un po' abbatte. Diciamo che il troppo stroppia e che, come sempre, una bella via di mezzo fra l'accoglienza e il confronto, con eventuale condivisione, sarebbe cosa buona e giusta.

Vabbè, non ci sono più le mezze stagioni e la finisco :rotfl:


eh.. però è vero... a ben pensarci, e mi rifaccio anche al collega di @Fiammetta ....

giusto che il mal comune può esser mezzo gaudio...

ma forse il problema è allora che talvolta il "male" (o il bene, nei vari esempi "frivoli" che citi) non è mica tanto comune.. ma spesso viene sostanzialmente estirpato.. e il gaudio resta tutto per "chi vince"...

come dire tutti emozionati:" ma lo sai che ho fatto colazione con un collega figo .."

e di là mi si "strappa" via tutta l'emozione con un bel:

"AAAH.. ma che goduria guarda, io ne ho 5 strafighi in ufficio, che usano il dispenser come al banco gastronomia al supermarket, per pagarmi il caffè ogni mattina... stamani era il turno di uno biondo etc.. etcc.. etc......"

e verrebbe da rispondere..: ma vaffà..!! :)

idem per una negatività tipo polso rotto VS braccio amputato... la propria emozione negativa nella lamentela comune finisce per dissolversi e polverizzarsi nel nulla...

forse è per questo che rischia di non portare alcun benessere... o no?... :eek:
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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eh.. però è vero... a ben pensarci, e mi rifaccio anche al collega di @Fiammetta ....

giusto che il mal comune può esser mezzo gaudio...

ma forse il problema è allora che talvolta il "male" (o il bene, nei vari esempi "frivoli" che citi) non è mica tanto comune.. ma spesso viene sostanzialmente estirpato.. e il gaudio resta tutto per "chi vince"...

come dire tutti emozionati:" ma lo sai che ho fatto colazione con un collega figo .."

e di là mi si "strappa" via tutta l'emozione con un bel:

"AAAH.. ma che goduria guarda, io ne ho 5 strafighi in ufficio, che usano il dispenser come al banco gastronomia al supermarket, per pagarmi il caffè ogni mattina... stamani era il turno di uno biondo etc.. etcc.. etc......"

e verrebbe da rispondere..: ma vaffà..!! :)

idem per una negatività tipo polso rotto VS braccio amputato... la propria emozione negativa nella lamentela comune finisce per dissolversi e polverizzarsi nel nulla...

forse è per questo che rischia di non portare alcun benessere... o no?... :eek:
a me la situazione in verità diverte, nel caso del mio collega, è un lamentoso di natura quindi tutte le negatività possibili e immaginabili fanno parte della sua vita :D
perfino nel lavoro e' così se uno di noi accenna che ha una causa importante da dirimere, lui subito si affretta a dire che a lui ne hanno assegnata, giusto "ieri", una cazzutissima e intricatissima :rotfl:e che ci dovrà lavorare tanto e bla bla bla ...
non l'ho mai sentito fare una considerazione positività su nulla e lo conosco ormai da 10 anni
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

a me la situazione in verità diverte, nel caso del mio collega, è un lamentoso di natura quindi tutte le negatività possibili e immaginabili fanno parte della sua vita :D
perfino nel lavoro e' così se uno di noi accenna che ha una causa importante da dirimere, lui subito si affretta a dire che a lui ne hanno assegnata, giusto "ieri", una cazzutissima e intricatissima :rotfl:e che ci dovrà lavorare tanto e bla bla bla ...
non l'ho mai sentito fare una considerazione positività su nulla e lo conosco ormai da 10 anni
oddio.. :D... mi vien da dire che a avello in casa un omino così... :):D
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
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Se x caso venisse tradito (nella vita non si può mai sapere :) ) mi raccomando digli di iscriversi qui, eh??

Mi sembra un tipo interessante :)
Ah ah ah ok :rotfl:
 

MariLea

Utente di lunga data
Ieri a un corso di aggiornamento, la nostra docente parlando della lamentela condivisa come una sorta di "sport nazionale" identificava gli assidui praticanti come "inconsapevoli serial killers del benessere" e questa spiritosa definizione mi ha affascinato e incuriosito.

Che esperienze avete di "lamentela condivisa" quando magari avete esposto a qualcuno un vostro disagio?

Come avete accolto e vissuto questa condivisione, del tipo "tu sapessi.. Anche io.. Anche a me... Etc.. Etc.."

Vi ha consolato?
Rasserenato?
Ulteriormente abbattuto?
Aborro!!!
Quelli che hanno sempre da lamentarsi... portano pure sfiga :condom:
a sé ed agli altri
 

Brunetta

Utente di lunga data
L'egocentrismo, a livello accettabile, è di tutti. È presente in chi si unisce a noi nel lamento, ma anche noi che ne siamo infastiditi perché almeno nel lamento vorremmo, anche solo ogni tanto, essere al centro dell'attenzione e dell'ascolto.
 

feather

Utente tardo
C'è da dire che anche la totale assenza di spirito critico e interesse per il mondo è altrettanto deleterio.
Ne conosco parecchi che non si lamentano MAI. Ed è come avere a che fare con un pesce bollito.
Onestamente non saprei quale dei due sia peggio.
 
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